I piedi di Giulia 5

di
genere
feticismo

La notte sognai che stavo facendo sesso con Giulia. Lei era a pecora, con le autoreggenti di nylon nere e io ero in ginocchio dietro di lei, come fossi stata un uomo. La scopavo, ma senza un dildo o uno strapon, non so come facessi. Forse col clitoride! Di fatto la possedevo. In un'altra parte del sogno, io le leccavo i piedi, lei sempre con le calze di nylon. Mi svegliai eccitatissima.
Mi tolsi il pigiama e per un attimo rimasi nuda, già aperta... mi misi i gambaletti bianchi di nylon, poi mi misi le ciabatte da piscina. Quei gambaletti li avevo indossati solo un paio di volte sotto ai jeans, mi intrigavano, ma mi sembravano un po' troppo. Era la prima volta che li usavo come oggetto sessuale. Mi guardai allo specchio: sembravo pronta per fare uno spettacolo porno. Anche se non c'è niente di più osceno dei calzini con le ciabatte, io ero infoiatissima, per di più con dei gambaletti di nylon bianco da segretaria porca. Mi misi a cavalcioni su un pomello della sedia e cominciai ad andare avanti e indietro col bacino, finche non venni. Trattenni a stento le urla.
Il pomeriggio con Giulia lo passammo a chiacchierare, per una volta non avevamo voglia di saltarci addosso.
Dato che quella sera uscivamo con Irene, lei si provò un paio di sandali davanti a me, un paio alla schiava "Questi mi sono sempre piaciuti! Ogni volta che te li mettevi, mi facevi impazzire, anche se non potevo dire nulla" Giulia sorrideva "Una volta che te li mettesti, ti sedesti in cucina ad aggiustarti il laccio sulla gamba... maledetta, e io a cercare di non guardarti!"
Giulia si mise a ridere "Ah, ma sentila, come guardava!"
Ci baciammo sulle labbra e poi lei si provò un altro paio di scarpe, stavolta delle decolleté nere. Erano quelle con cui la vidi quando faceva sesso col suo ragazzo nudo con i calzini, ma non glielo dissi.
"Con queste scarpe ti ci starebbero bene dei gambaletti di nylon!"
"Gambaletti di nylon? Proprio oscena! Come le giapponesi! No, magari dei calzini corti di pizzo nero"
Mi immaginai le sue gambe perfette e pensai che sarebbe stata da scoparla subito: "Ce li hai? Mettiteli stasera!"
Fece un sorriso furbo: "Certo che ce li ho"
Cenammo e ci preparammo.
Io mi misi dei sandali col tacco basso, senza calzini stavolta! Poi un vestito corto al ginocchio. Giulia si mise le decolleté nere coi calzini di pizzo nero, una minigonna blu e una maglietta elasticizzata nera a maniche corte. Con quelle gambe spettacolari, lei all'università deve avere la fila di uomini dietro col cazzo duro come il marmo...
Magari ce li avessi io! Ma ora quella che andava a letto con lei ero proprio io!
Prima di uscire mi disse: "Allora? Sto bene?" e fece una giravolta, alzando la minigonna. Era uno schianto.
"Sì, sei bellissima"
Uscimmo e incontrammo Irene in un locale che aveva il giardino e i tavolini fuori. Irene si era messa un vestito a fiori che esaltava le sue curve giunoniche, anche lei con i sandali con i tacchi, ovviamente. Ci salutammo e andammo a ordinare.
Una volta al banco, Irene ridendo disse a Giulia: "Te sempre coi calzini fetish! Brava brava!"
"Ma dai, non sono fetish!"
"No, ti sei messa cose più fetish altre volte. Questi sono carini, fanno un po' scolaretta"
Ci servirono e andammo a sederci fuori. Iniziammo a rilassarci e a bere un po', chiacchierando di cosa facevamo in quei giorni. Via via diventavamo un po' più brille, e Irene riprese:
"No, scherzavo, non sono fetishi tuoi calzini. A me piace tantissimo il pizzo nero, ho un paio di calze così. L'intimo sexy femminile non è fetish, è l'intimo degli uomini che è sempre fetish"
Io mi misi a ridere le chiesi: "Come, sempre fetish?"
"Eh, sì! Una donna con le calze o l'intimo di pizzo è sensuale. Anche elegante. O con una vestaglia e il reggicalze. Ma un uomo? Con l'intimo?"
Io mi stavo divertendo e arrapando contemporaneamente.
"Un uomo nudo con i calzini invece è fetish! O coi calzini e la canottiera?" Si mise a ridere. Giulia sorrideva, ma sembrava in imbarazzo.
"Farebbe molto marito anni '50. Eppure i ragazzi stanno spesso con i calzini e basta. Saranno tutti feticisti!"
Guardai Giulia, che sembrava in apnea.
"Vi è mai capitato a voi? Di sicuro sì!"
"Cosa?" le chiesi.
"Che quello con cui sei a letto si tolga tutto, tranne i calzini! Guarda che succede spesso! O quando si rimettono la maglietta e vanno in giro per casa con calzini e maglietta... no veramente osceni!" e si mise a ridere.
Giulia finalmente si mise a ridere e mi rilassai anche io.
Più tardi arrivò al nostro tavolo un amico di Giulia: "Vi presento Marco"
Ci salutammo e ci presentammo e l'amico di Irene si sedette con noi una ventina di minuti. Parlavamo tutti insieme, ma si vedeva che l'attenzione di lei e lui era concentrata l'uno sull'altra.
A un certo punto andarono a ordinare qualcos'altro e sparirono. Io e Giulia dopo una decina di minuti che eravamo al tavolo per conto nostro ci guardammo e ci mettemmo a ridere: "Che dici? Andiamo via?"
"Sì, dai! Tanto non tornano"
Tornammo a casa a piedi.
A un certo punto della strada, improvvisamente, Giulia disse: "Spero proprio che la spacchi in due!"
La guardai un po' stupita e lei mi sorrise: "Sì, la deve proprio sfondare!"
E aggiunse: "E spero che se lo trovi col cazzo ritto in calzini e canottiera!"
Ci mettemmo a ridere.

Nel frattempo, Irene guardava nello specchio le proprie forme sinuose, a quattro zampe sul letto di Marco. Si era lasciata addosso i sandali e gemeva, guardando Marco che la teneva per i fianchi e la penetrava profondamente, piano piano. Si era lasciato addosso soltanto i calzini. La passione aveva fatto dimenticare quello che avevano ai piedi.
scritto il
2024-08-23
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