Festa in maschera
di
Paul e Laura
genere
etero
Sono sveglia nel mio grande letto tutto per me,mi fa compagnia il mio adorato cane, Birillo,sempre in movimento e giocherellone. È venerdì, mi sono presa un giorno di ferie per stare con me stessa, visto che sono sempre fuori casa per il mio lavoro. Mi alzo,iniziò a preparare la colazione per me e Birillo,accendo la radio e mi metto a ballare da sola come nel film " ballo sola" ,il mio cane mi gira intorno è contento come me..Sono con una maglietta bianca che mi copre a malapena le mutandine di pizzo anche quelle bianche e le calzine morbide colorate, ballo e canto,il microfono è semplicemente la mia mano , e la canzone è " ballo ballo ballo da capogirono" la mitica adorabile Raffa. Per fortuna sono le 10 del mattino e non danneggio nessuno con il mio entusiasmo. Fuori è una splendida giornata e quasi quasi io e Birillo poi, pensiamo di andare a farci una bella passeggiata. Nel frattempo che morbo una brioche,squilla il cellulare, rispondo. È la mia amica Mary che mi vuole invitare ad una festa un po' particolare, una festa in maschera, io le dico che carnevale è passato da tanto e sorriso, ma lei mi fa capire che è una festa di tutt'altro genere e mi dice anche che è di rigore coprirsi il viso. Li per lì rimango un po' perplessa,ma conosco Mary e le do' l'ok. Sabato sera mi verrà a prendere insieme anche a l'altra nostra amica Paola..il trio perfetto. Iniziò a fantasticare e a pensare a come mascherarmi. Oggi dovrò andare per negozi e valutare cosa comprare. Allora vediamo...voglio vestirmi come una gatta,si suona proprio bene.Una bella tuta nera aderente, braccia coperte e con degli stivali molto alti ,rigorosamente tacco a spillo. Una bella mascherina nera di pizzo sul viso che copra tutto tranne la bocca che sarà di un rosso acceso. Non vedo l'ora che arrivi sabato sera,mi sento così eccitata....Ed eccomi qui , mi sto' ammirando allo specchio,devo ammettere che non sto' per niente male, i miei capelli biondi tirati su, non so se sono più una gatta o Eva Kent,in ogni modo mi sento una strafica, tra un po' arriveranno le mie amiche e poi quello che sarà sarà. Mi arriva un messaggio " scendi siamo qui sotto" " ok rispondo" Quando mi vedono rimangono a bocca aperta, ed io non sono da meno. Mary è vestita come la potente strega Malefica e Paola come Morticia della famiglia Addams. Il viaggio dura all'incirca trenta minuti, nel tragitto chiedo a Mary come ha saputo di questa festa,lei vaga mi risponde che è stato un passaparola particolare con degli amici, di non preoccuparsi perché se non ci piace prendiamo e ce ne andiamo. Avvisa anche che ci sarà un po' di trasgressione, ma che non è obbligatorio starci.Ci ridiamo su e iniziamo la nostra avventura. Eccoci arrivate, si apre un cancello, arriviamo con la macchina vicino ad una fontana, e dietro questa c'è una bella villa.Wuau è stata l'unica parola che ci siamo dette. Entriamo, una musica in sottofondo e tanta bella gente mascherata. Iniziamo a prendere posto ad un tavolo ,ci portano da bere ed iniziamo a ballare. Ridiamo scherziamo, non mi sembra così particolare quesra festa come mi aveva detto Mary, se non che , mi avvicino al bar per prendermi da bere e dietro di me, una voce si avvicina al mio orecchio, una voce calda e profonda mi chiede se voglio giocare con lui, mi dice di avermi notata appena sono entrata e di avermi studiata, ho un brivido lungo la schiena, mi girò e mi trovo davanti un uomo alto vestito elegante tutto di nero dalla testa ai piedi, un po' brizzolato e una maschera nera come di rigore. Gli faccio cenno di si , lui mi prende la mano e mi porta con sé. Saliamo le scale e arrivati in fondo ad un corridoio c'è una porta, entriamo ,siamo soli. È una stanza grande con luci soffuse, un divano due poltrone una di fronte all'altra ma leggermente lontane e un tavolo. Mi parla e mi dice di non aver paura, non mi vuole toccare e io non devo toccare lui,ma semplicemente guardarsi mentre giochiamo con i nostri corpi. Lui si accomoda nella poltrona, e inizia il gioco. La sua voce è calda , ferma,ma non violenta, mi dice di mettermi a quattro zampe e camminare per la stanza con movimenti sensuali e accativanti..io eseguo ed iniziò