L'uomo e il cane (Prima parte)

di
genere
zoofilia

L’uomo e il cane
Quella mattina ero uscito abbastanza presto (prima delle 9.00) per uno dei miei incontri con un utente della chat lgbt con la quale mi procuro il sesso che mi piace… in particolare quella mattina ero stato ospitato da un bel settantenne (io ho quasi sessant’anni ma, ci tenga aprecisarlo, portati davvero benissimo!) non lontano da casa mia, vedovo da poco, un cazzo davvero grosso (un “oltre 20” come li chiamo io) che, dopo la dipartita della moglie avvenuta circa un anno prima per una neoplasia, aveva scoperto questa sua “vocazione omosessuale”, come la definiva lui. C’eravamo visti altre volte, lui frequentava altri culi più giovani che, pure se aveva 70 anni, viste le dimensioni, erano ben contenti di farsi sfondare (poi casa libera, un’opportunità molto ghiotta davvero!) ma con me aveva un feeling particolare, per la mia “porcaggine”, secondo il suo modo di descrivere le mie “abilità” (mi piace molto il fisting soprattutto da ricevere, il pissing, leccare la merda ecc.), solo che quella mattina, subito dopo la prima inculata con relativo coito (in genere con me riusciva a venire fino a tre volte), ricevemmo la telefonata di sua figlia che lo avvertiva della sua imminente visita… lui allora mi aveva fatto rivestire in fretta e furia, sbattendomi letteralmente fuori di casa, anche se con mille scuse e la promessa, di certo sincera, che mi avrebbe richiamato. Così, col culo ancora pieno della sua sborra che mi colava dappertutto, nonostante indossassi un salva-slip, ma lui veniva tanto, soprattutto alla prima inculata, mi ritrovai diretto verso casa, e, in pochi minuti ero già fuori dal mio garage, per la verità un po’ deluso per quel comportamento così brusco: io tutto sommato mi affeziono, alle persone e ai cazzi! Da quando poi, una decina di anni fa, mia moglie mi aveva sorpreso a letto con un nostro amico e ovviamente aveva chiesto e ottenuto la separazione prima e il divorzio dopo, lì a casa, che lei mi aveva lasciato, perché, a suo dire, visto quello che era avvenuto, mai eppoi mai avrebbe potuto abitarci, non mi aspettava nessuno, anche quella mattina mi accingevo, come al solito, ad aprire la porta del garage per metterci la macchina. Ma fu proprio dopo aver parcheggiato, mentre chiudevo la cler, che mi sentii sovrastare da dietro perdendo l’equilibrio e ritrovandomi a terra… ero molto confuso, mi girava la testa anche se non avevo l‘avevo battuta da nessuna parte, ma mi resi subito conto che il responsabile era un enorme cane e sinceramente ebbi molta paura, finché, ma tutto avvenne davvero in pochi secondi, non intervenne Vittorio, il nuovo vicino di casa, che redarguì pesantemente il suo cane fermandone immediatamente l’impeto e mi aiutò ad alzarmi... qualcuno del condominio mi aveva detto che possedeva un grosso cane ma sinceramente non immaginavo fosse così grande, addirittura di più del cane che nel mio immaginario era il più grosso in assoluto e cioè il mitico S. Bernardo!: “Come stai??” mi disse preoccupato ma soprattutto dispiaciuto… “Tranquillo – risposi con calma – sto bene, ho solo perso l’equilibrio… ma il tuo cane è davvero enorme!” e lui: “ Sì, è un pastore afgano, pesa più di 50 kg! È strano il suo comportamento… in genere a meno di condizioni molto particolari è tranquillissimo, non capisco proprio cosa sia successo!” e io: “I cani sono un po’ imprevedibili, è risaputo…”, “Sì, io sono un addestratore di animali appunto, e non capisco proprio… ha avuto un comportamento che in genere questo tipo di cani tiene per accoppiarsi! Magari ha avvertito un odore particolare…”, “Non mi pare!” risposi un po’ piccato, ma in effetti la sborra del mio amico mi stava colando ovunque e, per quanto allenato, il calibro della sua grossa