Marco ( parte terza)
di
claudio il marito
genere
corna
Marco
Parte terza
Cercai Marco per parlargli del ricatto. Nel suo ufficio c’era la giovanissima segretaria, Ivana. Ci eravamo già incrociati nei corridoi della ditta. Mi accolse con un sorriso poi mi disse che aveva una busta per me, l’aveva lasciata Marco.
La busta era aperta. Dentro alcune foto che ritraevano Monica nuda e in azione…c’era anche un foglio.
Sapevo saresti passato, inutile che mi cerchi ancora, sarò io a cercare tua moglie e te. Sapete cosa fare perché le foto non facciano il giro dell’ufficio.
Feci per uscire , non sapevo se dovevo essere arrabbiato o se essere contento per tutti i cazzi che Monica avrebbe preso…Ivana mi chiamò. Mi fece sedere e mi mostrò il suo cellulare. C’erano le foto di mia moglie. Mi disse che le avrebbe custodite lei perché Marco era sposato e non poteva rischiare la moglie le vedesse. Aggiunse di fare il bravo che ci saremmo divertiti sia io che Monica. E aggiunse che anche lei si divertiva molto con gli amici di Marco. Uscii e tornai al lavoro. Due giorni dopo Ivana mi telefonò. Mi disse che il venerdi, due giorni dopo, sarebbe passata lei a prenderci. Aggiunse di far vestire Monica da troia. Il venerdi Ivana passò a prenderci. Ci accompagnò in una casa isolata appena fuori città. Fuori alcune auto, cinque o sei, Ivana mi disse di rimanere in auto e perentoriamente disse a Monica di seguirla. Entrarono in casa. Dopo una decina di minuti Ivana venne e mi disse di seguirla. Vicino alla casa padronale c’era una casetta. Entrammo. L’arredamento era inizio ‘900. Mi fece sedere su un divano e accese un televisore. Si poteva vedere l’interno della casa padronale. Arredata come un bordello dei primi anni del secolo scorso. Luci basse, per lo più lampade da tavolo. Seduti su sedie e divani alcuni uomini. Altri in piedi. In mezzo Monica che ballando si spogliava.
Ivana mi disse che mi sarei potuto godere lo spettacolo da li. Che sarebbe passata lei a trovarmi, forse. Mi disse dove trovare alcool. Le chiesi dove era Marco e lei mi disse che marco non sarebbe più venuto, che Monica ora era sua. Non capivo allora lei mi spiegò come stavano le cose.
Lei era la nipote di Marco, aveva 24 anni. Finita la scuola Marco le propose di diventare la sua segretaria. Aveva un ufficio tutto suo in ditta e lei avrebbe dovuto rispondere del lavoro solo a lui. Marco da sempre era lo zio preferito e lei accettò. Aveva poco più di 18 anni.Era fidanzata con un ragazzo della sua stessa età in quel periodo. Marco nella ditta dove lavoriamo è il responsabile vendite. I primi mesi tutto nella norma. Lei aveva lasciato il fidanzato, non era portata per una relazione sola, le piaceva saltare da un cazzi all’altro. ogni tanto lo zio la portava fuori a cena per premiarla del lavoro svolto. Un giorno Marco le disse che sarebbe stato via qualche giorno, le diede del lavoro da fare e partì. Lei in un giorno svolse tutto il lavoro e il giorno dopo, non avendo nulla da fare, decise di sistemare la scrivania dello zio. Mentre riordinava vide una cartella con all’interno alcuni dvd. Incuriosita ne infilò uno nel lettore del pc. Rimase senza parole. Si vedeva lo zio scopare alcune donne, in alcuni video solo in altri con amici e colleghi di lavoro che lei conosceva benissimo. Vedere lo zio scopare la eccitò. Vedere il cazzo dello zio la eccitò. Vedere quelle donne scopate senza ritegno la eccitò. In uno dei video sentì lo zio ricattare quelle donne dicendo loro che se non si fossero fatte scopare per denaro dai suoi amici avrebbe mandato dvd e foto ai mariti. Non sapeva cosa pensare, lo zio un puttaniere… peggio… un pappone. Trovò anche un dvd con centinaia di foto.
