La moglie del camionista
di
gfranco
genere
tradimenti
La moglie del camionista era una donna eccitante, sembrava fedele, sembrava... In genere, quando i camionisti girano l'Italia in lungo ed in largo, sembra che la loro donna possa cornificarli con grande facilità. Luciano era un viveur ed amava le donne degli altri, la sua bella moglie, stanca di passare per scema, aveva chiesto la separazione, poi sarebbe seguito il divorzio. La moglie del suo amico camionista era piccolina, appena sopra il metro e cinquantacinque, ma moretta e sensuale tanto da attirare lo sguardo dei vicini di condominio. Ma il marito era manesco e lei preferiva non rischiare, ma la donna si sentiva ancora giovane e quei tentativi di Luciano per portarla a letto la lusingavano e poi non si sarebbe creata problemi a fare le corna al marito in viaggio.
A forza di insistere, Luciano aveva fatto le scale a piedi, ma lo faceva per qualcosa, lei era pronta per fare l'amore. Per sicurezza la donna aveva telefonato al marito con una scusa, lui si trovava dopo Bologna e a breve avrebbe raggiunto Firenze...poi giù in Calabria. Lui stava percorrendo la famosa linea Gotica, quella che tra il 1944-45 costrinse gli americani a fermarsi, i tedeschi avevano costruito tutta una serie di fortezze ed ostacoli. Grazie alla linea Gotica, il Luciano poteva farsi la bella e sensuale donna, piccolina ma piena di voglie.
Lei lo portò in camera da letto, lo stesso letto che il camionista aveva riscaldato fino a poche ore prima. La donna per quanto depilata, era molto pelosa e lui gettandosi su di lei come un affamato l'aveva penetrata senza indugio. Per quanto piccola, la donna aveva una grande vagina, sembrava fatta apposta per farsi montare. Per la premura nel prenderla, le aveva strappato gli slip, quei minuscoli slip che lei aveva indossato per farsi vedere sexi. Gli umori vaginali scorrevano nella vagina e lui la penetrava con grande facilità. Sembrava che la signora fosse preddisposta a farsi immortalare dall' amico del marito, quel grande cornuto che ora scendeva in camion verso Firenze. Tralaltro il marito non era un santo, Luciano le aveva raccontato che faceva salire sul lettino del camion diverse prostitute. In realtà Luciano lo faceva per i propri interessi e per indurla ad aprire le gambe e ci era riuscito.
La sua nera vagina, nera per il pelo, era veramente calda...la donna provava a sentire un orgamo dopo l'altro e quel pene la martellava meglio di quello del pacifico marito.
Luciano si stava divertendo, un'altra tacca alla lista delle donne che le cadevano sotto i piedi e tutte ne uscivano soddisfatte.
Luciano era felice, la moglie dell'amico era veramente una gran troia. Molti lo dicevano, ma ora lui ne aveva le prove.
Riprovò a contattarla altre volte, ma lei sempre di no, aveva paura di venire beccata e quindi lei si dedicò ai giovani toy boy che spesso la trovavano desiderabile e sexi.
A forza di insistere, Luciano aveva fatto le scale a piedi, ma lo faceva per qualcosa, lei era pronta per fare l'amore. Per sicurezza la donna aveva telefonato al marito con una scusa, lui si trovava dopo Bologna e a breve avrebbe raggiunto Firenze...poi giù in Calabria. Lui stava percorrendo la famosa linea Gotica, quella che tra il 1944-45 costrinse gli americani a fermarsi, i tedeschi avevano costruito tutta una serie di fortezze ed ostacoli. Grazie alla linea Gotica, il Luciano poteva farsi la bella e sensuale donna, piccolina ma piena di voglie.
Lei lo portò in camera da letto, lo stesso letto che il camionista aveva riscaldato fino a poche ore prima. La donna per quanto depilata, era molto pelosa e lui gettandosi su di lei come un affamato l'aveva penetrata senza indugio. Per quanto piccola, la donna aveva una grande vagina, sembrava fatta apposta per farsi montare. Per la premura nel prenderla, le aveva strappato gli slip, quei minuscoli slip che lei aveva indossato per farsi vedere sexi. Gli umori vaginali scorrevano nella vagina e lui la penetrava con grande facilità. Sembrava che la signora fosse preddisposta a farsi immortalare dall' amico del marito, quel grande cornuto che ora scendeva in camion verso Firenze. Tralaltro il marito non era un santo, Luciano le aveva raccontato che faceva salire sul lettino del camion diverse prostitute. In realtà Luciano lo faceva per i propri interessi e per indurla ad aprire le gambe e ci era riuscito.
La sua nera vagina, nera per il pelo, era veramente calda...la donna provava a sentire un orgamo dopo l'altro e quel pene la martellava meglio di quello del pacifico marito.
Luciano si stava divertendo, un'altra tacca alla lista delle donne che le cadevano sotto i piedi e tutte ne uscivano soddisfatte.
Luciano era felice, la moglie dell'amico era veramente una gran troia. Molti lo dicevano, ma ora lui ne aveva le prove.
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