Sesso occasionale in discoteca

di
genere
orge

Le serate del sabato sera sono sempre noiose, non si sa mai cosa fare. Cinema? Pub? Disco? Quel sabato invece, Frankie ed i suoi amici quattro amici, avevano conosciuto quattro ragazze con le quali avevano combinato un’uscita in discoteca insieme. L’appuntamento era per le dieci davanti ad un pub della zona, poi da lì si sarebbe partiti per la disco. Arrivati davanti al pub le quattro ragazze ancora non si vedevano, allora Frankie entrò a cercarle. Erano sedute ad un tavolo che chiacchieravano e già avevano iniziato a bere, una in particolare sembrava più su di giri, Laura. Visto Frankie, le quattro amiche gli fecero un segno d’intesa e, alzandosi dal tavolo e raggiunsero il resto del gruppo fuori dal pub. Le classiche presentazioni in quanto non tutti conoscevano tutte e, mischiandosi sulle auto, partirono verso la destinazione concordata. La discoteca non era molto lontana ed in poco tempo la raggiunsero. L’umore era decisamente alto, battute, risate e piccole prese in giro non mancavano. Entrati nel locale, erano 5 ragazzi e 4 ragazze, si appropriarono di uno dei salottini e subito ordinarono le prime consumazioni. Le ragazze, stranamente, furono quelle che si gettarono sui superalcolici. Musica ad alto volume e ritmata tipica da disco, accompagnata dal livello alcolico sempre più alto, fece perdere i freni inibitori ad Laura e Vanessa che, senza troppo ritegno, nascoste dalle luci soffuse del locale, iniziarono a baciarsi e palpeggiarsi, sotto gli occhi stupiti di Michela e Raffaella, e quelli eccitati dei ragazzi. La scena continuò per diversi minuti, poi fu Michela che, per rendere ancora più piccante la scena, decise di alzare alla vita la minigonna di Laura, così da mostrare delle autoreggenti ed un perizoma che esaltavano il bel culetto rotondo della stessa. Anziché ricomporsi, cominciò a fare una sorta di twerking davanti ai ragazzi, sfregandosi su di loro con chiaro intento di eccitarli. Le risa delle ragazze erano accompagnate dai mugolii di piacere che a turno emettevano i maschietti. Ormai l’atmosfera era bollente, Laura era partita per la tangente ormai senza possibilità di ritorno. Uno sguardo d’intesa tra il gruppo e le tre ragazze, fece si che accompagnassero Laura verso i bagni del locale, seguite dai ragazzi. L’idea era chiara, i ragazzi volevano approfittare di Laura, e le amiche divertirsi nel vedere quanto fosse zoccola. Arrivati ai bagni videro la porta del ripostiglio, con scritto “privato”, aperta e, senza pensarci, i ragazzi con Laura ci si infilarono dentro, mentre le ragazze rimasero a far da palo, non senza sbirciare ogni tanto. Chiusi nel ripostiglio, Laura, a turno, cominciò a limonare e palpeggiare i 5 ragazzi, mentre loro ricambiavano la cortesia cominciando a spogliarla. In pochi minuti Laura rimase sono con perizoma ed autoreggenti. I cazzi dei ragazzi erano sempre più turgidi quando uno alla volta li fece uscire dalla patta dei loro pantaloni. Alla vista di tale spettacolo, senza bisogno di nessuna esortazione, Laura, si inginocchio e cominciò a spompinarli a due alla volta. Fuori le tre amiche spiavano a turno per non perdersi lo spettacolo. Laura aveva voglia di cazzi. Si rialzò e si mise in piedi. I ragazzi cominciarono a leccala da tutte le parti, tette fica, culo, e di nuovo a limonarla. Ad un certo punto Frankie, il più attivo, la piegò a 90 gradi e glielo mise in fica violentemente. Il cazzo entro facilmente tanto la troia era bagnata, mentre Luciano e Mauro continuavano a farselo leccare. Ora l’unico buco libero il quello del culetto. Trovati dei tappeti usati come passatoie su uno scaffale, i ragazzi li distesero a terra a mo’ di materasso. Il gioco divenne bollente, Frankie si distese a terra e Laura gli montò sopra, quindi Gabriele da dietro, violandogli il buco del culo, si aggiunse alla plastica posizione, facendogli la cosiddetta “doppia”. Gli altri non rimasero a guardare, si avvicinarono