I gemelli
di
Sara1994
genere
incesti
Mi chiamo Marina e ho appena compiuto 18 anni, vivo vicino Milano, ci siamo trasferiti dalla città quando ero piccola perché i miei genitori volevano un ambiente più sano e, soprattutto una casa indipendente e non il solito appartamento in condominio, con del verde e spazio per noi figli, si, perché siamo in tre, ho due fratelli gemelli più grandi di 4 anni, mi hanno sempre fatto un sacco di dispetti da che mi ricordi, quando, finalmente, hanno compiuto 18 anni il loro interesse è passato alle moto ed alle automobili e mi hanno lasciato un po’ in pace.
La casa che i miei hanno comprato era praticamente una cascina, tolti i terreni da coltivare che sono stati venduti ad altri, a noi è rimasta la casa principale, la rimessa e la vecchia stalla che papà, nel tempo, ha ristrutturato e adibito, prima a sala giochi per i gemelli, poi a loro stanza per la musica, visto che suonano tutti e due ed infine in loft dove loro praticamente vivono, quando ci si sono trasferiti io mi sono appropriata della loro stanza che è molto più grande della mia, anche se in mansarda/soffitta dove tra musica e pc passavo praticamente tutta la mia giornata mentre mamma si occupava del suo bellissimo giardino ed i gemelli delle loro moto, avevano una colf sudamericana che adesso era fissa in casa ed occupava la mia vecchia camera anche se, più di una volta l’ho vista uscire dalla nostra ex stalla il mattino molto presto e non credo perché fosse andata a pulire il loft dei gemelli.
Tornando alla festa per i miei 18 anni avevo invitato una ventina di ragazzi e ragazze della mia scuola e la tenemmo in giardino, i gemelli fecero la loro apparizione, giusto il tempo per incantare qualche mia compagna di classe e poi si ritirarono nel loro loft, c’era anche il mio ex ragazzo, non invitato da me ma da loro visto che era un loro compagno di sarabande in moto, probabilmente ce l’aveva un po’ con me perché lo avevo mollato quando mi ero accorta che faceva lo scemo con altre mie compagne dell’ultimo anno ma poi scomparve anche lui con i gemelli.
Qualche giorno dopo i miei genitori partirono per il solito viaggio annuale a Medjugorje, di notte fui svegliata da un forte temporale, tuoni e fulmini, dal mio sottotetto si avvertiva ancora più forte, ho sempre avuto paura dei temporali, mi alzai e scesi al piano inferiore, bussai alla porta della mia vecchia stanza ma la nostra colf non c’era, allora, scalza com’ero, con solo la mia t shirt lunga che uso per dormire, presi un ombrello e corsi sotto la pioggia battente nella vecchia stalla, al porta era aperta, sul divano i miei due fratelli in boxer e la nostra colf, con solo gli slip addosso con la testa appoggiata al grembo di uno dei gemelli , una gamba alzata sullo schienale con l’altro gemello che le teneva una mano tra le gambe, corsi dentro abbandonando fuori l’ombrello
- Sorellina, paura dei tuoni?
- Si, posso rimanere qui?