a fare la sua volontà,nel frattempo vedo che inizia a toccarsi Zeus da sopra i pantaloni, mi sto' eccitando a vederlo, i miei occhi sono fissi li. Poi la sua voce mi chiede di arrivare all'altra poltrona ,sedermi con le gambe bene aperte, io eseguo,faccio tutto quello che desidera, ormai il gioco è iniziato e mi stuzzica.Mi sento bagnata e molto sensuale.Desidero essere la sua schiava,la sua slave lui è il mio padrone. La mia tuta aderente ha in mezzo al mio fiore dei piccoli bottoni invisibili. Piano piano con movimenti lenti iniziò ad aprirmi,non indosso le mutandine...lui mi chiede di toccarmi con le dita e ogni tanto di portarmele alla bocca per inumidirle, nel frattempo si è tirato giù la lampo dei pantaloni ed inizia a massaggiare Zeus,ormai è duro e grosso. Mi osserva e intanto con la mano va su e giù, non vuole essere toccato e non vuole toccarmi,vuole solo assaporare il momento guardandoci. Mi chiede di avvicinarmi al tavolo e di prendere il giocattolo che ha scelto per me. Mi chiede anche di camminare sempre a quattro zampe.Io non devo parlare me lo ha detto in modo esplicito,devo solo eseguire. Prendo il mio giocattolo , è un Dildo abbastanza grosso. Mi ordina di ritornare alla mia poltrona e quando sono seduta ,mi dice di portarmelo alla bocca e succhiarlo, leccarlo e poi di introdurlo dentro il mio fiore. Ormai non rispondo più di me inizio a gemere, e vedere che un uomo che non conosco è lì davanti a me a masturbarsi, mi manda fuori di testa,mi sento bellissima e sensuale, inizio a danzare con il mio giocattolo sempre più velocemente, poi mi ordina categoricamente di godere e arrivare all'orgasmo. Non c'è ne bisogno,sono fuori controllo,mi faccio vedere in tutta la mia bellezza,il mio fiore è lì davanti hai suoi occhi ,umido , caldo e pronto ad esplodere. Ho gli occhi chiusi per godere meglio,non so cosa stia facendo lui,ma lo percepisco dai suoi gemiti e dal parlare sottovoce mandandomi segnali inequivocabili. Il mio urlo è soffocato,ma lui mi ordina di lasciarmi andare e allora il mio urlo si fa sentire senza più freni,la testa rivolta all'indietro e ...godo godo all'infinito....dopo di che apro gli occhi e vedo che il suo Zeus è quasi fuori controllo , la sua mano si muove velocemente, poi rallenta,mi guarda e con voce calda mi ordina di prendere dal tavolo una ciotola d'argento e portargliela li. Eseguo e mi chiedo tra me che intenzioni ha. Mi parla dicendomi di tenerla vicino al suo Zeus per far sì che tutto il nettare ricada dentro. Si mio signore " rispondo" e intanto la sua mano è velocissima, i suoi occhi guardano i miei , anche perché abbiamo una maschera al volto e non posdiamo vedere altro..mi dice di aprire la bocca e dopo pochi secondi il nettare va dentro nella ciotola ,ma le ultime gocce sono per me. Ha degli spasmi alle gambe per quanto godere ha fatto. Adesso mi guarda e mi ordina di leccare la ciotola affinché il nettare non vada sprecato. Ho fatto tutto quello che il mio signore ha chiesto. Il gioco si è concluso, siamo soddisfatti entrambi,la stanza è piena di noi del nostro odore ,odore di sesso. Mi chiede come mi chiamo,ma io non voglio scoprirmi,e allora ti chiamerò meravigliosa creatura sussurra. Usciamo dalla stanza mano nella mano,scendiamo le scale e ci ritroviamo nella sala delle feste,gente che balla e si diverte. Le mani si lasciano,io vado incontro alle mie amiche e dico loro che racconterò tutto in macchina. Ballo anch'io euforica e soddisfatta,poi vado al banco del bar per prendermi da bere,e riappare lui dicendomi " ti andrebbe sabato prossimo di fare un'altra festa?" Rispondo si senza neanche pensarci. Mi porge 2 biglietti, uno è un numero di telefono per far sì che una macchina mi possa venire a prendere e l'altro è l'indirizzo dove dovrò recarmi. Chiedo anche se posso portare una mia amica,lui fa' cenno di si con la testa. Mi prende la mano e me la bacia , "allora ti aspetto Sabato sera alle 20, mi raccomando la maschera, però dovrai indossare una sottoveste lunga di seta e sotto assolutamente niente, dei guanti lunghi ,un mantello , scarpe di vernice con tacco a spillo, il tutto rigorosamente nero."Raggiungo le mie amiche, è ora di togliere il disturbo, così senza che nessuno si accorga