Quella sera a casa non riusciva a prendere sonno..continuava a vedere il cazzo enorme dello zio e quelle troie! Il mattino dopo lo zio la chiamò e le disse che sarebbe tornato in giornata. Avrebbero cenato insieme. Quella sera al ristorante parlarono di lavoro, lei bevve un poco e al caffè prese il coraggio per parlargli. Gli disse dei dvd e delle foto. Lui rimase in silenzio imbarazzato. Pagò velocemente il conto. Una volta in auto le disse di dimenticarsi di ciò che aveva visto. Ivana allora gli disse che doveva insegnarle a essere come quelle donne. Che voleva diventare una vera troia da letto. Lo zio si arrabbiò, le disse che erano discorsi da non fare… soprattutto a lui. Erano arrivati davanti alla casa di lei e prima di scendere Ivana disse allo zio che se non esaudiva il suo desiderio avrebbe detto alla moglie delle foto e delle troie che incontrava poi, senza attendere una risposta, scese e andò in casa. Per alcuni giorni lo zio non le parlò, dalla scrivania era sparito tutto. una mattina le disse che sarebbero usciti a pranzo, dovevano parlare. Verso le 10 uscirono dall’ufficio. Appena fuori città si fermò in una zona isolata, le diede una borsa e le disse di infossare gli abiti contenuto, lui scese dall’auto ma prima le disse che troia si nasce e non si diventa! Lei si vestì e scese. Notò che lo zio era a bocca aperta ma si riprese subito. Risalirono in auto e andarono a pranzo lontani dall’ufficio. In posto per camionisti. Gli sguardi di tutti erano su di lei. Lei era eccitatissima. Le piaceva. Pranzarono senza parlare . usciti lo zio si fermò davanti ad un motel.entrarono. lui si mise seduto sul letto e le fisse di spogliarsi. Lei lo fece senza imbarazzo. Lui si tolse il cazzo dai pantaloni e le disse di cominciare a succhiare. Mentre lei si gustava il suo cazzo lui fece una telefonata. Sentì che invitava un suo amico a raggiungerli.
Vediamo se sei una troia vera!
Poco dopo entrò un uomo. La scoparono a lungo ovunque. Mentre la riportava a casa lo zio le disse che quella era stata la prima e l’ultima volta, non ne avrebbero mai più parlato. Lei scendendo gli disse che se non voleva raccontasse tutto ai suoi genitori sarebbe stata lei a decidere quando smettere con quel gioco. Marco da ricattatore a ricattato. Per quasi un anno lo zio e i suoi amici se la scoparono per bene. Il patto era che lui le mostrasse video e foto delle troie che scopava. una sera Marco le fisse che voleva farle un regalo, chiedesse ciò che voleva.lei non esitò, voleva una troia solo per se!
Da tempo Ivana cercava la troia adatta da far scopare al mondo e Monica era secondo lei la persona adatta. Marco quindi ha passato mia moglie a lei, lui non l’avrebbe più scopata. Lei avrebbe filnaro e fotografato la sua troia personale.
Mentre lei raccontava la sua storia vedevo mia moglie fare la vacca con quegli sconosciuti al video.Ivana prima di andarsene mi disse di spogliarmi nudo e di non masturbarmi, sarebbe tornata lei da me.
Per quasi due ore mi guardai Monica fare la troia, si divertiva … vedevo Ivana che filmava e fotografava. Poi la vidi indossare un fallo di gomma dalle dimensioni cavalline e la vidi scopare Monica .
Poi Ivana scomparve e la vidi entrare da me, aveva indosso il grosso fallo allacciato con una cintura. Mi disse solo di girarmi. Lo feci. Era umido degli umori di Monica, un colpo secco e me lo sentii dentro. Ivana mi scopò perversamente per una decina di minuti poi se ne andò dicendomi di non masturbarmi. Qualche minuto dopo le immagini sullo schermo sparirono. Solo una scritta. Adesso è meglio che non guardi perché la useremo per benino, la troia. Me la riportò quasi due ore dopo, Monica era bellissima, capivo che aveva scopato tanto da renderla felice., da quella notte io e Monica diventammo le puttane di Ivana
Parte terza
Cercai Marco per parlargli del ricatto. Nel suo ufficio c’era la giovanissima segretaria, Ivana. Ci eravamo già incrociati nei corridoi della ditta. Mi accolse con un sorriso poi mi disse che aveva una busta per me, l’aveva lasciata Marco.
