La prima volta

di
genere
gay

Estate, noi ragazzi degli anni '70 andavamo in villeggiatura tutti insieme, tutta la famiglia, anche con parenti ed affini. Qui inizia la mia storia, in una casetta di villeggiatura sulle alture Liguri, in vacanza con gli zii e mio cugino Rocco. Purtroppo non ero così bravo a scuola, quindi dovevo studiare almeno un paio d'ore ogni giorno, perché questo era stato il consiglio delle mie professoresse e mia madre aveva obbedito , mettendomi a studiare nelle ore più calde, in camera da letto, che condividevo con Rocco, mio cugino. Così passavano i giorni, tra passeggiate sulle colline e ore di studio alla scrivania. Mio cugino passava sempre a guardarmi studiare, credo lo facesse più che altro per sfottermi...però mi faceva piacere, così potevo scambiare qualche parola e staccarmi dai libri. Però un pomeriggio, vuoi il caldo, vuoi la giovane età, al posto dei libri presi una vecchia rivista porno di mio padre(credo) e mentre la sfogliavo mi arrivò alle spalle Rocco. "Bravo ragazzo, invece di studiare ti fai le seghe sulle donnine di carta?!" e continuò con frasi del genere avvicinandosi sempre di più, fino a sfogliare lui stesso la rivista. Non sapevo cosa fare e nemmeno cosa dire, ero imbarazzato ma super eccitato. Lui aveva un boxer costume da bagno e torso nudo, ed era praticamente con il suo bacino all'altezza del mio viso. Aveva una erezione notevole, la tela del boxer era tesa e la sagoma del suo caxxo si vedeva distintamente. Nella foto della rivista si vedeva una donna che succhiava avidamente un cazzo gigantesco e Rocco si toccava da sopra i boxer... "adesso vado dallo zio e gli dico che non studi e ti fai le seghe " io per fermarlo allungo istintivamente una mano e lo prendo dall'elastico del boxer, che si abbassa leggermente. Lui si gira verso di me e se lo abbassa del tutto, mettendo in mostra un cazzo di tutto rispetto. "Se non vuoi che vada dagli zii, adesso una sega devi farla a me" non sapevo cosa fare, ero imbarazzato ma spaventato ed eccitato allo stesso tempo, quindi allungai la mano e lo presi, era strano per me, non avevo mai toccato il sesso di un'altra persone, men che meno di un uomo. Caldo, pulsante, con due/tre spinte di mano lo scappellai completamente , aveva una cappella grossa, scura, come per istinto lui si avvicina al mio viso e io non faccio nulla per evitarlo, anzi... apro la bocca e lui tenendo dalla base il cazzo duro, me lo spinge in bocca e poi ancora di più, fino in gola, poi mi afferra per i capelli che avevo molto lunghi sulle spalle, e inizia a scoparmi la bocca, con vigore, ma essendo anche lui molto eccitato, dopo pochi colpi mi riempie la bocca di crema calda, densa, leggermente salata, che mi cola dalla bocca sulla rivista. Mi alzo di scatto , mi pulisco con una mano e vado in bagno a sciacquarmi il viso. Lui mi segue , si avvicina al lavandino e mi dice "da oggi sarai la mia troia" poi prende il mio asciugamano e si pulisce. Ho pensato a questo episodio a lungo e sono rimasto leggermente scosso, ma ancora notevolmente eccitato. Questa cosa si è ripetuta per circa una settimana, lui entrava, guardava la foto sulla rivista cercando un bellissimo fermo immagine su un pompino, e voleva la stessa cosa. Passano così alcune settimane, siamo ad agosto, giornata calda, i miei con gli zii vanno a fare una gita al mare, chiedendo se vogliamo unirci a loro. Stranamente io declino l'offerta, con la scusa dello studio e Rocco si offre di farmi compagnia. So cosa ha in mente Rocco, ma questa volta voglio qualcosa di diverso, questa volta voglio godere anch'io, condurre il gioco. Ed infatti verso le due del pomeriggio la stessa scena si ripete, entra Rocco nella stanza, che stranamente è in penombra, si avvicina a me, guardando la foto sulla rivista...però si blocca subito ! Infatti non ci sono pompini, ma solo belle fighe che si fanno inculare. Gira le pagine ma il risultato non cambia. Mentre lui resta sbigottito a guardare le foto, mi alzo e vado lentamente verso il letto. Ho una canotta legata sulla pancia, sopra ai fianchi ed indosso un perizoma di mia madre. Ho solo 18 anni, e pochissimi peli sul corpo, da dietro sembro proprio una di quelle ragazze delle foto. Lui era già nudo, un fisico da nuotatore, addominali abbastanza definiti e spalle larghe, io minuto, con un gran bel culo glabro incorniciato da un perizoma rosso. Rocco balbetta e mi si avvicina alle spalle, mi afferra il petto come a cercare un seno che non ho, ma quando mi strizza i capezzoli mi fa godere. Sento il suo cazzo dietro alle natiche, ed il suo respiro caldo sul collo, mi spinge piano con tutto il corpo verso il letto, poi d'un tratto, uno spintone secco mi fa cadere a pancia sotto. Si inginocchia dietro di me, mi afferra per i fianchi e mi ficca un cuscino sotto alla pancia "butta in fuori il culo, troia, adesso ti do quello che cerchi"! Lo vedo afferrare un barattolo di crema dopo sole e con violenza mi scosta il perizoma. Poi sento qualcosa di fresco in mezzo alle natiche ed un dito che si fa spazio nel mio orifizio, poi due che scivolano su e giu. Poi sento qualcosa di grosso e di caldo appoggiarsi al mio buchetto stretto e pian piano lo sento spingere mentre mi tiene per i fianchi. Sono vergine e non riesce subito, così si afferra il cazzo e allargandomi il culo con una mano, mi ficca di prepotenza la cappella dentro. sento crescere il dolore misto a godimento, ho una erezione tosta, la cappella gonfia e sento la sua carne entrare nella mia. Appena scivola dentro un po' di più mi afferra di nuovo per i fianchi "mettiti in ginocchio, cagna, voglio che ti allarghi le natiche da solo" e continua a spingere. Obbedisco, mi allargo da solo il culo dolorante e lo prego di fare piano, che sento molto male ma lui imperterrito continua a spingere. Sento la sua pancia sbattere sul mio culo è arrivato alla radice e spinge come un pazzo. Su e giù, dentro e fuori...ho il culo in fiamme ma sto godendo, dalla mia cappella esce un rivoletto di crema fluida sul letto, mentre lui mi scopa da dietro stringendomi per i fianchi. Siamo andati avanti così per qualche minuto, che mi sembravano eterni, per un misto di godimento e dolore che mi mandava in estasi. Alla fine toglie il suo cazzo dal mio buco dolorante e mi schizza tutto sulla schiena. Sento il calore della sua crema sulla schiena e sulle natiche, lo strofina due o tre volte sulle mie natiche e poi mi dice " adesso vatti a fare una doccia, troia" i nostri genitori stasera mangiano fuori, quindi per qualche ora sarai a mia disposizione. Si gira ed esce dalla stanza.
scritto il
2024-05-06
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