Una coppia affiatata 6 - Sverginata da mio padre con l'abito da sposa di mia madre.

di
genere
incesti

Dal momento in cui mia madre, salendo sul letto (dove giacevo con mio padre dopo una notte di sesso pazzesco) mi si era seduta sul viso con la fica piena della sborra di mio fratello, tutto era cambiato davvero nella nostra famiglia.

I miei avevano smesso di incontrare altre persone per dedicarsi completamente a me e mio fratello.

Sesso libero e totale senza nessun limite ne di prestazione ne di luogo o momento in cui soddisfare le nostre voglie.

Certo, i miei avevano eliminato gli incontri con altri nella nostra casa ma questo non impediva di trasgredire in altri luoghi.

Capitava così che io e mia madre ci facessimo chiavare in coppia nei camerini di prova di qualche negozio i nei bagni di qualche supermercato.

Lo stesso facevano mio padre e mio fratello quando andavano in qualche locale gay in cui si facevano sbattere come checche anche se in realtà erano veri maschi.

Il grosso comunque, avveniva all'interno delle quattro mura di casa nostra dove ogni angolo era buono per scopare con chi se ne aveva voglia (per la penetrazione essendomi ancora proibita, mio fratello aveva imparato da mio padre a chiavarmi e sborrare tra le mie gambe strette scivolando sulle grandi labbra della mia passera accogliente e stretta come una vera fica.

Quanto al resto, ero disponibile con tutti gli altri buchi dalla bocca all'ano ormai sfondato, sino alle tette con le quali avevo imparato a fare succulenti seghe spagnole.

Da circa un anno mi ero fidanzato con un ragazzo che frequentava il primo anno di ingegneria mentre io ero in procinto di dare la maturità e dunque, mancavano pochi mesi al fatidico momento in cui anch'io sarei diventata donna al 100%.

Mancavano pochi mesi appunto e mia madre che a causa di un problema ghiandolare aveva dovuto sospendere la pillola, era rimasta incinta da mio fratello.

Dopo i primi momenti di smarrimento, in famiglia avevamo accettato con gioia (Mio padre, facendo prevalere la parte del cornuto che albergava in lui, si era mostrato il più entusiasta della cosa) l'idea di avere un marmocchio in giro per casa al quale insegnare, al momento opportuno, ogni segreto di famiglia.

Naturalmente quell'imprevisto ci aveva costretti a cambiare le carte in tavola ed al compimento del mio 18° anno, anziché essere sverginata da mio fratello, sarebbe stato mio padre a farlo.

Infatti il mattino stesso del mio compleanno, mia madre si era presa cura di me.

Mi aveva fatto il bagno ed un profondo clistere con sali emollienti e dalle essenze orientali.

Mi aveva depilata, pettinata, truccata e profumata e prima di sederci a tavola, come fosse il giorno delle mie nozze, mi aveva fatto indossare il suo abito da sposa vistosamente chiazzato dalle prove di quante battaglie avesse fatto dalla fatidica prima notte.

Mia madre era bellissima vestita di un bianco nuziale con qualche variabile originale, e piuttosto sexi; Un vistoso decolleté in cui le areole scure e gli irti capezzoli erano ben in vista e minigonna bassa col pancione orgogliosamente esibito con un ciuffo di peli che fuorusciva dalla cintura.

Quanto a mio fratello, mia madre gli aveva modificato dei jeans lasciandogli un foro davanti dal quale già fuorusciva il suo membro eretto ed uno dietro pronto per ogni evenienza.

Seduti a tavola, mia madre si era prodigata per tenerci tutti eccitati ed a tale scopo, ogni tanto spariva sotto il tavolo per venirci a leccare a turno.

Alla fine dopo il taglio della torta ed un brindisi con un ottimo prosecco, mio padre mi aveva presa in braccio come fossi la sua sposa e seguiti da mia madre e mio fratello, mi aveva portata nel locale dal lettone tondo, opportunamente decorato con fiori bianchi.

Sdraiata sul letto con gli occhi lucidi per aver mancato l'occasione di avere lui il privilegio di sverginarmi, mio fratello mi aveva sollevato il vestito e mi aveva sfilato il perizoma lasciando a mia madre il compito di prepararmi la fica con la lingua mentre lui succhiava il cazzo di nostro padre per farglielo diventare duro come mai l'avevamo visto prima.