nerchia ogni volta mi slabbrava l’ano provocandomi delle piccole lesioni che a volte mi sanguinavano un po’! Magari il cane aveva avvertito col suo olfatto tutta quella serie di odori e si era confuso… “Ma hai i pantaloni bagnati!” mi disse lui sempre più perplesso… vieni su da me dai, ti offro un caffè e intanto vediamo cosa è successo! Io lavoro anche come soccorritore, ho una certa esperienza…”, “Ma no davvero, sto bene, vado a casa!” e feci per andare ma ebbi un altro capogiro e barcollai: “Eh no… o vieni su da me o ti porto in pronto soccorso, scegli!” e così decisi di seguirlo a casa sua, non lontano, una sola rampa di scale subito sopra i garage. Entrati in casa rimasi sorpreso per una scena che mi sembrò molto strana, ovvero che lui fece indossare come delle “zampiere” al cane che, con incredibile ubbidienza e padronanza di sé, mercé solo un piccolo aiuto del suo padrone, le indossò senza difficoltà, sia per le zampe anteriori che per le posteriori! Questa cosa mi lasciò parecchio perplesso e rimasi sulla porta un po’ bloccato, così lui, vedendo la mia sorpresa, mi spiegò: “Come ti dicevo io sono un addestratore di animali, in particolare di cani e questa cosa di proteggergli le zampe quando è in casa gliel’ho insegnata durante il covid, per evitare che portasse dentro lo sporco delle strade… poi protegge porte e mobili dalle sue grosse unghie, i feltri sotto gli evitano comunque di scivolare, sono ingegnose, cinesi tanto per cambiare… – mi disse con un bel sorriso – ma dai, accomodati pure, anzi vieni di là con me che ti do subito un paio di pantaloni di una tuta delle mie che abbiamo la stessa taglia (lui era un bel ragazzone sulla trentina, più alto di me, infatti la sua tuta mi risultò lunga anche se avevamo grosso modo la stessa taglia di pantaloni…) così ti puoi togliere di dosso quelli che hai, te li metto in lavatrice, togliti pure l’intimo, non preoccuparti, poi quando starai bene ti lascerò tornare a casa tua e mi ridarai tutto con calma…”, “Ma guarda che sto bene, non è necessario…” e lui: “Su, su, tranquillo… ma mica hai urinato mentre eri a terra?”, “No davvero!” e così, dato che non voleva assolutamente lasciarmi da solo!: “Sennò – mi diceva – tanto valeva che te ne andassi a casa tua no?”, mi dovetti togliere pantaloni e slip davanti a lui… ma fu molto discreto in verità, anche se una furtiva occhiata tra le gambe me la diede, senza lasciar però trasparire nemmeno una piccola perplessità per le dimensioni davvero piccole del mio pisellino! (chissà come aveva fatto mia moglie a stare con me per più di 20 anni…) E così, prevenendomi con molta (troppa) premura, raccolse i miei slip e i pantaloni per metterli in lavatrice, e così…: “Ma questo è sperma cazzo! Ecco perché Charlie si è agitato tanto… ora è tutto chiaro!” e così ora l’arcano era chiarito però la situazione era diventata incredibilmente imbarazzante, non sapevo più né cosa dire né cosa fare… ero rosso in viso e confuso… ma lui, con grande affabilità: “Tranquillo caro… piuttosto che altro, pensa che questi cani fiutano perfino i tumori! Non devi essere così imbarazzato… siediti un attimo sul letto dai”… frastornato com’ero cedetti alla sua premura… però intanto avevo notato che pure lui era arrossito… eppoi, essendomi seduto sul letto con lui lì davanti a me a guardarmi se magari avessi bisogno di qualcosa, avevo notato che in corrispondenza della patta dei suoi jeans stava accadendo qualcosa e così, riavendomi un attimo grazie alla mia implacabile frociaggine che veniva sempre fuori in queste situazioni, dandomi una scossa qualsiasi fosse il mio stato di salute, gli dissi: “Ma dai!” e lui: “Cosa?”, “Sono troppo vecchio per te, tu avrai sì e no trent’anni, io quasi sessanta… un bel ragazzone come te non avrà mica voglia di un vecchio