Il signor tre palle
di
gfranco
genere
esibizionismo
Il Colleoni, famoso soldato di ventura, sul proprio stemma faceva raffigurare qualcosa che somigliava a tre palle. In realtà passò alla storia più per questo particolare che per essere un soldato di ventura...e siamo attorno al 1400.
Mario di palle ne aveva due e non tre, ma gli amici misero in giro questa voce per fargli uno scherzo. Ma non sapevano che gli facevano un piacere. Tra le sue amiche giovani e meno giovani arrivò la voce che avesse tre palle al posto delle solite due. Anzi, qualche donna smaliziata e bugiarda diceva che gliele aveva toccate e veramente erano in numero di tre. La curiosità era tanta e poi dicono che la curiosità è femmina e come sempre più di qualcuna volle verificare di persona, tanto più che Mario era un bel ragazzo. Si accorse che diverse ragazze ed anche donne più mature gli giravano attorno e solo dopo venne a sapere il perchè..alcune lo chiamavano persino il signor tre palle.
La prima ad avvicinarsi in tal senso fu la signora Maria, donna sposata, con tre figli piccoli, ma molto curiosa. La portò a letto, la penetrò e venne copiosamente sul pube peloso della signora. Solo dopo lei gli palpò lo scroto e quasi per magia ebbe la sensazione di avere toccato tre palle. Solo suggestione e fantasia... ma era sicura che erano tre...ed allora capì alla sua maniera del perchè di tanto sperma colato sulla pancia. Lo rivelò ad una amica ed anche questa fece il passaparola...era vero che il giovane aveva tre testicoli. La Mariella invece stentava a crederci, le avevano detto che il ragazzo aveva due grossi uccelli. Non ci credeva del tutto, ma come san tomaso ci voleva mettere il naso, ovvero una piccolo incontro di tipo sessuale lo avrebbe fatto volentieri. In realtà Mario di piselli ne aveva solo uno, ma era molto grosso e la Mariella ne ebbe beneficio...quando la penetrò sentì e forse per suggestione, che il pisello era salito su, quasi in gola.
Ormai Mario non andava più da prostitute a pagamento era già indaffarato con le donne che gli giravano attorno e quando gli palpavano i testicoli per apurare se era vero, quasi sempre avevano la sensazione che lui ne avesse tre. Ma quello in più, tralaltro inesistente, come facevano a contarlo se non c'era? Più di qualche volta, nella premura di palparlo, qualcuna gli aveva fatto vedere le stelle...che dolori. Erano poche che con dolcezza prendevano in bocca lo scroto e succhiavano... palle comprese.
Tralaltro qualcuna, di molto smaliziata diceva alle amiche che il pisello del Mario era molto grosso e lungo una trentina o forse più di centimetri. In realtà quelle che vollero provare, come la Margherita si accorsero che non era vero, ma i suoi belli venti centimetri li aveva veramente. La Margherita si accorse pure che era grosso, quando mettendo su un preservativo, a tradimento lui glielo infilò dietro , per poco non si mise ad urlare per il dolore. Aveva la sensazione che gli avesse rotto l'ano, poi si calmò e la cosa fu bella, lei lo sentiva dentro tutto e che goduria. Dal dolore al piacere.
Ma come sempre, a forza di giocare con le donne sposate Mario ebbe un piccolo incidente. Il marito della signora Maria, per vie traverse era venuto a sapere degli intrallazzi tra Mario e sua moglie, quella vacca di sua moglie come ora la chiamava.
Vide Mario, lo rincorse e poi giù botte, mandandolo in ospedale. Ora deciderà il giudice...di certo Mario per uno scherzo degli amici ora e per davvero è finito con un braccio rotto e tutto per colpa di quella credulona della signora Maria che aveva contato tre testicoli al posto di due. Certo, lei si era data gratis e ne era rimasta soddisfatta a pieno, ma almeno quando andava a prostitute e pagava cinquanta euro, non finiva in ospedale.
Mario di palle ne aveva due e non tre, ma gli amici misero in giro questa voce per fargli uno scherzo. Ma non sapevano che gli facevano un piacere. Tra le sue amiche giovani e meno giovani arrivò la voce che avesse tre palle al posto delle solite due. Anzi, qualche donna smaliziata e bugiarda diceva che gliele aveva toccate e veramente erano in numero di tre. La curiosità era tanta e poi dicono che la curiosità è femmina e come sempre più di qualcuna volle verificare di persona, tanto più che Mario era un bel ragazzo. Si accorse che diverse ragazze ed anche donne più mature gli giravano attorno e solo dopo venne a sapere il perchè..alcune lo chiamavano persino il signor tre palle.
La prima ad avvicinarsi in tal senso fu la signora Maria, donna sposata, con tre figli piccoli, ma molto curiosa. La portò a letto, la penetrò e venne copiosamente sul pube peloso della signora. Solo dopo lei gli palpò lo scroto e quasi per magia ebbe la sensazione di avere toccato tre palle. Solo suggestione e fantasia... ma era sicura che erano tre...ed allora capì alla sua maniera del perchè di tanto sperma colato sulla pancia. Lo rivelò ad una amica ed anche questa fece il passaparola...era vero che il giovane aveva tre testicoli. La Mariella invece stentava a crederci, le avevano detto che il ragazzo aveva due grossi uccelli. Non ci credeva del tutto, ma come san tomaso ci voleva mettere il naso, ovvero una piccolo incontro di tipo sessuale lo avrebbe fatto volentieri. In realtà Mario di piselli ne aveva solo uno, ma era molto grosso e la Mariella ne ebbe beneficio...quando la penetrò sentì e forse per suggestione, che il pisello era salito su, quasi in gola.
Ormai Mario non andava più da prostitute a pagamento era già indaffarato con le donne che gli giravano attorno e quando gli palpavano i testicoli per apurare se era vero, quasi sempre avevano la sensazione che lui ne avesse tre. Ma quello in più, tralaltro inesistente, come facevano a contarlo se non c'era? Più di qualche volta, nella premura di palparlo, qualcuna gli aveva fatto vedere le stelle...che dolori. Erano poche che con dolcezza prendevano in bocca lo scroto e succhiavano... palle comprese.
Tralaltro qualcuna, di molto smaliziata diceva alle amiche che il pisello del Mario era molto grosso e lungo una trentina o forse più di centimetri. In realtà quelle che vollero provare, come la Margherita si accorsero che non era vero, ma i suoi belli venti centimetri li aveva veramente. La Margherita si accorse pure che era grosso, quando mettendo su un preservativo, a tradimento lui glielo infilò dietro , per poco non si mise ad urlare per il dolore. Aveva la sensazione che gli avesse rotto l'ano, poi si calmò e la cosa fu bella, lei lo sentiva dentro tutto e che goduria. Dal dolore al piacere.
Ma come sempre, a forza di giocare con le donne sposate Mario ebbe un piccolo incidente. Il marito della signora Maria, per vie traverse era venuto a sapere degli intrallazzi tra Mario e sua moglie, quella vacca di sua moglie come ora la chiamava.
Vide Mario, lo rincorse e poi giù botte, mandandolo in ospedale. Ora deciderà il giudice...di certo Mario per uno scherzo degli amici ora e per davvero è finito con un braccio rotto e tutto per colpa di quella credulona della signora Maria che aveva contato tre testicoli al posto di due. Certo, lei si era data gratis e ne era rimasta soddisfatta a pieno, ma almeno quando andava a prostitute e pagava cinquanta euro, non finiva in ospedale.
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