Un vicino tuttofare. Arrivano i parenti!

di
genere
orge

Biagio e Valeria mi aiutarono a ricompormi dopo quella cavalcata che mi aveva completamente sconvolto. Tra l’altro la notte prima avevo dormito davvero poco, poi le ore passate al lavoro e infine il fisting profondo col braccione di Valeria e l’arrivo di Biagio… per di più avevo la pancia piena di sborra e il retto fuori dall’ano e allora Valeria si era occupata di drenarmi l’intestino, spompinandomi il prolasso e succhiando (e ingoiando di gusto) buona parte della (molta) sborra che il suo dotato marito mi aveva sparato nel culo e rimettendomi poi dentro il (grosso) prolasso, che però, nonostante le dimensioni, rientrò senza molte difficoltà… dovetti farmi comunque una doccia da loro prima di potermi rivestire, appiccicato com’ero di sborra e merda, e quindi uscire per tornare a casa, che si trovava soltanto nella scala attigua, ma ero davvero conciato male! Mentre mi asciugavo sentivo il cellulare di là che pigolava per l’arrivo di alcuni messaggi in chat. Evidentemente Valeria e Biagio se li stavano guardando perché li sentivo commentare e ridere, così, una volta uscito dal bagno, diedi un’occhiata anch’io! “Dove sei coglione?” era mia moglie che, come al solito molto gentilmente, mi invitava a darle un segno della mia esistenza… eppoi mi accorsi di essere entrato a far parte di un gruppo chat creato manco a dirlo dalla mia vulcanica suocera che lei, raffinata ed erudita com’era, aveva chiamato “Sto cazzo!”, titolo che in realtà però rispecchiava perfettamente l’argomento e nella quale aveva pubblicato delle brevi clip e alcune foto… la maggior parte riguardavano il loro incontro con Biagio al mattino! La prima clip era con Biagio che veniva straripando in faccia a lei e a mia moglie! Avevano le facce completamente ricoperte di sperma e anche i capelli… nella clip si vedeva che lui ansimando poggiava l’enorme glande sulla fronte di mia suocera sussurrando, mentre arrivava all’apice del godimento: “Ora vengo troia, ohoooo!” e un potente fiotto l’aveva letteralmente irrorata, seguito in rapida successione da altri che sparava a forte pressione, lunghi, spessi… “Ci ha fatto la maschera di bellezza!” diceva mia suocera ridendo nella clip… e, aggiungeva giuliva, rivolgendosi alla figlia che aveva gli occhi chiusi e che cercava di ripulirli dal copioso seme che la imbrattava, occhi, faccia e buona parte del collo e già un po’ rappreso vista la densità: “non te lo togliere che fa bene alla pelle!”…e lei, con una delle sue classiche risposte da vera babbiona: “Sì mamma ma non ci vedo con gli occhi incollati…un po’ lo sposto!”. Nella clip dopo si vedeva sempre la mia mogliettina con la faccia ancora ricoperta da uno spesso strato di sborra rappresa e che stranamente le si era concentrata sul mento rendendoglielo più spesso, appuntito e un po’ ridicolo, mentre si faceva inculare prona… la clip, sempre girata dalla mia cara suocera costantemente piena di inventiva, partiva facendo vedere quanto fosse mostruosamente allargato l’ano del suo piccolo culo… mentre lei godeva e spruzzava a ripetizione piscio dalla fica… per poi soffermarsi sulla pancia a punta, perché il cazzo era talmente duro e lungo (quasi 50 cm!) che gliela spingeva verso il basso facendole assumere una forma ovoidale davvero curiosa! E mentre la mia mogliettina ripeteva affannosamente: “M…mi sta sventrando!” mia suocera con voce allegra: “Guardate nipotini cosa vi ho preparato se ci venite e trovare!” e di rimando la prima nipote, Mariarita, le aveva spedito la foto di un cazzo di cavallo lungo circa un metro! Non era casuale, infatti lei era veterinaria e lavorava per il più grosso maneggio della loro zona che poi era di proprietà di suo nonno, ricco proprietario terriero da generazioni… gli altri nipoti sono: Giovanni, il maggiore, che vive tutt’ora a Londra, regolarmente sposato con un uomo centro-africano di circa 10 anni più grande di lui, e Andrea, l’ultimo che aveva appena compiuto 18 anni. L’altra nipote, la mezzana, era Teresa, studentessa di Medicina all’ultimo anno, doveva ormai solo dare la tesi… voleva trasferirsi dalle nostre parti con la sua compagna per specializzarsi in Chirurgia ma con un occhio, molto interessato, alla Proctologia! Mia nuora si chiama Gina e mio cognato Alfonso, superdotato pure lui (circa 25 cm , mia suocera diceva che in questo somigliava alla buonanima!). Dichiaratamente bisessuale, non riusciva ad avere (e mantenere) l’erezione senza che un cazzo lo penetrasse, per un presunto “trauma psicologico” subito