Sono una troia?
di
Sara1994
genere
dominazione
Ho 33 anni, sono sposata con Dario da tredici, abbiamo due figli, un maschio ed una femmina, viviamo in un piccolo paese in provincia di Brescia, Dario, che ha 40 anni lavora a Milano per un corriere cittadino, parte, con il suo furgone, il lunedì mattina alle 5 e torna il venerdì sera, fa una vita sacrificata, dorme sul furgone, fa la doccia in autogrill sulla tangenziale a mezzogiorno un panino e la sera una pizza o un primo piatto in trattoria, però guadagna abbastanza bene e grazie all’affitto di casa basso ed al mio lavoro al mattino in una pasticceria di un paese vicino andiamo avanti bene, il fine settimana è sempre stanco e cerco di farlo riposare e di non dargli pensieri o incombenze particolari da svolgere, andiamo avanti tra alti e bassi, però è sempre carinissimo, tuti i venerdì porta sempre un pensierino per me ed i ragazzi, anche una sciocchezza non se ne dimentica mai, come non dimentica mai i compleanni o il nostro anniversario,
abbiamo una vicina, Maria, pensionata che prende il minimo che sta da noi a pranzo e cena, in cambio mi da una mano in casa e con i ragazzi ed una volta la settimana si ferma a dormire perché vado a scuola di ballo, ogni tanto, quando proprio non ce la fa ad arrivare a fine mese le passo qualcosa io, è come una seconda mamma per me che non l’ho più.
Però forse è vero quello che si dice di noi donne, cerchiamo sempre uomini stronzi e che ci trattano male, dev’essere per questo che, avendone sposato uno che stronzo non è, una volta la settimana lo tradisco con un mio compagno di ballo, Luigi ha una cinquantina d’anni, non mi tratta benissimo, anzi, non mi ha mai dato neppure uno schiaffo, per carità, però mi tratta come se fossi una buona a nulla, ed una troia, per cui mi scopa proprio come se lo fossi, con lui faccio cose che non ho mai fatto con mio marito, mi sono anche lasciata sverginare il culetto, gli faccio bocchini ed ingoio il suo sperma, gli lascio usare su di me falli di gomma e lascio che mi maltratti i capezzoli, non so perché lo faccio ma godo come una pazza quando lo fa.
Qualche mese fa, invece di andare da lui, dopo la lezione mi ha portato in un altro posto dove c’erano altre persone, pensavo ad una festa, invece mi ha legato ad una specie di X di legno braccia e gambe aperte, mi ha tolto i vestiti e chiunque dei presenti poteva toccarmi e farmi quello che voleva, c’erano sia uomini che donne, gli uomini, soprattutto mii hanno scopato ma le donne sono quelle che mi hanno fatto un po’male, tirandomi i capezzoli, scopandomi con una mano intera, usando un vibratore sulla mia clitoride fermandosi quando stavo per godere, per due ore fui lasciata alla loro mercè, poi Luigi mi portò via e a casa mi fece mettere alla pecorina e mi inculò come fossi una cagna facendomi godere, adesso, ogni tanto mi porta in quel posto e mi fa usare e maltrattare da chi vuole, uomo o donna che sia.
Il mercoledì è diventata così la mia serata del sesso, forse, anche se vengo maltrattata, torturata e praticamente stuprata ho raggiunto la mia dimensione.
L’ultima volta sono stata appesa a testa in giù, con le braccia legate , a gambe larghe, sopra di me una fuck machine con due dildo che mi scopavano figa e culo e la bocca a disposizione per chi volesse farsi fare un pompino, i miei capezzoli con delle pinzette e dei piccoli pesi appesi erano diventati gonfi e durissimi i mie orgasmi non si contavano, quando mi tolsero da quella posizione ero sfinita ma sazia, finì in ginocchio con quattro cazzi che mi sborravano in faccia ed in bocca che io tenevo aperta con la lingua di fuori come un assetata. Quella sera Luigi non mi inculò, si fece fare solo un pompino e poi mi mandò a casa.
Nel fine settimana Dario mi portò un anellino d’oro per il nostro tredicesimo anniversario e la sera facemmo l’amore come al solito, al buio, dieci minuti, lui sopra io sotto, era quella la mia vita con lui, l’altra mi esaltava ed eccitava ma avevo bisogno di tutte e due..
abbiamo una vicina, Maria, pensionata che prende il minimo che sta da noi a pranzo e cena, in cambio mi da una mano in casa e con i ragazzi ed una volta la settimana si ferma a dormire perché vado a scuola di ballo, ogni tanto, quando proprio non ce la fa ad arrivare a fine mese le passo qualcosa io, è come una seconda mamma per me che non l’ho più.
Però forse è vero quello che si dice di noi donne, cerchiamo sempre uomini stronzi e che ci trattano male, dev’essere per questo che, avendone sposato uno che stronzo non è, una volta la settimana lo tradisco con un mio compagno di ballo, Luigi ha una cinquantina d’anni, non mi tratta benissimo, anzi, non mi ha mai dato neppure uno schiaffo, per carità, però mi tratta come se fossi una buona a nulla, ed una troia, per cui mi scopa proprio come se lo fossi, con lui faccio cose che non ho mai fatto con mio marito, mi sono anche lasciata sverginare il culetto, gli faccio bocchini ed ingoio il suo sperma, gli lascio usare su di me falli di gomma e lascio che mi maltratti i capezzoli, non so perché lo faccio ma godo come una pazza quando lo fa.
Qualche mese fa, invece di andare da lui, dopo la lezione mi ha portato in un altro posto dove c’erano altre persone, pensavo ad una festa, invece mi ha legato ad una specie di X di legno braccia e gambe aperte, mi ha tolto i vestiti e chiunque dei presenti poteva toccarmi e farmi quello che voleva, c’erano sia uomini che donne, gli uomini, soprattutto mii hanno scopato ma le donne sono quelle che mi hanno fatto un po’male, tirandomi i capezzoli, scopandomi con una mano intera, usando un vibratore sulla mia clitoride fermandosi quando stavo per godere, per due ore fui lasciata alla loro mercè, poi Luigi mi portò via e a casa mi fece mettere alla pecorina e mi inculò come fossi una cagna facendomi godere, adesso, ogni tanto mi porta in quel posto e mi fa usare e maltrattare da chi vuole, uomo o donna che sia.
Il mercoledì è diventata così la mia serata del sesso, forse, anche se vengo maltrattata, torturata e praticamente stuprata ho raggiunto la mia dimensione.
L’ultima volta sono stata appesa a testa in giù, con le braccia legate , a gambe larghe, sopra di me una fuck machine con due dildo che mi scopavano figa e culo e la bocca a disposizione per chi volesse farsi fare un pompino, i miei capezzoli con delle pinzette e dei piccoli pesi appesi erano diventati gonfi e durissimi i mie orgasmi non si contavano, quando mi tolsero da quella posizione ero sfinita ma sazia, finì in ginocchio con quattro cazzi che mi sborravano in faccia ed in bocca che io tenevo aperta con la lingua di fuori come un assetata. Quella sera Luigi non mi inculò, si fece fare solo un pompino e poi mi mandò a casa.
Nel fine settimana Dario mi portò un anellino d’oro per il nostro tredicesimo anniversario e la sera facemmo l’amore come al solito, al buio, dieci minuti, lui sopra io sotto, era quella la mia vita con lui, l’altra mi esaltava ed eccitava ma avevo bisogno di tutte e due..
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