Maria grazia e la sorella

di
genere
dominazione

MARIA GRAZIA è UN BREVE ROMANZO EROTICO, CHE STO PUBBLICANDO A PUNTATE.
PER CAPIRE BENE LA STORIA DOVETE LEGGERE LE VARIE PARTI IN QUESTO ORDINE: 1/ MARIA GRAZIA. 2/ MARIA GRAZIA FA INDIGESTIONE DI NOCI. 3/MARIA GRAZIA TORNA A CASA. 4/MARIA GRAZIA ASPETTA IL RITORNO DELLA NONNA. PUBBLICO PER LA SEZIONE DOMINAZIONE E MI FIRMO MARIELLA DI CAMILLO O MARIELLA MONREAL.

Maria Grazia e la sorella
La ragazza fu molto grata alla madre che l’aveva difesa e si addormentò tranquilla, visto che quella sera, nonostante la lite con Elvira non era stata punita. Aveva il cuore in gola per tutto quello che doveva subire in casa, la madre aveva fatto presto a immedesimarsi nelle abitudini della suocera e del marito. La nonna era sempre dalla parte della sorella e capì che era infastidita perché in sua assenza Elvira le aveva prese, pure se, come diceva il babbo, aveva avuto solo una spolverata sul culetto. Certo non le era stato risparmiata la vergogna di far vedere le sue nudità e l’umiliazione di stare davanti al muro a mostrare il sedere rosso per le botte. Dormivano nella stessa stanza e era la prima volta che si addormentavano senza darsi la buona notte. Elvira non dormiva e minacciò Maria Grazia: Farò come usava fare nostro padre, mi inventerò qualcosa e spero che ti spellino il sedere per le botte.” A Maria Grazia venne da piangere: “ Ma hai cominciato tu!” Elvira rispose piccata, era solo uno scherzo e alla nonna raccontiamo tutto.” Elvira infierì ancora, “ Sei la solita sciocca, quanto avrei voluto vederti come la figlia della vicina della zia, tutta nuda con un bel capannello di gente, Però tu questa umiliazione qualche anno fa l’hai avuta alla villa comunale, il giorno dopo si parlava solo di te. “ Maria grazia soffocò un sospiro, “ Quanto tempo è passato! “ E Elvira maligna:” C’è chi ne parla ancora, qualche giorno fa ho sentito Luciana che lo raccontava a certi suoi parenti venuti da fuori. Ridicola con i tuoi urletti, e le tue preghiere, Mamma no, le mutandine no! Ha fatto bene mamma a scoprirti e farti arrivare le mutande alle caviglie. Ridevano tutti al racconto di Luciana, e chiedevano particolari, sulle natiche spalancate e la cosina esposta, hai fatto proprio una bella figura. Ora li hai messi un po’ di peli, ma all’epoca eri depilata e tutta nuda. I peli fanno da copertura.” Maria Grazia rimase a ingoiare le sue lacrime e disse: “Quando le hanno date a te, io pure ho visto tutto e tu hai otto anni più di me” Non capì che la ragazza la stava provocando e lei ci era caduta con tutte le scarpe. Elvira si alzò dal suo letto e la raggiunse. La prese per i capelli e tirò fino a farle mancare il fiato.: “Va bene – disse- non dico più niente” ma Elvira continuava a tirare: “domani lo dico alla nonna” Maria Grazia si sentì morire, sapeva che la donna le avrebbe dato torto. La mattina dopo, fu molto furba, aspettò che il padre andasse all’ufficio, la mamma uscisse per le solite commissioni e si rivolse alla nonna. “Stanotte la signorina non mi ha fatto dormire, parlava dell’accaduto e voleva ragione per forza. Nonna perché non la punisci? Tu sei la persona più dominante in questa casa.” La donna la guardò con dolcezza: “Dai tempo al tempo, ora siamo sole, che gusto c’è a darle qualche colpo sul culo nudo, lo hai visto tu stessa che è più piacevole svergognarla davanti a altri, ti dirò che non la sto facendo passare sotto gamba, ma ho in mente una cosa che ti ripagherà nipote mia e le farà passare la voglia di fare la spiritosa, capirà che dopo me e tuo padre vieni tu. Noi siamo le dominanti, loro due solo vittime delle nostre punizioni. Del resto se si comportano bene, nessuno le tocca” Maria Grazia cominciò a piangere, quella strega chissà cosa aveva in mente. Elvira disse” Per caso vuoi metterla nuda sul balcone? Sarebbe divertente” E la nonna:” No carina questo lo conserviamo per un’altra volta, non è detto che un