Padre e madre in camera da letto. V parte

di
genere
dominazione

La storia di Maria Grazia 5/ Parte
Mamma e padre in camera da letto
Il pomeriggio Maria Grazia si concentrò su una versione di latino, piuttosto difficile. Il padre e la madre uscirono e lei restò con la nonna e Elvira, che però se ne stettero per conto loro. Verso le sei passò a trovare Elvira, l’amica Luciana. Maria Grazia si sentì morire, pensò che sicuramente la sorella avrebbe raccontato la prodezza che aveva fatto la mattina aiutando la nonna, pure questa la guardò ridendo, mentre la ragazza saliva le scale e lei si divertì a spaventarla: “Che dici, lo diciamo che hai la patata tutta rasata? C’è rischio che voglia vederla, e poi lo andrà a raccontare in giro” Maria Grazia pensò che stare zitta era la cosa migliore, quando Luciana entrò in casa, la salutò e le disse: “proprio qualche giorno fa sono venuti alcuni amici dall’Abruzzo e ho raccontato di quando tua madre ti ha sculacciata davanti a tutti, mettendoti a culetto nudo. Dimmi sei morta di vergogna? Noi ci siamo fatti tante risate, come eri ridicola a sbattere i piedi a terra e a pregare di non denudarti. Tua madre è stata davvero cattiva ti ha trattata come una bambina di pochi anni.” Elvira si intromise, “ Il culetto suo nudo lo vedo sempre, ma mi sarebbe piaciuto assistere a tutto il pubblico che rideva, quel giorno avevo da studiare e sono rimasta a casa. C’era tanta gente” Luciana soffocò una risata:” A quell’ora la villa è piena” e Elvira, ma erano grandi, bambini, uomini…” Luciana continuò, c’era di tutto, certo uomini e donne, e queste erano le più cattive – dicevano- guarda che vergogna è una ragazza grande… io la conosco, e dicevano il suo nome, quanto abbiamo riso.” Maria Grazia stava zitta con la paura che la costringesse a mostrare la vagina che la mattina con la nonna le avevano rasato. Stette zitta pure quando Luciana domandò: “Ma solo la madre la sculaccia? E lo hanno fatto mai pure a te? “ Elvira rispose con supponenza:” A me mai, ma lei le prende da tutti dai miei genitori e dalla nonna” Luciana domandò:” Son passati un poco di anni, non mi dire che le prende ancora” A Maria Grazia era venuto da dirle, “Pochi mesi fa le ha prese pure lei, ma stette zitta e Elvira si affrettò a dire: “Certo, l’ultima volta è stata una settimana fa.” Si intromise la nonna: “le prende sicuro, a nudo e davanti a noi tutti, specialmente dal padre” Luciana rise, poi andò via e la ragazza si rasserenò- Elvira le disse, :”Sono stata brava a non mettere in piazza la “rasata di stamattina”. Lei stette zitta e Elvira chiese alla nonna:” Ma è vero che hai rasato zia Amelia?” La nonna disse:” Sicuro, ora è separata, senza figli e pensa di poter fare la stupida con un vicino, che fra l’altro è sposato. Ho fatto fatica a rasarla perché si divincolava, ma quando è venuto tuo padre a prendermi con la macchina, gli ho fatto vedere tutte le sue vergogne. Tuo padre ha visto senza toccare, ma il vicino e la moglie hanno sentito le urla e siccome penso che questa povera donna soffra alle moine che Adele fa al marito, le ho raccontato che la sculaccio quando merita a culo nudo. Lei non voleva crederci, ma alla fine ha detto – allora Adele cerca di comportarti bene, altrimenti tua madre te le suona come si fa con i bambini piccoli. “Elvira continuò: “ ma quando l’ha vista nostro padre aveva le mutande? “ La nonna rise: “ Ma cosa dici, tutta nuda e fica rasata, ha più quarant’anni, non sai quanto ha sofferto a trovarsi in quel modo davanti al fratello. Non se lo aspettava, pensava a una punizione inter nos. Io ho aspettato di prepararmi e prendere il caffè, poi le ho detto -Adele, forza tirati su la gonna, sei senza mutande, fatti vedere da Flavio, è da tanto che non gli mostri culo e fessura. Passato è molto tempo rinfrescagli la memoria. Tuo padre pure non se lo aspettava, l’ho messo al corrente delle moine al vicino e lui è stato d’accordo con me, solo che non si aspettava di trovarsi la sorella rasata, pensava a qualche sculaccione. Si è fatto tante risate, ma le ha detto che se continua a fare la scema col vicino, va lui a darle sculaccioni a culo nudo, e non è detto che non chiami la moglie di questo, che è un gran furbo, gli piace sentirsi adulato. Quando erano ragazzi, io delegavo sempre Flavio di sculacciarla quando faceva qualcosa di male, non te lo ha detto tuo padre? Lui è un uomo forte, le natiche bruciavano quando finiva. Poi anche il nonno ci aveva preso gusto, lui non sapeva che è un’usanza di casa mia, l’ho istruito io, come si fa al mio paese. Lui la metteva faccia al muro e si doveva tenere la veste sollevata e contare i colpi. Usavamo la spatola di legno e se si ribellava sapeva che la punizione poteva prendere aspetti più umilianti. Non lo abbiamo mai fatto, ma la minacciavamo di metterla fuori del balcone con le natiche al vento. Lei ci credeva e stava zitta. Quando le prendeva la costringevamo a stare senza mutande tutto il giorno e se ci girava, le dicevamo di tirarsi su la veste e prendere sculacciate pure senza un motivo. Pensa cosa mi sta venendo in mente, una volta, a una fiera, una donna del mio paese, fu trovata a rubare, la presero in quattro o cinque uomini, le tirarono su le vesti, fino al seno, Era una mia vicina di casa, non portava le mutande e la sculacciarono a dovere davanti a tutti. Gambe aperte e vagina sotto gli occhi di tutti, le si vedeva pure la pancia. Al mio paese si usa così. Io ero piccola e era la prima volta che vedevo una donna con culo e fica completamente nudi, le grandi labbra pelose e scure, Il solco del culo bruno e il buchetto alla vista di tutti, davvero uno spettacolo! Da allora non vidi l’ora di poter dare io una bella ripassata al culo di una donna. E, senza far vedere che c’era intenzione, guardò la nuora sorridendo.
