Marco seconda part
di
claudio il marito
genere
corna
Marco
( seconda parte)
Per un mese circa Marco non si fece vivo. Avendo zone di lavoro diverse non ci incontravamo mai. Poi una mattina un messaggio.
Questa sera non tornare a casa, telefona a tua moglie e dille che farai tardi. Ti manderò io un messaggio quando avrò finito con lei. Telefonai a Monica. Finito il lavoro mi fermai in un parcheggio poco distante da casa mia. Una decina di mesi prima avevo istallato un antifurto con telecamere in tutte le stanze che si collegava al cell. Lo attiva. Vedevo Monica sola in casa sul divano che guardava la tv. Dino alle 21 non accadde bulla poi il campanello e Monica si alzò per andare ad aprire. Era Marco e con lui quattro uomini. Monica rimase stupita. Non potevo sentire il sonoro ma vidi Marco spingerla dentro, entrare con i quattro uomini e vidi che le parlava nell’orecchio, seppi poi che le disse che lo mandavo io. Poi lui fece sedere i quattro sul dicano e davanti a loro cominciò a spogliarla. una volta nuda la fece inginocchiare davanti a loro e lei cominciò a succhiare a tutti il cazzo. Marco si godeva la scena in piedi. Capivo che le dava ordini lo vidi prendere il cellulare e scattare alcune foto. Poco dopo mi arrivo un messaggio con le foto scattate.
Coglione ecco tua moglie che fa la troia! Adesso vai all’argine dove di notte ci sono quelli come te, sfigati in cerca di cazzi. Quando arrivi scendi dall’auto e spogliati nudo. Quando vedi arrivare auto dall’argine apri la portiera e ti chini dentro che chi passa capisca che vuoi essere inculato. Ti farò sapere quando tornare a casa. L’argine di cui parlava era vicino al fiume , sterrato, di notto ci passavano solo uomini in cerca di uomini e a volte qualche coppia esibizionista. Mi diressi all’argine tenendo acceso il cellulare . vedevo Monica che si stava facendo scopare come una vacca da tutti. Arrivato mi spogliai nudo e scesi. Continuavo a guardare come i cinque si scopavano lei. Ogni tanto Marco mi mandava foto. Vidi un’auto che si avvicinava. Avevo il cuore in gola. E se fossero stati carabinieri o polizia?. Mi chinai in auto come a cercare qualcosa. Sapevo che il mio culo era in mostra. L’auto rallentò ma tirò dritto.. vidi un’altra auto dietro quella passata e notai che andava pianissimo. Sentii che si fermava. Io chinato dentro vedevo Monica esaltata dai cazzi che la scopavano ovunque. Sentii dei passi. Il cuore impazziva. Avevo il cazzo gonfio, le immagini di quello che accadeva a casa mia mi eccitavano ma avevo paura. Sentii che un uomo si era fermato dietro di me. Sentii chiaramente che abbassava la zip. Poi sentii che appoggiava la cappella al mio culo. Lo sentii spingere. Mi fece male! Lui incurante cominciò subito a scoparmi. Il dolore era forte ma lo lasciai fare. Il tutto durò forse tre minuti poi lo sentii scaricarsi dentro di me. Prima di andarsene mi disse di restare li che avrebbe avvisato i suoi amici che c’era un culo da riempire di sborra e se ne andò. Riaccesi il cellulare e Monica sembrava divertirsi. Mi arrivò da Marco un breve video, era Monica che stava urlando di sfondarla!
Vidi arrivare alcune auto. Si fermarono vicino. Sentii dei passi e una voce dire…. Adesso ti rompiamo il culo troietta. Mi scoparono quattro o cinque uomini e tutti mi sborrarono nel culo. Ora non sentivo dolore e avrei voluto non finissero mai. Il cazzo mi scoppiava dall’eccitazione. Quando se ne andarono ripresi a guardare Monica. Si dimenava sui cazzi come una troia professionista. Per un’ora alternai la visione di mia moglie fare la troia a video di Marco con lei che urlava di piacere a cazzi che mi inculavano . poi si fermò un’auto. Sentii dei passi, una mano mi prese per i capelli e mi fece mettere in piedi. davanti a me due trans. Sembravano sud americani.
Stronzo del cazzo, credi di poter venire qui e portarci via i clienti.
Balbettai qualcosa temendo mi picchiassero. I due mi mostrarono la loro attrezzatura. Due cazzi da asino. Uno di loro aveva un cazzo mostruoso dritto come un palo.
Adesso ti facciamo vedere noi … adesso ti diamo una lezione!
Mi fecero chinare in avanti e poi sentii che uno si appoggiava a me ni disse all’orecchio che potevo anche gridare che nessuno mi avrebbe sentito e un attimo dopo un palo mi entrò nel culo.il dolore fu lancinante, quel cazzo era lungo e duro da farmi male. Incurante lui cominciò a scoparmi con violenza tenendomi una mano sulla bocca. Mi inculò con violenza per cinque o sei minuti poi toccò all’altro, quello con il cazzo di un asino. Mentre letteralmente mi rompeva il culo mi accorsi che mi scendevano le lacrime. Anche lui mi scopò cinque o sei minuti. Poi mi fecero drizzare in piedi, mi accorsi che dietro fi loro c’era un vecchio.
Adesso lui ti darà il resto, noi ce ne ansiamo, non farti più vedere da queste parti!
Se ne andarono. Il vecchio mi disse di girarmi. Mi fece chinare. All’orecchio mi disse che lo mandava Marco.
