Diana, mamma ubbidiente. Giochi senza frontiere.
di
Billo
genere
dominazione
Era deciso: Diana sarebbe andata mezza giornata a settimana a fare i servizi a casa di ognuna delle sue commesse, la ragazza di turno avrebbe avuto la mezza giornata di riposo per stare con lei, e la “ capa” le avrebbe fatto la serva in casa, pulito bagni e cucina, bucato e lavastoviglie etc etc
Le faccende domestiche andavano svolte rigorosamente nuda, e inoltre Diana avrebbe sempre tenuto un plug ficcato nel culo.
L’idea era che ogni turno di servizio sarebbe stato arricchito da prestazioni aggiuntive, e giochi erotici sempre più spinti, e Giulia sarebbe sempre stata informata a mezzo foto e video.
Anche i giochi in negozio facevano progressi, Diana doveva stare sempre senza intimo, e non appena entrava in negozio, dopo il caffè con sputi e leccata dei piedi e della fica alle commesse, le venivano infilati nella fica e/o nel culo pennarelli ed evidenziatori, che lei doveva tenere dentro per ore intere, anche mentre parlava con i clienti seduta o in piedi che fosse.
Giulia seppe della imminente trasformazione in domestica di sua madre e la sera la prese in giro e la umiliò:” sei arrivata al punto giusto della tua carriera di serva, finalmente sarai al tuo posto, e farai quello che ti meriti di fare, la serva; dai serva adesso leccami il culo, leccami tutta!!” Diana si mise a leccare, carezzava la figlia, le leccava il buco del culo, la adorava, a Giulia uscì una scoreggina, e Diana se la gusto’ felice, poi ancora una scoreggiona, e Giulia disse:” puttana lecca dentro il mio culo, e poi mettici dentro le dita, una o due, ma se mi fai male ti ammazzo, capito??”
Diana lecco’ e lavoro’ a lungo il culo della figlia, lo ammorbidì e poi lo penetro’ con le due dita, e poi con tre dita, il buco del culo di Giulia era stupendo, come tutta Giulia era meravigliosa, e in pochi minuti la Dea, la Padrona dai capelli rossi raggiunse un orgasmo da favola urlando e gemendo forte.
“Brava mammina mia, che mamma porca che ho, brava, e ora prepara la cena, che poi devo uscire “.
Diana si mise a cucinare, nuda, ancora arrapata per aver fatto godere la figlia leccandole il buco del culo, Giulia capi’ che la mamma ubbidiente aveva voglia e si mise dietro di lei, e mentre Diana spignattava e tagliuzzava e condiva, la bella Giulia, la Padrona severa e dura, regalò una leccata di culo alla madre come non ne aveva mai ricevute nella vita, lunga, profonda, dolce e appassionata, accompagnata da carezze sul clitoride e lungo le gambe, e da sfioramenti sui capezzoli...
Diana si sentì in paradiso, e anche senza botte o frustate, ebbe anche lei un orgasmo stupendo, lungo e dolce, dopo il quale abbraccio’ e baciò teneramente la figlia, che ricambio’ il bacio con altrettanta passione.
Dopo 10 minuti di baci in bocca Diana disse :” amore di mamma adesso mangiamo, ok? La mamma ti adora, lo sai?? Ma dopo mi meni??” E Giulia:” dopo ti massacro, lurida troia, ti faccio il culo rosso e ti strappo i capezzoli a morsi, grandissima puttana!!”
Si fecero una gran risata, scambiarono un sorriso dolcissimo, e cenarono, Diana non sapeva ancora che dopo le prestazioni da Colf sarebbero arrivate sicuramente quelle da prostituta di professione, che avevano già in mente Giulia e Sabrina.
Diana dopo 4 giorni iniziò la sua carriera di donna di servizio, lunedì mattina a casa di Anna, mercoledì a casa di Paola, e il venerdì da Sabrina, quella che temeva sarebbe stata la più cattiva e difficile.