così da offrire i loro cazzi alla bocca sempre più vogliosa della zoccola. Il gioco continuò per alcuni minuti finche un grugnito di piacere, face capire che Frankie stava godendo dentro Laura, dopo pochi secondi anche Gabriele riempi il culo della ragazza del suo liquido caldo. Laura sentendo gli schizzi dei ragazzi dentro di se arrivò al massimo dell’eccitazione che la portò ad avere un potente orgasmo con squirtata sui genitali di Frankie ancora dentro di lei. Mauro, Ivan e Luciano, che si stavano masturbando guardandola scena, presero per i capelli Laura e, uno alla volta scaricarono la loro sborra nella bocca della ragazza che deglutì con piacere e soddisfazione. Verso la fine le tre amiche di Laura avevano raggiunto il resto gruppo nello stanzino, tanto da poter vedere eccitate e bagnate l’epilogo della scena. Dopo essersi un poco ricomposti, e Laura con le mutande in mano, tutto il gruppo, alla chetichella, raggiunse il parcheggio. Brutta sorpresa il vetro della macchina di Laura era rotto e mancavano alcuni oggetti personali. Fanculo, la denuncia l’avrebbero fatta il giorno dopo, nel frattempo poterono vedere il disordine che imperava su quell’auto, forse non lavata da mesi. Mutandine sporche di tutte le fogge, fazzolettini impregnati di sperma e qualche stagnola di preservativi, cosa che faceva capire come la zoccola usasse l’auto come sua alcova. A Mauro, Ivan e Luciano, a quel punto, eccitati dalla scoperta, non bastò più il pompino fatto nello sgabuzzino, vollero impalarla anche loro, così la distesero sul cofano della macchina e la scoparono tutti e tre a turno davanti al resto del gruppo. Le altre ragazze non avevamo il coraggio di farsi scopare ma sfogarono la loro eccitazione prima baciandosi tra di loro, poi masturbandosi. Io venni a conoscenza di questa storia dopo qualche giorno, me la raccontò Luciano, uno dei ragazzi, lui sapeva che Laura era una mia amica d’infanzia. Vidi Laura dopo qualche settimana, avevamo una sorta di appuntamento fisso una volta al mese durante la pausa pranzo presso una pizzeria d’asporto. Tra di noi l’amicizia aveva lasciato posta alla complicità, lei mi raccontava molte sue avventure ed io le mie. Quel giorno, eravamo seduti all’aperto, un po’ nascosti e, dopo aver mangiato la pizza, per gioco, venne a sedersi sulle mie gambe e cominciò a raccontarmi a sommi capi di questa avventura, muovendosi e facendomi eccitare. Mentre mi raccontava la storia anche lei si era eccitata e per provarmelo si levò le mutandine bagnate e me le fece annusare. Adoravo il sapore di muschio del suo sesso. Continuò aprendomi la zip dei pantaloni e infilandoci una mano, liberò il mio cazzo dai boxer. Senza dare nell’occhio mi masturbò e ogni tanto me lo prendeva in bocca. Quando vide che io ero disposto ad andare fino in fondo, con la scusa che era tardi e doveva rientrare, si fermò. Non volli mollare, la seguii fino alla macchina parlando del più e del meno, salii con lei e senza dire niente la baciai. Lei rispose al bacio. Ci guardammo negli occhi e decidemmo di spostarci in un posto più appartato. Lì, le alzai la minigonna e, spostandogli le mutandine, cominciai a leccarle la patatina assaporando di nuovo il suo sapore di muschio, quindi mi dedicai esclusivamente al suo clitoride facendola godere in pochi minuti. Appena ritornò in se mi guardò, e senza dire niente si avventò con foga e voracità sul mio cazzo duro, così da farmi godere nella sua bocca in pochi minuti. Quel giorno avrei voluto stare molto di più con lei, e soprattutto avrei voluto che la nostra amicizia complice si trasformasse in qualche cosa di più. Sarei stato disposto ad essere il suo ragazzo, sapendo che comunque non avrei potuto frenare la sua indole libera, ed accettare di condividerla con altri, infatti come disse una volta un saggio, meglio bella una torta condivisa con altri, che un tozzo di pane secco da solo.
scritto il
2024-04-05
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