arriviamo all'ingresso e un signore ci apre la porta facendoci l'inchino.Andiamo verso la macchina, Mary mette in moto e siamo fuori da questa strana festa. Le ragazze non vedono l'ora che io racconti quanto mi è accaduto,infatti mi chiedono dove fossi sparita per tutto il tempo.Con molta calma dissi loro cosa mi fosse successo, rimasero a bocca aperta, e nello stesso tempo sbalordite per il mio coraggio di essermi chiusa in una stanza con un uomo senza sapere chi fosse. Strada facendo ridemmo a crepapelle per i vari personaggi mascherati che erano in quella festa, poi tornai ad essere seria e raccontai che il mio uomo mascherato mi propose prima di andar via, un altro sabato particolare portando con me anche una amica. Paola mi disse di non coinvolgerla perché aveva troppi casini per la testa in quel periodo, allora guardai Mary, lei guardò me e disse" dove si dovrebbe andare"? Lo presi per un si e le dissi che ci sarebbero venuti a prendere e le dissi anche come ci si doveva vestire. Va bene facciamo questa particolare esperienza, mettiamola nel nostro pagaglio personale e ci ridemmo su. La settimana andò alla grande tra lavoro e spensieratezza. Io e Mary, andammo un pomeriggio in un negozio di intimo e presimo tutto l'occorrente , facendo attenzione a quello che aveva richiesto l'uomo mascherato. Arrivò il famoso giorno, Mary il venerdì sera dormi' a casa mia . Una macchina nera si fermò davanti al portone,scese un uomo e citofono'. Presimo posto e andammo al nostro incontro. Il viaggio durò un po' più di mezz'ora poi davanti hai nostri occhi si manifestò un bosco e la macchina proseguì fino ad arrivare ad un casale molto bello. Io e Mary ci tenemmo per mano,l'avventura stava per iniziare. L'autista ci apri' la portiera e ci accompagnò alla porta,poi se ne andò. Eravamo un po' smarrite,ma anche elettrizzate chissà cosa sarebbe successo, comunque ci guardammo negli occhi e ci dissimo " facciamo le cattive ragazze" Suonammo il campanello,ci aprirono e il maggiordomo ( credo lo fosse) ci accompagnò attraverso un lungo corridoio, poi si apri' una dobbia porta e ci trovammo dentro un immenso salone con luci soffuse, un pianoforte nero dove un pianista suonava musica dolce, le pareti rosse, tavoli antichi, poltrone e divani di velluto nero. Il pavimento tutto moquette di colore beige. Eravamo noi due ,il mio uomo mascherato e un suo amico anchegli alto ,un bel portamento, chiaramente tutti in maschera e tutti vestiti in nero. Ci accolsero con un bacia mano e portandoci dello champagne . Dovevamo scaldarci perché io e Mary eravamo un po' a disagio,ma andò via subito, iniziammo a ballare con i nostri partner un lento , e il mio uomo iniziò a parlarmi all'orecchio con quella voce calda e sensuale dicendomi " sei bellissima mia dolce creatura, stasera il gioco sarà diverso,e sono contento che hai portato la tua amica,vedrai non ve ne pentirete." Io mi lasciai trasportare dalle sue parole e stavo per rispondere,ma le sue labbra toccarono le mie delicatamente,lo lasciai fare e con la coda dell'occhio guardai cosa stava succedendo a Mary. Il mio signore mi fece accomodare su un divano e mi disse di goderci lo spettacolo. All'inizio non capii,ma poi vidi Mary che venne presa in braccio dal suo signore e adagiata sul tavolo, le mani vennero legate con un foulard rosso e la sua sottoveste piano piano con delle mani esperte iniziò a sollevarsi ,la lingua di lui prese ad assaggiare le sue belle rotondità, iniziò a leccarle i piedi senza toglierle le scarpe con il tacco a spillo, poi man mano più su, l'interno coscia , e Mary si apri' come un fiore al tocco di quella lingua, mentre noi inizievamo a scaldarci. Il mio signore mi guardo' per vedere la mia reazione ,io senza accorgermene iniziai ad allargare le gambe come se fossi al posto di Mary, e con la lingua mi inumidivo le labbra...poi guardai lui e i miei occhi andarono al suo Zeus,e gli dissi se potevo toccarlo.Lui mi si avvicinò e mi sussurro' che ora ero io la padrona e lui il mio schiavo. La mia mano coperta dal guanto nero andò da Zeurs, si era già indurito ,mi inginocchiai davanti a lui così intanto poteva godersi il gioco che stavano conducendo Mary e il suo cavaliere. Glielo presi subito