giorno non lo faccia, ma ho in mente un’altra cosa, più divertente” E scoppiò a ridere. “Come sei stata da zia Adele?” La nonna ci pensò:” Non male, ma pure lei mi ha dato problemi. Ha un vicino di casa con cui ha molta confidenza e questo non mi piace. Io capisco sempre i rapporti equivoci, tua madre pensa di farmela sotto il naso, ma non è così, pure lei con un collega di tuo padre si comporta con molta confidenza.” Elvira e Maria Grazia la guardarono, Elvira parlò per prima e le disse: “ Non hai fatto nulla per rimproverarla?” la nonna era molto eccitata:” Sì, ma niente sculacciate a culo nudo” Avvicinandosi alla nipote grande le disse alcune parole all’orecchio e scoppiarono a ridere:“ Hai avuto questo coraggio?” “Certo e perciò sono tornata prima. Maria Grazia era incuriosita: “ perché non lo dici pure a me?” La nonna la guardò con disprezzo: “No perché spero di poterlo fare pure a te e a tua madre” Elvira scoppiò a ridere. Passarono alcuni giorni e Maria Grazia cercava di essere brava, ormai era alla fine dell’anno scolastico, forse con qualche interrogazione fatta bene, ce l’avrebbe fatta. Non fu bocciata, ma come era uso all’epoca, fu rimandata a settembre in latino. Era il motivo che aspettava la nonna. La madre cercò di intercedere, in fondo andava maluccio e una sola materia da riparare era un buon risultato. Probabilmente la nonna aveva preso accordi con il figlio, una mattina rimasero sole le ragazze con la madre e la nonna. Prima che il figlio andasse via, con un gioco di sguardi, si ritrovarono tutti nella stanza della nonna, chiamate da lei, solo Maria Grazia aveva fatto resistenza e il padre l’aveva presa che scalciava e portata insieme agli altri. La madre era sconcertata: “Flavio perdonatela, una sola materia, si metterà a studiare e sarà promossa.” La nonna l’apostrofò, vuoi stare al suo posto? Unica maniera per evitarle la punizione, dall’inizio dell’anno che la prego di studiare, Elvira le ha dato pure lezioni di latino. Maria Grazia era sul letto della nonna tenuta ferma dal padre, che però andava di fretta. Comparve come un incanto una corda e la legarono con le mani alla spalliera in ottone del letto, con un’altra le fissarono i piedi alla parte terminale. Lei cominciò a piangere, era tremendo non sapere a cosa andava incontro. Il padre le legò un fazzoletto sulla bocca e le raccomandò:” Stasera, quando torno mi farai vedere cosa ti hanno fatto, guai a te se gridi, sono in più venti colpi di spazzola sul culo.” La nonna intervenne:” ma questi venti colpi sono solo un’aggiunta, stai ferma e buona, la punizione è un’altra, del resto l’ho fatto pure a zia Adele, quando sono stata nelle Marche perché faceva la sciocca con un vicino di casa. Vedi se si permette adesso.” Il padre si mise a ridere, :”Ho avuto, dopo tanti anni il piacere di vedere mia sorella tutta nuda, la nonna l’ha obbligata a questo per concludere la punizione. Un vero bello spettacolo, non se lo aspettava, perché è grande e sposata, ma nonna lo sapete com’è, me l’ha mostrata e è stato piacevole vedere la danza delle natiche. Ormai è separata dal marito e guai se non fila dritto. Peccato che è forte, abbiamo dovuto fare le cose raffazzonate, non ho potuto vedere bene come si è svolta la punizione dall’inizio, solo ammirarla nuda dalla vita in giù che si torceva come un verme, piangendo come una bambina.”