La busta era aperta. Dentro alcune foto che ritraevano Monica nuda e in azione…c’era anche un foglio.
Sapevo saresti passato, inutile che mi cerchi ancora, sarò io a cercare tua moglie e te. Sapete cosa fare perché le foto non facciano il giro dell’ufficio.
Feci per uscire , non sapevo se dovevo essere arrabbiato o se essere contento per tutti i cazzi che Monica avrebbe preso…Ivana mi chiamò. Mi fece sedere e mi mostrò il suo cellulare. C’erano le foto di mia moglie. Mi disse che le avrebbe custodite lei perché Marco era sposato e non poteva rischiare la moglie le vedesse. Aggiunse di fare il bravo che ci saremmo divertiti sia io che Monica. E aggiunse che anche lei si divertiva molto con gli amici di Marco. Uscii e tornai al lavoro. Due giorni dopo Ivana mi telefonò. Mi disse che il venerdi, due giorni dopo, sarebbe passata lei a prenderci. Aggiunse di far vestire Monica da troia. Il venerdi Ivana passò a prenderci. Ci accompagnò in una casa isolata appena fuori città. Fuori alcune auto, cinque o sei, Ivana mi disse di rimanere in auto e perentoriamente disse a Monica di seguirla. Entrarono in casa. Dopo una decina di minuti Ivana venne e mi disse di seguirla. Vicino alla casa padronale c’era una casetta. Entrammo. L’arredamento era inizio ‘900. Mi fece sedere su un divano e accese un televisore. Si poteva vedere l’interno della casa padronale. Arredata come un bordello dei primi anni del secolo scorso. Luci basse, per lo più lampade da tavolo. Seduti su sedie e divani alcuni uomini. Altri in piedi. In mezzo Monica che ballando si spogliava.
Ivana mi disse che mi sarei potuto godere lo spettacolo da li. Che sarebbe passata lei a trovarmi, forse. Mi disse dove trovare alcool. Le chiesi dove era Marco e lei mi disse che marco non sarebbe più venuto, che Monica ora era sua. Non capivo allora lei mi spiegò come stavano le cose.
Lei era la nipote di Marco, aveva 24 anni. Finita la scuola Marco le propose di diventare la sua segretaria. Aveva un ufficio tutto suo in ditta e lei avrebbe dovuto rispondere del lavoro solo a lui. Marco da sempre era lo zio preferito e lei accettò. Aveva poco più di 18 anni.Era fidanzata con un ragazzo della sua stessa età in quel periodo. Marco nella ditta dove lavoriamo è il responsabile vendite. I primi mesi tutto nella norma. Lei aveva lasciato il fidanzato, non era portata per una relazione sola, le piaceva saltare da un cazzi all’altro. ogni tanto lo zio la portava fuori a cena per premiarla del lavoro svolto. Un giorno Marco le disse che sarebbe stato via qualche giorno, le diede del lavoro da fare e partì. Lei in un giorno svolse tutto il lavoro e il giorno dopo, non avendo nulla da fare, decise di sistemare la scrivania dello zio. Mentre riordinava vide una cartella con all’interno alcuni dvd. Incuriosita ne infilò uno nel lettore del pc. Rimase senza parole. Si vedeva lo zio scopare alcune donne, in alcuni video solo in altri con amici e colleghi di lavoro che lei conosceva benissimo. Vedere lo zio scopare la eccitò. Vedere il cazzo dello zio la eccitò. Vedere quelle donne scopate senza ritegno la eccitò. In uno dei video sentì lo zio ricattare quelle donne dicendo loro che se non si fossero fatte scopare per denaro dai suoi amici avrebbe mandato dvd e foto ai mariti. Non sapeva cosa pensare, lo zio un puttaniere… peggio… un pappone. Trovò anche un dvd con centinaia di foto.
