Un vagabondo fortunato 8
di
Treschinghi
genere
zoofilia
Premessa: racconto puramente di fantasia.
spero vi piaccia! grazie per la lettura!
Passarono cinque giorni, avevo intuito cosa stesse facendo il mio cagnone, probabilmente stava pensando che io fossi una cagnolina giovane inesperta sul sesso, e lui piano piano mi stava addestrando per poi "farmi la festa", la cosa mi eccitava e mi sentivo onorata di tali attenzioni, così seguì tutti i suoi comandi, quando mi invitava a baciarlo lo baciavo, quando mi diceva di pulire le sue amanti le pulivo, e quando mi domandava di pulire lui lo pulivo. In quei cinque giorni non feci esperienze nuove, mi osservò forse valutandomi, quando arrivava in piazzetta baciavo lui, poi baciavo la cagna di turno che si portava dietro, poi assistevo da lontano i loro giochi, mi mettevo sotto di loro per leccarli e toccarli durante la monta, e alla fine pulivo la figa e il cazzo dei due amanti, infine mi facevo leccare la passerina dal mio maschione esperto. Tutto regolare, ed estremamente eccitante, godevo più volte solo nel momento in cui restavo con loro, e poi a casa continuavo a toccarmi fino a raggiungere almeno altri due orgasmi nel mio letto al buio.
Il sesto giorno però cambiò.
Ero nella piazzetta in attesa, e nel frattempo stavo studiando un nuovo argomento che a scuola ci avevano introdotto, quando sentii all'ingresso della piazzetta lo zampettio tipico del mio cagnone, alzai lo sguardo ed infatti eccolo li che si avvicina tutto arzillo ed euforico, ma qualcosa non andava, non aveva nessuna cagna dietro che lo seguiva...
"che sarà successo? Si è fatto tutte quelle disponibili?" mi domandai, però non ci feci molto caso e visto che mi aveva raggiunta iniziai a baciarlo aprendo la bocca ed accogliendo la sua lingua, giocammo un pò così leccandoci a vicenda le lingue e i palati, poi lui si staccò e mi venne dietro ad annusare il sedere.
Quell'azione mi fece vibrare tutto il corpo e mi si accese una luce nel cervello
"non ha portato altre cagne oggi... perchè ne ha già una qui pronta!" compresi
mi alzai con le gambe tremanti, i miei sentimenti in subbuglio
"ma sono pronta a farlo? Non mi sono preparata... devo farlo?" queste e molte altre domande mi correvano nella testa mentre in piedi, con le gambe molli, cercavo con le dita tremanti di slacciarmi la gonna scolastica, il cane invece mi girava intorno e mi anusava l'inguine spingendo la testa sotto la gonna, ed il muso contro le mie mutandine, io lo scacciavo gentilmente, volevo un pò di pace per pensare ma ormai era tardi e la gonna cadde a terra subito seguita dalle mutandine
"sono qui, ho aspettato questo da tanti mesi ed ora mi faccio venire dei dubbi? Adesso gliela do e così finalmente sarò sua!" mi convinsi
il muso del cane mi sfiorò la vagina e quasi non mi salì un'orgasmo istantaneo, mi trattenni e presi da un angolo un vecchio gilet di pelle che avevo preso da un contadino.
Avevo visto spesso mentre ero sotto alle cagne durante la monta le unghie del mio maschione che le graffiava, così mi ero premunita per non rovinare la divisa scolastica e per non farmi graffiare dalle sue unghie aguzze.
Mi misi il gilet e mi abbassai a quattro zampe, subito il cane mi saltò sulla schiena ma lo scacciai, volevo le cose fatte bene per la mia prima volta!
Mi avvicinai a lui e lo baciai sul muso, poi andai dietro ad annusarlo come fanno le vere cagne, lui comprese e diede inizio alla danza.
Ci girammo intorno per parecchio, mi facevano male le ginocchia dal tanto muovermi a gattoni, ma ero soddisfatta, mentre giravamo ero riuscita a leccargli la punta del pene almeno due volte e anche a leccare i testicoli, una sensazione bella il loro pelo sulla lingua, in quella occasiore leccai anche la rosellina del suo ano, sembrò piacergli.