Diana arrivava nella casa di turno, si spogliava completamente, e iniziava le pulizie, come una qualsiasi brava donna a ore, la Padrona di casa seguiva e verificava che tutto fosse perfetto, ma guarda caso c’era sempre qualcosa che non andava bene, il primo giorno Diana fu sculacciata da Anna, busto sul tavolo, a 90 gradi, prese 20 colpi forti sul culo, poi Anna la fece sdraiare sul tavolo e la picchiò forte sotto le piante dei piedi con una bacchetta di legno, infine la portò a letto e si fece leccare la figa e i piedi. Diana faceva tutto, eseguiva ed ubbidiva alla perfezione, Anna fu molto soddisfatta, e la congedò dopo 4 ore di “lavoro” sputandole in bocca.
Il mercoledì era il giorno di Paola, che le fece addirittura lavare la macchina, in garage, ovviamente nuda, e che a un certo punto le legò le mani ad un tavolo da lavoro con delle fascette di plastica, e la frustò sulle gambe e sul sedere con un pezzo di cavo elettrico: questa tortura molto forte eccitò entrambe oltre il limite, e Paola si mise a masturbare Diana nella fregna e nel culo come una forsennata fino a che Diana squirto’ e schizzò come una fontana.
Lo spettacolo fu duro e sconvolgente e molto eccitante per entrambe, Diana era veramente a pezzi, ma Paola voleva godere, e le disse:” ti concedo 10 minuti per riaverti, ma poi dovrai leccarmi tutta dalle punte dei piedi fino ai capelli, e se sarai brava ti regalerò una grandissima pisciata in bocca!!”
Diana si riprese in 5 minuti soli, iniziò il leccaggio, e non smise fino a che la Padrona di turno disse:” ok, ok mi arrendo, sono già tre volte che vengo, sei un demonio, sei una Troia meravigliosa, andiamo a pisciare e poi a lavarci!!”
Andarono in bagno e Paola fece una gran doccia a Diana, mamma ubbidiente, anzi gliene regalo’ due, una di piscio in faccia e in bocca e sulla fica, e una calda saponata e profumata lavandosi a vicenda e lingue in bocca.
E venne il turno del venerdì, nella tana della tigre, Sabrina, la bella cattiva dagli occhi verdi.
Ma Sabrina era difficile, strana, non si lasciava inquadrare o comprendere, sfuggiva...disse a Diana:” no, domani non si può fare, ci sono gli operai e non mi va...ho chiesto a mio padre di stare a casa mia per la supervisione dei lavori. Tu verrai un’altra volta. E zitta, puttana!!”
Diana ci restò malissimo, non seppe cosa dire, e neanche cosa pensare...
Le faccende domestiche andavano svolte rigorosamente nuda, e inoltre Diana avrebbe sempre tenuto un plug ficcato nel culo.
L’idea era che ogni turno di servizio sarebbe stato arricchito da prestazioni aggiuntive, e giochi erotici sempre più spinti, e Giulia sarebbe sempre stata informata a mezzo foto e video.
Anche i giochi in negozio facevano progressi, Diana doveva stare sempre senza intimo, e non appena entrava in negozio, dopo il caffè con sputi e leccata dei piedi e della fica alle commesse, le venivano infilati nella fica e/o nel culo pennarelli ed evidenziatori, che lei doveva tenere dentro per ore intere, anche mentre parlava con i clienti seduta o in piedi che fosse.
Giulia seppe della imminente trasformazione in domestica di sua madre e la sera la prese in giro e la umiliò:” sei arrivata al punto giusto della tua carriera di serva, finalmente sarai al tuo posto, e farai quello che ti meriti di fare, la serva; dai serva adesso leccami il culo, leccami tutta!!” Diana si mise a leccare, carezzava la figlia, le leccava il buco del culo, la adorava, a Giulia uscì una scoreggina, e Diana se la gusto’ felice, poi ancora una scoreggiona, e Giulia disse:” puttana lecca dentro il mio culo, e poi mettici dentro le dita, una o due, ma se mi fai male ti ammazzo, capito??”
Diana lecco’ e lavoro’ a lungo il culo della figlia, lo ammorbidì e poi lo penetro’ con le due dita, e poi con tre dita, il buco del culo di Giulia era stupendo, come tutta Giulia era meravigliosa, e in pochi minuti la Dea, la Padrona dai capelli rossi raggiunse un orgasmo da favola urlando e gemendo forte.
“Brava mammina mia, che mamma porca che ho, brava, e ora prepara la cena, che poi devo uscire “.
