Io ..Paul e Don Massimo...
di
Paul e Laura
genere
etero
Mi chiamo Sonia, ma gli amici mi chiamano Sonny, ho 20 anni e sono libera come l'aria. Non amo legarmi a nessuno, anche perché tengo molto alla mia libertà. Certo che se incontrassi l'anima gemella chissa' forse potrei cambiare idea, per il momento mi godo la mia voglia di vivere. Frequento l'università, e quattro giorni alla settimana canto in un piano bar, così posso mantenermi agli studi e pagare l'affitto. Vivo per conto mio in un monolocale, mi piace , piccolo , ma accogliente. Una sera alla settimana con le amiche dell'università Miriam, Chiara e Sara , ci riuniamo nel mio nido e ci raccontiamo. Il propretario del locale dove canto e lavoro, si chiama Paul è un giovane uomo di 40 anni, veste sportivo ed ha un bellissimo sorriso. Peccato che ha una compagna ed è anche un ragazzo serio. Spesso e volentieri quando mi trovo a casa, fantastico su di lui e ho di quegli orgasmi favolosi.Prima o poi farò una pazzia, farò in modo che cada ai miei piedi almeno una volta.Sono una ragazza pazza, allegra e divertente, amo vivere in maniera non convenzionale, mi vesto come capita, ma quando sono al lavoro mi trasformo diventando una vera donna, pur avendo 20 anni.So che a 20 non si ha molta esperienza, però per quanto riguarda il sesso non mi faccio mancare niente. Adesso sapete come sono,ma il bello deve ancora venire. Stasera è la serata dei racconti tra noi amiche...siete pronti, non so cosa accadrà e che cosa ci racconteremo.. di sicuro qualcosa di piccante. Sono a casa sto' preparando la cena , lasagne, un buon vino rosso e poi una torta fatta da me..piena di frutta fresca. Mi suona il campanello "sono arrivate" non vedevo l'ora. Ogni volta è come una festa insieme a loro, poi siccome si fa sempre tardi dormono tutte da me ..tutte nel lettone..è grandissimo l'ho voluto io così. Si cena si ride , siamo tutte in pigiama e calzettoni, sedute per terra , per fortuna ho un tappeto immenso e morbidissimo. Bene dico , chi vuole incominciare e con quale argomento...Chiara dice... voglio confessioni piccanti che non si osa mai parlarne a nessuno...e siccome sei la padrona di casa stasera inizierai tu Sonny. Facciamo che una volta alla settima una di noi si racconta... Ok allora inizierò io , aprite bene le menti e mi raccomando nessun pregiudizio si ascolta e basta, se volete fare domande nel corso del racconto , fate pure.( intanto sorridiamo). Vi ricordate la mia ossessione per le chiese sconsacrate e no ? Bene, quando vado nei paesini , sono sempre in cerca di chiese belle, piccole... mi attirano tantissimo i confessionali,ma non quelli di adesso dove si vede il prete che ti confessa, ma quelli di una volta, dove tra te e il prete c'è quella specie di finestrella bucherellata , un inginocchiatoio e dei paraventi ai lati per far si che gli altri non vedono e non sentono i tuoi peccati. Una settimana fa, mi trovavo in un piccolo paese e prima di recarmi dalla mia amica , andai in chiesa,in quel momento il prete stava dicendo messa..Don Massimo mi disse una parrocchiana, aspettai che finisse e quando tutta la gente se ne fu andata mi recai in sacrestia e chiesi a Don Massimo se avesse tempo per una confessione.Li per lì, mi guardo' stranito e mi disse " non ti ho mai vista da queste parti " io risposi che ero lì perché una mia amica mi aveva invitata al suo compleanno. Mi disse va bene , e andammo nel confessionale. Don Massimo era un uomo di mezza età, alto un po' robusto ,di bella presenza. Iniziai a raccontare alla lontana ,dicendo che erano anni che nn frequentavo quei posti,mi chiese il perché e gli risposi che era imbarazzante dover