Anche lui mi aveva leccata provocandomi brividi di piacere e quasi avevo ceduto e mi stavo fermando per dare inizio alla fase successiva, ma avevo resistito ancora un pò.
Mi fermai sul tappeto sotto al bersò che avevo costruito e appoggiai la testa sui palmi delle mani alzando il mio sedere così da offriglielo.
Mi saltò sopra subito, ma lo scacciai, "he no! Non va bene che le altre le lecchi e a me no!" pensai indispettita, lo scacciai altre due volte e finalmente comprese.
"caspita ho un potere immenso su di lui!" pensai divertita, "ho io il potere di decidere come devono andare le cose! Non è lui! Lui mi obbedisce!" avevo sempre pensato che il maschio fosse dominante, ma adesso mi rendevo conto di come la femmina obbligasse lui a stare ai tempi di lei..
alla terza volta che lo scacciavo finalmente comprese che doveva leccarmi come faceva con le altre cagne.
Si mise comodo dietro di me ed iniziò il suo lavoro di lingua.
Che emozioni! Che sensazioni indescrivibili! La lingua lunga, grossa, ruvida riusciva a stimolarmi tutta la vulva in un colpo solo, e raggiungeva anche la mia rosellina posteriore, si insinuava dentro alla mia vagina e la leccava in ogni sua parte, non gli ci volle molto prima che il mio corpo cedesse e mi facesse venire in un orgasmo intenso tanto da farmi tremare.
Ero pronta per lui! E lui sembrò capirlo.
Si fermò e mi salì sopra, era pesante e subito mi strinse nel suo abbraccio, quella stretta delle sue grosse zampe e sentire attraverso i vestiti le punte delle sue unghie in qualche modo mi fece sentire protetta, amata, e quando sentii il primo schizzo di liquido lubrificante colpirmi una coscia, la sensazione di essere anche desiderata crebbe in me e mi sopraffece, in quel momento mi sentivo la ragazza più felice del mondo.
Come detto il primo schizzo colpì la coscia e anche la prima spinta andò a vuoto, e mi sbattè la punta del pene contro la stessa coscia, poi un'altra un pò più in mezzo ma sempre a vuoto, e un'altra sull'altra gamba seguita da un secondo ed abbondante schizzo che mi bagnò e cominciò a colarmi lungo la gamba, diede un altro paio di colpi a vuoto e scese.
"ma come? Non mi vuole prendere?" mi domandai un pò intristita
il cane mi girò intorno come in cerca di qualcosa e dopo una veloce leccata alla mia figa mi risalì sopra e mi strinse di nuovo.
"ha ecco! Mmmm magari non riesce a centrarmi perchè sono umana?" mi domandai un pò dispiaciuta
lui non si diede pervinto, diede altri quattro o cinque forti colpi a vuoto, mi facevano quasi male da quanto era violento e desideroso.
Scese di nuovo, io mi abbassai un pò divaricando leggermente le gambe, mi diede un'altra leccata veloce e risalì, il pene era mezzo fuori e già intravvedevo la forma iniziale del nodo.
"speriamo non si formi fuori se no mi farà male!" ma subito scacciai il pensiero e mi rilassai completamente.
Il terzo tentativo fù quello buono, un colpo a vuoto ma più vicino all'entrata, poi un potente schizzo proprio all'imboccatura della vagina e una spinta potente....
ero appena riuscita a tapparmi la bocca con il tappeto che lui ENRO' DENTRO, in un colpo ben piazzato senza preoccupazioni mi entrò dentro.
Urlai, urlai più forte che potei, il tappeto sporco ed odoroso che tenevo in bocca attutiva le mie urla, ma il dolore era intenso, sovverchiante, piansi, piansi molto, invece il cane non se ne curò mi teneva stretta e aveva iniziato a montarmi dando altre spinte e crescendo in me e spingendosi sempre più in profondità.
Passai almento cinque minuti a sentire solo dolore e a singhiozzare domandandomi perchè mi era venuta in mente quella pazzia, intanto il cane continuava indisturbato a montarmi.
