La bottegaia

di
genere
corna

Gestisco un negozietto di alimentari in un piccolo comune, 980 abitanti, la maggior parte anziani, purtroppo i miei prezzi non possono essere troppo bassi se no proprio lavorerei per niente, per fortuna, questo è un di più, mio marito ha un buon lavoro e mio figlio anche, io, cinquantenne, qualcosa dovevo fare e ho aperto questo, non riuscivo a stare a casa tutto il giorno, comunque riesco a coniugare quello che devo fare per la mia famiglia con il negozio.
Mio figlio, qualche tempo fa mi ha detto
- Mamma, ti stai lasciando andare, ma perché, devi curarti di più
Mi sono guardata allo specchio e ho visto una donna con qualche kilo di troppo, capelli bianchi che spuntano tra quelli folti e nero corvino che ho sempre avuto, quasi senza trucco, con un vestito addosso che mi stava bene come un sacco w ho preso una decisione, adesso mi piaccio, la parrucchiera, periodicamente rinnova il mio colore originale, ho ricominciato a truccarmi ed ho perso, decisamente i kili in eccesso, sono tornata ai miei 5 kg iniziali che, essendo alta 1 metro e settanta non sono troppi, le lunghe camminate mi hanno fatto bene, ho anche smesso di fumare e l’estetista si occupa della mia peluria in eccesso, anche di quella che non avevo mai eliminato, anche i miei clienti se ne sono accorti, di qualsiasi età, solo mio marito sembra avere il prosciutto davanti agli occhi, nonostante abbia comprato una paio di completini sexy di pizzo dal quel lato il buio assoluto, mi sono riscoperta a masturbarmi in bagno come quando ero ragazzina e, devo dire che l’assenza di peluria è stuzzicante. qualche domenica fa, mio figlio per i suoi 23 anni ha organizzato una cena a casa con dei colleghi di lavoro, tutti giovani e si è raccomandato
- Mamma per favore, le tue splendide lasagne e l’arrosto di vitello con patate e funghi e non può mancare la tua zuppa inglese
Finalmente una domenica diversa, la sera eravamo in dodici a tavola, noi tre ed undici suoi colleghi e amici, ridevano, mangiavano, bevevano e stavamo tutti in allegria, mio marito, ad una certa ora andò a riposare, mi fecero tutti dei gran complimenti per la cucina e qualcuno, devo dire, anche per il mio aspetto, mentre mio figlio mi presentava qualcuno disse
- No, non è possibile, è tua sorella dì la verità
Mio figlio gongolava per i complimenti, io ero completamente rilassata dopo tanto tempo, avevo anche tirato fuori un vestito che non mettevo da tempo perché non ci entravo, forse un po’ corto e scollato ma le mie gambe sono sempre state belle ed il mio seno, beh una coppa D di tutto rispetto.