confidare dei pensieri particolari ad una persona che manco sapeva chi fossi. Mi mise a mio agio e iniziai . Ammetto che mi ero già eccitata, stavo per realizzare una fantasia che nutrivo da anni, e gli dissi che avevo fatto cose un po' particolari con il mio ragazzo e che non era la prima volta che mi capitava. Don Massimo disse di andare avanti perché voleva sapere a cosa alludevo parlando in quel modo. Ragazze che sensazione che avevo tra le mie cosce, non immaginate neanche, le mutandine erano bagnate,volevo togliermele e toccarmi, ma aspettai. Volevo dargli dei particolari per far sì che anche lui si eccitasse, pur non vedendolo avrei capito dall'intonazione della voce. Padre mi sono concessa a lui in tutto e per tutto. Una sera andammo a casa mia dopo aver fatto una serata in discoteca, ammetto che eravamo un po' brilli, ma neanche poi così tanto. Ci sedemmo sul divano e lui iniziò a baciarmi sulla bocca,io non lo respinsi anzi la mia lingua si insinuo' nella sua bocca carnosa e iniziammo anche a toccarci..la mia mano ando' dritta all'allacciatura dei suoi pantaloni, sentivo il suo membro indurirsi e diventare marmo, lui mi fece allargare le gambe e la sua mano andò sotto le mutandine, non feci resistenza, mi allargai sempre di più per godere al massimo del piacere che mdel piacere che mi stava provocando. Poi staccò la sua bocca dalla mia e andò giù dove prima c'era la sua mano, e la sua lingua iniziò a leccarmi tutta, e le sue dita mi penetrarono...( ragazze non vi starete mica eccitando??? ...Sonnyyyy vai avantiii) Don Massimo le chiedo scusa ,se vuole mi fermo..., no figliola, (e già sentivo il suo respiro farsi pesante...) vai avanti .... va bene....me lo ritrovai in ginocchio con tutto il viso attaccato alla mia parte più intima, ero sconvolta Padre godevo come non avevo mai fatto, lui era bravissimo a leccare il mio fiore ed io non resistetti a lungo e venni lasciando andare tutto il calore e gli umori che uscivano da me... poi volli fare io qualcosa di bello a lui, a quel punto , Don Massimo fermò il mio raccontare e mi disse che forse era meglio se andavamo in sacrestia, perché così non ci avrebbe disturbato nessuno. Io disse che andava bene. Uscimmo dal confessionale e con la coda dell'occhio vidi che aveva in corso un erezione anche se cercava di coprirsi. La sacrestia non era grande, ma c'era troppa luce e chiesi al Prete se si potevano socchiudere le persiane.Lo fece, e prese due sedie una difronte all'altra e mi disse.." come si chiama il tuo ragazzo?" Dissi " Paul" , ( sapendo che putroppo nn lo era e che tutto il racconto era solo una mia fantasia per eccitare Don Massimo) , allora adesso facciamo che io divento Paul e mi fai tutto quello che hai fatto a lui per far sì che possa capire se assolverti o meno. Va bene Don Massimo ....allora dopo esser venuta, mi misi io in ginocchio e adesso gli faccio vedere, però Padre devo sbottonarle la tunica...fai pure figliola ...iniziai a slacciare i bottoni e quando ebbi finito, mi trovai difronte un membro enorme, iniziai a menarglielo per bene, prima con le mani e poi con la bocca, da quanto era grosso facevo fatica a tenermelo,ma era talmente bello che leccavo leccavo e la mia bocca andava sempre più giù...lui ( Don Massimo) aveva la testa all'indietro e gemeva, mi diceva" figliola non si fanno queste cose" ma le sue mani erano appoggiate alla mia testa che quasi non avevo più il respiro. Poi mi scostai tolsi le mutandine ormai fradice, e mi misi a cavalcioni su di lui, iniziò una danza prima leggera, poi sfrenata e le sue mani tenevano stretto il mio sedere...lo baciai sulla bocca, lui corrispose e le due lingue divennero una