Diana, mamma ubbidiente. Musica nuova in cucina.
di
Billo
genere
dominazione
La cena con le tre commesse era andata molto bene, conclusa e seguita da giochi e sesso in bagno e in macchina, premessa di grandi cambiamenti di clima e di rapporti tra Diana e le tre ragazze.
Giulia, la figlia/Padrona di Diana aveva ricevuto da Sabrina le foto e i video della puttana che sua madre era, e ovviamente la dovette punire severamente: “ porca, ti fai usare e schiavizzare da tutti, hai finalmente capito cosa sei, e non riesci più a dire di no a nessuno, è vero, brutta troia??”
Diana già tutta nuda come sempre in presenza della figlia disse a voce alta:“ si, si, voglio cazzi, fiche, e culi da leccare, e voglio prendere tut...” sciaff arriva il primo ceffone in faccia, subito doppiato da un secondo schiaffo, Giulia “ zitta, abbassa il tono, meglio ancora non parlare proprio, sei una puttanona e una schiava e basta!! Va bene così, avrai tutto quello che ti meriti!!”
Diana si mise in ginocchio e baciò le mani della figlia, le mise le mani tra le gambe, Giulia la prese per i capelli si fece leccare la fica e il buco del culo, Diana lecco’ a lungo il clitoride e la fica della figlia e infilò la lingua bene in fondo all’ano saporito della ragazza.
Giulia venne, schizzo’ e sburrò in bocca alla mamma ubbidiente e devota, poi stanca le ordinò di massaggiarle e leccarle i piedi.
Tra mamma e figlia la normalità era ormai questa: Diana doveva essere sempre nuda a disposizione per sculacciate, carezze, o masturbazione in qualsiasi momento Giulia volesse; qualunque cosa stesse facendo Diana, anche mentre cucinava, Giulia la sculacciava forte, le strizzava e le torceva i capezzoli, le infilava le mani o degli oggetti nella figa e nel culo, e Diana subiva tutto con un dolce sorriso sul viso.
La sera se guardavano la tv Diana si sdraiava per terra sotto ai piedi di Giulia, e Giulia le poggiava i piedi sul seno o in faccia e Diana leccava...
Il cerimoniale era rodato e funzionale, ma non bastava, e qualcosa stava per arrivare.
In negozio invece i giochi erano più vari e complessi, visto che Diana doveva ubbidire e accontentare 3 ragazze scatenate che avevano fame di “vendetta” e voglia di rivalsa su di lei; Diana si era sempre comportata da stronza con loro e ora loro tre si divertivano a fare le stronze bastarde con lei, ma a lei faceva moooolto piacere.
Il giorno dopo la famosa cena Diana arrivò in negozio dopo la pausa pranzo, entrò con la sua gran faccia di cazzo ed esclamò “ ciao bellissime padroncine bastarde, come state? Chi vuole il caffè??” La puttana era già pronta ed eccitata, aveva tolto le mutandine, aveva un plug anale in culo, e le ragazze avevano già stabilito che da quel giorno avrebbero preso il caffè a turno con la schiava sempre due alla volta, e una sarebbe rimasta fuori, al suo posto di lavoro.
Il primo caffè Diana lo preparò per Anna e Paola, si inginocchiò ai loro piedi, e aspettò, le due commesse sputarono entrambe nel caffè di Diana, che lo gusto’ con gioia, dopo aver bevuto il loro caffè le due sputarono ancora in bocca alla serva, che poi iniziò a leccare i loro piedi, risali’ lungo le gambe, e poi lecco’ ad entrambe la figa e il culo.
Diana aveva imparato e amava leccare il culo, fino a dentro al buco, e adorava leccare i piedi, li baciava e li leccava sotto la pianta, e tra le dita, succhiava gli alluci, anche due insieme, e questo gioco la eccitava da pazzi.
Spesso in pausa pranzo, o dopo la chiusura serale, Diana Anna e Paola, e Sabrina naturalmente, si fermavano in negozio a fare porcate ( il negozio era di arredamento e quindi c’erano letti e divani in quantità) e facevano foto e video per Giulia, e non solo per lei.
