Helen la cugina dei sogni

di
genere
prime esperienze

Quel pomeriggio ero con mia cugina come tante altre volte amavamo passare il tempo assieme , Helen non era una amazzone e aveva un seno piccolo una seconda , ma con due bei capezzoli spesso turgidi e un sorriso birichino che rispecchiava il suo essere , per noi era solito studiare assieme ,eravamo nella stessa classe al liceo e dovevamo prepararci anche per gli esami.
In verità entrambi, siamo un po nerd introversi e riservati e ci era difficile buttarci a capofitto in relazioni nuove stavamo benissimo da soli e non ci serviva altro quando eravamo assieme , io ero cotto di lei e ogni giorno sognavo di poter stare con lei in intimità di poterla sedurre e conquistare , ma non riuscivo a fare un passo avanti con lei avevo paura ,paura di perderla e di essere giudicato e estromesso da lei, quindi mi aggrappavo al mio pisellone ( quello non era da nerd) e mi strullavo pensandola.
I nostri passatempi fuori dello studio, erano semplici un giro in bici una partita a carte in cui litigavamo sempre e poi facevamo po di lotta , la lotta la amavo e la amava anche Helen perché comunque facevamo attività fisica e inoltre potevamo toccarci e stare a contatto che per noi nerd era già un amplesso ….a volte la bloccavo sotto di me e vibravo quando le salivo sopra il seno e le bloccavo le braccia con le mie gambe in questo modo potevo anche se vestito ,metterle il mio pene davanti al visino e la vedevo ridere in quella situazione , probabilmente le piaceva vedermi eccitato e se solo avessi osato me lo avrebbe preso in bocca volentieri, già me la vedevo a succhiarlo piano piano dalla punta alle palle fino a farmelo esplodere, dritto e nerboruto se lo poteva prendere a bocca piena spingendoglielo in gola fino a farla quasi soffocare , per poi riprendere a leccare fino a quando ogni goccia fosse spremuta dal mio pisellone.
Ma non facevo il passo e ogni volta quindi dovevo togliermi da quella posizione pazzesca perchè era il mio limite, di solito la liberavo scendendo e bloccandola con un abbraccio potevo così farle sentire la mia eccitazione e strusciarmi su di lei ,era deliziosa quell unione di corpi e struscii era il nostro modo di godere dei nostri corpi ancora innocenti in qualche modo lei si divincolava sempre era una biscia e si liberava sempre ,per poi farsi riprendere e reiniziare a strusciarsi con quei capezzoli turgidi e quel viso birichino che voleva qualcosa in più.
Spesso andavamo anche in giro per le case in costruzione e ci fermavamo assieme in quelle stanze immaginando di esplorare il mondo e fantasticavamo su come avremmo vissuto , se arrivava qualcuno ci si nascondeva assieme stretti vicini con il cuore a mille , vibrando dall’essere complici e felici di quelle che per noi erano vere pazzie , io potevo rassicurarla e lei non aspettava altro.
Dovevo fare un passo in più ma ero bloccato , lei aveva probabilmente già voglia di me ma non spettava a lei fare quel passo ….un pomeriggio stavamo giocando al mimo in un porticato bellissimo ,uno doveva copiare quello che faceva l’altro niente più niente meno senza regole era stupido ma ridevamo sempre un sacco a fare gli stupidi così e iniziammo quindi eravamo uno di fronte all’altro io alzavo le braccia e lei alzava le braccia , io saltavo e lei saltava io facevo la scimmia e lei faceva la scimmia io ridevo e lei rideva.
Oggi mi sentivo un leone e riuscii a farmi coraggio e feci un passo avanti eravamo di fronte e ci si sfiorava portai il mio naso sul suo naso e la sentivo respirare mentre ci guardavamo negli occhi ridendo ci strusciammo il naso come due bambi con tanta tenerezza , l’abbracciai e lei mi abbraccio ,la strinsi a me e lei mi strinse strusciandosi su di me , le portai una mano sul sedere e lei la mise sul mio ,la sentii calda e felice a quel punto la baciai sulle labbra e lei mi baciò , le sue labbra erano calde e morbide, le misi la lingua in bocca e iniziammo a strusciarsi mordendoci , finalmente mi ero sbloccato e la sua risposta mi fece capire che non aspettava altro anche lei bramava il mio corpo la mia bocca le mie coccole e mi disse “wow era ora , non aspettavo altro”.