anni prima mentre era al bordello gestito da sua mamma… pare l’avesse vista proprio quella volta che se la sfondavano in tre… e così dal primo giorno in cui si era fidanzato con Gina veniva regolarmente inculato dal suocero, anche lui molto ben dotato, in modo che poi si potesse fottere la figlia! Giorgio, questo il nome del suocero, era rimasto vedovo da poco ma, mentre era in vita, sua moglie, la cara e troia Lucrezia, deceduta per un tumore (che riposi in pace), lo aveva sempre e felicemente assecondato, così Gina aveva dormito, per anni, regolarmente ospite del letto coniugale, anche successivamente e anzi a maggior ragione dopo il fidanzamento con Alfonso! La risposta di Gina sulla chat non si era lasciata attendere e le aveva inviato una foto di lei con una bottiglia da un litro infilata nell’ano dal fondo! E con una didascalia che diceva: “Ma solo per i nipoti??” con una faccina imbronciata! Mia suocera doveva averle risposto che Biagio era sempre in tiro e così lei aveva mandato un’altra foto, stavolta senza bottiglia, mettendo in bella mostra un diametro anale davvero impressionante, e con un sorriso e un cuore. Biagio e Valeria erano davvero sorpresi (da che pulpito!) perché mai avrebbero immaginato che persone tanto apparentemente normali potessero invece vivere la loro sessualità in maniera così “fantasiosa”… “Ma meglio! - aveva sentenziato Valeria - piuttosto che in un altro modo meglio che le tensioni famigliari si sfoghino… i giornali sono pure troppo pieni di uccisioni in famiglia!” ma le nostre “tensioni famigliari” erano solo quelle dei cazzi duri che ci piaceva maneggiare… e ora io, che pure avevo partecipato in passato alle orge a casa di mia suocera con mio cognato, anche prima che si fidanzasse con la moglie (e col suocero), in un ruolo quasi sempre attivo, e anche a casa di Giorgio, ora che avevo incontrato Biagio mi sentivo diverso e l’incredibile esperienza di fisting con Valeria mi aveva spostato ancora di più dal mio lato passivo… per esempio mi dispiaceva un po’ lasciare Biagio però era ora di rincasare, anche perché ero curioso di sapere se qualcuno dei parenti aveva davvero deciso di venire da noi a fare conoscenza del nostro amico e la nuova chat di gruppo, creata apposta, ora taceva. “Ciao cari, vado. Grazie Valeria per avermi dato una mano…” e lei, troia più che mai, ridendo: “Si può sempre migliorare…la prossima volta posso dartene due!”…e Biagio: “e io ti allargo gli orizzonti quando vuoi…” e ci salutammo con un bacino quasi romantico sulla bocca per uno, e come se dovessimo rivederci chissà quando, mentre magari la mia vulcanica suocera aveva già organizzato un altro incontro serale! Ma ripeto: a me dispiaceva lasciare Biagio e forse un po’ anche a lui lasciare me. E, al mio rientro a casa, stranamente non mi chiesero dove fossi stato, forse perché molto eccitate da quello che stava per accadere, infatti mi dissero che entro un’oretta sarei dovuto andare in aeroporto (non lontano da casa nostra) a prendere Gina e Andrea! “Sai? – disse mia suocera tutta contenta – Andrea ha chiesto come (ulteriore) regalo di compleanno (il 18°) di venire qui a conoscere Biagio…”. Andrea era un po’ “il caso” di famiglia. In realtà tutti loro erano passati dal letto di Giorgio, il padre-padrone ricco e potente che in pratica, in cambio delle loro marchette, li manteneva in agi e lussi… aiutava anche noi, per esempio ci aveva regalato gli infissi nuovi e i condizionatori, come ricompensa di alcuni “servizi” fatti in questi anni, però erano solo briciole, i soldi veri li dava a loro, ma ovviamente per noi era sempre cosa buona tenercelo amico. Ora, poi, che la moglie era morta, le sue pretese sessuali e non solo sugli altri membri della famiglia erano ancora aumentate… l’unico che proprio non si sottometteva era Andrea! E questo dava molto fastidio al “Patron” anche perché Andrea era proprio un bel tipino! Non molto alto, ma con un fisico statuario costruito in ben 15 anni di nuoto, gli ultimi cinque di livello agonistico, completamente glabro, carnagione chiara, tante lentiggini, zigomi alti, un bel sorriso accattivante quasi sempre stampato sul viso con denti bianchissimi, belle labbra e splendidi occhi verdi dal taglio orientaleggiante. Portava i capelli un po’ lunghi e di un castano scuro, vita e ginocchia sottili, un bel culo (dalle nostre parti lo chiamano “a mandolino”). Sembra che, nonostante le chiare tendenze omosessuali, fosse ancora vergine!, pur avendo tantissimi bei ragazzi, tra piscina e scuola, che gli ronzavano intorno. Ora