La colf girò la testa per guardarmi e sorridendo ma, con estrema calma, mi rispose
- Certo querida, c’è tanto posto qui
- Come vedi siamo impegnati, mettiti in un angolo e non rompere
Poi il gemello che aveva parlato chinò la testa per baciare la colf, io mi accovacciai su una poltrona con le gambe incrociate e le mani sulle orecchie, intanto la nostra colf si era girata e aveva cominciato a leccare l’uccello di un gemello mentre l’altro le aveva spostato le mutandine e con le mani le stava lavorando la figa, io non ero scandalizzata, avevo già fatto sesso con il mio ex, però la scena mi stava eccitando, quando, mentre lei continuava il bocchino la penetrò da dietro la mia mano, senza accorgermene corse alle mie mutandine che si erano bagnate dei miei umori, i due gemelli andarono avanti per un po’ scopando la colf che si agitava e mugolava, e io, ormai, nella mia poltrona, avevo aperto le gambe, sollevato la t-shirt e mi stavo masturbando apertamente stuzzicandomi anche i capezzoli che si erano gonfiati ed induriti, avevo gli occhi chiusi e la testa all’indietro sulla spalliera della poltrona e non mi accorsi che i gemelli, finito con la colf erano in piedi vicino a me
- La nostra sorellina è proprio una porcellina
Aprii gli occhi alle loro parole e mi trovai davanti alla faccia i loro membri rilassati, me li fecero strisciare sul viso e poi mi schiaffeggiarono con quelli, poi me li misero davanti alla bocca per farseli leccare e succhiare, schiusi le labbra inconsciamente e con le mani li impugnai tuti e due andando da uno all’altro alternativamente con la lingua e la bocca, intanto anche la colf si era riscossa dal divano e sentii la sua lingua insinuarsi tra le me piccole labbra suggendone gli umori, ero completamente persa nella ricerca del mio piacere, non pensavo che quelli erano miei fratelli, pensavo solo che fossero il mezzo per raggiungere l’orgasmo, uno mi penetrò alzandomi le gambe fin quasi sopra la testa e l’altro, invece, si scaricò nella mia bocca, non avevo mai bevuto lo sperma, mi leccai anche le labbra, poi l’altro mi venne sulla pancia mentre anch’io stavo avendo un violento orgasmo, anche perché, sotto di lui, mentre mi scopava, la colf mi stava infilando, facendolo entrare ed uscire, un dito nel sedere, quando ci spostammo sul folto tappeto davanti aia divani mi trovai a limonare con la nostra colf mentre i gemelli scopavano entrambe.
Non li avevo mai visti così, erano proprio uguali in tutto, anche i loro cazzi avevano tutti e due la stessa inclinazione verso destra della punta.
Il temporale era finito, io e la colf ci eravamo divise i gemelli, ognuna sul letto di uno dei due e andammo avanti a coccolarci fino al mattino, tanto i miei genitori non c’erano, poi li lasciammo dormire ed io e la colf rientrammo in casa, dopo colazione facemmo la doccia insieme, i suoi seni erano più grandi dei miei, la sua figa rasata mentre la mia con una leggera peluria bionda, dopo la doccia ci guardammo e tutte e due ci rimettemmo a letto, nel suo e giocammo fino ad addormentarci.
Adesso i gemelli non mi fanno più i dispetti, e la colf alterna i suoi viaggi nella ex stalla con le visite nella mia camera, da parte mia, ogni tanto, vado la notte a trovare i miei fratelli, anche se non c’è un temporale.
La casa che i miei hanno comprato era praticamente una cascina, tolti i terreni da coltivare che sono stati venduti ad altri, a noi è rimasta la casa principale, la rimessa e la vecchia stalla che papà, nel tempo, ha ristrutturato e adibito, prima a sala giochi per i gemelli, poi a loro stanza per la musica, visto che suonano tutti e due ed infine in loft dove loro praticamente vivono, quando ci si sono trasferiti io mi sono appropriata della loro stanza che è molto più grande della mia, anche se in mansarda/soffitta dove tra musica e pc passavo praticamente tutta la mia giornata mentre mamma si occupava del suo bellissimo giardino ed i gemelli delle loro moto, avevano una colf sudamericana che adesso era fissa in casa ed occupava la mia vecchia camera anche se, più di una volta l’ho vista uscire dalla nostra ex stalla il mattino molto presto e non credo perché fosse andata a pulire il loft dei gemelli.
Tornando alla festa per i miei 18 anni avevo invitato una ventina di ragazzi e ragazze della mia scuola e la tenemmo in giardino, i gemelli fecero la loro apparizione, giusto il tempo per incantare qualche mia compagna di classe e poi si ritirarono nel loro loft, c’era anche il mio ex ragazzo, non invitato da me ma da loro visto che era un loro compagno di sarabande in moto, probabilmente ce l’aveva un po’ con me perché lo avevo mollato quando mi ero accorta che faceva lo scemo con altre mie compagne dell’ultimo anno ma poi scomparve anche lui con i gemelli.