Appena chiuse le porte del negozio Diana si spogliava completamente, si metteva in ginocchio e aspettava gli ordini delle tre Padrone.
Sabrina bendava Diana, le mollava un paio di schiaffi in faccia, e tutte e tre le commesse sputavano in bocca alla serva, che diceva:” grazie Padroncine, grazie, vi adoro, grazie” e i giochi continuavano, Sabrina usava un righello di plastica per picchiare sui capezzoli di Diana e sul suo clitoride, Anna e Paola la sculacciavano sul culo. Diana chiedeva “ sotto ai piedi, vi prego colpite sotto ai piedi la vostra troiona!!”
Paola si sfilò la cintura di cuoio dai jeans e iniziò una serie di cinghiate su tutto il corpo di Diana, che urlò di dolore, e dopo una ventina di cinghiate crollò sdraiata a terra distrutta.
Dopo quel dolore fortissimo, fu Anna che diede sollievo a Diana, si avvicinò a lei sdraiata a terra, e poiché la trovava bellissima anche se la trovava ancora molto stronza, la carezzò, le succhio’ dolcemente i capezzoli, e poi volle leccarle la fica, la leccò dentro la fregna, lecco’ il clitoride...dopo il dolore della frusta Diana provo’ un piacere dolcissimo e profondo, e stavolta gridò di piacere, mentre eccitate da quella scena, anche Sabrina e Paola presero a carezzare Diana sul viso sui seni e a baciarla sulla bellissima bocca.
Finito l’orgasmo, Diana era distrutta, ma voleva assolutamente ricompensare le tre Padrone, e le pregò di mettersi tutte e tre carponi a culi in aria, e lecco’ i tre culi, infilò la lingua nell’ano delle Tre, poi le fece girare e lecco’ loro le fregne, le fece godere, e disse:” tesori miei, vi ringrazio, vi amo da morire...voglio essere vostra serva per sempre!!”
La risposta fu che venne portata in bagno e pisciata da tutte e tre le ragazze, e Sabrina disse:” bene serva, allora da domani farai pulizie e servizi nelle case di noi tre a giro, e poi ho altre idee per te...vedrai come ci divertiremo, troiaccia!!”
Giulia, la figlia/Padrona di Diana aveva ricevuto da Sabrina le foto e i video della puttana che sua madre era, e ovviamente la dovette punire severamente: “ porca, ti fai usare e schiavizzare da tutti, hai finalmente capito cosa sei, e non riesci più a dire di no a nessuno, è vero, brutta troia??”
Diana già tutta nuda come sempre in presenza della figlia disse a voce alta:“ si, si, voglio cazzi, fiche, e culi da leccare, e voglio prendere tut...” sciaff arriva il primo ceffone in faccia, subito doppiato da un secondo schiaffo, Giulia “ zitta, abbassa il tono, meglio ancora non parlare proprio, sei una puttanona e una schiava e basta!! Va bene così, avrai tutto quello che ti meriti!!”
Diana si mise in ginocchio e baciò le mani della figlia, le mise le mani tra le gambe, Giulia la prese per i capelli si fece leccare la fica e il buco del culo, Diana lecco’ a lungo il clitoride e la fica della figlia e infilò la lingua bene in fondo all’ano saporito della ragazza.
Giulia venne, schizzo’ e sburrò in bocca alla mamma ubbidiente e devota, poi stanca le ordinò di massaggiarle e leccarle i piedi.
Tra mamma e figlia la normalità era ormai questa: Diana doveva essere sempre nuda a disposizione per sculacciate, carezze, o masturbazione in qualsiasi momento Giulia volesse; qualunque cosa stesse facendo Diana, anche mentre cucinava, Giulia la sculacciava forte, le strizzava e le torceva i capezzoli, le infilava le mani o degli oggetti nella figa e nel culo, e Diana subiva tutto con un dolce sorriso sul viso.
La sera se guardavano la tv Diana si sdraiava per terra sotto ai piedi di Giulia, e Giulia le poggiava i piedi sul seno o in faccia e Diana leccava...
Il cerimoniale era rodato e funzionale, ma non bastava, e qualcosa stava per arrivare.