frequentava il IV anno di Liceo Classico (rigorosamente privato!) e voleva iscriversi all’Università per fare Zootecnia ma Giorgio aveva già ripetutamente minacciato di non pagargli più gli studi, anche perché lui voleva andarsene a Roma mentre invece il capo, per tenerselo più vicino, voleva farlo iscrivere a Napoli. Ma tanto non cedeva alle avance, pur se il vecchio le aveva provate davvero tutte, regalandogli anche cose molto costose, più che a tutti gli altri nipoti, compresa ad esempio la macchina (e che macchina!) per il suo diciottesimo! Alle intercessioni di sua madre che gli spiegava i tanti vantaggi (ulteriori) di cui avrebbe potuto godere se avesse dato il culo (a maggior ragione se davvero ancora vergine!) al nonno, aveva sempre risposto sprezzante: “Ma è vecchio… non mi piace!” ora però con Biagio le cose sembravano finalmente cambiate, perché in un video che non avevo visto e che le troie mi mostrarono con grande entusiasmo, si capiva che l’enorme superdotato che si scopava nonna e zia non era più giovane! E la nonna sapientemente l’aveva inviata solo a madre e figlio, ottenendo praticamente subito la risposta che voleva… il nostro era davvero un vicino tuttofare! E infatti mia suocera e mia moglie, praticamente in coro, mi avevano praticamente ordinato di: 1. : invitare Biagio e Valeria a cena e 2. : chiedere a Biagio di accompagnarmi in aeroporto, così intanto si sarebbero conosciuti durante il tragitto (per la verità abbastanza breve) fino a casa nostra. L’idea era di organizzare, e mia suocera in queste cose, visto il suo vecchio lavoro da maitresse come vi ho già raccontato, era un portento straordinario, un “puttan-party” come lo chiamava lei… avrebbero preparato degli stuzzichini (comperati al supermercato e ovviamente anche di questo incaricarono il sottoscritto!) ma si sarebbero fatte trovare (lei, Valeria e mia moglie) “vestite” da baldracche, che poi in realtà era la loro condizione normale al di là delle apparenze di grande rispettabilità che ostentavano in tutti i luoghi che frequentavano, dal posto di lavoro alla parrocchia! Abitini osé erano stati previsti anche per me, sul modello trav, idem per Andrea, mentre Biagio, visto il fisico scultoreo e l’enormità del suo membro, sarebbe rimasto completamente nudo. Mi opposi decisamente: “Penso che Andrea vada avvicinato in modo completamente diverso! La prenderà come una carnevalata e se ne andrà via come suo solito (era già accaduto ripetutamente in situazioni simili…), poi passeremo la serata a cercarlo in giro per la Regione. Penso che invece dovremmo accoglierli in modo normale e poi aspettare che sia lui a fare la prima mossa, tanto lo sa con chi ha a che fare! Poi lo sapete che Biagio risulta simpatico a prima vista no? è difficile resistergli! Io penso che Andrea, se è davvero interessato come sembra, gli farà subito la corte, ha fatto 1000 km per incontrarlo… poi da cosa nasce cosa, se saremo intelligenti e sapremo aspettare magari domattina resterò a casa dal lavoro pure io!” e mia moglie: “Ohooo… senti, senti: « è difficile resistergli! » ma questo è amore!...”, mi diede particolarmente fastidio e sbottai: “Senti troia tu cerca di non rompere… sappiate che mi dà molto fastidio che quando si tratta di accattivarvi i cazzi vi servo e dopo ve li pappate da sole tu e quest’altra troia!” e lei serafica: “E tu come sai che sono rimasta a casa dal lavoro? Sei stato con Biagio tutto questo tempo? Non riesci proprio a stargli lontano!?!” e io ribattei subito: “E tu invece?? Ti ho visto nel video come godevi da quella scrofa che sei, con tutto il suo cazzone piantato nel culo!” e mia suocera con molta calma: “Dai non litigate, siamo tutti innamorati di Biagio! E dobbiamo collaborare per tenercelo ben stretto...”, “Sì infatti, io volevo dire che non ha senso farvi trovare in stile casa d’appuntamenti. Ora chiamo Biagio e poi vado al supermercato a prendere qualcosa di buono per stasera…” e mia moglie: “Ecco, fa quello che devi fare e non prendere troppe iniziative!” ma mia suocera ancora una volta mi diede ragione e così, dopo aver chiamato Biagio e avergli brevemente spiegato (e lui fu ben felice, insieme a sua moglie, di partecipare alla nostra “cena”) ci demmo appuntamento per le 17.30, convenendo che saremmo andati in aeroporto con la sua macchina… ma pure su questo mia moglie ebbe da ridire: “Se vai con la tua guidi tu e intanto Biagio può mettere il cazzo in mano ad Andrea e a quell’altra troia!” ma di nuovo mia suocera fu d’accordo con me: “Invece è meglio così: si infoiano lungo il tragitto… arriveranno qua che lo vorranno subito. Ricordati sempre che guardare e non toccare son cose da crepare!”