Un incontro particolare parte 2 (scritto a 4 mani)

di
genere
tradimenti

Rientrai a casa senza dovermi togliere di dosso il suo profumo, i segni del rossetto, insomma tutto quello che resta dopo un incontro amoroso e travolgente come quello inaspettato con Laura. Mia moglie era fuori per una settimana e quindi potevo dormire con addosso tutto quello di bello che mi ha lasciato la serata senza neanche fare una doccia che rimanderò al mattino successivo. Nel togliermi la giacca come sempre frugo nelle tasche e sorpresa al tatto sento un piccolo pezzo di pizzo, mi sta ampiamente nella mano, è il minuscolo perizoma di Laura...lo porto al viso come fosse la cosa più naturale del mondo per inebriarmi ancora di lei, mentre tra me e me mi accorgo di sorridere silenziosamente posseduto da una esultante felicità. Lo butto sul letto, come fosse lei ad aspettarmi e così spogliandomi mi infilo nudo sotto la coperta e annusando quel prezioso e minuscolo slip, la mia eccitazione cresce, il mio zeus torna eccitato e io dolcemente col pensiero di quello che è stato con Laura mi lascio andare in un volo eccitante e meraviglioso di piacere tutto mio.Rimasi in piedi appoggiata alla porta di casa con le scarpe in mano.Chiusi gli occhi, non volevo svegliarmi.I pensieri scorrevano nella mia mente come fotogrammi di un film
Un bellissimo film, con colpi di scena inauditi e imprevisti.
Mai avrei immaginato una giornata così piena e intensa di emozioni..Mi dovetti staccare dalla porta perché il mio cane mi venne incontro per stare un po' con me.Lo accarezzai gli feci le coccole, soddisfatto si rimise nella sua poltrona preferita e riprese a dormire. Ormai era quasi l'alba ,ed io avevo bisogno di farmi una doccia prima di dormire. Mi tolsi la gonna e la camicetta il reggiseno era nella borsa e il mio perizoma senza che lui se ne accorse glielo misi nella tasca
della giacca , sperando di aver fatto la cosa giusta, visto che non sapevo niente della sua vita privata. Mi misi sotto la doccia,un bel gettito caldo era quello che mi ci voleva, iniziai a massaggiare il corpo con un bagnoschiuma al profumo di gelsomino. La mia fantasia iniziò a prendere posto nei pensieri. Le mie mani iniziarono ad essere le mani di Paul, e più mi accarezzavo più mi eccitavo, mi stringevo i seni toccando i capezzoli che iniziarono ad indurirsi, una mano scese in mezzo all'interno delle cosce le mie gambe iniziarono ad allargarsi e le dita presero a danzare intorno al fiore,ma il tatto di quelle dita erano nella mia mente le sue. Il clitoride si fece duro e il mio volto iniziò a diventare rosso,avevo il fuoco dentro di me che bruciava,potevo godere e gemere tranquillamente, nessuno poteva sentirmi, poi presi il doccino e iniziai a giocarci,lo avvicinavo e lo allontanavo con getti potenti... con una mano allargavo il fiore e con l'altra la pioggia potente faceva il resto. Era troppo bello, erotico e sensuale ,avrei voluto che Paul mi leccasse tutta...adoro la sua lingua che sa come muoversi dentro e fuori di me. Venni dolcemente sussultando e pronunciando il suo nome. Rimasi in doccia aspettando che i battiti del cuore ritornassero normali..mi avvolti in un morbido accappatoio, mi assciugai i capelli,mi misi una crema profumata in tutto il corpo, presi la mia maglietta bianca senza mettermi nient'altro e mi infilati nel lettone,abbracciai il cuscino pensando a lui e mi addormentai. Al mattino mi svegliò il suono del cellulare, era mio marito , guardai la sveglia, erano le 10, "ciao dissi, a che ora torni stasera?" Mi disse che avendo avuto un contrattempo di lavoro,si doveva fermare all'estero per almeno altri 3/4 giorni,e che si sarebbe fatto perdonare quando sarebbe tornato a casa. Mi chiese come fosse andata la cena con le amiche..risposi senza dare troppe spiegazioni " bene" ci salutammo e io ritornai a dormire.La mattina era presto, come di solito mi.sveglio io per prima cosa prendo il telefono e le scrivo buongiorno Laura devo darti il tuo intimo che ho qui con me....La risposta non tardò ad arrivare e fu semplicemente l'indirizzo di casa..Presi un caffè, feci la doccia, il tutto con molta calma, decisi anche di prendere la metro, avevo tutto il tempo e credo anche lei ne avesse visto che avendo risposto col solo indirizzo mi fece capire che potevo andare quando volevo. Chi è mi rispose al citofono, le risposi...io e lei mi disse sali al 5 piano, naturalmente c'è l'ascensore il quale mi lascio' sul pianerottolo, era arrivato a fine corsa e mi