Io le toccai il culo era morbido e riuscivo a stringerlo a piene mani ,anche lei faceva lo stasso e mi provocò un erezione pazzesca , mi strusciai su di lei godendo di quell’intimità nuova e bellissima , si ansimava ed eravamo soli nessuno ci avrebbe visto li potevamo spingersi oltre finalmente e lei lo sapeva.
Mi tolsi la maglietta e lei fece lo stesso, non aveva reggiseno e subito iniziai a succhiarle le tettine , piegò il collo inditro scossa dal mio gesto , aveva piccoli capezzoli turgidi e neri lei ansimava e godeva mentre con una mano entrai nella gonna e le toccavo il culo nudo morbido e acerbo .Si spingeva su di me sentiva il mio pacco duro e si strusciava mentre la toccavo, la mia mano ormai si insinuava da dietro e per arrivare a toccarla sotto la stavo quasi alzando , premendo strusciando e portandola ad impazzire si stava bagnando e tremava da questa passione che finalmente poteva esplodere.
Ci buttammo per terra su un divano vecchio che era su un angolo della terrazza , sembrava che qualcuno avesse pensato a noi , per rendere questo momento unico .
CI sdraiammo comodamente in quel bel divano morbido , e subito mi prese il pisello in mano iniziando a masturbarmi piano piano , io la guidavo mi scappellò e mi segava con gioia sorridendomi le chiesi di carezzandomi anche le palle ,io con una mano riuscii a riprendere la patatina , era depilata e già bagnata anche lei non attendeva altro , le misi 2 dita dentro e lei i chiese di carezzarle il clitoride e di torturarlo per bene e lei iniziò a strusciarsi e godere mi strinse il cazzo e aumentò il ritmo segandomi in modo forte come l’orgasmo che le stavo facendo salire strullando quel giovane clitoride turgido e svettante , era caldissima e mi trasmetteva una voglia pazzesca che non riuscii a a contenere venni copiosamente dopo poco ,uno schizzo parti e la prese la mia pancia e i miei pettorali , iniziò a leccare la sborra le piaceva , intanto con la mano non mollavo la sua patatina e continuavo nonostante stesse sfuggendo.
Godeva e si leccò tutto il mio seme e poi mi ribaciò facendomi sentire il mio sapore , era un fiume in piena si dimenava mentre la masturbavo presi con due dita il clitoride e lo strizzai e con quello andò in orgasmo crollando sopra di me con un profondo abbraccio .
Era sconvolta e finalmente felice mi diceva che sognava da tempo che qualcuno la facesse godere e che questo qualcuno fossi io era il suo sogno perverso che mai avrebbe confessato , ma che ora era diventato realtà senza quasi volerlo .
Il poemriggio passò poi veloce dopo questa foga ci baciammo teneramente e ci carezzammo restando nudi con tantti baci e tante coccole sul nostro divano del peccato , ora volevamo solo amarci e poter vivere di coccole che mancavano ad entrambi .
In comune avevamo che entrambi eravamo bruttini e ci lasciavano da parte , ma i nostri cuori erano puri e volevano solo amare , quel bacio che avevo osato aveva aperto le nostre ferite che stavamo guarendo con coccole carezze e godimento.