Quando piano piano cominciò a rallentare anche io cominciai a sentire meno male, e le altre sensazioni crebbero, la stretta del cane così confortante, i testicoli che ad ogni affondo sbattevano contro il mio clitoride gonfio, il suo alito caldo sulla testa, il suo gemere eccitato, la sua saliva che gocciolando mi cadeva sulle guance, il sentirmi si aperta e dolorante ma allo stesso tempo estremamente piena di lui, piena di lui! Appena mi resi conto di quelle sensazioni incredibili il mio corpo venne scosso da un'orgasmo potentissimo, mi sconvolse e mi fece tremare tutta.
Quando mi ripresi un'altra cosa stava succedendo, lui stava rallentando sempre di più e qualcosa mi allargava a dismisura, sentivo tutte le pareti inerne tendersi per fargli posto,
"il nodo! Il nodo è cresciuto!" mi resi conto
Poi uno schizzo potente, così caldo che pensavo di essermi scottata dentro, così abbondante che mi sentii subito piena, ma non era finita, lui si fermò tutto dentro di me e cominciò a venirmi dentro
"il seme del mio amore!" pensai gemendo e un'altro orgasmo mi travolte annebbiandomi la mente mentre continuavo a sentire ogni schizzo di seme che mi riempiva l'utero.
Il maschio smontò da me e si mise nella classica posizione sedere contro sedere, il nodo bello piantato dentro di me che mi legava, sentii subito la mancanza del suo forte abbraccio, adesso la sensazione era solo di appartenegli, essere completamente sua.
Mentre aspettavo che si staccasse guardai sotto, vedevo il mio corpo e poi il corpo del mio cane, così vicini, in mezzo i testicoli che pendevano e che si contraevano ed ad ogni contrazione un nuovo getto mi riempiva la pancia.
Allungai una mano sotto di me fino a raggiungere la mia figa, la sfiorai, trovai l'entrata e la base bel pene del maschio, la mia vagina era chiusa ma non completamente e toccando sentii chiaramente il nodo dentro di me, con quella manovra sfiorai il mio clitoride ed insieme alla consapevolezza di essere legata al mio amore ebbi un'altro orgasmo che mi lasciò sfinita, ritrassi la mano e la vidi piena di liquidi, bianchi e filamentosi, il seme del mio amore, trasparenti e scivolosi, i fluidi lubrificanti, rossi, la mia verginità ormai lontana, appoggiai la testa al teppeto e aspettai che il mio cane finisse di svuotarsi in me.
Mi svegliai con lui che mi leccava la vulva per pulirmela, guardai giù il suo enorme cazzo penzolante, era stato bellissimo e doloroso allo stesso tempo, mi sentivo distrutta e riassemblata.
Mi lasciai pulire tranquilla e quando si sdraiò a terra io mi avvicinai per pulirlo, inizialmente mi sembrò abbastanza sorpreso ma mi lasciò fare, il suo pene enorme era sporco da tutti i nostri fluidi e rosso del mio sangue; mi posizionai e iniziai a pulirlo leccandolo dalla base alla punta e succhiandogli quest'ultima, ricevetti altri deboli spruzzi di seme e lo bevvi con con gratitudine, alla fine leccai la guaina che richiudeva il suo cazzo e leccai anche i testicoli ormai vuoti, salì leggermente e leccai anche la rosellina del suo ano, mi lasciò fare scodinzolando e ansimando.
Alla fine il cane si alzò e mi leccò il viso per baciarmi, io ovviamente risposi a quel bacio, e poi lo guardai andare via.
Rimasi ancora qualche minuto per riprendermi, rivestirmi, il seme che avevo dentro non stava uscendo, probabilmente grazie al terzo tipo di sperma che mi ha sparato dentro che tappava tutto, così misi le mutandine e la gonna senza timore, e togliendomi il gilet lo riappoggiai all'interno della tenda, ripresi la cartella e mi avviai verso casa.
Dopo poco l'euforia del momento mi lasciò e ripresi a sentire veramente il mio corpo, la vagina mi faceva malissimo, ogni passo era una tortura, bruciava ed era dolorante, ma grazie ad una sensazione nella pancia, come quando si beve troppo e si sente l'acqua nella pancia io la sentivo più in basso, dentro all'utero.
"mi ha proprio riempita di seme!" pensai emozionata e quasi non mi salì un'orgasmo in mezzo alla strada, se non che le contrazioni della mia figa non mi provocassero delle fitte di dolore intenso,
"mi ha proprio spaccata!" pensai dolorante.
spero vi piaccia! grazie per la lettura!