. E così, dopo essere andato e tornato dal supermercato dove saccheggiai il reparto Gastronomia, perché ridendo e scherzando eravamo in 7 e le mie troie non cucinano (in casa l’addetto pure di questo ero io ma ormai pur volendo non c’era più tempo) e data una sistemata alla casa che ne aveva proprio bisogno, mi preparai per andare in aeroporto. Intanto pure le troie si erano messe ben in ordine per l’evento: mia moglie era addirittura riuscite a prendere al volo un appuntamento dalla nostra parrucchiera/estetista per farsi fare una piega e qualche ritocco che così all’ultimo momento era un vero miracolo. Biagio e Valeria arrivarono puntualissimi alle 17.25, anche lei si era messa in tiro mentre lui mi sorprese perché invece del solito pantaloncino/maglietta aveva indossato un paio di pantaloni chiari e una bella T-shirt azzurrina. I pantaloni erano a gamba stretta e si vedeva benissimo l’enorme rigonfiamento di lato alla gamba sinistra, che curiosamente finiva con una curva sul ginocchio, come fosse gonfio! Era di un provocante incredibile, infatti restammo tutti allibiti e immediatamente ci assalì la voglia di toccarlo… ma Valeria ci richiamò all’ordine perché era proprio ora di andare: “Non vorrete farli aspettare no? Ci pensiamo dopo!” Così ci mettemmo in macchina, Biagio aveva un bel van che teneva sempre lucido e profumato… lungo il tragitto avevo il cazzetto in tiro e davvero non riuscivo a staccare gli occhi da quella meraviglia, mentre lui sorrideva senza dire niente. Da casa nostra all’aeroporto ci sono meno di 20 minuti di tragitto ma mi sembrava di non arrivare più, rischiai di venire negli slip, e tra l’altro avevo messo quelli più carini che avevo (pur sempre maschili ben inteso) in microfibra. Gina e Andrea erano già sul ciglio del marciapiede vicino all’uscita dei Voli Interni, lei sempre una gran gnocca, vestita con un coordinato pantaloni-giacca chiaro, sicuramente costoso, scarpe e borsa della marca che veste il diavolo, occhiali da sole e capelli biondi e ricci (permanente), mentre Andre un jeans a gamba larga classico azzurro che copriva le scarpe, T-shirt viola chiaro in maglina e anche lui occhiali scuri. Biagio accostò e scendemmo… notarono subito “l’outfit” del nostro e infatti Gina si tolse immediatamente gli occhiali portandosi una stanghetta alla bocca e sorridendo compiaciuta. Andrea invece proprio arrossì, ma anche lui sorrise e ci salutò cordialmente: “Lei è il signor Biagio suppongo…” e lui di rimando: “Sì certo”, “Mia nonna mi ha molto parlato di lei…” e lui: “Sì ma diamoci del tu… e prego salite che sennò per come ho dovuto fermarmi ci inculano!” e detto fatto aprì il bagagliaio, prese la sola ma grossa valigia che i nostri ospiti avevano al seguito e, come pesasse 100 g, la mise in macchina mentre Gina, sorridendo disse come tra sé: “Magari!”. In tutti quei movimenti il “tubo” gli si era spostato, diventando ancora più evidente e non solo noi ma anche qualcuna tra le persone che affollavano il marciapiede lo guardavano tra l’ammirato e l’incredulo, ma lui entrò subito in macchina e mise in moto: “Che fate?? Restate qua??”, “Andrea – dissi sapendo di fargli piacere e non solo per il mal d’auto! – va tu avanti di fianco a Biagio” e mentre ci sedevamo Gina, sorridendo e facendomi l’occhiolino un po’ a bassa voce: “Almeno se lo guarda bene!”. Una volta partiti Andrea tirò fuori il cellulare, come fanno grosso modo tutti i ragazzi della sua età e fece partire un video… si sentiva la voce di mia moglie: “Ohooo, ma è impossibile…continuo a venire col tuo enorme cazzone nel culo! Mi stai sfondando tutta… Ahaaaa sììì, pompa...forte dai… pompaaa!”. Era il video che mia suocera aveva mandato solo ad Andrea e Gina, in cui si intravedeva il viso di Biagio… “Ma quanto è largo?” chiese con voce calma al nostro autista, e lui con voce seria: “almeno 9-10 cm”, “Urca! Ci vogliono due cazzi come il mio per fare solo la larghezza del tuo!” eh sì, perché Andrea soffriva di ipoplasia cioè aveva un cazzetto piccolissimo, quando era duro arrivava a 4-5 cm, ma due grosse palle! Non si sapeva molto su di lui come vi dicevo, ma la leggenda riferisce che fosse un super eiaculatore, cioè che fosse in grado di sborrare come una fontana! “Sì – fece Gina “core de mamma” – è nato col cazzo piccolo… lo abbiamo fatto curare fin da bambino ma questo è!” e Biagio, accelerando un po’, probabilmente perché gli stava aumentando la voglia: “Non tutti