Al parco
di
LadyRhodium
genere
etero
Siamo usciti per una passeggiata in giro sotto casa e ci incamminiamo nel parco in cerca di frescura in questo agosto asfissiante.
All'ombra degli alberi il fruscio ci coccola e appoggio la testa sulla tua spalla, tu mi abbracci baciandomi sulla testa. Mi giro e ci guardiamo, mi allontano da te e ti prendo per mano tirandoti verso di me, mi metto sul tuo cammino e ti sono davanti mi alzo sulle punte e ti bacio a stampo, mi sposto ma mi prendi per i fianchi e mi riporti a te, trattenendomi con una mano dietro, e ricominci a camminare finché avverto alle mie spalle un ostacolo, giro lo sguardo, è un albero. Mi blocchi e ti sporgi su di me, mi baci, mi vuoi proprio lì appoggiati ad un albero, mi infili la lingua dentro la bocca, non resisto devo succhiartela e succhiare quel sapore dalla tua lingua, non resisti al rumore di quel pompino inusuale e mi metti una mano sul seno e una sulle labbra inumidite dell'eccitamento, schiacciandomi contro il tronco.
Mi accarezzi l’inguine e liberi aprendo la zip il tuo sesso, mi alzi la gamba, mi aggancio a te, sposti le mutandine e mi entri dentro deciso e vigoroso e ad ogni spinta, facendomi bagnare sempre più. Occhi negli occhi ci fissiamo ansimando e un mio gemito più profondo ti fa palpitare dentro me .
Fermi le spinte, mi scruti hai lo sguardo fisso nel mio, ti fermi e fai un passo indietro, mi giri e afferrandomi i fianchi mi fai tua da dietro, sai quanto mi piace e tenendomi in quella stretta ricominci a spingere vigoroso. Lascio una mano appoggiata all'albero e l'altra la intreccio alla tua: le dita incastrate ci accompagnano nelle tue spinte e il rumore sordo del tuo sbattere su di me è quello inconfondibile di quando strappi il desiderio e il piacere dall'altro, da dentro l'altro come a cercare il godimento, a cercare lì nel profondo qualche tipo di verità ancora celata.
Svelto esci e ti pieghi mi lecchi dove vuoi inumidirmi per entrare, lì dove sai che puoi lasciarti andare e rilasciare qualsiasi freno.
Ti rialzi e lentamente ti infili nel buchino stretto deciso e vigoroso, lubrifichi facendo scivolare la tua saliva calda e pregusti il finale, mentre io mi accarezzo il clitoride bagnato ansimando. Comincio a gemere con te dentro me e la mano che insiste sul clitoride ormai fradicio. Non possiamo permettermi di urlare e mi metti la mano sulla bocca, ti avvicino al mio orecchio e sussurri
"Dimmi di chi sei"
"Tuaaaa" trascino la parola quando sposti leggermente la mano mentre soffoco le urla...
"Di chi sei?"
"Tuaaa"" la parola parte dalla profondità dove vibri in me
"Dimmi che sei mia"
"Sono tuaaaa" parte dal ventre, da dove fremi
"Miaaaa"
"Tuaaaa"
E poi arriva la spinta finale stringendo i miei fianchi ansimi
"Miaaa... tutta miaaa"
E insieme sospiriamo di piacere abbandonando ad un'amplesso rubato al parco.
Ci sciogliamo, mi giro, ti bacio e ti sussurro
"Si tutta tua"
Appoggiati all'albero ci ricomponiamo, baciandoci ci godiamo quel momento del contatto con la natura circostante e con la nostra vera indole che abbiamo poc’anzi liberato e accontentato.
Abbracciati con te appoggiato all'albero ed io al tuo petto, respiriamo insieme nell'afa estiva i profumi del nostro piacere.
All'ombra degli alberi il fruscio ci coccola e appoggio la testa sulla tua spalla, tu mi abbracci baciandomi sulla testa. Mi giro e ci guardiamo, mi allontano da te e ti prendo per mano tirandoti verso di me, mi metto sul tuo cammino e ti sono davanti mi alzo sulle punte e ti bacio a stampo, mi sposto ma mi prendi per i fianchi e mi riporti a te, trattenendomi con una mano dietro, e ricominci a camminare finché avverto alle mie spalle un ostacolo, giro lo sguardo, è un albero. Mi blocchi e ti sporgi su di me, mi baci, mi vuoi proprio lì appoggiati ad un albero, mi infili la lingua dentro la bocca, non resisto devo succhiartela e succhiare quel sapore dalla tua lingua, non resisti al rumore di quel pompino inusuale e mi metti una mano sul seno e una sulle labbra inumidite dell'eccitamento, schiacciandomi contro il tronco.
Mi accarezzi l’inguine e liberi aprendo la zip il tuo sesso, mi alzi la gamba, mi aggancio a te, sposti le mutandine e mi entri dentro deciso e vigoroso e ad ogni spinta, facendomi bagnare sempre più. Occhi negli occhi ci fissiamo ansimando e un mio gemito più profondo ti fa palpitare dentro me .
Fermi le spinte, mi scruti hai lo sguardo fisso nel mio, ti fermi e fai un passo indietro, mi giri e afferrandomi i fianchi mi fai tua da dietro, sai quanto mi piace e tenendomi in quella stretta ricominci a spingere vigoroso. Lascio una mano appoggiata all'albero e l'altra la intreccio alla tua: le dita incastrate ci accompagnano nelle tue spinte e il rumore sordo del tuo sbattere su di me è quello inconfondibile di quando strappi il desiderio e il piacere dall'altro, da dentro l'altro come a cercare il godimento, a cercare lì nel profondo qualche tipo di verità ancora celata.
Svelto esci e ti pieghi mi lecchi dove vuoi inumidirmi per entrare, lì dove sai che puoi lasciarti andare e rilasciare qualsiasi freno.
Ti rialzi e lentamente ti infili nel buchino stretto deciso e vigoroso, lubrifichi facendo scivolare la tua saliva calda e pregusti il finale, mentre io mi accarezzo il clitoride bagnato ansimando. Comincio a gemere con te dentro me e la mano che insiste sul clitoride ormai fradicio. Non possiamo permettermi di urlare e mi metti la mano sulla bocca, ti avvicino al mio orecchio e sussurri
"Dimmi di chi sei"
"Tuaaaa" trascino la parola quando sposti leggermente la mano mentre soffoco le urla...
"Di chi sei?"
"Tuaaa"" la parola parte dalla profondità dove vibri in me
"Dimmi che sei mia"
"Sono tuaaaa" parte dal ventre, da dove fremi
"Miaaaa"
"Tuaaaa"
E poi arriva la spinta finale stringendo i miei fianchi ansimi
"Miaaa... tutta miaaa"
E insieme sospiriamo di piacere abbandonando ad un'amplesso rubato al parco.
Ci sciogliamo, mi giro, ti bacio e ti sussurro
"Si tutta tua"
Appoggiati all'albero ci ricomponiamo, baciandoci ci godiamo quel momento del contatto con la natura circostante e con la nostra vera indole che abbiamo poc’anzi liberato e accontentato.
Abbracciati con te appoggiato all'albero ed io al tuo petto, respiriamo insieme nell'afa estiva i profumi del nostro piacere.
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