Diana si mise a cucinare, nuda, ancora arrapata per aver fatto godere la figlia leccandole il buco del culo, Giulia capi’ che la mamma ubbidiente aveva voglia e si mise dietro di lei, e mentre Diana spignattava e tagliuzzava e condiva, la bella Giulia, la Padrona severa e dura, regalò una leccata di culo alla madre come non ne aveva mai ricevute nella vita, lunga, profonda, dolce e appassionata, accompagnata da carezze sul clitoride e lungo le gambe, e da sfioramenti sui capezzoli...
Diana si sentì in paradiso, e anche senza botte o frustate, ebbe anche lei un orgasmo stupendo, lungo e dolce, dopo il quale abbraccio’ e baciò teneramente la figlia, che ricambio’ il bacio con altrettanta passione.
Dopo 10 minuti di baci in bocca Diana disse :” amore di mamma adesso mangiamo, ok? La mamma ti adora, lo sai?? Ma dopo mi meni??” E Giulia:” dopo ti massacro, lurida troia, ti faccio il culo rosso e ti strappo i capezzoli a morsi, grandissima puttana!!”
Si fecero una gran risata, scambiarono un sorriso dolcissimo, e cenarono, Diana non sapeva ancora che dopo le prestazioni da Colf sarebbero arrivate sicuramente quelle da prostituta di professione, che avevano già in mente Giulia e Sabrina.
Diana dopo 4 giorni iniziò la sua carriera di donna di servizio, lunedì mattina a casa di Anna, mercoledì a casa di Paola, e il venerdì da Sabrina, quella che temeva sarebbe stata la più cattiva e difficile.
Diana arrivava nella casa di turno, si spogliava completamente, e iniziava le pulizie, come una qualsiasi brava donna a ore, la Padrona di casa seguiva e verificava che tutto fosse perfetto, ma guarda caso c’era sempre qualcosa che non andava bene, il primo giorno Diana fu sculacciata da Anna, busto sul tavolo, a 90 gradi, prese 20 colpi forti sul culo, poi Anna la fece sdraiare sul tavolo e la picchiò forte sotto le piante dei piedi con una bacchetta di legno, infine la portò a letto e si fece leccare la figa e i piedi. Diana faceva tutto, eseguiva ed ubbidiva alla perfezione, Anna fu molto soddisfatta, e la congedò dopo 4 ore di “lavoro” sputandole in bocca.
Il mercoledì era il giorno di Paola, che le fece addirittura lavare la macchina, in garage, ovviamente nuda, e che a un certo punto le legò le mani ad un tavolo da lavoro con delle fascette di plastica, e la frustò sulle gambe e sul sedere con un pezzo di cavo elettrico: questa tortura molto forte eccitò entrambe oltre il limite, e Paola si mise a masturbare Diana nella fregna e nel culo come una forsennata fino a che Diana squirto’ e schizzò come una fontana.
Lo spettacolo fu duro e sconvolgente e molto eccitante per entrambe, Diana era veramente a pezzi, ma Paola voleva godere, e le disse:” ti concedo 10 minuti per riaverti, ma poi dovrai leccarmi tutta dalle punte dei piedi fino ai capelli, e se sarai brava ti regalerò una grandissima pisciata in bocca!!”
Diana si riprese in 5 minuti soli, iniziò il leccaggio, e non smise fino a che la Padrona di turno disse:” ok, ok mi arrendo, sono già tre volte che vengo, sei un demonio, sei una Troia meravigliosa, andiamo a pisciare e poi a lavarci!!”
Andarono in bagno e Paola fece una gran doccia a Diana, mamma ubbidiente, anzi gliene regalo’ due, una di piscio in faccia e in bocca e sulla fica, e una calda saponata e profumata lavandosi a vicenda e lingue in bocca.
E venne il turno del venerdì, nella tana della tigre, Sabrina, la bella cattiva dagli occhi verdi.
Ma Sabrina era difficile, strana, non si lasciava inquadrare o comprendere, sfuggiva...disse a Diana:” no, domani non si può fare, ci sono gli operai e non mi va...ho chiesto a mio padre di stare a casa mia per la supervisione dei lavori. Tu verrai un’altra volta. E zitta, puttana!!”
Diana ci restò malissimo, non seppe cosa dire, e neanche cosa pensare...
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