i mali vengono per nuocere… piccolo cazzo ma gran bel culo!” e ridemmo tutti, pure Andrea che in genere era sempre serioso… anche questo come molti adolescenti… e Andrea riprese, stavolta con un tono di voce un po’ alterato, emozionato: “tu sei un vero mostro…è davvero un cazzo enorme!” e Biagio: “Siamo tutti mostri… dobbiamo solo scegliere la dimensione in cui esserlo veramente!”, e lui, lingua veloce: “Tu hai una dimensione gigante!” e ridemmo di nuovo! Così tra una risata e l’altra finalmente arrivammo a casa. Appena entrati mia suocera, che ci aveva aperto, abbracciò e baciò calorosamente il nipote e, come fosse la cosa più normale del mondo, subito dopo diede un bacio in bocca alla nuora: “Siamo felici che siete qui!” disse emozionata e… anche mia moglie si avvicinò, mollando quello che stava facendo (preparare la tavola) e, anche lei con un languido “Ciao” salutò Andrea baciandolo sulle guance e succhiò le labbra della cognata infilandole la lingua in bocca! “Menomale che non porti il rossetto sennò te lo mangiavano! E che cazzo!” fece Valeria ridendo… e mia suocera, da buon anfitrione, come suo solito, fece le presentazioni: “Questa, cara Gina, è Valeria, la nostra vicina di casa, moglie del nostro Biagio” e Gina: “Wow…chissà che culo rotto!", “Sì cara… ma tra poco lo sfonda pure a te, sta serena!” e Gina di rimando, sorridendo: “Mi infilo una bottiglia da 1 litro dal fondo!… più che altro mi potrà allargare un po’ di più!” e risero, e anche Valeria la baciò in bocca… “cazzo ma ce l’hai il rossetto!” e Gina “Sì, trasparente e…lubrificante!” , “E questo bel ragazzino??”, “Lui – fece Gina con un gran sorriso – è mio figlio Andrea, carino vero??” e Andrea, un po’ scostante: “Buongiorno signora… ma niente baci per cortesia…”, “tranquillo ragazzino, non mi dispero! Carino ma un po’ acidino” rivolgendosi a Gina che fece spallucce: “Sono giovani, che ci vuoi fare?”, “Ma Biagio??” chiese Valeria sorpresa di non vederlo, infatti aveva lasciato sul portico la grossa e pesante valigia e si era dileguato: “Ha detto che andava a mettersi qualcosa di più comodo” risposi io…”Più comodo??” e, con una tipica osservazione da moglie: “Tra poco lo spogliamo nudo… e chi lo capisce!”, “Mamma vorrei cambiarmi pure io…” tagliò corto Andrea… “Sì caro – rispose mia suocera – vieni di là che vi abbiamo preparato la stanza, così ti puoi mettere in libertà”; e lui: “… dovrei andare anche in bagno…”, “Bene caro!” e, con viso serio ed espressione dura, gli mimò la lunghezza dell’enorme cazzo con gli indici delle mani, e aggiunse, come fosse la cosa più ovvia che lui dovesse prenderlo in culo: “è cosa buona, scaricati più che puoi! Mica vuoi un clistè a nonna? Perché più ti pulisci meglio ti entra!”… e lui un po’ imbarazzato, rosso in viso: “No, no, non serve nonna… grazie!” e così lo accompagnò mentre noi aspettavamo di vedere come si sarebbe presentato Biagio, cioè in quale “mise” provocante sarebbe arrivato… e infatti di lì a poco fece il suo ingresso con un paio di pantaloni neri a mezza gamba, elasticizzati, un modello da ciclista che davvero rendeva il suo enorme pacco ancora più mastodontico! E mentre tutti noi lo guardavamo ammirati, moglie compresa, lui ci sorprese con uno dei suoi soliti motti: “Avete visto la madonna?? Ma la troietta dov’è??” e ovviamente ci venne da ridere… e Valeria: “è di là al cesso, tranquillo… aveva bisogno di cacare…così la pista sarà più libera!” e mia moglie un po’ contrariata: “Oh Valeria… il mio nipotino!”, “Eh sì, però mi sa che non vede l’ora il nipotino – commentando con voce ironica – gli tira il buco del culo!”, “Sta tornando di qua… finitela su! – fece mia suocera – è al cesso a svuotarsi, poi si è preparato un bel completino per la cena. Biagio vedrai com’è carino!” e lui: “sì ma sta menata della cena, mi sta già venendo duro…” e Gina sorridendo: “Su signor Biagio, un po’ di romanticismo… dopo tutto è ancora vergine… è un momento importante… ” e lui con una delle sue sentenze: “Va bene… la mamma è sempre la mamma… faremo con calma!” e di lì a poco Andrea tornò in sala con un bel completino chiaro, molto elegante che effettivamente gli dava un aspetto molto femminile… compresi gli zoccoletti che facevano vedere dei bei piedini con le unghie smaltate anche se in modo non troppo appariscente. Aveva questi pantaloncini a palloncino che parevano quasi una minigonna, e la magliettina giallina che, per come era fatta, gli trasformava i pettorali muscolosi in due tette seconda/terza misura! Insomma sembrava davvero una ragazza e anche i suoi