Passarono cinque giorni, avevo intuito cosa stesse facendo il mio cagnone, probabilmente stava pensando che io fossi una cagnolina giovane inesperta sul sesso, e lui piano piano mi stava addestrando per poi "farmi la festa", la cosa mi eccitava e mi sentivo onorata di tali attenzioni, così seguì tutti i suoi comandi, quando mi invitava a baciarlo lo baciavo, quando mi diceva di pulire le sue amanti le pulivo, e quando mi domandava di pulire lui lo pulivo. In quei cinque giorni non feci esperienze nuove, mi osservò forse valutandomi, quando arrivava in piazzetta baciavo lui, poi baciavo la cagna di turno che si portava dietro, poi assistevo da lontano i loro giochi, mi mettevo sotto di loro per leccarli e toccarli durante la monta, e alla fine pulivo la figa e il cazzo dei due amanti, infine mi facevo leccare la passerina dal mio maschione esperto. Tutto regolare, ed estremamente eccitante, godevo più volte solo nel momento in cui restavo con loro, e poi a casa continuavo a toccarmi fino a raggiungere almeno altri due orgasmi nel mio letto al buio.
Il sesto giorno però cambiò.
Ero nella piazzetta in attesa, e nel frattempo stavo studiando un nuovo argomento che a scuola ci avevano introdotto, quando sentii all'ingresso della piazzetta lo zampettio tipico del mio cagnone, alzai lo sguardo ed infatti eccolo li che si avvicina tutto arzillo ed euforico, ma qualcosa non andava, non aveva nessuna cagna dietro che lo seguiva...
"che sarà successo? Si è fatto tutte quelle disponibili?" mi domandai, però non ci feci molto caso e visto che mi aveva raggiunta iniziai a baciarlo aprendo la bocca ed accogliendo la sua lingua, giocammo un pò così leccandoci a vicenda le lingue e i palati, poi lui si staccò e mi venne dietro ad annusare il sedere.
Quell'azione mi fece vibrare tutto il corpo e mi si accese una luce nel cervello
"non ha portato altre cagne oggi... perchè ne ha già una qui pronta!" compresi
mi alzai con le gambe tremanti, i miei sentimenti in subbuglio
"ma sono pronta a farlo? Non mi sono preparata... devo farlo?" queste e molte altre domande mi correvano nella testa mentre in piedi, con le gambe molli, cercavo con le dita tremanti di slacciarmi la gonna scolastica, il cane invece mi girava intorno e mi anusava l'inguine spingendo la testa sotto la gonna, ed il muso contro le mie mutandine, io lo scacciavo gentilmente, volevo un pò di pace per pensare ma ormai era tardi e la gonna cadde a terra subito seguita dalle mutandine
"sono qui, ho aspettato questo da tanti mesi ed ora mi faccio venire dei dubbi? Adesso gliela do e così finalmente sarò sua!" mi convinsi
il muso del cane mi sfiorò la vagina e quasi non mi salì un'orgasmo istantaneo, mi trattenni e presi da un angolo un vecchio gilet di pelle che avevo preso da un contadino.
Avevo visto spesso mentre ero sotto alle cagne durante la monta le unghie del mio maschione che le graffiava, così mi ero premunita per non rovinare la divisa scolastica e per non farmi graffiare dalle sue unghie aguzze.
Mi misi il gilet e mi abbassai a quattro zampe, subito il cane mi saltò sulla schiena ma lo scacciai, volevo le cose fatte bene per la mia prima volta!
Mi avvicinai a lui e lo baciai sul muso, poi andai dietro ad annusarlo come fanno le vere cagne, lui comprese e diede inizio alla danza.
Ci girammo intorno per parecchio, mi facevano male le ginocchia dal tanto muovermi a gattoni, ma ero soddisfatta, mentre giravamo ero riuscita a leccargli la punta del pene almeno due volte e anche a leccare i testicoli, una sensazione bella il loro pelo sulla lingua, in quella occasiore leccai anche la rosellina del suo ano, sembrò piacergli.
Anche lui mi aveva leccata provocandomi brividi di piacere e quasi avevo ceduto e mi stavo fermando per dare inizio alla fase successiva, ma avevo resistito ancora un pò.
