Hanno 🤰ingravidato la moglie del 🤘🤪 6

di
genere
tradimenti

-Sai amore, mi sei piaciuto molto oggi e tu? Tu sei contento di come sono andate le cose?-

Gli aveva chiesto la moglie mentre tornando a casa in auto, gli accarezzava l'uccello ingabbiato.

-Si.. si.. mi è piaciuto, però..-

Aveva risposto il marito con un filo di voce.

-Come però?

Ti rendi conto che non hai neanche ringraziata la mia amica Lady-Diva per averti trovato la gabbietta perfetta per te!

Bella e comodissima in acciaio inox e con la chiusura a scatto senza quell'ingombrante lucchetto e che ti calza alla perfezione, ne troppo larga e neanche troppo stretta.

E poi, hai sentito anche tu, è un modello nuovo che riesce anche a contenere le palle piccole come le tue che diventano un tutt'uno col tuo cazzetto e lo protegge in caso di erezione.

Poi, anche Dhair e Isha li hai ringraziati solo perché te lo ha ricordato Diva altrimenti ti saresti dimenticato di quanto mi hanno fatta godere "Me.. tua moglie!" e del favore di averti aperto il culo per prepararti ai piaceri che ci aspettano.. ingrato!

Ingrato! Ecco cosa sei!-

-Ma cosa vai a pensare amore!

Certo che sono contento per come si è sviluppata la giornata e per come si è conclusa..-

-E allora?-

Aveva chiesto la moglie alzando la voce.

-Allora? Mi chiedi allora?! Allora ti dico che ho un tremendo dolore al buco del culo che mi va aumentando via via che l'effetto della pomata che mi ha spalmato la tua amica si attenua.-

-Amore.. scusami amore.. scusami!

Che stupida a non ricordare come ti hanno rotto il culo quei due maschioni!

Ma sai, io sono abituata a prenderli anche insieme come è capitato oggi e mi dimentico che tu eri ancora vergine e sanguinante dopo la prima monta.-

Tornati a casa la moglie con tono languido e amorevole gli aveva detto:

-Vieni qui amore, voglio spogliarti, voglio farti una medicazione e poi, voglio toglierti la gabbietta e farti una sega così potrai almeno godere ancora di qualche ora di libertà prima che te lo ingabbi definitivamente.-

Come la moglie immaginava già, nonostante che il cornuto avesse già sborrato molte volte quel giorno, la sega si era conclusa con quattro o cinque fiotti di sperma spruzzati improvvisi e che avevano sporcato anche il divano ed il tappeto oltre che il guanto di lattice che lei indossava ogni volta che gli toccava l'uccello.

La settimana era trascorsa senza troppi diversivi.

Di giorno al lavoro dove lei si faceva scopare ogni mattina dal capo senza però raccontare nulla al marito e la sera, al loro rientro a casa, si prendeva cura di medicargli il buco del culo ancora dolorante concentrando i loro discorsi sul fatto che davvero la gabbietta era invisibile a tutti sotto i pantaloni.

Naturalmente, i giorni trascorrevano anche contando le ore che mancavano al momento della sua circoncisione.

-Amore, per fortuna domani facciamo l'operazione perché è davvero stancante e frustrante per me doverti togliere ogni sera la gabbietta per farti lavare i fluidi che rilasci durante il giorno senza neanche sborrare come ci aveva già detto La mia amica.-

-Lo so amore hai ragione ma è più forte di me che non ho il controllo del mio uccello quando vedo tutti quei maschi vogliosi e carichi di libidine che ti mangiano cogli occhi e guardano il tuo pancione che cresce a vista d'occhio.

E sono certo, anche se non mi dici niente, che scopi ogni giorno col tuo capo e fai pompini ai soliti colleghi quando passi in magazzino.

E poi, li vedo sai, i pantaloni gonfi di tutti gli altri quando gli passi vicino.

Ma la cosa che più mi tiene eccitato è sapere che se fosse possibile, teli faresti tutti uno per uno da soli o in gruppo.-

-Che caro che sei tesoro.. ti accorgi di tutto questo e nonostante che la gabbietta ti impedisca l'erezione, il tuo uccellino lacrima ugualmente umori viscidi e caldi che sporcano tutto, anche le mutande e ti lasciano bagnato per tutto il giorno.. che amore che sei! Ti amo da morire per questo!-

Giunto finalmente il fatidico venerdì, avevano preso un giorno di permesso dal lavoro ed alle 10 in punto erano già nell'ambulatorio dove ad aspettarli vi era Lady Diva con due suoi giovani amanti, il dottore e la sua assistente.

L'intervento di per se assai semplice col moderno sistema del laser, era stato reso un po' più difficoltoso dal fatto che l'uccellino spalmato della crema anestetica, si era rattrappito al punto che avevano avuto difficoltà a tenerlo teso in quanto pareva inghiottito dallo scroto.

Comunque, l'intervento era riuscito alla perfezione senza perdita di sangue e senza neanche la necessità di punti di sutura.

Mentre il medico e l'assistente eseguivano l'operazione, Lady Diva era appoggiata coi gomiti ai piedi del lettino e dietro di lei che seguiva l'intervento con attenzione, uno dei due giovani amanti la montava alla pecorina.

L'altro giovane invece, seduto su una poltroncina poco distante, aveva inginocchiata davanti a se Gianna che gli stava facendo un pompino.

Alla fine dell'intervento, l'uomo avrebbe dovuto rimanere disteso ed immobile per alcune ore per consentire al dottore che non vi fossero complicazioni.

A quel punto l'infermiera si era tolta il camice bianco e completamente nuda, si era diretta verso la sedia dove Gianna stava facendo il pompino a quel giovane.

Dietro di lei il dottore che, completamente nudo, aveva preso gianna per mano e conducendola accanto al marito, l'aveva fatta chinare e facendole allargare le gambe si era abbassato a leccarle il buco del culo per lubrificarlo prima di alzarsi ed infilarla col suo cazzo teso e duro come un palo.

La donna teneva gli occhi fissi su quelli del marito e stringendogli le mani, gli trasmetteva i movimenti del medico che se la stava inculando con spinte secche e profonde.

Anche la ragazza aveva trovato una sua collocazione andandosi a sedere sul cazzo del ragazzo che, mentre lei lo cavalcava, le succhiava i capezzoli alternandosi con profondi ed osceni lingua in bocca.

I gemiti e gli odori provocati da quell'orgia, avevano saturato la piccola stanza riuscendo a coinvolgere persino il cornuto appena operato il quale, benché ancora sotto l'effetto dell'anestesia, aveva cominciato a colare sperma e umori come fosse una fontanella.

-Che maiale che sei amore mio, riesci a sborrare anche col cazzo ferito.-

A quelle parole pronunciate a singhiozzo a causa delle scosse del suo corpo, avevano riso tutti anticipando le grida, i gemiti ed i rantoli dell'orgasmo che l'uno dietro l'altra, aveva trascinato tutti.



scritto il
2023-09-22
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