Ad un certo punto mio figlio disse
- Devo andare a prendere dell’altro vino
Stava così bene in mezzo ai suoi amici e stavano parlando di lavoro io allora
- Stai, stai, vado io in cantina
E due suoi colleghi
- L’aiutiamo noi signora non si preoccupi
Abbiamo una cantina sotto casa che è più che altro una taverna molto grande con scaffali pieni di vino sulle pareti e salumi appesi a sbarre sul soffitto, prendo da uno scaffale una cesta di vimini con due manici e la riempio di bottiglie, poi dico ai rafazzi
- Ecco, portare questa
Io intanto prendo tre bottiglie di spumante per il dolce e mi avvio dietro a loro ma una bottiglia mi scivola a terra, che disastro
- Andate andata voi, io sistemo questo disastro ed arrivo
Raccolgo i vetri e poi asciugo il pavimento di cotto dopo averlo lavato però, poi mentre sono ancora chinata in avanti per guardare se, sotto gli scaffali fosse finito qualche altro pezzo di vetro, uno scalpiccio alle mie spalle
- Sono tornato per aiutarla
. oh ho quasi fatto grazie,
per raddrizzarmi cerco lo scaffale con la mano alla mia destra ma lo manco e mi ritrovo, ridendo, con il sedere per terra, forse anch’io ho bevuto un bicchiere di troppo, il ragazzo mi mette le braccia sotto le ascelle per tirarmi su e, inevitabilmente le sue mani finiscono sui miei seni, ormai sono in piedi, anche se leggermente appoggiata a lui con la ma schiena, le sue mani non si spostano e, anzi, si stringono sui miei seni, sento ,la sua virilità crescere contro il mio fondo schiena e mi bacia sul collo, non mi trattiene, mi stacco, lo guardo, non so cosa mi sia preso, lo abbraccio e lo bacio sulla bocca, un bacio caldo, appassionato, cerco la sua lingua, la mia mano corre alla patta dei suoi pantaloni, avevo ragione, è gonfia per il suo uccello che preme per uscire, lo libero e poi gli cado in ginocchio davanti per imboccare quell’obelisco di carne e sangue, quello di mio marito non è così, per quello che ricordavo, senza aspettare lo impugno e lo lecco, lo imbocco insalivandone il prepuzio, ne succhio la cappella, mi tira su per i capelli, mi spinge contro il tavolo, mi ci appoggio tirando indietro il sedere, mi solleva il vestito, sento le sue dita sulla mia figa bagnata, ha spostato gli slip, e, finalmente, entra dentro di me, una sensazione dimenticata, una mancanza troppo lunga, ho quasi subito un leggero orgasmo, io mi tengo al bordo del tavolo mentre lui, cambiando ritmo, si impossessa della mia vagina e con le mani dei miei seni che ho scoperto abbassando le spalline del vestito quando sento che sta per venire stringo le cosce, non voglio che mi lasci e mi riempie del suo sperma caldo, si sta ricomponendo e, anch’io faccio lo spesso, guardo la mia faccia in un piccolo specchietto appeso ad una parete, sono tutta rossa, darò la colpa al vino, dovrei andare in bagno ma voglio godermi il filo di sperma che ancora fuoriesce dalla mia figa e mi sta impiastricciando le cosce, lui torna di sopra mentre io ci metto un po’ a riprendermi, quando risalgo mi sembra che nessuno si sia accorto della mia assenza prolungata, poi tutto finisce, cominciano i saluti ed i ringraziamenti ed io resto sola con il mio ragazzo e iniziamo a rassettare,
- Ma dov’eri finita? Ad un certo punto non ti ho vista più
- Avevo lasciato cadere una bottiglia in cantina e ho dovuto pulire tutto, poi mi sono riposata un po’, avevo bevuto troppo forse
- Devi stare attenta mamma, potevi farti male
- Oh non mi sono fatta niente e sto benissimo caro
Dopo aver fatto una doccia mi sono spogliata e mi sono sdraiata di fianco a mio marito che russava, ero rientrata nella normalità.
Qualche sera dopo, poco prima della chiusura entra in negozio il ragazzo della cantina
- Buona sera, le serve una mano?
- Ah bravo, ciao, la serranda è un po’ dura mi aiuti?
- E adesso come facciamo per uscire?
- Ah no, si esce dal retro, vieni
Non arriviamo all’uscita, nel retro mi bacia e poi dice
- Adesso voglio vedere come sei bella
Mi tolgo i vestiti facendo un mezzo strep tease e, mentre sono chinata in avanti per togliere le mutandine mi prende per il sedere e mi tira a se’, facciamo l’amore per terra sopra i miei vestiti, quando finiamo gli dico che devo tonare a casa e lui mi risponde
- Va bene, ma domani torno,
esce lasciandomi lì intenta a rivestirmi, cosa significa questo? Forse che adesso ho un amante e che lui ha l’età di mio figlio e che non me ne frega niente e che se vuole gli darò anche il culo, alla mia età sarebbe anche ora che qualcuno lo sfondasse, soprattutto con attributi come i suoi.
scritto il
2024-11-16
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