Una coppia affiatata 2 - Le famiglie taboo

di
genere
incesti

Il nostro incontro: Un vero colpo di fulmine che ha svelato le nostre affinità elettive.

Quell'incontro così casuale, era stato per noi, come cogliere insieme il treno che passa una sola volta nella vita.

Vi siamo saliti fondendo le nostre vite in modo indissolubile senza neanche conoscere ancora i nostri nomi.

Io avevo già preso quattro cazzi svuotandoli completamente con la bocca e gli altri pertugi umidi ed aperti alle voglie di chiunque.

In quel momento ero impegnata a leccare una succulenta fica dal pelo folto e scuro tipico di una milf mediterranea.

Era già piena di crema!

Sotto le natiche aveva ancora il cuscino che le aveva messo il maschio che l'aveva chiavata offrendola poi a me, già aperta e gocciolante.

Da quella postura riuscivo a godermela tutta riuscendo anche a scivolare con la lingua sul perineo e il buchetto bagnato dallo sperma colato dalla fica.

Io me la godevo con la lingua e contemporaneamente un altro maschio se la scopava in bocca.

Mentre in ginocchio china,con le chiappe alzate e la testa affondate tra le sue natiche le leccavo il buco del culo, qualcuno mi si era inginocchiato dietro e stringendomi i fianchi in una morsa con le mani, mi aveva infilata in un solo colpo lo sfintere anale sino allo schiocco dei suoi testicoli con la mia fica.

Già quella situazione cosi goduriosa, soddisfaceva le mie voglie più perverse senza che mi rendessi conto che il meglio stava per arrivare; "Il famoso treno sul quale salire al volo giacché non sarebbe passato mai più!"

Ed il treno si era materializzato sotto forma di una testa che chinandosi sul bacino della donna che stavo leccando, aveva unito la sua bocca alla mia per morderle e succhiarle la clitoride.

Che meraviglia quell'intreccio vibrante di corpi, quegli ansimi, quegli schiocchi liquidi e la mia lingua che si alternava alla sua dentro la fica con incroci di labbra e rumorosi ed osceni risucchi.

D'un tratto, mentre io e il mio "Sconosciuto compagno di viaggio" ci sollazzavamo con quella succosa fica, un grido strozzato seguito da un singulto, era sfuggito dalla sua bocca: Anche lui era stato penetrato con un colpo secco e veniva inculato con incredibile potenza da un maschio cazzuto e corpulente.

Ero al settimo cielo e mentre mi venivano in mente certi giochi che facevamo in famiglia con mio fratello e i miei genitori, mi sentivo sciogliere in un languido e perverso torpore.

Poi un lungo fischio del treno, seguito da sbuffi incontenibili ed infine un urlo ed un grugnito dei due maschi che sfilandosi dai nostri culi, erano venuti a sborrare sulla fica che stavamo leccando, sui nostri visi e le nostra bocche che avidamente hanno leccato ed ingoiato tutto.

Quando abbiamo sciolto l'incredibile intreccio di corpi, eravamo tutti sudati, ansimanti ed impregnati di ogni sorta di umori.

Poi, senza neanche lavarci, io e Arturo (Il nome l'avrei saputo dopo) ci eravamo appartati lontani dall'orgia che continuava e, come se ci fossimo conosciuti da sempre, ci siamo raccontati le nostre storie svelando incredibili affinità elettive e di storie esistenziali.

Avevo così scoperto che non solo io ero cresciuta in una famiglia "Particolare" in cui si praticava sesso libero incestuoso e con ruoli intercambiabili..il suo racconto:

"Nella mia famiglia il sesso era vissuto in modo libero ed anticonformista da sempre al punto che vi sono cresciuto in modo del tutto naturale accompagnato nel mio sviluppo anche dai miei genitori che sin da piccolo mi avevano insegnato che quello che facevano era bello ma che doveva restare un segreto di famiglia.

La cosa mi piaceva, anche se mi sembrava strano che dovesse rimanere un segreto.

Comunque, da sempre vedevo mia madre e mio padre fare l'amore in ogni angolo della casa al punto che la loro camera da letto ed il bagno erano sempre aperti ed anche quando da piccolo dormivo nel loro lettone, facevano l'amore senza porsi il problema che ci fossi anch'io.

Spesso ricevevano altre coppie in casa e talvolta anche maschi e femmine da soli coi quali facevano ogni genere di gioco erotico compreso, lo scambio di ruoli.