Qualche giorno dopo i miei genitori partirono per il solito viaggio annuale a Medjugorje, di notte fui svegliata da un forte temporale, tuoni e fulmini, dal mio sottotetto si avvertiva ancora più forte, ho sempre avuto paura dei temporali, mi alzai e scesi al piano inferiore, bussai alla porta della mia vecchia stanza ma la nostra colf non c’era, allora, scalza com’ero, con solo la mia t shirt lunga che uso per dormire, presi un ombrello e corsi sotto la pioggia battente nella vecchia stalla, al porta era aperta, sul divano i miei due fratelli in boxer e la nostra colf, con solo gli slip addosso con la testa appoggiata al grembo di uno dei gemelli , una gamba alzata sullo schienale con l’altro gemello che le teneva una mano tra le gambe, corsi dentro abbandonando fuori l’ombrello
- Sorellina, paura dei tuoni?
- Si, posso rimanere qui?
La colf girò la testa per guardarmi e sorridendo ma, con estrema calma, mi rispose
- Certo querida, c’è tanto posto qui
- Come vedi siamo impegnati, mettiti in un angolo e non rompere
Poi il gemello che aveva parlato chinò la testa per baciare la colf, io mi accovacciai su una poltrona con le gambe incrociate e le mani sulle orecchie, intanto la nostra colf si era girata e aveva cominciato a leccare l’uccello di un gemello mentre l’altro le aveva spostato le mutandine e con le mani le stava lavorando la figa, io non ero scandalizzata, avevo già fatto sesso con il mio ex, però la scena mi stava eccitando, quando, mentre lei continuava il bocchino la penetrò da dietro la mia mano, senza accorgermene corse alle mie mutandine che si erano bagnate dei miei umori, i due gemelli andarono avanti per un po’ scopando la colf che si agitava e mugolava, e io, ormai, nella mia poltrona, avevo aperto le gambe, sollevato la t-shirt e mi stavo masturbando apertamente stuzzicandomi anche i capezzoli che si erano gonfiati ed induriti, avevo gli occhi chiusi e la testa all’indietro sulla spalliera della poltrona e non mi accorsi che i gemelli, finito con la colf erano in piedi vicino a me
- La nostra sorellina è proprio una porcellina
Aprii gli occhi alle loro parole e mi trovai davanti alla faccia i loro membri rilassati, me li fecero strisciare sul viso e poi mi schiaffeggiarono con quelli, poi me li misero davanti alla bocca per farseli leccare e succhiare, schiusi le labbra inconsciamente e con le mani li impugnai tuti e due andando da uno all’altro alternativamente con la lingua e la bocca, intanto anche la colf si era riscossa dal divano e sentii la sua lingua insinuarsi tra le me piccole labbra suggendone gli umori, ero completamente persa nella ricerca del mio piacere, non pensavo che quelli erano miei fratelli, pensavo solo che fossero il mezzo per raggiungere l’orgasmo, uno mi penetrò alzandomi le gambe fin quasi sopra la testa e l’altro, invece, si scaricò nella mia bocca, non avevo mai bevuto lo sperma, mi leccai anche le labbra, poi l’altro mi venne sulla pancia mentre anch’io stavo avendo un violento orgasmo, anche perché, sotto di lui, mentre mi scopava, la colf mi stava infilando, facendolo entrare ed uscire, un dito nel sedere, quando ci spostammo sul folto tappeto davanti aia divani mi trovai a limonare con la nostra colf mentre i gemelli scopavano entrambe.
Non li avevo mai visti così, erano proprio uguali in tutto, anche i loro cazzi avevano tutti e due la stessa inclinazione verso destra della punta.
Il temporale era finito, io e la colf ci eravamo divise i gemelli, ognuna sul letto di uno dei due e andammo avanti a coccolarci fino al mattino, tanto i miei genitori non c’erano, poi li lasciammo dormire ed io e la colf rientrammo in casa, dopo colazione facemmo la doccia insieme, i suoi seni erano più grandi dei miei, la sua figa rasata mentre la mia con una leggera peluria bionda, dopo la doccia ci guardammo e tutte e due ci rimettemmo a letto, nel suo e giocammo fino ad addormentarci.
Adesso i gemelli non mi fanno più i dispetti, e la colf alterna i suoi viaggi nella ex stalla con le visite nella mia camera, da parte mia, ogni tanto, vado la notte a trovare i miei fratelli, anche se non c’è un temporale.
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