culo come me!” e lui per tutta risposta si aprì i pantaloni e tirò fuori il cazzo: “Non scopo da un mese troia! Ti sei fatto inculare stamattina? Ora ti sistemo io…” e me lo infilò, già quasi completamente duro, in bocca. Era veramente grosso, anche lui un “oltre 20” anzi, forse un “oltre 23” ed era pure molto largo, almeno 6, 7 cm (più del mio amico della mattina!) e sormontato da una gran cappella appuntita già fuori dal prepuzio, rosso violaceo… non mi sembrava vero quello che stava accadendo ma l’incredibile doveva ancora avvenire. In pochi istanti infatti ci ritrovammo lui sotto, già libero della maglietta, e io sopra con una mano appoggiata sui suoi bellissimi addominali, e l’altra a tenergli il suo gran cazzo, a spompinarlo, ma, in quello stesso momento, mi sentii leccare il buco del culo da una enorme lingua…come avrete già capito si trattava di Charlie che, attratto dal mio odore, iniziò a leccarmi e annusarmi, infilando sempre più in profondità nel mio ano slargato, alternativamente, sia il suo grosso muso che la sua enorme lingua! Lì per lì avrei voluto divincolarmi dalla presa di Vittorio che mi spingeva la testa sempre più sul suo cazzone, nel frattempo passato da un “oltre 23” a un “quasi 25”, e dalla spinta di Charlie che col suo testone, muso e lingua mi spingeva verso il suo eccitatissimo padrone… ma era così piacevole ed eccitante tutto quello che stava accadendo che la mia “porcaggine” ebbe il sopravvento e così rimasi lì, a quattro zampe sopra di lui a farmi slinguare dall’enorme animale… e fu proprio a quel punto che avvenne l’impossibile o almeno quello che io non avrei mai ritenuto possibile potesse accadermi: Charlie infatti mi montò in groppa come fossi la sua cagna, brancandomi forte con le zampe anteriori, con le unghie per fortuna protette dalle zampiere, sennò mi avrebbe provocato dei graffi profondi sui fianchi di sicuro, e mi spinse nel culo il suo enorme membro canino… quanto potrà avercelo grosso un cane? Nelle mie peregrinazioni su Internet mi ero più volte imbattuto nei siti di zoofilia dove, in genere, mi ero soffermato sui cazzi equini, quasi un po’ schifandomi dei cani che, tra l’altro erano molto meno dotati di cavalli e asini… insomma li avevo un po’ snobbati… ma Charlie mi fece ricredere completamente! Erano di sicuro una trentina di cm, ma poi sapete com’è fatto il cazzo di un cane no? Ha quel bulbo alla fine (più o meno) dell’asta… per cui in realtà è come se ti inculasse due volte! Charlie diede una serie di poderose spinte, almeno una decina, in rapida successione, infilandomi dapprima tutta l’asta con una violenza inaudita… e menomale che il mio culo aveva già ospitato calibri davvero grossi (e, sì lo confesso: anche due alla volta) eppoi spingendomi tutto dentro l’enorme bulbo che sarà stato largo almeno 12 – 13 cm. Rimasi a bocca aperta e iniziai ad avvertire delle spaventose vibrazioni all’ano, seguite da forti spasmi alla pancia che mi fecero lanciare un “Ohooo” di vero dolore (ma tanto Charlie da quella bestia che era non mi mollava!) e subito dopo, oltre il dolore, una sensazione incredibile di piacere col mio retto che si contraeva da sé facendomi davvero godere! “Che… cheee….belllooooo… pompami bestia!” dicevo con una voce quasi femminile come mai mi era accaduto prima! Fu allora che Vittorio mi venne in bocca a fiotti riempiendomela di sborra calda, mentre Charlie continuava a pompare e iniziò a venire anche lui, sparandomi dentro una enorme quantità di sperma canina! Poi, come niente fosse, lasciandomi il suo enorme cazzo ben piantato nel culo, si girò di 360°, come solo i cani possono fare, forse cercando la scodella di cibo…
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scritto il
2024-09-15
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