trovai di fronte una porta socchiusa, immagino fosse l'attico il suo appartamento. Forse senti il rumore della porta dell'ascensore perché mi disse da dentro; Entra pure la porta è aperta.Mi venne incontro sorridendomi, la baciai e la abbracciai, mi chiese se volessi un caffè che io accettai. Tu accomodati pure, io vado a prepararlo mi disse, era vestita solo con una vestaglia di raso blu e scalza sul parquet, era bella anche così svegliata da poco, d'altra parte una donna bella come lei non ha bisogno di niente. Mi guardai un po' intorno, era proprio una bella casa, un grande soggiorno ma quello che mi colpì fu la vista dalla grande finestra, si potevano vedere moltissimi tetti della città. In breve torna lei dicendo eccomi, in mano aveva un vassoietto con due tazzine di caffè e qualche biscottino, e lo appoggiò sul tavolo, io intanto tirai fuori dalla tasca il minuscolo slip che mi aveva lasciato e lo posai accanto al vassoio e lei sorridendo mi disse che era riuscita cosi a farmi tornare da lei. Sorseggiamo il caffè in piedi, guardandoci in silenzio quando una telefonata al suo cellulare ci interrompe, era suo marito, parlano, lei gira per la stanza col telefono all' orecchio. Dalle sue risposte intuisco cosa le dice il marito, resto in piedi a guardare fuori la città quando la sento dietro di me dire a lui: Ah sì? Hai voglia, vorresti essere qui e adesso sentendomi ti stai eccitando . Ma che stai facendo, ti stai toccando? Lo sai che stai facendo eccitare anche me? Mentre le diceva così Laura infilo' la mano sotto la mia camicia e mi massaggiava da dietro la pancia,io sentii il suo corpo attaccato a me e potevo sentire anche lui che le disse...Porca toccati con me, come sto facendo io, lei stava zitta, lui continuava, io mi girai di fronte a lei e la baciai sul collo mentre la mia mano slacciò la sua vestaglia e la spinsi lentamente ad appoggiarsi al tavolo. Tremava e le disse mi sto accarezzando anch'io, aspetta metto il vivavoce e appoggiò il telefono sul tavolo, ci abbracciammo e ci baciammo mentre lui dall' altra parte ansimava e le chiedeva cosa stesse facendo, ogni tanto Laura gli diceva qualche parolina zozza tra un gemito e l'altro ma poi gli disse: Sono con Paul e stiamo scopando mentre tu ti masturbi. Mi fermai un attimo e la guardai come per dire "Ma sei pazza?" Lei mi fece il verso di stare zitto e ansimando esclamo: Dai Paul baciamela tutta, fammi bagnare, io scesi in ginocchio e feci quello che mi chiedeva Laura , iniziai a baciarla dall''interno delle cosce fino a risalire alla sua venere gonfia e umida mentre i due attraverso il telefono ansimavano scambiandosi parole ora porche ora amorose. Lui ad un certo punto le disse, Laura sei talmente eccitata che sembra che tu stia veramente con un uomo e lei prontamente gli rispose ; Certo che sono con un uomo, si chiama Paul e adesso glielo prendo tutto in bocca prima di farmi montare a dovere., Invertimmo la posizione io mi appoggiai al grande tavolo del soggiorno e lei davanti a me, chinata a dedicarsi al mio membro durissimo e grosso...tra una leccata e una succhiata lo adorava sussurrando parole del tipo..bello, è enorme...mmmm che buono, un po' perché era eccitatissima e un po' per fare impazzire il marito dall'altra parte del telefono perché lei sapeva che per il marito la più grossa fantasia era quella di vederla scopata da un altro davanti a lui. Dopo alcuni minuti di sesso orale esclamò con la voce rivolta verso il cellulare sul tavolo : Adesso montami non resisto più, prendimi con forza sono tua aprimi tutta e mentre diceva queste cose si alzava e si appoggiava al tavolo offrendomi il suo culo con il busto completamente appoggiato al tavolo e le gambe leggermente divaricate. Al di là della cornetta si sentivano mugolii di chi si sta masturbando forte vicino all' orgasmo e parole sempre più spinte, io le appoggiai il mio membro ormai al massimo dell' eccitazione alle labbra carnose della figa di Laura e lo feci scivolare dentro iniziando a muoverci in sintonia, in un ritmo sempre più crescente fino a raggiungere un orgasmo forte, intenso e soprattutto insieme pure con lui che sentimmo urlare di piacere....Laura si sedette sul tavolo, di fronte a me in piedi tra le sue gambe e ci baciammo appassionatamente ignorando completamente lui che disse : Grazie amore mio di aver finto di farlo con un altro, ho goduto tantissimo, vado a fare una doccia, a dopo......

scritto il
2024-04-10
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