movimenti erano più aggraziati, come se la parte femminile in lui/lei, per una sorta di metamorfosi, in quei pochi minuti passati a cambiarsi, avesse sostituito l’adolescente un po’ acidulo che avevamo prelevato all’aeroporto. “Che bella gnocca!” fece il solito Biagio sorridendo compiaciuto, mentre Andrea non staccava gli occhi dall’incommensurabile pacco che già iniziava ad avere qualche scossone! E così mia moglie, ridendo: “Mettiamoci a tavola dai, che sennò qua finiamo prima di cominciare! Andrea, mettiti qua, e tu Biagio, qui vicino a lui… Andrea sei contenta – le venne in automatico il femminile! – di stare vicino al nostro caro signor Biagio??” e lui un po’ isterica: “Sì zia ma ti prego non trattarmi come quando avevo 10 anni!”, e lei: “Hai ragione… è che siamo tutti così contenti che siete qua… ” ci sedemmo ma Andrea senza più curarsi di noi e come ipnotizzato dall’enorme pacco del nostro ospite, subito iniziò ad accarezzarlo prima con tutto il palmo aperto e poi con l’indice e il medio della mano destra (lui era seduto alla sua sinistra) finché non si fermò tra la corona e il prepuzio dicendo tra sé, come ipnotizzato: “Eccolo qua, il punto giusto!” , vellicandolo deciso! Biagio immediatamente sussultò e rivolgendosi a Gina: “Cara signora mi sa che la “ragazza” è stufa di aspettare il romanticismo!” mentre il suo cazzo già si gonfiava a dismisura, letteralmente aprendo da sé i pantaloncini che anche se non troppo strettamente ma pure erano legati in alto, strisciandogli sull’addome muscoloso e uscendo di fuori per una trentina di centimetri… noi eravamo tutti allibiti a guardare lo spettacolo, in assoluto silenzio, solo Gina stava lì col suo cellulare a riprendere tutta l’impressionante scena di quella mega-erezione e inviò pure un vocale: “Alfò è incredibile: questo non è un uomo, è un ciuccio!”… Andrea con gran voluttà sciolse il nodo che teneva chiusi i pantaloni del nostro superuomo e li abbassò, aiutato da lui che si inarcò un po’ sulla sedia…a quel punto l’enorme cazzo era completamente eretto in tutta la sua spaventosa lunghezza, e sporgeva dal tavolo con vera indecenza, gonfio, con la cappellona rosso vermiglio che pareva esplodere, ricoperto di quelle enormi vene pulsanti che lo rendevamo una vera statua vivente… e ancora Andrea, letteralmente sbavando e come parlando tra sè: “è proprio mostruoso!” e con movimenti molto calmi, piegandosi in avanti, ci appoggiò sopra le labbra, prima per baciarlo, poi per succhiarlo aprendo più possibile la bocca ma senza poter introdurvi tutta la cappella date le dimensioni disumane!…ma non durò molto perché Biagio, evidentemente sollecitato come non si aspettava e vinto da quei modi così sensuali, iniziò a sospirare e a godere: “Vengo…sto già venendo!” e Valeria: “Di già?? Non è da te caro…” “Sì ma non…non resisto più…sborro, ti vengo in bocca troia!” e ululando a tutta voce: “Ohoooooo eccolo che vieneeee!” e immediatamente partì un primo, lungo e spesso fiotto di sperma che investì Andrea in piena faccia ricoprendogli tutta la guancia destra e parte del collo, ma lui da esperto pompinaro, il che un po’ ci sorprese, non si lasciò sopraffare e gli stimolò ulteriormente il cazzone palpitante con la lingua e segandolo alla base con la mano destra aperta, e così il membro congesto, gonfiandosi ancora in maniera impressionante, vomitò di nuovo tra gli improperi e i gemiti di piacere del suo proprietario, stavolta centrandogli la bocca spalancata e pronta a raccogliere tutto il seme caldo in uscita dall’enorme giacimento sottostante… poi ancora un fiotto, poi due, poi tre…sembrava non finire mai, mentre la bocca golosa assaporava e ingoiava più che poteva, senza però poter contenere il fiume di sborra che ormai gli sbrodolava abbondantemente sulla magliettina. E Gina ancora faceva la cine-operatrice e inviava vocali deliranti del tipo: “Alfò ma hai visto?? Il nostro giovanotto… ma t’immagini a infilarti tu un bestione del genere?? Chissà come ti viene duro!” e rideva… Gina evidentemente era già andata fuori di testa, mentre mia moglie, pure se in modo diverso, non era da meno!: “Abbiamo capito: ceneremo dopo!” e lui, tra un ingoio e l’altro: “ma zia, io sto già cenando!” A quel punto mia suocera lo spostò delicatamente dal nerchione che aveva esaurito per il momento le sue cartucce, baciandogli la bocca sborrata e, prendendo Biagio per mano…: “Dai spostiamoci tutti sul divano che ti facciamo godere!” e così lui, quasi ipnotizzato ma con l’enorme nerchia ancora spaventosamente in tiro, la seguì docilmente. Intanto