sola...non contenta lo leccavo sul collo nelle orecchie gli feci anche un po' male mordendolo,ma lui diceva sempre" non si fanno certe cose" e io rispondevo" ha ragione Padre ora smetto" ma erano solo parole al vento. Ad un certo punto, vidi un tavolo in mezzo alla sacrestia e dissi a Don Massimo che avremmo dovuto spostarci perché Paul mi portò sul tavolo e mi sodomizzo'. Lui non se lo fece ripetere due volte mi prese in braccio mi adagio' sul tavolo , ma prima mi allargò le cosce e mi volle leccare fino a farmi godere...fantastico quel Prete sembrava che l'ho avesse fatto da sempre. Poi mi fece girare e mi penetro' prima dentro il mio fiore facendomi un po'male, ma ormai sopportai perché era innaffiato , sospirai di piacere e poi mi allargò il mio tondo sedere e il suo Zeus affondò dentro di me. Le sue mani mi toccavano i seni , pizzicandomeli..io urlavo di piacere e lui mi sbatteva velocemente, il suo respiro ormai era un sibilo e poi mi disse che doveva venire perché nn c'è la faceva più ...venga venga Don Massimo esploda il tuo sperma dentro di me...a quelle parole urlando di piacere ...venne. Rimanemmo così per vari secondi, poi ci rivestimmo. Mi bacio sulla bocca e mi disse " grazie per queste ore d' amore che mi hai regalato, ora vai che devo espiare quello che abbiamo fatto, tu non preoccuparti la colpa è solo mia" Me ne andai felice.. Ecco ragazze questo è quello che mi è successo.....wuauuu dissero le mie amiche alla grande, un'esperienza molto insolita, ma piena non solo di sesso,ma anche d'amore..Don Massimo è un gran Prete... bene ragazze ormai è ora di dormire, e nessuna si tocchi mi raccomando e ridemmo di gusto, la prossima volta toccherà ad una di voi a raccontare.. ci addormentammo tutte allegre e sognanti.
Ci svegliammo alle 11 del mattino, ancora un po' sognanti per la bella serata, facemmo una colazione abbondante,ci mettemmo apposto e poi nel pomeriggio l'università. Io alla sera dovevo lavorare e volevo far colpo su Paul..avrei pensato poi come fare. Dopo l'università, andai a far compere, mi presi un bel completino intimo di pizzo tutto rosso ,ma non contenta presi anche un bel reggicalze con calze color carne. Scarpe décolleté color cipria ed un vestitino nero sopra il ginocchio a portafoglio, non ero ancora soddisfatta e presi anche una mascherina di pizzo nero e delle manette di velluto rosso,ora non mancava più nulla. Ero pronta per conquistare Paul, almeno ci speravo. Venne sera, il locale era pieno di gente ed io cominciai a cantare, iniziai con le canzoni di Mina, una in particolareiniziai con le canzoni di Mina, una in particolare mi dava i brividi " Fino a Domani" la cantai con un'intensita' tale che avevo tutti gli occhi puntati su di me..mentre cantavo pensavo a Paul. Quando finii, iniziarono gli applausi ed io mi commossi. Guardai Paul e vidi per la prima volta uno sguardo profondo che mi penetro' dentro l'anima. La serata si concluse intorno all'una di notte,poi il locale si svuoto', rimanemmo soli io e lui. Mi fece tanti complimenti e non la smetteva più di elogiarmi , allora decisi di buttarmi nella mia pazzia e gli dissi " Paul so che sei un bravo ragazzo e so che hai una compagna, ma vorrei donarmi a te , ti prego non dirmi di no , solo una volta, ma non come pensi. Tu non dovrai fare niente , così i sensi di colpa sarebbero minimi, desidero farmi vedere da te in tutta la mia parte femminile, insomma vorrei masturbarmi davanti a te. Non ti chiedo di toccarmi o fare l'amore perché so che non lo faresti, basta che tu mi guardi, è un dono che voglio fare a te e a me. Ti potrai sedere e goderti lo spettacolo come se fossi al cinema, e ti dirò di