Una notte da fiaba
di
gfranco
genere
sentimentali
Di solito il sabato sera esco. Ma visto che venerdì notte siamo andati a raccogliere le conchiglie al mare, nonostante il brutto tempo...io e la mia socia Bianca abbiamo deciso di passare la sera a casa, come due novelli sposi, anche se in realtà siamo solo conviventi, in attesa di tempi migliori... ovvero il suo definitivo divorzio, dal bellimbusto che aveva sposato. Tralaltro io ho cominciato a prendere dei farmaci che stanno frenando la mia libidine e non sempre il mio povero pisello percepisce la sensualità della Bianca. Anche se facesse un spogliarello tipo kim Basinger in 9 settimane e mezzo, il mio pisello resterebbe facilmente indifferente alle sue moine.
Siamo andati a letto e lei conoscendo il mio piccolo dramma mi ha tranquillizzato dicendomi che se si ama si sa aspettare e quindi niente sesso se avevo paura di fare brutta figura. Lei e lo diceva con convinzione stava... con me per l'affetto che gli davo e si accontentava anche solo di quello. A quelle affermazioni io sono lievitato, come uno che sale in cielo ed ho capito di quanto amore mi ricambia.
Ho pensato di raccontarle tanto per cambiare, una fiaba. Cappuccetto rosso è troppo conosciuta, Biancaneve e i sette nani mi sa di erotico ed allora me ne sono inventata una di sana pianta. La prima volta in vita mia che racconto una fiaba ad una ragazza di venticinque anni e perlopiù ai vertici della sensualita come lei, che straripa sesso da tutti i pori.
Le ho raccontato la mia strampalata fiaba, anche se a dire il vero non era proprio del tutto strampalata...si è addormentata, meglio che prendere un sonnifero.
Stamattima quando si è svegliata temevo che la nottata le avesse creato dei problemi ed invece, tutta felice mi ha detto che è stata la più bella notta passata con me e che ha fatto bellissimi sogni, le sembrava di essere quasi in paradiso.
Ha replicato dicendomi che spera le racconti altre fiabe simili prima di addormentarsi.
Ho riflettuto e mi sono reso conto che finito l'effetto debilitante delle medicine sul pisello, esso rischia di restare in cassa integrazione. Non vorrei che al mio pisello arrivi a preferire il racconto di qualche fiaba. Ma mi dovrò adeguare, dovrò pensare al lupo che salta addosso alla pecorella smarrita e magari dovrò chiamare quella povera pecorella con il nome di Bianca. Ed io travestito da lupo dovrò penetrarla. In che casotto mi sono messo...e sembrava solo una momentanea pausa di riflessione, invece mi sono incasinato da solo. Mica potevo pensare che da piccola i suoi genitori le avevano raccontato poche fiabe...
Siamo andati a letto e lei conoscendo il mio piccolo dramma mi ha tranquillizzato dicendomi che se si ama si sa aspettare e quindi niente sesso se avevo paura di fare brutta figura. Lei e lo diceva con convinzione stava... con me per l'affetto che gli davo e si accontentava anche solo di quello. A quelle affermazioni io sono lievitato, come uno che sale in cielo ed ho capito di quanto amore mi ricambia.
Ho pensato di raccontarle tanto per cambiare, una fiaba. Cappuccetto rosso è troppo conosciuta, Biancaneve e i sette nani mi sa di erotico ed allora me ne sono inventata una di sana pianta. La prima volta in vita mia che racconto una fiaba ad una ragazza di venticinque anni e perlopiù ai vertici della sensualita come lei, che straripa sesso da tutti i pori.
Le ho raccontato la mia strampalata fiaba, anche se a dire il vero non era proprio del tutto strampalata...si è addormentata, meglio che prendere un sonnifero.
Stamattima quando si è svegliata temevo che la nottata le avesse creato dei problemi ed invece, tutta felice mi ha detto che è stata la più bella notta passata con me e che ha fatto bellissimi sogni, le sembrava di essere quasi in paradiso.
Ha replicato dicendomi che spera le racconti altre fiabe simili prima di addormentarsi.
Ho riflettuto e mi sono reso conto che finito l'effetto debilitante delle medicine sul pisello, esso rischia di restare in cassa integrazione. Non vorrei che al mio pisello arrivi a preferire il racconto di qualche fiaba. Ma mi dovrò adeguare, dovrò pensare al lupo che salta addosso alla pecorella smarrita e magari dovrò chiamare quella povera pecorella con il nome di Bianca. Ed io travestito da lupo dovrò penetrarla. In che casotto mi sono messo...e sembrava solo una momentanea pausa di riflessione, invece mi sono incasinato da solo. Mica potevo pensare che da piccola i suoi genitori le avevano raccontato poche fiabe...
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