. La madre si avvicinò a Maria Grazia e le fece una rapida carezza, la nonna la trattò malissimo:” Niente piagnistei e carezze, tu anzi mettiti in modo da vedere, ma l’aiuto me lo darà Elvira.” La ragazza si avvicinò saltellando e a un rapido cenno della nonna tolse la gonna e le mutande alla poverina, immobilizzata. La nonna comparve con un piccolo tegame nelle mani, e altri aggeggi. Maria Grazia inarcava la schiena e Elvira le diede colpi belli forti sul ventre: ” Devi stare ferma! Senno quello che dobbiamo farti è più complicato.” Lei stette ferma e la nonna aggiunse: “questo vale anche per l’ultima volta che hai litigato con tua sorella, devi capire chi comanda. Ormai era immobilizzata e imbavagliata. La nonna le piegò le gambe spalancandole e con un pennello da barba le insaponò la vagina. La madre era senza parola, che stavano facendo? Quando la fica fu tutta insaponata, operazione che fecero la nonna e Elvira, cominciarono a rasare, piano piano con i peli che cadevano e lei restava sempre più nuda. Poi la nonna la prese per le ginocchia e le sollevò, c’era il solco del culetto aperto e la nonna continuò a insaponare, fino a toglierle tutti i peli, con il buchino grinzoso esposto. L’asciugarono, indifferenti alle sue lacrime e al disagio della madre che pensava:” Ecco cosa mi vuole fare” La figlia le faceva pena, ma non osava parlare per la paura di subire la stessa sorte. Elvira prese uno specchietto dal comò della nonna e mostrò alla sorella la vagina tutta depilata, il culetto pure. Una vergogna indecente. Elvira le disse: “Ferma e buona, ti sleghiamo prima che venga nostro padre, ha detto che ti farai trovare senza mutande, ma con una gonna. Non vuole vederti sul letto, sarai tu che gli mostrerai la tua fica rasata. Le tolse il bavaglio e Maria Grazia cominciò a gridare. La nonna prese la spazzola e visto che poggiava sulla schiena le diede qualche colpo, bello forte sulle gambe. Elvira, forse perché l’ultima volta che l’avevano sculacciata e messa col culo nudo contro il muro, le aveva fatto male e si era sentita umiliata e vergognosa, era diventata più crudele, poi con il beneplacito della nonna si sentiva padrona, le disse: “Se non stai zitta chiamo la mia amica Luciana e le mostro questa bella passerina nuda. Vuoi che venga gente?” Maria Grazia stette subito zitta, sapeva che Luciana aveva assistito anni addietro alla sua sculacciata alla villa sul culetto nudo, ne parlava e lo raccontava, la sorella sarebbe stata capace di farla venire. Fu costretta da nuda a preparare la tavola, poi la sorella le diede una corta camicetta che le arrivava alla vita e una gonnellina microscopica che copriva a mala pena le natiche e la cosina davanti, tutta rasata. Si sedettero aspettando il padre che non tardò. Mise la chiave nella toppa e le raggiunse in sala da pranzo. Sembrava allegro pure se non guardava dalla parte di Maria Grazia, alla fine del primo piatto disse: “Mi è arrivata voce che stamattina ci sono state le grandi manovre, la nonna e Elvira risero. Il padre si rivolse a Maria Grazia, :” Forza, fammi vedere come ti hanno conciata queste due cattivone” La ragazza cominciò a piangere e Elvira si mise a dire a voce alta il numero di telefono della sua amica Luciana. Maria Grazia si alzò e raggiunse il padre che scostò la sedia dal tavolo:” Allora? Che aspetti? “ lei si alzò la gonna facendo vedere la sua fessura, nuda come quella di una bambina, ma lei bambina non era, aveva 19 anni” Il padre aggiunse: “Bel lavoro, - le prese fra due dita le grandi labbra stringendole – Tutto qui? Fammi vedere il culetto, mettiti davanti a me a angolo retto. Maria Grazia obbedì mostrando che non aveva neppure un pelo- Il padre accarezzò il solco e si fermò, senza entrare, sul buchino. “Che bella visione, ti dirò Elvira, sarebbe molto più umiliante far venire una tua amica, o peggio ancora una sua amica.” Lei cominciò a piangere e a implorare: “ No non preoccuparti, non è in programma, ma questa fica e culo depilati, finché non ricrescono i peli, hanno sempre una spada di Damocle, quando vogliamo possiamo chiamare qualche visitatore. A proposito domenica vengono a pranzo tua sorella – disse rivolgendosi alla moglie, il marito e gemelle. Fino ad allora attenta, metterli al corrente di questa passera rasata, dipende da te e dai tuoi studi di latino. Sei stata rimandata, devi recuperare se non vuoi che facciamo uno spettacolo extra davanti a quelle vipere delle tue cugine.
scritto il
2024-01-28
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