Riuscivamo a vederci ogni , il nostro posto preferito era quel divano nel terrazzo riservato e lontano dalle nostre case , li potevamo sdraiarci e toccarci masturbarci e godere dei nostri sessi ,non andavamo ancora oltre l’eccitazione che raggiungevamo con le carezze e il toccarci entrambi ci bastava largamente , eravamo entrambi inesperti e ci stavamo esporando senza limiti godendo dei nostri corpi e aperti a tutto quello che ci faceva godere , Sonia aveva iniziato a farmi i pompini strullandomi prima le palle che me lo facevan diventare di marmo e poi sperimentando mettendomi un dito nel culo , quella era libidine alla prima esperienza le venni direttamente in bocca non appena il dito mi era entrato dentro , e lei aveva continuato a succhiare e a giocare con il mio buchetto non mi si era minimamente afflosciato era stato direttamente un continuo godere fino a quando mi aveva prosciugato l’anima.Non potevo aspettarmi altro mentre la leccavo mi ero invaglito del suo culetto e amavo leccarle l’ano e spingevo con la lingua dentro lei mi diceva che era fantastico e lo si vedeva da quanto si bagnava, io mentre lo leccavo leccavo i suoi umori che colavano dalla fighetta caldi e dolci uniti ai suoi urletti erano un droga per me e quando capivo che l’avevo portata oltre mi riattaccavo al grilletto e le mettevo il dito dentro dopo averlo inumidito dei suoi umori , quasi sempre mi trovavo allagato inviso mentre leccavo e in paio di occasioni perdendo il controllo schizzava urina come una fontanella e veniva , travolgente tenerla ferma con quel dita mentre si contorceva e veniva e io mi sentivo al settimo cielo nel vederla godere in quel modo , subito la baciavo e le dicevo quanto fosse bello quello essere benedetto dal suo orgasmo e questo la lasciava libera di poter godere in modo disinibito.
Tutto questo era il nostro segreto , godere godere dei nostri corpi senza limiti non ci serviva fare sesso ancora eravamo sempre oltre il limite e non serviva altro , le carezze e gli orgasmi che avevamo erano il pane che ci nutriva e che ci dava gioia in ogni nuovo giorno
Noi stavamo assieme per ore sul nostro divano fortunatamente i nostri genitori non ci controllavano e il non fare sesso ci porteggera dal riscio che Sonia rimanesse incinta e potevamo continuare e tutto questo servi a creare un rapporto unico di accettazione reciproca che ci avrebbe aiutato tutta la vita.
Nel nostro secondo incontro Helen mi disse che era illibata e che voleva che io fossi il primo , e lei per me era la prima quindi non sarebbe stato doppiamente speciale per entrambi ,ci saremo preparati al mondo assieme godendo della nostra giovinezza.
Fu tutto un po impacciato , tante carezze tanti baci e tanta eccitazione prima di arrivare al dunque , ci masturbammo entrambi per togliere la foga che avevamo e che ci stava facendo perdere la bellezza del momento, con calma Helen si sdraio a terra iniziai a leccarla nuovamente era un lago ed era pronta , lo appoggiai sulle grandi labbra e iniziai a strusciarle la patatina ,le piaceva un sacco e la preparava al tutto . Con dolcezza iniziai a spingere piano piano riuscii ad entrare un po , era veramente illibata e provai ancora a spingere , ma le facevo male , aspettai che si rilassasse e quindi diedi un colpetto , la rosa si aprì e finalmente le ero entrato fino in fondo .
Urlò furiosamente e quindi mi abbraccio e mi strinse forte , iniziaia il mio primo avanti e indietro incerto spaventato e onorato , lei iniziò a godere piano piano e quindi aumentai un po il ritmo tutto era semplice e bello , godevamo alla grande e lei mi incitava a spingere e spingere era in paradiso e voleva solo sentirsi posseduta , aveva atteso fin troppo e ora voleva anche gli interessi , venne poco dopo con un copioso urlo che portò all’orgasmo anche me , la mia cuginetta era venuta ed era chiaro che questo non poteva che essere un inizio , ops unico neo la avevo messa incinta?
Passarono diversi mesi a copulare tra di noi , tanti orgasmi e tante coccole tenere come dolci amanti nel nostro nido d’amore imparando a conoscerci e a sperimentare il sesso dolce .Così gioiemmo fino a quando non perdemmo il nostro luogo d’amore , il padrone della casa aveva deciso di terminare i lavori e quindi il nostro luogo d’amore divenne uno spazio inacessibile .
