Un vagabondo fortunato 9

di
genere
zoofilia

Premessa: racconto puramente di fantasia.
spero vi piaccia! grazie per la lettura!

Aspettai una settimana, grazie ad una crema che cicatrizzava e riduceva il dolore trovata in bagno riuscii ad avere meno problemi nel muovermi e nel sedermi a tavola o a scuola, però nonostante tutto per tre giorni non potevo provare a toccare l'interno della vagina che mi provocava ancora delle fitte di dolore, alla sera del quinto giorno masturbandomi pensando al mio cane mi accorsi che tutto era risolto, la vulva già da qualche giorno era pienamente operativa e gonfia di desiderio, e ora introducendo un dito dentro sentivo solo piacere e voglia di essere di nuovo piena, però decisi di saltare anche l'indomani l'incontro con il mio amore, i primi tre giorni avevo troppo dolore e non ero sicura che il mio maschio comprendesse che non potevo avere un rapporto completo, e io non avrei saputo rifiutare una sua avance, gli altri giorni invece la paura del dolore era ancora tanta, in più pensai che un trauma del genere andava curato un pò più a lungo, non volevo rischiare di farmi dei danni troppo gravi, così tutti i giorni andai a scuola e tornai a casa senza passare per la piazzetta, nonostante fossi molto dispiaciuta di saltare i nostri appuntamenti.
Il settimo giorno, subito dopo scuola decisi che era il momento di tornare, ma, avvicinandomi al cancello dell'istituto vidi un sacco di ragazze che deviavano in una direzione, ridacchiando e avvicinandosi timidamente a qualcosa, mi allungai sopra alla folla, ma ero troppo minuta, così cercai di farmi largo per uscire, e magari trovare un'altra angolazione, in effetti la trovai, fuori non c'era nessuno, in mezzo al cancello invece era seduto ed attento un cagnone rosso che scrutava i visi di tutti i presenti per poi disinteressarsene, le ragazze cercavano di dargli qualcosa da mangiare oppure di fargli qualche carezza, ma lui le scacciava tutte con un basso ringhio e mostrando i denti, però quando il suo sguardo raggiunse il mio viso, i suoi occhi intelligenti mi scrutarono attentamente e io mi leccai le labbra, lui si alzò e si avviò lungo la strada
"è venuto a cercarmi! A chiedermi di andare con lui! Vuole farmi sua di nuovo!" questo avevo letto nel suo sguardo, e visto che dopo pochi passi si guardò dietro e mi vide seguirlo da lontano capì che io avevo risposto "SI!"
La folla piano piano si disperse, chi deluso chi divertito tutti facevano commenti su quello strano comportamento, io invece stavo ben attenta a non far notare che stavo seguendo quel magnifico animale che era il mio amore e io ero il suo amore!
Mi portò dritto dritto nella piazzetta e si sedette sul tappeto ad aspettarmi, io mi spogliai completamente e mi misi addosso solo il gilet di pelle per proteggermi, poi mi misi a gattoni e mi avvicinai a lui.
Sembrava non aver intenzione di iniziare subito, infatti rimase sdraiato a guardarmi con la lingua fuori, io allora mi sdraiai affianco a lui sentendo sulla pelle il suo pelo folto.
Subito mi appoggiò una zampa sulle spalle e la testa sulla mia guancia, la sua lingua penzolava proprio contro le mie labbra, lo lasciai fare, mi sentivo protetta in quella posizione.
Dopo quasi quindici minuti, dove io mi ero anche addormentata, decise che era il momento, mi liberò e si alzò e io subito dietro a gattoni.
Mi si avvicinò e mi leccò il viso baciandomi, e io risposi al bacio leccandoci la lingua a vicenda, la danza era cominciata.
Ci girammo intorno e io mi eccitavo ogni volta che mi sfiorava con il muso, e lui si eccitava ogni volta che la mia lingua sfiorava la sua guaina o i suoi testicoli, ad un certo punto riuscii a prendere in bocca uno dei suoi grossi testicoli e a succhiarlo e leccarlo, lui si immobilizzò, lo presi come un permesso di continuare così lo succhiai e leccai ancora un pò poi salì su a leccare il suo ano, gli piacque molto, tanto che ad un certo punto guaì di piacere e mi accorsi che il suo pene era tutto fuori, mancava solo il nodo, mi staccai preoccupata
"deve crescere dentro, se no mi fa ancora male!" pensai riprendendo il giro
dopo un pò il suo pene si era ridimensionato a quel punto mi fermai per farmi leccare, non provò neanche a salirmi sopra, subito si mise a leccarmi la vulva e l'ano, la sensazione di piacere di stimolazione totale, di voglia di lui mi riempirono in un istante, ero pronta, lo volevo! Ma volevo godere così da essere più bagnata ancora.