In negozio invece i giochi erano più vari e complessi, visto che Diana doveva ubbidire e accontentare 3 ragazze scatenate che avevano fame di “vendetta” e voglia di rivalsa su di lei; Diana si era sempre comportata da stronza con loro e ora loro tre si divertivano a fare le stronze bastarde con lei, ma a lei faceva moooolto piacere.
Il giorno dopo la famosa cena Diana arrivò in negozio dopo la pausa pranzo, entrò con la sua gran faccia di cazzo ed esclamò “ ciao bellissime padroncine bastarde, come state? Chi vuole il caffè??” La puttana era già pronta ed eccitata, aveva tolto le mutandine, aveva un plug anale in culo, e le ragazze avevano già stabilito che da quel giorno avrebbero preso il caffè a turno con la schiava sempre due alla volta, e una sarebbe rimasta fuori, al suo posto di lavoro.
Il primo caffè Diana lo preparò per Anna e Paola, si inginocchiò ai loro piedi, e aspettò, le due commesse sputarono entrambe nel caffè di Diana, che lo gusto’ con gioia, dopo aver bevuto il loro caffè le due sputarono ancora in bocca alla serva, che poi iniziò a leccare i loro piedi, risali’ lungo le gambe, e poi lecco’ ad entrambe la figa e il culo.
Diana aveva imparato e amava leccare il culo, fino a dentro al buco, e adorava leccare i piedi, li baciava e li leccava sotto la pianta, e tra le dita, succhiava gli alluci, anche due insieme, e questo gioco la eccitava da pazzi.
Spesso in pausa pranzo, o dopo la chiusura serale, Diana Anna e Paola, e Sabrina naturalmente, si fermavano in negozio a fare porcate ( il negozio era di arredamento e quindi c’erano letti e divani in quantità) e facevano foto e video per Giulia, e non solo per lei.
Appena chiuse le porte del negozio Diana si spogliava completamente, si metteva in ginocchio e aspettava gli ordini delle tre Padrone.
Sabrina bendava Diana, le mollava un paio di schiaffi in faccia, e tutte e tre le commesse sputavano in bocca alla serva, che diceva:” grazie Padroncine, grazie, vi adoro, grazie” e i giochi continuavano, Sabrina usava un righello di plastica per picchiare sui capezzoli di Diana e sul suo clitoride, Anna e Paola la sculacciavano sul culo. Diana chiedeva “ sotto ai piedi, vi prego colpite sotto ai piedi la vostra troiona!!”
Paola si sfilò la cintura di cuoio dai jeans e iniziò una serie di cinghiate su tutto il corpo di Diana, che urlò di dolore, e dopo una ventina di cinghiate crollò sdraiata a terra distrutta.
Dopo quel dolore fortissimo, fu Anna che diede sollievo a Diana, si avvicinò a lei sdraiata a terra, e poiché la trovava bellissima anche se la trovava ancora molto stronza, la carezzò, le succhio’ dolcemente i capezzoli, e poi volle leccarle la fica, la leccò dentro la fregna, lecco’ il clitoride...dopo il dolore della frusta Diana provo’ un piacere dolcissimo e profondo, e stavolta gridò di piacere, mentre eccitate da quella scena, anche Sabrina e Paola presero a carezzare Diana sul viso sui seni e a baciarla sulla bellissima bocca.
Finito l’orgasmo, Diana era distrutta, ma voleva assolutamente ricompensare le tre Padrone, e le pregò di mettersi tutte e tre carponi a culi in aria, e lecco’ i tre culi, infilò la lingua nell’ano delle Tre, poi le fece girare e lecco’ loro le fregne, le fece godere, e disse:” tesori miei, vi ringrazio, vi amo da morire...voglio essere vostra serva per sempre!!”
La risposta fu che venne portata in bagno e pisciata da tutte e tre le ragazze, e Sabrina disse:” bene serva, allora da domani farai pulizie e servizi nelle case di noi tre a giro, e poi ho altre idee per te...vedrai come ci divertiremo, troiaccia!!”
1
voti
voti
valutazione
8
8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Diana, mamma ubbidiente. La cena aziendale.racconto sucessivo
Diana, mamma ubbidiente. Giochi senza frontiere.
Commenti dei lettori al racconto erotico