La panciona
di
gfranco
genere
feticismo
Da quando era rimasta incinta si vedeva brutta, cicciona ed inguardabile oltre che evitata dagli uomini. Non era vero, solo una sua idea, era pur sempre una bella donna ed ora i seni si erano ingrossati, fatti sodi, tutti da guardare.
Ma aveva la sensazione d'essere diventata grassa e si sentiva pure abbandonata dal marito che non faceva più l'amore con lei, perlomeno durante il periodo della gravidanza. Poi quella grossa pancia le sembrava stranamente esagerata, antiestetica e le pareva d'essere diversa da prima e sola. In realtà nulla era cambiato rispetto a sei mesi prima. Aveva conservato ancora la sua bellezza, un visetto angelico ed era naturale che la pancia stesse crescendo e lo avrebbe fatto per ancora tre mesi.
Nel corridoio del palazzo in comune con altri condomini, incontrava spesso un ragazzo che la aiutava a portare la sporta su per le scale o che si rendeva utile.
Un bel ragazzo che condivideva l'appartamento con un compagno ... entrambi studenti universitari. La gentilezza di quel bel tipo la faceva sentire un pò meno brutta, ma non cambiava quello che pensava di se stessa, forse quel ragazzo era miope.
Un giorno per strada lo incontrò e si misero a parlare assieme. Lui, molto complimentoso la faceva sentire una signora e forse quel ragazzo sebbene lei avesse un pancione vistoso, non la vedeva per niente brutta e grossa, anzi la trovava piacevole e sensuale...aveva persino la sensazione di essere corteggiata e la cosa le piaceva, qualcuno che la vedeva come una donna e non come un barile. A forza di confidenze e di incontri, se pure casuali, la Mery fu invitata nell'appartamento degli studenti e ci andò. Lui il ragazzo di nome Giuseppe o meglio Beppe per gli amici, la fece sedere e poi la portò a vedere i pesciolini che nuotavano in una vasca di vetro. Il ragazzo le guardava i seni che ora da incinta sembravano più grandi, ma che comunque sembravano straripare dal reggiseno, in cerca di qualcuno che li palpasse. Lei si chinò per guardare i pesciolini ed in un attimo Giuseppe si buttò sulle sue grandi tette, le scostò il reggiseno e si mise a succhiarle, fino a che riuscì a bagnarsi la bocca con un pò di latte materno. Un latte buono e diverso da quello che di solito beveva. Quei seni erano meravigliosi e grandi, lui aveva la sensazione di annegare tra quella carne soda ed immensa. Lei era felicissima di sentirsi al centro delle attenzioni e subito si lasciò spogliare tutta, forse da giorni aspettava che le mani del ragazzo la esplorassero. Era ancora bella e quel pancione non era sgradevole, anzi il ragazzo lo massaggiava con interesse e lo baciava di continuo ed ella sentiva dei brividi. La portò sul piccolo letto a castello, piccolo ma confortevole. La Mery aprì le cosce e lui la penetrò subito. Giuseppe si mise a baciarla, poi messa di fianco, con le mani le toccava la pancia, la accarezzava e con il pisello entrava velocemente nella sua vagina da dietro e con estrema delicatezza...vagina grande ed accogliente, ora tutta bagnata e piena di umori ad ogni passaggio del pisello. Sentì aprire la porta..era l'amico di stanza che rientrava. Costui rimase stupito dalla scena e mai se lo sarebbe immaginato: una donna nuda ed incinta a casa loro. Stava per tornare indietro, ma il compagno di stanza lo invitò a spogliarsi e gli lasciò il posto a letto. Lei reagì positivamente e si preparò a ricevere un altro pene, da troppo tempo non faceva all'amore. Ora era l'altro che la penetrava e di brutto, di forza, con un pisello ancora più grande...mentre lui Giuseppe si faceva fare nel frattempo un pompino lento e delicato. Le labbra della Mery insalivavano il suo pene e nello stesso tempo lo imprigionavano, facendolo venire quasi subito. Lo sperma aveva imbiancato il suo volto e se la godeva per avere sentito quello spruzzo sulla faccia. L'altro studente, sentendo sotto di lui la Mery che godeva, la penetrò per diverso tempo e poi venne sul pancione, spalmando lo sperma. La Mary aveva goduto da matti e poi era la prima volta che faceva l'amore con due uomini assieme e tralaltro molto vigorosi. Una esperienza eccitante che rivalutava l'amore per se stessa. Alla fine i due ragazzi, uno per tetta, si misero a succhiare il latte maternoprio della Mary e lei non la finiva più di svezzarli. Si incontrarono ancora qualche volta, con Giuseppe da solo o con il suo amico. Ad entrambi, in attesa di partorire, lei elargiva il suo amore e non si sentiva più trascurata e brutta, ma rivalutata. In cambio si lasciava succhiare i seni e lo faceva con amore e trasporto quasi materno. Quei due ragazzi la facevano sentire donna e desiderabile, non come suo marito e poi fare l'amore, contemporaneamente con due giovani, le servivano a vivere come in un sogno. Due ragazzi giovani che non si stancavano mai e per ore la facevano diventare principessa del loro pisello.