Capitava spesso dunque che mia madre giocasse anche con una donna oltre che altri maschi ed anche mio padre, non disdegnava penetrare o farsi penetrare da qualche maschio traendone grande piacere.

Io ero quasi sempre presente anche se i miei, si erano sempre rifiutati di cedere alle richieste di qualche pervertito che veniva subito messo alla porta.

Le uniche eccezioni erano iniziate quando dopo la crescita dei primi peli, mia madre mi aveva insegnato a masturbarmi e poi, alle mie prime polluzioni, era lei stessa a farmi le seghe sino a farmi uscire la cremina che lei raccoglieva con le dita portandosele poi in bocca.

La svolta definitiva vi era stata al compimento del mio diciottesimo compleanno quando mia madre aveva mandato mio padre a passare la notte nel mio lettino facendomi dormire con lei per farmi fare l'amore per la prima volta in vita mia.

Si, proprio la prima volta giacché, per il timore di tradirmi e svelare i segreti di famiglia, sino a quel momento avevo evitato ogni tipo di approccio con le mie coetanee.

Quella notte nel lettone bianco tra le braccia di mia madre, si realizzava un sogno che mi avrebbe accompagnato per sempre nella mia vita.

Naturalmente, già sapevo tutto sul sesso e sui ruoli del maschio e della femmina tuttavia, quella prima volta mi ero 'donato' completamente a mia madre la quale non mi aveva fatto mancare nulla del suo vastissimo repertorio.

Mi aveva leccato e si era fatta leccare in ogni lembo di pelle anche se, al primo contatto del mio pene con le sue labbra, me ne ero venuto subito 'Scusami mamma' - 'Scusa di che cucciolo.. è la tua prima volta per di più con la mamma ed è normale. Non preoccuparti però.. la notte è lunga ed ho tanti regali da farti ancora.'

Era stata davvero lunga e meravigliosa quella notte in cui mia madre mi aveva donato tutta se stessa facendomi godere 6 volte in ogni angolo, ed ogni pertugio del suo meraviglioso corpo.

Ci siamo addormentati abbracciati ed avendolo ancora duro, lei lo ha voluto tenere dentro sino a quando, a mezzogiorno, mio padre, non era venuto a svegliarci.

Il giorno era trascorso davvero come in un sogno.

In casa siamo rimasti nudi per tutto il tempo e mentre eravamo seduti a tavola, mia madre mi aveva regalato un pompino stando in ginocchio sotto il tavolo come le avevo visto fare tante volte a mio padre o qualche 'ospite' a cena.

-Cucciolo per oggi basta così altrimenti se ti stanchi, salta la sorpresa di stasera.-

Mi aveva detto mia madre sollevandosi da sotto il tavolo, mostrando con evidente orgoglio a me e mio padre, lo sperma che aveva in bocca prima di ingoiarlo.

Quel pomeriggio lo avevamo trascorso tutti a letto per riposarci ed essere pronti per un'altra notte di fuoco di cui però, non sapevo niente.

Quando mia madre era venuta a svegliarmi, dopo un lungo ed eccitante lingua in bocca, mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnato in bagno dove abbiamo fatto la doccia insieme e poi, si era fatta fare un clistere come gliel'avevo vista fare mille volte da mio padre ma quel giorno, aveva voluto far 'svuotare' anche me e mi aveva infilato la cannula senza spiegarmene il motivo.

La sera a cena era venuta una coppia che avevo visto giocare altre volte con loro.

Lei era una donna formosa, molto calda, porca e dominante nei confronti del marito il quale il più delle volte si limitava a guardare prima di essere inculato dalla moglie con un grosso plug e da mio padre sempre pronto a sodomizzare qualche maschio.

Il marito per contro, rimaneva eccitato per tutto il tempo e pur non avendo un cazzo troppo grande, l'aveva sempre duro e lo usava con la moglie alla fine degli incontri quando lei aveva la fica ancora piena della sborra di mio padre e degli altri maschi presenti a quella orgia.

Mia madre si divertiva molto a giocare con la bocca con quel cazzetto succhiandoglielo e strizzandogli i coglioni in modo doloroso senza mai farlo venire però, mentre mio padre o qualcun altro se lo inculavano e la moglie gli mordeva i capezzoli.

Insieme a loro quella sera vi era anche la loro figlia una ragazzona ventenne in carne ma molto bella nello stile delle dive americane degli anni 50.