tutti noi c’eravamo messi comodi, pure Valeria che finalmente potemmo vedere nuda, con le sue forme grosse: aveva le tette addirittura più enormi di quelle di mia moglie che aveva una settima, lei doveva far fatica a trovare i reggiseni viste le tette giganti che le occupavano tutto il torace e parte del grosso addome! Mia suocera come suo solito prese subito il comando delle operazioni: “Tu Francesca e tu Valeria leccategli i piedi, io e Gina, che continuava nel frattempo con le riprese (e i vocali…:“Alfò è venuto come un cavallo ma è ancora duro come il marmo!”) ci occuperemo di quei due enormi zaini (i coglioni!). Massimo tu aiuta nostro nipote: prendi la vasellina e lubrificagli il culo, poi il cazzone e dopo fallo accomodare!”, intanto Andre era un po’ preoccupato: “Zio ce la farò? È così immenso!”, io non gli risposi niente, anche perché un po’ mi infastidiva che Biagio si scopasse il giovanotto! Mi cosparsi la mano di vasellina filante e, mentre lui si metteva prono sul divano, io gli infilai un po’ bruscamente due dita nel culo: “Ma non sei vergine! Guarda qua che garage!” e lui: “Me lo sono demolito coi dildi… prestati da mia sorella Mariarita che ne ha una collezione enorme! L’ultimo che ho provato si chiamava GGolia XXL!... Ma uomini mai… zio è proprio mostruoso vero?? Tu lo hai provato no?”, “Sì è mostruoso davvero…dai, aiutami a lubrificarlo bene, sentirai come ti sfonda dentro!”, e così facemmo, mentre il resto del gruppo faceva ordinatamente la sua parte secondo gli ordini: Francesca e Valeria leccando i piedi e succhiando le dita del nostro superuomo: “Hai mai preso un piede nel culo Francesca??”, “No… ma certo… mi piacerebbe provare… magari è la volta buona che prolasso pure io!” e mentre si baciavano languidamente strofinandosi tette con tette, Valeria: “Oggi è la giornata giusta cara, vedrai come ti piacerà!” E così mia suocera e Gina, dedicate, culoni all’aria con gli ani aperti, a succhiare le mostruose palle del nostro: “Sono davvero enormi Gina mia… è incredibile no?” e lei, staccando un attimo la bocca ingorda dal gigantesco testicolo (il destro): “Sì ed è talmente pieno pure se è appena venuto!… ma dopo io lo voglio provare questo cazzone… mica ho fatto tutta sta strada per le palle!” e risero leccando e leccandosi a vicenda lingua con lingua! Intanto io e Andrea avevamo messo moltissima vasellina sull’enorme palo, mentre Biagio godeva sempre di più e ansimava preso com’era tra tanti fuochi, col cazzo che ora era sicuramente al massimo dell’erezione… “ora ti puoi accomodare caro” e lui: “Sì zio, il momento è arrivato…” e con grande agilità (era un atleta davvero in forma!) si mise in piedi sul divano, rivolto in avanti, e si posizionò con la mano destra la punta del gigantesco nerchione sull’ano scivoloso, poi ci si sedette sopra, lasciando che il suo peso facesse il resto! La colonna di carne era talmente dura che si abbassò solo un po’ sotto di lui che pure sarà stato intorno ai 70 kg tutti di muscoli, invece l’ano ben lubrificato iniziò ad aprirsi e a dilatarsi con dei rumori sinistri, come si stesse sfaldando per il calibro dell’enorme proiettile che gli stava entrando nella canna del suo intestino: “Ohoooo…altro che dildo! Questo è un cavallo!” e Gina: “Questa la devo filmare!” e recuperò a gran velocità il suo cellulare dal tavolo dove lo aveva lasciato e si mise a inquadrare il buchetto completamente aperto, sformato e slargato sul gigantesco membro… gli era entrato per una decina di centimetri mentre lui già risentiva gli effetti dell’enorme dilatazione del suo antro: “Ohooo mi sembra di esplodere!” a quel punto io lo aiutai a scendere ancora di più, aveva ancora una quarantina di centimetri da ingoiare e parola mia se li sarebbe dovuti infilare tutti fino all’ultimo millimetro lo stronzo!: “Vieni Andrea, rilassati e spingi come per cacare! Ti aprirai di più…” e così fece, tirando una enorme scorreggia… ma ora che l’aria era uscita l’enorme nerchia poteva finalmente farsi strada nelle sue viscere… “Mi sta esplodendo la testa dal godimento!