Quella sera a casa non riusciva a prendere sonno..continuava a vedere il cazzo enorme dello zio e quelle troie! Il mattino dopo lo zio la chiamò e le disse che sarebbe tornato in giornata. Avrebbero cenato insieme. Quella sera al ristorante parlarono di lavoro, lei bevve un poco e al caffè prese il coraggio per parlargli. Gli disse dei dvd e delle foto. Lui rimase in silenzio imbarazzato. Pagò velocemente il conto. Una volta in auto le disse di dimenticarsi di ciò che aveva visto. Ivana allora gli disse che doveva insegnarle a essere come quelle donne. Che voleva diventare una vera troia da letto. Lo zio si arrabbiò, le disse che erano discorsi da non fare… soprattutto a lui. Erano arrivati davanti alla casa di lei e prima di scendere Ivana disse allo zio che se non esaudiva il suo desiderio avrebbe detto alla moglie delle foto e delle troie che incontrava poi, senza attendere una risposta, scese e andò in casa. Per alcuni giorni lo zio non le parlò, dalla scrivania era sparito tutto. una mattina le disse che sarebbero usciti a pranzo, dovevano parlare. Verso le 10 uscirono dall’ufficio. Appena fuori città si fermò in una zona isolata, le diede una borsa e le disse di infossare gli abiti contenuto, lui scese dall’auto ma prima le disse che troia si nasce e non si diventa! Lei si vestì e scese. Notò che lo zio era a bocca aperta ma si riprese subito. Risalirono in auto e andarono a pranzo lontani dall’ufficio. In posto per camionisti. Gli sguardi di tutti erano su di lei. Lei era eccitatissima. Le piaceva. Pranzarono senza parlare . usciti lo zio si fermò davanti ad un motel.entrarono. lui si mise seduto sul letto e le fisse di spogliarsi. Lei lo fece senza imbarazzo. Lui si tolse il cazzo dai pantaloni e le disse di cominciare a succhiare. Mentre lei si gustava il suo cazzo lui fece una telefonata. Sentì che invitava un suo amico a raggiungerli.
Vediamo se sei una troia vera!
Poco dopo entrò un uomo. La scoparono a lungo ovunque. Mentre la riportava a casa lo zio le disse che quella era stata la prima e l’ultima volta, non ne avrebbero mai più parlato. Lei scendendo gli disse che se non voleva raccontasse tutto ai suoi genitori sarebbe stata lei a decidere quando smettere con quel gioco. Marco da ricattatore a ricattato. Per quasi un anno lo zio e i suoi amici se la scoparono per bene. Il patto era che lui le mostrasse video e foto delle troie che scopava. una sera Marco le fisse che voleva farle un regalo, chiedesse ciò che voleva.lei non esitò, voleva una troia solo per se!
Da tempo Ivana cercava la troia adatta da far scopare al mondo e Monica era secondo lei la persona adatta. Marco quindi ha passato mia moglie a lei, lui non l’avrebbe più scopata. Lei avrebbe filnaro e fotografato la sua troia personale.
Mentre lei raccontava la sua storia vedevo mia moglie fare la vacca con quegli sconosciuti al video.Ivana prima di andarsene mi disse di spogliarmi nudo e di non masturbarmi, sarebbe tornata lei da me.
Per quasi due ore mi guardai Monica fare la troia, si divertiva … vedevo Ivana che filmava e fotografava. Poi la vidi indossare un fallo di gomma dalle dimensioni cavalline e la vidi scopare Monica .
Poi Ivana scomparve e la vidi entrare da me, aveva indosso il grosso fallo allacciato con una cintura. Mi disse solo di girarmi. Lo feci. Era umido degli umori di Monica, un colpo secco e me lo sentii dentro. Ivana mi scopò perversamente per una decina di minuti poi se ne andò dicendomi di non masturbarmi. Qualche minuto dopo le immagini sullo schermo sparirono. Solo una scritta. Adesso è meglio che non guardi perché la useremo per benino, la troia. Me la riportò quasi due ore dopo, Monica era bellissima, capivo che aveva scopato tanto da renderla felice., da quella notte io e Monica diventammo le puttane di Ivana
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