più ti metterò le manette appoggiando la chiave vicino in modo che se non ti piacerà lo spettacolo potrai sempre decidere cosa fare. I polsi te li leghero' davanti per facilitarti. So che è assurdo tutto ciò, ma ti prego solo questa volta e mai più e se vorrai licenziarmi accetterò, ma voglio farmi un regalo , ti desidero tantissimo" Lui rimase impassibile, e poi mi disse che avrei corso un rischio enorme , non tornare più a lavorare da lui. Accettai e accetto anche lui. Siediti Paul, dammi i tuoi polsi, aprii la borsetta ed estrassi le manette gliele misi senza fargli del male. Estrassi anche la mascherina di pizzo e me la misi sugli occhi,poi iniziai il mio spettacolo. Misi una musica in sottofondo e iniziai a sbottonarmi il vestitino nero a portafoglio,facevo piano piano perché volevo che assaporasse ogni minimo dettaglio. Tolsi il vestito e rimasi con il completino di pizzo rosso il reggicalze e le scarpe tacco 12...mi adagia sul tavolo ed inizia ad aprire le gambe, mi misi una mano dentro le mutandine e con l'altra mi toccai il seno...poi me le sfilai e allargai di più le cosce affinché vedesse il mio fiore ormai umido , le mie dita passavano dalla mia bocca per inumidirle al mio fiore, i miei gemiti si sentivano e mentre mi toccavo dicevo Paul leccami , leccamela tutta..fammi tua con Zeus...poi per vedere bene il suo viso mi misi con la schiena appoggiata al muro, e con stupore vidi che si masturbava il suo Zeus era uscito dalla gabbia e gli occhi di Paul fissi su di me , una concentrazione così intensa che mi fece quasi rabbrividire. Io nel frattempo mi allargavo con le due mani tutto il mio fiore per donarglielo e fargli capire che avevo bisogno di lui. Prese le chiavi e si tolse le manette e si fiondo' sulla mia orchidea e inizio' a giocarci con la lingua fino ad affondare dentro ...io mi rimisi sdraiata per cogliere di più l'orgasmo che da lì a poco mi avrebbe travolta. Urlai di piacere e mi tremavano le gambe , lui non smetteva, leccava leccava anche dietro il mio sedere, con le dita tastava dietro ,io volevo esplodere ed esplosi così forte che mi scesero le lacrime da quanto ero presa da lui. Mi si mise sopra e iniziò a cavalcarmi in maniera frenetica baciandomi la bocca il collo mordendomi dappertutto. Poi mi girò e iniziò a sculacciarmi il sedere e a leccarmelo,io ero in estasi, ero bagnatissima colavo da tutte le parti, gli dissi che volevo Zeus nella mia bocca e mi accontento', ma non voleva venire..gli offrì le mie labbra, e poi la mia bocca rosso fuoco iniziò a fare il resto... gemeva e mi teneva la testa con le mani mi diceva che ero un diavolo e che lo stavo portando all'inferno, Sonnyyyy non smettere ti prego succhia così..vengo dove vuoi tu ma non smettere, mi fai godere tremendamente, non ti resisto tesoro devo venire dalla tua bocca e così il suo nettare mi inondo' dentro e fuori... Sudati,ma appagati ci abbracciamo, un abbraccio intenso e significativo. Decidemmo di non parlarne più , come se non fosse successo niente, mi riaccompagno' a casa erano ormai le 4 del mattino ,non so cosa poi sarebbe accaduto con la sua compagna,ma non volli sapere niente. Ci lasciammo dicendoci a Domani sera. Volete sapere come fini'?? Diventammo amanti , non potevamo farne a meno. Andava bene a tutte e due,d'altronde non volevo chiedere di più..io avevo 20 anni lui 40... io libera come l'aria lui no.Era la cosa più giusta da fare, poi se il destino avesse voluto diversamente...l'avremmo scoperto in seguito.
Laura e Paul
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Inaspettatamente un giornoracconto sucessivo
Il mio regalo di compleanno
Commenti dei lettori al racconto erotico