Paola e le tentazioni di Elena

di
genere
prime esperienze

La spensieratezza dell’ essere giovani è stupenda ricordo quando io e Paola andavamo in giro per le campagne in bicicletta , ci sembrava di essere padrone del mondo in giro per la campagna eravamo libere di fare quello che volevamo .
In realtà si girava poco lontano ma la sensazione di libertà era assoluta , Paola era più giovane di me di forse un anno ma eravamo come sorelle e unitissime anche se ci eravamo conosciute da poco .
In bicicletta raccoglievamo fiori ci sdraiavamo a cielo aperto e rincorravamo i nostri sogni eravamo unitissime e piano piano iniziavo a provare qualcosa per lei.
Paola era spensierata e dolce ancora come una bambina ma bella come una ragazza, e io non perdevo occasione per avvicinarmi a lei e poterla abbracciare toccare amare, le facevo il solletico e lei rideva e così povo poi palpeggiarla e toccarla dove non dovevo , l’amore in me fioriva ma Paola era ancora lontana da quello che io provavo.
Io mi eccitavo a toccarla mi bagnavo e i miei capezzoli erano eternamente turgidi e non sapevo come spingermi olte e non volevo rischiare di perderla di non poterle stare vicino di sognare di poterla baciare e di farla mia.
Io ero sempre più cotta e un giorno dopo tante carezze sul prato ero eccitata come non mai e volevo solo potermi masturbare pensando a lei , ero su di giri e starle vicino mi stava facendo impazzire , anche se non era tardi le chiedo di rientrare sono nel baratro e ho paura di saltarle addosso.
Paola quasi ci rimane male , salgo nella bici e partiamo appena salgo in sella il sellino mi si impunta nella patatina e mi da una sensazione unica , inizio allora a strofinarmi sulla punta della sella siamo in discesa la strada bianca è il colpo di grazia , ragazzi mi sta facendo godere tutto ciò sono già un lago e la punta del sellino sul clitoride tremante , la senzazione di avere ancora Paola sulla pelle mi porta ad avere un orgasmo bellissimo.
Perdo il controllo e cado con la bici nell’erba fortunatamente , sento sol ol’orgasmo passato sono a terra e ho ancora qualche spasmo , e arriva subito Paola che era dietro di me ,
Si avvicina preoccupata per chiedermi come stò e io la guardo negli occhi e cerco di alzarmi lei mi aiuta ad alzarmi e vede quanto scossa sono , mi abbraccia e io l’abbraccio e mi dice che è felice che non mi sia fatta nulla.
Il giorno dopo siamo nel prato sdraiate e mi riparla di ieri , mi dice che mi aveva vista giocare con il sellino e che le sembravo in estasi , quando era caduta le era salito il cuore in gola e stava quasi piangendo nel vedermi a terra , poi quando mi aveva abbracciato si era accorta che ero in estasi e le avevo trasmesso un onda di felicità.
La presi e le detti un bacio , finalmente mi era salito il coraggio sentire quelle parole mi aveva fatto fare un passo oltre l’amicizia , e lei subito si ritirò dalle mie labbra ma io la presi per la testa e la ribaciai con più foga , la sua barriera si apri e finalmente rispose alla mia avance, ora mi stava baciando e i nostri corpi si erano contorti tra loro.
La mia lingua iniziò a farsi spazio nella sua bocca e anche lei rispose mi rendevo conto che forse quelli erano i suoi primi baci , e ancora di più mi saliva la voglia di lei di toccarla di esplorarla ,le sue labbra erano morbide e spesse la sua lingua dura e selvaggia , iniziaia a toccarle il seno duro come il mrmo aveva solo uan seconda con il capezzolo tugido che potevo strizzare facendola vibrare e iniziai a baciarle il collo leccandola fino all’orecchio e mordendo il lobo succhiandolo per poi riscendere , le presi un capezzolo in bocca e lo morsi leggermente strizzandolo e succhiandolo con delizatezza portandola in extasy , era persa e ansimava non aveva controllo , le misi una mano nella patatina e iniziai a strusciarle la mano con delicatezza e vigore aumentando piano piano il ritmo con ritmo crescente in modo da poterla eccitare e piano piano le mutandine divennero umide , godeva si contorceva come un serpente e mi baciava con passione , lei non capiva cosa le stesse succedendo , non aveva mai provato questo stato di piacere e passione , nessuno la aveva ancora toccata in quel modo e non capiva se stava impazzendo per tutto questo inizio a pinagere ,era troppo tutto in una volta probabilmente aveva bisogno di tempo mi ritraei e ripresi a baciarla con amore per calmarla e questo fu la chiave per poter non perderla , si rilassò e si calmò tra le mie braccia , non l’avevo persa era ancora la mia cucciola.
Rimanemmo così forse un ora null ‘ altro ci serviva eravamo nel nostro limbo , ed eravamo giovani esploratici di un sentimento che nessuno delle due ancora aveva conosciuto , ma che si stava evolvendo da amicizia ad amore e dovevamo solo abbattere le barriere e i tabù che ci avevano costruito.
Risalimmo in bicicletta e fianco a fianco ci guardavamo e e ridevamo del nostro amore , Paola si era ripresa ora e iniziava a capire che forse ieri la sua amica stava godendo come lei prima e curiosa e ora un po più consapevole ,mi chiese quindi cosa avessi fatto ieri con la bicicletta prima che cadessi in quello stato di estasi e quindi spiegai il dolce gioco al mio primo amore.