Non ci mise tanto, sapeva dove toccarmi ormai, il clitoride, l'interno delle grandi labbra, l'ano, poi dentro a leccarmi così in profondità che mi sembrò mi stesse già scopando, godetti scaricando tutto il mio miele sulla sua lingua, e lui bevve di gusto.
Si staccò e mi salì sulla schiena, forse eravamo già in sintonia oppure fu fortuna ma era già in posizione, dopo avermi abbracciata sentì chiaramente il primo schizzo, che entrò direttamente nel canale vaginale che grazie alla lingua del mio amore era rimasto leggermente aperto, un colpo, uno solo e fu dentro nelle profondità della mia figa.
Gemetti, non di dolore ma di piacere, appena capì di essere dentro cominciò a montarmi forsennatamente, il suo cazzo cresceva e cresceva dentro di me diventando delle sue massime dimensioni, ma il nodo ancora non era formato così grazie ai movimenti rapidi e animaleschi io sentivo ogni centimetro di carne canina strusciare sulle pareti strette della mia vagina, il piacere era totale e soverchiante, il sentirsi amata e desiderata, posseduta e allo stesso tempo di possedere il mio amore, mi aveva cercata in fondo, e poi le sensazioni fisiche, la sua bava che colava sulla mia testa e sulle guance, il suo alito caldo che mi colpiva il collo, il suo pene che mi riempiva, i suoi testicoli che sbattevano sul mio clitoride, gli schizzi di fluido lubrificante che cominciavano a riempirmi e poi per il movimento colavano fuori dalla mia figa sulle mie gambe.
Durante quella monta ebbi uno anzi due orgasmi intensissimi, e poi ancora uno mentre venivo riempita di seme, la sensazione di quei caldissimi fluidi densi che grazie alla punta venivano spruzzati direttamente nel mio utero mi spegnevano il cervello, non capivo più nulla, l'unica cosa importante era il suo pene e la mia figa uniti per sempre. Quando si girò e ci mettemmo sedere contro sedere capì effettivamente che quel grossissimo pene che era dentro di me incastrato da quella palla mi completava, la mia figa era fatta per quel pene, ero sua, completamente sua.
Alla fine si staccò con mio grande dispiacere. Mi leccò la figa per pulirla e si mise davanti a me per farsi pulire, lo leccai con dedizione pulendolo e facendolo rimpicciolire nella guaina.
Stranamente non si alzò subito allora presi l'occasione per leccarlo sui testicoli e succhiarglieli, intanto lo accarezzavo sulla pancia e la schiena.
Mi mossi dietro di lui e gli leccai l'ano, toccando i testicoli con le dita, mi piaceva pulirlo e dargli piacere e visto che non diceva niente ma scodinzolava picchiandomi il naso con la coda io continuavo.
Improvvisamente si alzò, pensai che era ora di andare ma invece venne dietro di me, mi annusò la figa e la leccò una volta.
"altro gito?" pensai "se mi sale sopra non lo scaccio" mi convinsi
e lui salì ed io rimasi ferma a farmi abbracciare,sentì quattro schizzi potenti colpirmi la vulva e mi aspettavo un colpo come le altre volte, invece si mosse in avanti appoggiando la guaina alla mia figa, sentivo i peli solleticarmi le grandi labbra, poi sentii i peli dilatarsi e una punta sfiorarmi e poi penetrarmi, sempre più sempre più a fondo e sempre più grande, il suo pene era tutto dentro e lo aveva fatto lentamente, mi girava la testa per le sensazioni di piacere, iniziò a scoparmi lentamente piano piano, e il nodo si formava e si allargava, mi legava a lui.
Mi mise le sue zampe anteriori in testa e si inarcò verso l'alto ululando il suo orgasmo dentro di me, non resistetti più e venni anche io così intensamente che cominciai anche a fare pipì.
Questa volta non si girò per metterci sedere contro sedere, mi tenne stretta fino alla fine, mi venne dentro così tanto, mi sentivo gonfia.
Piano piano il suo pene si rimpicciolì ma non scese, aspettò ancora ed ancora fino a che tutto rientrò nella guaina e poi scese soddisfatto.
Mi leccò per bene pulendomi tutta e poi con mia sorpresa si mise di lato e alzando una zampa posteriore mi iniziò a fare la pipì addosso, lo lasciai fare, mi stava marchiando come sua, mi risalì l'eccitazione.
Mi baciò il viso e poi se ne andò via tranquillo, io mi dovevo riprendere e sistemare, non potevo andare in giro conciata in quella maniere, per fortuna avevo portato degli stracci da casa e con una bottiglietta d'acqua riuscì almeno a pulirmi i capelli e le gambe. Alla fine tornai a casa molto tardi e riuscì a malapena di preparare la cena, mangiai con i miei puzzando di pipì di cane e con l'utero pieno di sperma del mio amore, ma loro non se ne accorsero presi com'erano a parlare di lavoro.
scritto il
2023-10-14
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