Già al momento delle presentazione lei mi aveva portato una mano dietro la testa e mi aveva tirato a se infilandomi un metro di lingua in bocca mentre con l'altra mano mi tastava il pacco.

Un bacio lungo, umido e libidinoso che mi aveva fatto indurire subito il cazzo: 'Complimenti, è messo bene il ragazzo!' aveva commentato, rivolgendosi alla mamma ridendo.

-Questo è niente.. vedrai dopo!-

Aveva commentato mia madre con aria soddisfatta.

A tavola la ragazza era seduta accanto a me e continuava a massaggiarmi il pacco mentre la mamma di fronte, mi faceva il piedino provocandomi anche con l'occhiolino mentre si leccava vogliosa le labbra.

Chiaramente, quella serata e quello che ne sarebbe seguita era organizzata tutta in onore del festeggiato: IO!

Alla fine della cena avevano avuto inizio le danze col sottoscritto al centro di ogni attenzione.

Le bocche delle tre donne presenti si prodigavano senza sosta a stimolare con le mani e le lingue, ogni lembo eroticamente sensibile del mio corpo facendomi vibrare come corde di violino.

Persino mio padre aveva partecipato succhiandomi il cazzo e leccandomi i testicoli ed il buco del culo con particolare attenzione al perineo liscio e sensibile come la pelle di un bambino.

La prima spruzzata l'avevo fatta nella bocca a ventosa della ragazza, la quale, anticipando mia madre e la sua, si era impossessata del mio cazzo e non l'aveva mollato sino a farmi sborrare.

Poi, con la bocca piena, aveva baciato le due mamme che l'aspettavano a labbra dischiuse.

Mio padre intanto stava chiavando l'altra donna mentre il marito, col cazzo ben dritto, leccava la fica a mia madre

Nel corso di tutta l'orgia sia io che mio padre abbiamo chiavato e inculato a turno tutte le femmine in un turbinio di grida, di sudore, umori e sborra.

Mio padre aveva inculato anche il maschio che a sua volta leccava la fica della figlia mentre le due mamme lesbicavano alla grande.

Erano ormai le tre di notte quando mio padre aveva spento le luci e mia madre era entrata con una torta a sembianza di fica sulla quale poggiavano 19 candeline a forma di fallo.

In mano una bottiglia di spumante.

-Questo è il tuo grande momento Arturo!
Sei stato svezzato ad ogni più gaudiosa pratica erotica ed io e tuo padre vorremmo completare la tua preparazione facendoti aprire anche il tuo scrigno più segreto nel momenti in cui spegni le tue candeline.

Tutto era già stato predisposto.

Appoggiato col petto sul tavolo, il primo a venirmi a leccare il buco del culo era stato mio padre il quale, dopo avermi infilato dentro anche due dita, aveva preso una manciata di torta e me l'aveva strofinata tra le chiappe e dentro il buchino.

Dopo di lui era venuta mia madre che mi aveva ripulito della crema succhiandomi anche le poche tracce dentro lo sfintere anale spalmandomi contemporaneamente le palle ed il cazzo.

Una nuova spalmata di crema e mi aveva lasciato alla ragazza la quale molto delicatamente, mi aveva ripulito massaggiandomi il cazzo sino a farmi venire ancora spalmando poi la sborra tra le chiappe insieme ad altra crema.

Il tocco di sua madre era stato il più deciso e definitivo.

Grazie alla sua esperienza col marito ed utilizzando la crema ed il mio sperma da lubrificante, mi aveva massaggiato il buchino e poi, con un dito.. due dita.. tre dita.. quattro dita ed infine, con una spinta energica seguita da un mio grido strozzato in gola, mi aveva fatto scivolare dentro tutta la mano.

A quel punto tutte le donne si sono prodigate per alleviare il mio dolore e, mentre mia madre mi accarezzava i capelli e l'altra, dopo essersi sfilata mi sussurrava le sue scuse e mi leccava l'orecchio e le labbra ancora serrate, la figlia da sotto mi succhiava le palle intrise di crema mentre mio padre guidava il cazzo del cornuto dentro il mio buco oramai sfondato.

Alla fine della monta, le tre donne si alternavano come micine golose a leccare il mio dolente buco del culo dal quale colava sborra e crema.-

Questa è la prima parte del racconto della vita sessuale di Arturo ai suoi albori.

A quel punto, anch'io avevo voluto completare il racconto dal quale avrebbe capito i motivi del mio amore per la libertà in tutti i suoi risvolti compreso quello sessuale.

Segue





scritto il
2023-12-18
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