Quella sera mangiarono tutti insieme, solo un paio di volte il padre a cena la costrinse a mostrare la vagina rasata, le due grandi labbra chiuse, e Maria Grazia pregò che quella sera non venisse nessuno. Il padre quando fu ora di andare a letto la fece mettere in piedi e strinse fra pollice e indice le grandi labbra, portandole avanti, poi la fece girare e l’accarezzò nel solco pulito dai peli, dicendo le solite cose oscene:” Che vergogna questa stupida, per non studiare deve essere messa così, in modo davvero indecente. La madre non disse nulla, ma le rivolse uno sguardo di complicità. Quando doveva mostrare il culetto, il padre le faceva aprire le gambe e compariva la patata, e quando la vedeva davanti sempre doveva aprire le gambe, la fica rasata cominciava dal ventre per qualche centimetro, una fessura chiusa, ma davvero umiliante mostrarsi così. Poi tutti a letto, per fortuna Maria Grazia si addormentò subito, aveva pianto troppo. La nonna si attardò davanti al televisore, Elvira le sedette vicino per farle compagnia, i genitori entrarono in camera. Lui aveva voglia di fare l’amore, ma pure lei era abbastanza su di giri. Aveva una camicia da notte molto bella di seta rosa, Flavio le mise una mano sotto e trovò che indossava le mutandine: “Toglile” Ordinò e lei si liberò subito. Il marito guardò il capo che indossava, ma poi le chiese di toglierlo:” Bello sicuramente, ma voglio vederti nuda” Lei obbedì e rimase senza nulla addosso. Flavio le salì sopra e le mise il pene sulla faccia come se volesse accarezzarla. “Ti è piaciuto vedere la ragazza con la fica rasata?” lei restò un po’ perplessa, “Non dirmi che ti eccita vedere tua figlia che le prende o che subisce dispetti dalla sorella e tua madre?” Flavio restò male:” No assolutamente, quelle sono punizioni e io ho questa disciplina con le figlie femmine.” Ida borbottò:” Però certe cose tua madre le fa solo alla piccola” Flavio cercò di metterle il pene in bocca: ”Non dire sciocchezze sono figlie mie tutte e due, allora quando ho punito Elvira?” Ida cominciò a succhiare, ma lui era molto eccitato, arrivò subito. “ Mi dispiace sono stato egoista, ora penso a te e si chinò a baciarle la vagina, mentre con le dita faceva forza per entrare nel buchino. Lei cominciò a muoversi, sapeva che lui aveva gusti particolari, infatti la mise a pancia in sotto e cominciò a darle piccole sculacciate. Lei era di nuovo eccitata e pure lui le salì sopra e dandole un colpetto, le disse - alza le natiche e apri le gambe-. Così potette entrare nella vagina pochi colpi e vennero insieme. C’era il bagno in camera, lei andò a lavarsi e lui le andò dietro, lei era molto strana, lui le chiese: ”C’è qualcosa che non va? “Ida quasi si mise a piangere, “ho paura che tua madre mi faccia provare la vergogna della fica rasata. Da sola non ce la fa a prendermi, sono molto più forte, ma se l’aiuti tu con Elvira…” Flavio ridacchiò. “ Tu comportati bene e vedrai che non succederà. Ida era interdetta, “Quando ci siamo sposati e mi hai detto che eri propenso per una educazione severa, con pene corporali, sono stata d’accordo, pure io ho sculacciato Maria Grazia più di una volta, Elvira meno perché abitava con la nonna che l’ha sempre difesa. Ora mi sembra che la cosa ci stia sfuggendo di male, non mi è piaciuto quello che hanno fatto a Maria Grazia per una materia a settembre. Ci ho visto qualcosa di perverso.” Flavio la guardò:” Siamo stati sempre d’accordo , per me e pure per te, la vergogna e l’umiliazione favorivano una giusta educazione.” E Ida aggiunse: “Ma non ho capito perché hai sculacciato la ragazzina a casa di mia sorella, a casa nostra, al massimo si prendevano due sberle, mai tutti questi rituali per mettere a disagio. Mi chiedo se quando mi hai messa in condizioni di uscire nuda davanti alle figlie e a tua madre, non sia stato un modo per…” Flavio insistette :” Un modo per…” “ Per eccitarti. Flavio accesa la luce sul comodino e la guardò:” Mi sa che tu hai in mente qualcosa, tu sei scappata mentre