Quando mio padre mi aveva appoggiato l'enorme cappella tra le grandi labbra appena dischiuse. avevo avuto un fremito e mentre mia madre baciandomi il volto mi stringeva una mano, mio fratello, tenendomi l'altra mano, mi accarezzava i capelli con aria severa.

Mio padre, con le mani strette ai miei fianchi aveva cominciato a spingere piano con la stessa attenzione e delicatezza di quando mi aveva sverginato il culo.

Spingeva e si ritraeva conquistando ad ogni spinta un pezzo di me.

Il contatto del glande col mio imene mi aveva provocato una lieve scossa seguita da una mia contrazione ed un grido strozzato in gola.

Una specie di suspence era seguito a quel mio singulto.. "Tutto bene bambina?" mi aveva chiesto la mia mamma "Come va cucciola? aveva ripreso mio padre fremente mentre bloccato dentro di me sentiva stille di sudore freddo bagnargli la fronte.

-Vai papà.. spingi.. fammi tua.. tua per sempre insieme a mio fratello e la mamma.. Ah! Ah! Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh! -

Era stato il grido seguito all'ultima spinta che mi aveva lacerato l'ultima barriera che mi divideva dal mondo dei balocchi a quello del piacere senza più limiti.

Sciolta la tensione che aleggiava in quell'ambiente, mio padre aveva cominciato a cavalcarmi piano mentre accanto a noi, il mio fratello aveva cominciato a montare la mamma bellissima e oscena con l'intrigante e incestuoso pancione pregno del figlio che la stava chiavando ancora.

La cavalcata di mio padre sempre più energica e profonda, era giunta al culmine quando io avevo già avuto due orgasmi e magicamente, avevo goduto ancora mentre mio padre mi scaricava in corpo ripetuti ed interminabili fiotti di sperma bollente che colpendomi l'utero, mi avevano scossa al punto da farmi sentire quel calore montare oltre lo stomaco ed il cuore sino al cervello.

I rantoli di mio padre e le mie grida di piacere, si erano uniti ai grugniti di mio fratello che incitato dalla mamma in pieno orgasmo, aveva goduto insieme a noi riversandole nel corpo già pregno un fiume di lava bollente.

Dopo circa dieci minuti necessari per riprendere le forze, la mia mamma si era sfilato il figlio da dentro ed era venuta a mettersi a 69 sulla su di me per godere della farcitura di crema dei due stalloni i quali a loro volta, assumendo la nostra medesima postura, si erano succhiati e ripuliti i rispettivi membri gocciolanti.

Tutto quello che era accaduto, non era stato sufficiente a placare le voglie frustrate di mio fratello il quale, dopo alcuni minuti, ancora carico ed infoiato come un toro, mi aveva montata facendomi godere ancora, sotto lo sguardo attento e compiaciuto dei nostri genitori che, abbracciati si scambiavano tenere effusioni.

Per tutto il tempo era squillato il mio telefono.

Era il mio ragazzo al quale avevo detto di essere ammalata ed al quale avevo risposto ansimante una sola volta proprio mentre cercavo di riprendere fiato dal devastante orgasmo regalatomi da mio padre.

Ecco Arturo, questa è la mia storia e la storia della mia famiglia.

Come puoi immaginare da quel momento, ho potuto godere di tutta la libertà di cui sentivo il bisogno e, devo confessarti, che non vi è stato maschio che mi piacesse che non mi sia fatto senza però mai assumere un impegno giacché nessuno era come me e dunque, non avrei mai potuto condividerci la vita.

Con te è diverso e l'avevo capito subito, sin da quanto ci siamo condivisi quei due cazzi e la loro gustosa sborra.

Il mio fratellino di cui sono anche zia, è davvero un bel ragazzo, ben messo sin da ora che ha solo 13 anni e dunque, promette bene per tutta la famiglia quando sarà giunto il suo tempo.

Ti confesso che gli ho già fatto due o tre seghe con la tentazione, fortunatamente repressa di prenderglielo in bocca!

Spero proprio di resistere e lasciare il tempo di maturare a quel profumato ed invitante frutto.. vedremo!

segue



scritto il
2023-12-29
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