Alla ricerca del tempo perduto

di
genere
sentimentali

Serata diversa ieri sera. Avete mai chiesto alla vostra dolce metà di andare al mare di sera, una sera autunnale e fredda, forse con la nebbia? Fatelo e sicuramente la ragazza, anche se un giorno vi lascerà, non dimenticherà mai una serata così diversa e magari qualcuna rimpiangerà di non essere andata al mare in un contesto così diverso. Ho raccomandato alla Bianca di indossare abiti pesanti e non vistosi, ho portato con me lo spray al peperoncino, anzi due, in una spiaggia sicuramente deserta, meglio tutelarsi, dato che secondo me, la Bianca anche con due capotti non passerebbe inosservata. Ci sono in giri personaggi spesso deliquenziale e non voglio rischiare o meglio non voglio metterla in bocca ai lupi, che scelgono spesso coppie sole per evidenziare il loro triste comportamento. Ho preparato un termos di the e siamo partiti. La mia piccola Abarth ha macinato la strada in poco tempo. Voleva guidare lei, ma meglio di nò, con una auto così scattante non volevo finire la nottata in ospedale.
Al mare non c'era quasi nessuno...serata fredda e sicuramente le onde mosse. Ci siamo fermati a cenare in una pizzeria fronte mare, pochi clienti e sicuramente si saranno chiesti chi erano i due matti che giravano di notte, con le onde alte. Per mia fortuna quando la Bianca si è tolta la giacca a vento è stata riconosciuta dal proprietario, come quella ragazza dalle cosce lunghe che legge le previsioni del tempo. Ci ha fatto omaggio di due fette di torta...credo che il pizzaiolo stesse quasi per scambiarmi per il padre, ma ho subito bloccato l'eventuale affermazioni dicendo che era la mia dolce metà. Effettivamente, pur essendo giovanile ho poco più di dieci anni rispetto alla mia Venere. Nel sentire dire che è la mia dolce metà, lei mi ha subito dato un bacio come per affermare che era vero.
Poi siamo usciti e a poche decine di metri abbiamo trovato il mare agitato. Non c'era molta luce a causa delle nuvole, ma un lampione le aveva permesso di raccogliere delle conchiglie, mi ha messo subito in tasca la più bella ed io ho ricambiato con un bacio che non la finiva più, per poco la mia lingua le finiva in gola.
Poi siamo tornati indietro, a casa. La Bianca era felice, felicissima, non aveva mai passato una serata così strana, ma bellissima, con il mare che lambiva la spiaggia e lei che nonostante il freddo ed il vento, raccoglieva le conchiglie, come quando circa sette anni prima ci eravamo andati, ma per prendere il sole. Questa volta, non ci fossero state le nubi, avrebbe catturato la luna.
Siamo andati a letto a fare l'amore, ed intendo dire l'amore e non solo sesso. Per scherzo le soffiavo sui seni, simulando il vento che c'era al mare. Lei facendo finta di essere infreddolita mi chiedeva che la scaldassi con il mio pisello. Una vera e propria commedia erotica che avrebbe fatto ombra alle censurate commedie di Cesco Baseggio e Gino Cavalieri.
Mentre la possedevo si lamentava perchè le onde le stavano bagnando i piedi...che fantasia questa ragazza ed allora, alla fine di tutto, io a baciarle e riscaldarle i piedi.
Per fortuna non mi ha detto di avere male di pancia...ultimamente parla di volere un figlio ed io che non sono pronto, cerco di rinviare al prossimo anno, con la scusa che le cicogne sono emigrate da poco verso paesi più caldi, come l'Egitto ed il Sudan. In questi giorni la sento molto attiva, anche sessualmente, sembra quasi il mio pisello sia come il polline per le api. Però le api hanno il pungiglione e la ragazza, al pari loro, non sempre è tranquilla. Certo che la mia ape regina lo sa fare bene l'amore, sà come prendermi...vuole sentire il mio calore ed ha deciso che mi addormenti con la testa tra le sue tette...anche se sono dure e meno tenere di un cuscino di piume.
scritto il
2023-10-21
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