avevamo cominciato a fare l’amore e mi hai confidato di aver speso duecento mila lire al lotto. Eri nuda perché eravamo in un momento di intimità. Non potevo dirti brava, ti ho girata per dartele sul culo e tu per il dolore sei scappata. Eri nuda, ma non ci hai pensato perché non sopportavi il dolore.” Ida si calmò, “ Va bene, sono solo mezzi educativi e il mio episodio è stato un caso, ma quando mia sorella viene, non svergognare Maria Grazia” Flavio assentì :”girati le disse e cominciò a toccarle il buchino:” Davvero piacevole, per leccarlo – si piegò a farlo. Per umettarlo e presa una crema dal comodino, lo unse dolcemente. Possiamo mettere pure un dito dentro, non altro, non mi piace penetrarti da qui è animalesco.” Continuò a giocare fino a quando la fica della moglie fu di nuovo bagnata e lui si sdraiò supino facendosela venire in braccio e la penetrò, il suo pene era turgido. Vennero insieme e lei nascose la testa nell’incavo della sua spalla. “Promettimi che non permetterai mai a tua madre di rasarmi, mi vergogno troppo. Poi che le è preso, siamo sposati da quasi trent’anni e non mi ha mai mancato di rispetto” Flavio sorrise, “è quello che più ti spaventa, lo sai che lo ha fatto pure a Adele?” Ida disse: ”Sì, l’ho saputo e so che tu l’hai guardata senza ritegno, ha quarantadue anni tua sorella” Flavio sospirò:” Sta facendo la cretina con un vicino, sposato e con figli, non le permetto di comportarsi come una donnaccia.” “Su questo posso darti ragione, ma si potevano usare altri metodi.” Flavio se la strinse:” Stasera sei stata proprio brava, vedi la paura di una esposizione vergognosa è stata salutare. Dopo che sei uscita nuda davanti alle figlie e a mia madre sei più arrendevole.” La toccò sulla fica e la penetrò di nuovo, mentre lei ansimava di piacere. “Giurami che non mi farai rasare da tua madre” Flavio sbuffò: ”Dimmi tu se in un momento come questo devi parlare delle punizioni di mia madre. Posso promettere fino a un certo punto, sai come è fatta, non fare pasticci e non lo farà, dipende da te, se fai danni, non mi sta a sentire, ma può essere pure che non ci pensi a fartelo. Le regole di casa nostra le conosci, dimmi, se non avessi sprecato duecentomila lire al lotto, ti avrei toccata sul tuo bel culetto? Ho usato la spazzola, sapevo che non avresti resistito e prima ti avevo messa con la sottanina sulle tette e giù tutta nuda, era calcolato che tu uscissi per il dolore e figlie e suocera ti vedessero. Ma se tu non avessi speso quei soldi, non sarebbe successo nulla.” Flavio le fece una carezza sul mento: “ certo eri davvero carina tutta nuda, con le figlie che ti guardavano nei punti più intimi e mia madre che rideva. Ti confesso, era un accordo fra me e lei, avevamo trovato le giocate, ma non ti avevamo detto nulla, mia madre voleva sculacciarti davanti alle ragazze, io l’ho convinta a limitarsi di portarti a uscire nuda. Tutto calcolato.” Ida quasi piangeva:” In quasi trent’anni non l’ha mai fatto, perché ora?” Tu non hai mai fatto una marachella del genere, o forse l’hai fatto senza che noi ce ne accorgessimo.” Ida lo guardò:” Ricordi quando appena sposati mi facevi rasare la fica perché non ti piacevano i peli, poi non l’ho fatto più” E Flavio: “allora sei abituata” Ida si scaldò, una cosa è che mi raso io in camera di nascosto di tutti e nessuno lo sa, lo hai detto alle mie nipotine, ma era un segreto fra me e te.” Flavio si girò dalla parte del muro: ”Sta tranquilla, ci penso io, nessuno ti raserà nulla, poi la tua fica non è più quella di quando avevi venti anni, era bella vedere la fessura, con le labbra belle cicciotte che partivano dal ventre e arrivavano a unirsi col culetto. Oggi con due figlie, è un po’ slabbrata, non è che sia un gran spettacolo.” Lei gli diede un buffetto e lui si girò, la costrinse a pancia in giù, erano ancora nudi e la sculacciò, forte, fino a farle male, tanto che lei dovette pregarlo di smetterla.
scritto il
2024-01-28
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