Mi fermai sul tappeto sotto al bersò che avevo costruito e appoggiai la testa sui palmi delle mani alzando il mio sedere così da offriglielo.
Mi saltò sopra subito, ma lo scacciai, "he no! Non va bene che le altre le lecchi e a me no!" pensai indispettita, lo scacciai altre due volte e finalmente comprese.
"caspita ho un potere immenso su di lui!" pensai divertita, "ho io il potere di decidere come devono andare le cose! Non è lui! Lui mi obbedisce!" avevo sempre pensato che il maschio fosse dominante, ma adesso mi rendevo conto di come la femmina obbligasse lui a stare ai tempi di lei..
alla terza volta che lo scacciavo finalmente comprese che doveva leccarmi come faceva con le altre cagne.
Si mise comodo dietro di me ed iniziò il suo lavoro di lingua.
Che emozioni! Che sensazioni indescrivibili! La lingua lunga, grossa, ruvida riusciva a stimolarmi tutta la vulva in un colpo solo, e raggiungeva anche la mia rosellina posteriore, si insinuava dentro alla mia vagina e la leccava in ogni sua parte, non gli ci volle molto prima che il mio corpo cedesse e mi facesse venire in un orgasmo intenso tanto da farmi tremare.
Ero pronta per lui! E lui sembrò capirlo.
Si fermò e mi salì sopra, era pesante e subito mi strinse nel suo abbraccio, quella stretta delle sue grosse zampe e sentire attraverso i vestiti le punte delle sue unghie in qualche modo mi fece sentire protetta, amata, e quando sentii il primo schizzo di liquido lubrificante colpirmi una coscia, la sensazione di essere anche desiderata crebbe in me e mi sopraffece, in quel momento mi sentivo la ragazza più felice del mondo.
Come detto il primo schizzo colpì la coscia e anche la prima spinta andò a vuoto, e mi sbattè la punta del pene contro la stessa coscia, poi un'altra un pò più in mezzo ma sempre a vuoto, e un'altra sull'altra gamba seguita da un secondo ed abbondante schizzo che mi bagnò e cominciò a colarmi lungo la gamba, diede un altro paio di colpi a vuoto e scese.
"ma come? Non mi vuole prendere?" mi domandai un pò intristita
il cane mi girò intorno come in cerca di qualcosa e dopo una veloce leccata alla mia figa mi risalì sopra e mi strinse di nuovo.
"ha ecco! Mmmm magari non riesce a centrarmi perchè sono umana?" mi domandai un pò dispiaciuta
lui non si diede pervinto, diede altri quattro o cinque forti colpi a vuoto, mi facevano quasi male da quanto era violento e desideroso.
Scese di nuovo, io mi abbassai un pò divaricando leggermente le gambe, mi diede un'altra leccata veloce e risalì, il pene era mezzo fuori e già intravvedevo la forma iniziale del nodo.
"speriamo non si formi fuori se no mi farà male!" ma subito scacciai il pensiero e mi rilassai completamente.
Il terzo tentativo fù quello buono, un colpo a vuoto ma più vicino all'entrata, poi un potente schizzo proprio all'imboccatura della vagina e una spinta potente....
ero appena riuscita a tapparmi la bocca con il tappeto che lui ENRO' DENTRO, in un colpo ben piazzato senza preoccupazioni mi entrò dentro.
Urlai, urlai più forte che potei, il tappeto sporco ed odoroso che tenevo in bocca attutiva le mie urla, ma il dolore era intenso, sovverchiante, piansi, piansi molto, invece il cane non se ne curò mi teneva stretta e aveva iniziato a montarmi dando altre spinte e crescendo in me e spingendosi sempre più in profondità.
Passai almento cinque minuti a sentire solo dolore e a singhiozzare domandandomi perchè mi era venuta in mente quella pazzia, intanto il cane continuava indisturbato a montarmi.