Ci fermammo perché era complesso farlo pedalando e spiegando e le veci vedere cosa facevo con il sellino e quanto bello fosse farlo , mi stavo strusciando davanti a lei e questo era bellissimo non avevo freni e godevo a farmi vedere disinibita e selvaggia, le mutandine divennero presto fradice il mio clitoride era gongi oe le grandi labbra gonfie e il sellino si infilava per bene nella mia patatina , stavo godendo vedendola che mi guardava mentre godevo , quindi mi avvicinai a lei e iniziò ad imitarmi e le piaceva tremendamente in poco era un lago e la sua patatina quasi senza peli oramai aveva bagnato anche il sellino ,e in poco eravamo entrambe in cielo.
Mi avvicinai e la bacia con la lingua e sentivo che fremeva stava apprezzando questo nuovo gioco ,suonarono le campane era tardi ormai e quindi ripartimmo giocando al nuovo gioco in bicicletta , eccitate godevamo e i saltini della bicicletta rendevano più profondo lostruscio , Paola stava apprezzando la vedevo rossa in volto e ansimava la punta del sellino oramai era dentro le grandi labbra e lei spingeva per andare ancora oltre, quando la lasciai mi baciò con la lingua e ripartì felice
Tornando a casa Paola allungo il giro fino a quando la sua patatina era diventata un lago che le dava i brividi alla schiena oramai aveva capito che quel sellino la faceva godere anche dietro in quel buchetto che le era ignoto , fremeva e poi qualcosa di nuovo la travolse un onda senza uguali che l’attraversò tutta , era il suo primo orgasmo e ora aveva un gioco nuovo per esplorare l’essere donna .
L’indomani mattina ci incontrammo presso il nostro boschetto , Paola arrivo già bagnata non aspettava altro che rimontare su quel sellino e incontrare il suo amore , appena incontra Elena la baciò e la ringrazio di quella nuova esperienza e sdraiate nel prato iniziarono a toccarsi , gli raccontò tutto del ritorno di ieri sera dei brividi e dell’orgasmo travolgente ,Elena la baciò e le disse che finalmente aveva scoperto il suo corpo e che se voleva poteva aiutarla a goderne ancora .
Paola disse subito di si voleva godere ancora con lei e baciò Elena, che iniziò subito a toccarla sotto con la sua dolce manina , era meglio del sellino e quella mano toccava punti che la mandavano in estasi in poco era un lago e in poco le dita di Elena erano dentro di lei e la possedevano , nuove onde arrivarono e poi il paradiso si apri Elena le disse di sdraiarsi ,ora la sua amica scese leccandola e iniziò a leccarla ovunque finché non avvivò alle grandi labbra ,ora Elena stava succhiano il suo clitoride , Paola stava urlando e si era inarcata completamente presa da un esperienza folgorante ed Elena non contenta aggiunse piacere e con maestria le infilò un dito nel culetto , era troppo Paola esplose in un orgasmo doppio , la mano non si fermava e continuava a farla godere il clitoride le stava esplodendo e quel dito dietro le dava una scossa per tutto il corpo onde di godimento l'attraversavano e nulla le fermava stava semplicemente venendo in continuo, quanto piacere quanta libidine l’attraversava e finalmente sapeva cosa fosse godere e farsi godere da un altra persona.
Ora era posseduta e nessuno doveva fermare quel godere profondo ora voleva solo una cosa , far provare ad Elena quello che stava provando , era nato un vero amore lesbo.
Imparare fu quasi semplice Elena la correggeva nel leccare nel toccare nel succhiare nel penetrare e le dava i tempi le pause il portare al limite per prolungare l’eccitazione e per riuscire a venire assieme ,con un unico urlo in un orgasmo lesbo .
In poche settimane erano diventate un tutt' uno e nulla le poteva separare , avevano imparato a varcare i limiti che avevano entrambe e non porsi limiti nel far godere, tutto avrebbe avuto fine a fine di quell’estate ma quel poco tempo che avevano sarebbe rimasto per entrambe il periodo più bello delle loro vite.

scritto il
2024-10-27
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