Ma aveva la sensazione d'essere diventata grassa e si sentiva pure abbandonata dal marito che non faceva più l'amore con lei, perlomeno durante il periodo della gravidanza. Poi quella grossa pancia le sembrava stranamente esagerata, antiestetica e le pareva d'essere diversa da prima e sola. In realtà nulla era cambiato rispetto a sei mesi prima. Aveva conservato ancora la sua bellezza, un visetto angelico ed era naturale che la pancia stesse crescendo e lo avrebbe fatto per ancora tre mesi.
Nel corridoio del palazzo in comune con altri condomini, incontrava spesso un ragazzo che la aiutava a portare la sporta su per le scale o che si rendeva utile.
Un bel ragazzo che condivideva l'appartamento con un compagno ... entrambi studenti universitari. La gentilezza di quel bel tipo la faceva sentire un pò meno brutta, ma non cambiava quello che pensava di se stessa, forse quel ragazzo era miope.
Un giorno per strada lo incontrò e si misero a parlare assieme. Lui, molto complimentoso la faceva sentire una signora e forse quel ragazzo sebbene lei avesse un pancione vistoso, non la vedeva per niente brutta e grossa, anzi la trovava piacevole e sensuale...aveva persino la sensazione di essere corteggiata e la cosa le piaceva, qualcuno che la vedeva come una donna e non come un barile. A forza di confidenze e di incontri, se pure casuali, la Mery fu invitata nell'appartamento degli studenti e ci andò. Lui il ragazzo di nome Giuseppe o meglio Beppe per gli amici, la fece sedere e poi la portò a vedere i pesciolini che nuotavano in una vasca di vetro. Il ragazzo le guardava i seni che ora da incinta sembravano più grandi, ma che comunque sembravano straripare dal reggiseno, in cerca di qualcuno che li palpasse. Lei si chinò per guardare i pesciolini ed in un attimo Giuseppe si buttò sulle sue grandi tette, le scostò il reggiseno e si mise a succhiarle, fino a che riuscì a bagnarsi la bocca con un pò di latte materno. Un latte buono e diverso da quello che di solito beveva. Quei seni erano meravigliosi e grandi, lui aveva la sensazione di annegare tra quella carne soda ed immensa. Lei era felicissima di sentirsi al centro delle attenzioni e subito si lasciò spogliare tutta, forse da giorni aspettava che le mani del ragazzo la esplorassero. Era ancora bella e quel pancione non era sgradevole, anzi il ragazzo lo massaggiava con interesse e lo baciava di continuo ed ella sentiva dei brividi. La portò sul piccolo letto a castello, piccolo ma confortevole. La Mery aprì le cosce e lui la penetrò subito. Giuseppe si mise a baciarla, poi messa di fianco, con le mani le toccava la pancia, la accarezzava e con il pisello entrava velocemente nella sua vagina da dietro e con estrema delicatezza...vagina grande ed accogliente, ora tutta bagnata e piena di umori ad ogni passaggio del pisello. Sentì aprire la porta..era l'amico di stanza che rientrava. Costui rimase stupito dalla scena e mai se lo sarebbe immaginato: una donna nuda ed incinta a casa loro. Stava per tornare indietro, ma il compagno di stanza lo invitò a spogliarsi e gli lasciò il posto a letto. Lei reagì positivamente e si preparò a ricevere un altro pene, da troppo tempo non faceva all'amore. Ora era l'altro che la penetrava e di brutto, di forza, con un pisello ancora più grande...mentre lui Giuseppe si faceva fare nel frattempo un pompino lento e delicato. Le labbra della Mery insalivavano il suo pene e nello stesso tempo lo imprigionavano, facendolo venire quasi subito. Lo sperma aveva imbiancato il suo volto e se la godeva per avere sentito quello spruzzo sulla faccia. L'altro studente, sentendo sotto di lui la Mery che godeva, la penetrò per diverso tempo e poi venne sul pancione, spalmando lo sperma. La Mary aveva goduto da matti e poi era la prima volta che faceva l'amore con due uomini assieme e tralaltro molto vigorosi. Una esperienza eccitante che rivalutava l'amore per se stessa. Alla fine i due ragazzi, uno per tetta, si misero a succhiare il latte maternoprio della Mary e lei non la finiva più di svezzarli. Si incontrarono ancora qualche volta, con Giuseppe da solo o con il suo amico. Ad entrambi, in attesa di partorire, lei elargiva il suo amore e non si sentiva più trascurata e brutta, ma rivalutata. In cambio si lasciava succhiare i seni e lo faceva con amore e trasporto quasi materno. Quei due ragazzi la facevano sentire donna e desiderabile, non come suo marito e poi fare l'amore, contemporaneamente con due giovani, le servivano a vivere come in un sogno. Due ragazzi giovani che non si stancavano mai e per ore la facevano diventare principessa del loro pisello.
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