Quando piano piano cominciò a rallentare anche io cominciai a sentire meno male, e le altre sensazioni crebbero, la stretta del cane così confortante, i testicoli che ad ogni affondo sbattevano contro il mio clitoride gonfio, il suo alito caldo sulla testa, il suo gemere eccitato, la sua saliva che gocciolando mi cadeva sulle guance, il sentirmi si aperta e dolorante ma allo stesso tempo estremamente piena di lui, piena di lui! Appena mi resi conto di quelle sensazioni incredibili il mio corpo venne scosso da un'orgasmo potentissimo, mi sconvolse e mi fece tremare tutta.
Quando mi ripresi un'altra cosa stava succedendo, lui stava rallentando sempre di più e qualcosa mi allargava a dismisura, sentivo tutte le pareti inerne tendersi per fargli posto,
"il nodo! Il nodo è cresciuto!" mi resi conto
Poi uno schizzo potente, così caldo che pensavo di essermi scottata dentro, così abbondante che mi sentii subito piena, ma non era finita, lui si fermò tutto dentro di me e cominciò a venirmi dentro
"il seme del mio amore!" pensai gemendo e un'altro orgasmo mi travolte annebbiandomi la mente mentre continuavo a sentire ogni schizzo di seme che mi riempiva l'utero.
Il maschio smontò da me e si mise nella classica posizione sedere contro sedere, il nodo bello piantato dentro di me che mi legava, sentii subito la mancanza del suo forte abbraccio, adesso la sensazione era solo di appartenegli, essere completamente sua.
Mentre aspettavo che si staccasse guardai sotto, vedevo il mio corpo e poi il corpo del mio cane, così vicini, in mezzo i testicoli che pendevano e che si contraevano ed ad ogni contrazione un nuovo getto mi riempiva la pancia.
Allungai una mano sotto di me fino a raggiungere la mia figa, la sfiorai, trovai l'entrata e la base bel pene del maschio, la mia vagina era chiusa ma non completamente e toccando sentii chiaramente il nodo dentro di me, con quella manovra sfiorai il mio clitoride ed insieme alla consapevolezza di essere legata al mio amore ebbi un'altro orgasmo che mi lasciò sfinita, ritrassi la mano e la vidi piena di liquidi, bianchi e filamentosi, il seme del mio amore, trasparenti e scivolosi, i fluidi lubrificanti, rossi, la mia verginità ormai lontana, appoggiai la testa al teppeto e aspettai che il mio cane finisse di svuotarsi in me.
Mi svegliai con lui che mi leccava la vulva per pulirmela, guardai giù il suo enorme cazzo penzolante, era stato bellissimo e doloroso allo stesso tempo, mi sentivo distrutta e riassemblata.
Mi lasciai pulire tranquilla e quando si sdraiò a terra io mi avvicinai per pulirlo, inizialmente mi sembrò abbastanza sorpreso ma mi lasciò fare, il suo pene enorme era sporco da tutti i nostri fluidi e rosso del mio sangue; mi posizionai e iniziai a pulirlo leccandolo dalla base alla punta e succhiandogli quest'ultima, ricevetti altri deboli spruzzi di seme e lo bevvi con con gratitudine, alla fine leccai la guaina che richiudeva il suo cazzo e leccai anche i testicoli ormai vuoti, salì leggermente e leccai anche la rosellina del suo ano, mi lasciò fare scodinzolando e ansimando.
Alla fine il cane si alzò e mi leccò il viso per baciarmi, io ovviamente risposi a quel bacio, e poi lo guardai andare via.
Rimasi ancora qualche minuto per riprendermi, rivestirmi, il seme che avevo dentro non stava uscendo, probabilmente grazie al terzo tipo di sperma che mi ha sparato dentro che tappava tutto, così misi le mutandine e la gonna senza timore, e togliendomi il gilet lo riappoggiai all'interno della tenda, ripresi la cartella e mi avviai verso casa.
Dopo poco l'euforia del momento mi lasciò e ripresi a sentire veramente il mio corpo, la vagina mi faceva malissimo, ogni passo era una tortura, bruciava ed era dolorante, ma grazie ad una sensazione nella pancia, come quando si beve troppo e si sente l'acqua nella pancia io la sentivo più in basso, dentro all'utero.
"mi ha proprio riempita di seme!" pensai emozionata e quasi non mi salì un'orgasmo in mezzo alla strada, se non che le contrazioni della mia figa non mi provocassero delle fitte di dolore intenso,
"mi ha proprio spaccata!" pensai dolorante.
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