Ora non potevamo più stare come prima e questo ci mancava terribbilmente , ci eravamo anche diplomati e le nostre vite ci davano meno spazio di prima per trovarci senza che nessuno potesse sospettare che eravamo amanti .
Questo ci faceva impazzire , ma trovammo altre soluzioni per poter incontrarci ma erano incontri fugaci e la soluzione migliore che trovammo fu quella di passare al sesso anale , zero rischi e godimento massimo in poco potevo portare Sonia all orgasmo la prendevo a pecorina le strullavo la patatina e la prendevo per il collo portandola a me con vigore .
In questa fase Helen aveva bisogno di sentirsi anche dominata e desiderata più lo facevamo spinto e più le piaceva , a volte mi chiedeva di schiaffeggiarla perchè le dava i brividi , se le torturavo i capezzoli o se le mordevo la schiena l’importante è che la portassi in paradiso , Helen era cambiata non era più una ragazza solo coccolosa ora voleva godere con me e se i tempi erano stretti il miglior modo per lei di venire era di fare tutto con più vigore e spingersi un pò più in la.
Uno dei posti che preferivamo era nella caldaia della scuola e li avevamo nascosto un tappeto spesso ,il giusto perché non doveva stare comoda anzi spesso voleva stare a terra mentre le ero sopra ,presa dall’alto come a lei piaceva tanto ,specie se era nervosa quella era la sua posizione per rilassarsi mi diceva che quel dominio che riceveva riusciva a farle cancellare ogni pensiero strano che aveva, questo mi affascinava il vederla così contorta godere , era un gesto di abbandono e fiducia totale ero nelle sue mani e potevo fare quello che volevo con lei , a me importava una sola cosa vederla felice e godente dopo i nostri incontri c'era sempre condivisione , lei condivideva con me i suoi brividi il sentirsi posseduta e coccolata allo stesso tempo un misto di eccitazione e perversione e era per me l’unica cosa importante poter parlare di tutto con lei e io la amavo farla impazzire.
Avevamo rubato un vibratore alla zia Katia , aveva una bellissima palla vibrante che le poggiavo alla patata quando avevamo più tempo , in questo modo io ero sotto e lei si impalava direttamente in modo di essere libera di usare quel vibratore come voleva, era una sorgente di umori con quel cosa che la strullava a centomila , io intanto le torturavo i capezzoli , mi aveva procurato delle pinzette per procurasi piacere ai capezzoli in modo prepotente in questo modo ora potevo anche prenderla per il collo mentre godeva di me , diventava rossa e voleva che la stringessi io mollavo non appena era viola e con le bave alla bocca ,per poi ristringere finché non veniva in modo brutale , squirtava dal piacere e una volta venuta tornava la Helen dei baci e delle carezze con cui teneramente finivamo i nostri incontri.
Helen aveva sperimentato un nuovo limite che non immaginava potesse essere suo , e questa parte sopita dentro di lei era emersa solo perchè con me poteva osare di chiedere qualsiasi cosa , forse stava con me oramai solo perché riusciva ad essere libera di essere se stessa , e io ero drogato di lei avrei fatto qualsiasi cosa per sentirla godere.

Abbiamo goduto assieme a lungo anche in questa fase poi ognuno di noi ha preso la sua vita in mano e oggi siamo felici con le nostre famiglie ,spesso ancor oggi mi masturbo pensando ai nostri primi incontri che per me avevano una dolcezza straordinaria.
Ogni tanto Sonia mi chiama ancora ,quando sente che deve liberarsi dal mondo , e io ancor oggi non posso che essere pronto per accontentare i suoi desideri.

Il racconto è frutto di inmaginazzione e non ha riferimenti a cose o persone realmente esistenti , ma spero di avervi fatto provare una bella lettura.
scritto il
2024-10-30
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