…” ora i cm erano una trentina e già iniziava a vedersi la cappellona strisciare sotto la pelle dell’addome magro e muscoloso, ma non lo sfiorai, per evitare che Biagio venisse di nuovo: era troppo presto e comunque lui stava davvero godendo del nostro giovane frocio e di tutto quello che io e le troie gli stavano facendo! Comunque era vero: Andrea aveva un minicazzo, non più di 5 cm ora che era eretto, ma due palle molto grosse, non come Biagio ovviamente, ma comunque abbastanza impressionanti. E mia suocera mai paga di porcherie: “Segagli il cazzino… magari ci annaffia!” e così feci con molta perizia, lui godeva e, concentrandosi sul suo cazzetto mollò ulteriormente l’ano che si aprì ancora lasciando entrare senza troppa fatica almeno altri 15 cm di palo! E mentre oramai il cazzone si vedeva bene a stampo strisciare sotto la bella tartaruga addominale lui, godendo come un vero porco, grugniti compresi, iniziò a venire e a spruzzare quasi come Biagio! Sparò tre lunghi e zampilli che ci fecero piovere addosso tanta sborracalda, mentre Gina: “Bravo a mamma… finalmente ti liberi le tue grosse palle come ti piace!” e mia moglie: “Mamma mia ragazzi, potremmo girare dei film porno, troie come siamo…” e Valeria: “Non pensi sia il momento di andare oltre cara?? Infilati il piedino di Biagio nel culo dai!”, “Avrà un 42 – 43, non mi sembra tanto un “piedino”…”, “Su cara non sottovalutarti… cioè, è vero che non sei molto alta ma Biagio mi raccontava del tuo culo completamente sfondato… lui poi ha fatto il resto, penso che non avrai problemi!” e allontanandosi un attimo prese dalla sua borsa sul tavolo della sala una specie di guaina elastica con la quale ricoprì il piede destro del nostro uomo delle meraviglie e un grosso tubo di gel col quale, dopo aver infilato la guaina, lubrificò abbondantemente il piede lungo e a pianta larga di suo marito…”Ecco Francesca, ora mettiti qui!” e, cospargendosi la mano di gel, la piantò tutta nel culo già ben aperto e ben lubrificato dai fluidi vaginali che, abbondantemente, scorrevano dalla fica della mia cara mogliettina già da un po’, vista la situazione di grande eccitazione che stavamo vivendo! “Ma che culo rotto! Vedrai, ti entrerà pure il tallone… ora mettiti qui da brava bambina…” e mia moglie, con voce un po’ chioccia, ma davvero spontanea: “Sì ubbidisco… fammi entrare questo bel “piedino” tutto nel culo!” e ci si sedette sopra! Mentre Valeria, furbacchiona: “Vedi Francy cara? È semplice! Per una rotta in culo come te… quanti anni sono, cara, che ti sfondano?” e lei, ancora con una voce molto diversa dalla sua, quasi fossimo in una scena del film “L’Esorcista” e come fosse regredita a un tempo passato: “Tanti, tanti…il primo è stato il mio papà…” e ridemmo tutti per la spontaneità di quella confessione così ingenua e genuina… e mio suocero, dai racconti della sua cara mammina, aveva ben 25 cm di manico che, evidentemente, non aveva esitato a spingerle tutto dentro! “Ecco cara, ora accovacciati bene…” mentre lei, piegando la gamba del marito, impegnato oltremodo a stantuffare Andrea, spinse forte il piede in avanti, infilandolo completamente, fino alla caviglia, nel retto di mia moglie che, come suo solito, gemendo e sospirando, iniziò a squirtare dalla fica sul pavimento! “Ecco cara – fece Valeria soddisfatta – tu questo sei: la scatola delle scarpe di mio marito!”… intanto Gina filmava tutto dicendo: “Ma voi non siete normali! – da che pulpito – Alfò guarda tua sorella… come si è ingoiata nel culo il piede di supermann….” E Andrea: “Ho bisogno di succhiare qualcosa di duro, vi prego!” e io ero già pronto a dargli il mio cazzetto che, surriscaldato in quella bolgia perversa, ormai stava per schizzare, come avvenne di lì a poco nella bocca del mio nipotino… ma a quel punto Biagio fece un’altra delle sue prodezze: afferrò per le gambe Andrea, che intanto, dimostrando ancor di più le sue eccellenti doti atletiche, si era messo in spaccata quasi perfetta sull’enorme palo gonfio da scoppiare dicendo, anche lui con voce molto alterata: “Ohoooo, tutto dentro!” e, come pesasse niente, iniziò praticamente a segarsi con l’intero corpo del nostro nipotino che non credeva ai suoi occhi, mentre la pancia gli si gonfiava e sgonfiava ad ogni affondo/sollevamento…andò avanti così per buoni 15 minuti, in cui Andrea ebbe almeno altri tre orgasmi… Gina era fuori di se dalla meraviglia: “Ma non è possibile… nessuno può fare una cosa del genere… questa non è una forza umana normale…” e sì, Biagio sembrava proprio altro rispetto all’uomo pur forte che tutti conoscevamo, mentre sua moglie sorridendo: “Ve ne siete accorti?? Lui ha una forza superiore e un cazzo immortale…” eravamo tutti un po’ spaventati in realtà… sembrava davvero un demonio… ma poi la cosa più importante per tutti noi era che continuasse a sfondarci come stava facendo… senza stancarsi mai… qualsiasi cosa fosse e chiunque fosse… eravamo pazzi di lui!
di
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2024-09-03
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