in bocca,nella mia calda e invitante bocca, era grosso duro e bello, la mia lingua lavorava con delicatezza andando su e giù , andavo con la musica ,il pianoforte mi dava il via a questo gioco, ogni tanto mi fermavo per vedere cosa stessero facendo loro. Il suo cavaliere aveva la lingua sul suo pube e Mary godeva allargandosi sempre di più . Poi vidi che la penetro' dietro con le dita mentre la lingua era sempre sul suo fiore.Erano proprio in sintonia, poi ad un certo punto,si fermò e si spoglio' tutto davanti ai suoi occhi,il suo membro era puntato sul pube di Mary , salì sul tavolo,ma volle metterglielo in quella bocca rosso fuoco, lei lo accolse con dolcezza e violenza ,poi la girò dolcemente la mise a quattro zampe e prima le lecco' il buchino del tondo sedere e poi con le dita lo allargò e infine il suo pene entro'. Con le dita toccava il suo fiore ormai tutto bagnato,lei urlava di piacere,si lascio' andare, lui gemeva e la cavalcava come una giumenta, ogni tanto la sculacciava, il suo bel sedere era rosso, lei sentiva dolore e piacere,il suo godere influiva su di noi. Ad un certo punto dissi al mio schiavo di mettersi in ginocchio e leccarmi tutta la fica , rimasi nuda , avevo la mascherina i guanti i miei orecchini e la collana lunga di perle, le mie gambe erano aperte e la punta dei tacchi sulla sua schiena. Godevo come una pazza. Poi gli ordinai di denudarsi,lui obbedi. Una statua, I miei occhi godevano nel vederlo con questa verga che puntava davanti a me. Lo feci mettere a quattro zampe e con la mano coperta dal guanto nero lo penetrai di dietro poi lo leccai tutto... lui godeva ed io mi eccitavo,lo sculacciai e intanto da sotto, la mia mano lo segava. Gli ordinai di non venire . Volevo divertirmi giocare e godere. Lo feci alzare e gli dissi di guardare loro. Il cavaliere era in estasi ,Mary aveva in bocca il suo Zeus e lo leccava avidamente mentre era in ginocchio, lui le teneva la testa spingendola quasi a soffocarla. Poi ripresimo a giocare noi, le nostre bocche si unirono ,le lingue si cercavano, leccavano tutto il corpo e poi gli ordinai di mettermi al muro e di penetrarmi stando girata di spalle, ordinai di spingere fino a farmi male e di morsicarmi dietro il collo,volevo che mi lasciasse il suo marchio. Fece tutto senza fiatare,poi giocai io con suo Zeus. Attaccato al muro ed io prostata davanti ai suoi piedi iniziai ancora a leccare tutto fino ad arrivare al suo fallo, lo baciai lo leccai,lo presi in tutta la sua lunghezza nella mia bocca,lui geneva, dicendomi che ero un diavolo stupendo e un angelo perverso. Poi gli chiesi di mettersi in poltrona che lo avrei cavalcato ,e così feci. Andammo avanti ancora un po' ansimando poi gli dissi che non era più il mio schiavo ,allora lui si addolci' iniziò a parlarmi con parole delicate, e le sue mani divennero piuma sul mio corpo infuocato, si aggrapparono al mio sedere facendolo sobbalzare ad ogni movimento, non riuscì più a trattenermi e lui altrettanto ed all'unisono godemmo urlando,e nel frattempo anche Mary e il suo cavaliere fecero lo stesso senza renderci conto che intanto il pianista suonava ancora. Andammo a farci una doccia, e per completare l'opera fecimo la pioggia dorata su di noi. La mascherina aveva retto.. non sapevamo chi eravamo,ma sapevamo come godere l'uno dell'altro. Ci riconposimo tutte e quattro, pensando già ad un nuovo incontro. La macchina ci venne a prendere e ci riportò a casa. Io e Mary quando fummo a casa , ci abbracciammo, avevamo un segreto tutto nostro. Ritornammo al nostro vivere quotidiano,poi un pomeriggio andammo a farci un aperitivo, vicino al nostro tavolino sentimmo parlare , erano due uomini , ma quello che mi stupì era la voce di uno dei due, calda e profonda,mi voltai e vidi che aveva attaccato alla cravatta un orecchino di perle. Quella notte quando tornammo a casa io e Mary ,mi accorsi di averne solo uno. Mi alzai , andai vicino lo guardai bene negli occhi ,( avevo anche i capelli tirati su e si vide bene un colore bluastro ,) lui capi' si ricordò ,aprii il mio borsellino e gli diedi l'altro orecchino. Lui lo prese,mi sorrise e mi disse " come ti chiami? " .. Laura "e tu?" ...Paul.
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