Adesso cornuto ti scopo a dovere, fai il bravo e muovi il culo che mi piace.
Un attimo e sentii il suo cazzo, largo e durissimo. Mentre mi montava mi urlava di muovere il culo. Quel cazzo enorme mi apriva a dismisura. Il culo mi bruciava per i due cazzi presi prima. Sotto quei colpi mi sentivo usato e abusato. Il mio cazzo scoppiava. Dopo una decina di minuti lo sentii che esplodeva dentro di me e senza nemmeno toccarmi cominciai a sborrare anche io. Lui continuava a riempirmi di sborra e io continuavo a venire. Quasi persi i sensi. L’uomo de ne andò. Vidi che erano arrivati messaggi da Marco. Foto e un messaggio. Torna che abbiamo finito. Guardai l’ora. Erano le 3 del mattino. Arrivato a casa trovai Monica sul divano che dormiva, coperta di sborra ovunque. In mano una lettera. La aprimmo,
mi sono goduto la troia di tua moglie e ho scattato molte foto e registrato molti video, se non volete che li metta in rete Monica deve battere per me. Troverò io i clienti, tu potrai guardare. Mi farò vivo io
continua…
( seconda parte)
Per un mese circa Marco non si fece vivo. Avendo zone di lavoro diverse non ci incontravamo mai. Poi una mattina un messaggio.
Questa sera non tornare a casa, telefona a tua moglie e dille che farai tardi. Ti manderò io un messaggio quando avrò finito con lei. Telefonai a Monica. Finito il lavoro mi fermai in un parcheggio poco distante da casa mia. Una decina di mesi prima avevo istallato un antifurto con telecamere in tutte le stanze che si collegava al cell. Lo attiva. Vedevo Monica sola in casa sul divano che guardava la tv. Dino alle 21 non accadde bulla poi il campanello e Monica si alzò per andare ad aprire. Era Marco e con lui quattro uomini. Monica rimase stupita. Non potevo sentire il sonoro ma vidi Marco spingerla dentro, entrare con i quattro uomini e vidi che le parlava nell’orecchio, seppi poi che le disse che lo mandavo io. Poi lui fece sedere i quattro sul dicano e davanti a loro cominciò a spogliarla. una volta nuda la fece inginocchiare davanti a loro e lei cominciò a succhiare a tutti il cazzo. Marco si godeva la scena in piedi. Capivo che le dava ordini lo vidi prendere il cellulare e scattare alcune foto. Poco dopo mi arrivo un messaggio con le foto scattate.
Coglione ecco tua moglie che fa la troia! Adesso vai all’argine dove di notte ci sono quelli come te, sfigati in cerca di cazzi. Quando arrivi scendi dall’auto e spogliati nudo. Quando vedi arrivare auto dall’argine apri la portiera e ti chini dentro che chi passa capisca che vuoi essere inculato. Ti farò sapere quando tornare a casa. L’argine di cui parlava era vicino al fiume , sterrato, di notto ci passavano solo uomini in cerca di uomini e a volte qualche coppia esibizionista. Mi diressi all’argine tenendo acceso il cellulare . vedevo Monica che si stava facendo scopare come una vacca da tutti. Arrivato mi spogliai nudo e scesi. Continuavo a guardare come i cinque si scopavano lei. Ogni tanto Marco mi mandava foto. Vidi un’auto che si avvicinava. Avevo il cuore in gola. E se fossero stati carabinieri o polizia?. Mi chinai in auto come a cercare qualcosa. Sapevo che il mio culo era in mostra. L’auto rallentò ma tirò dritto.. vidi un’altra auto dietro quella passata e notai che andava pianissimo. Sentii che si fermava. Io chinato dentro vedevo Monica esaltata dai cazzi che la scopavano ovunque. Sentii dei passi. Il cuore impazziva. Avevo il cazzo gonfio, le immagini di quello che accadeva a casa mia mi eccitavano ma avevo paura. Sentii che un uomo si era fermato dietro di me. Sentii chiaramente che abbassava la zip. Poi sentii che appoggiava la cappella al mio culo. Lo sentii spingere. Mi fece male! Lui incurante cominciò subito a scoparmi. Il dolore era forte ma lo lasciai fare. Il tutto durò forse tre minuti poi lo sentii scaricarsi dentro di me. Prima di andarsene mi disse di restare li che avrebbe avvisato i suoi amici che c’era un culo da riempire di sborra e se ne andò. Riaccesi il cellulare e Monica sembrava divertirsi. Mi arrivò da Marco un breve video, era Monica che stava urlando di sfondarla!
Vidi arrivare alcune auto. Si fermarono vicino. Sentii dei passi e una voce dire…. Adesso ti rompiamo il culo troietta. Mi scoparono quattro o cinque uomini e tutti mi sborrarono nel culo. Ora non sentivo dolore e avrei voluto non finissero mai. Il cazzo mi scoppiava dall’eccitazione. Quando se ne andarono ripresi a guardare Monica. Si dimenava sui cazzi come una troia professionista. Per un’ora alternai la visione di mia moglie fare la troia a video di Marco con lei che urlava di piacere a cazzi che mi inculavano . poi si fermò un’auto. Sentii dei passi, una mano mi prese per i capelli e mi fece mettere in piedi. davanti a me due trans. Sembravano sud americani.
Stronzo del cazzo, credi di poter venire qui e portarci via i clienti.
Balbettai qualcosa temendo mi picchiassero. I due mi mostrarono la loro attrezzatura. Due cazzi da asino. Uno di loro aveva un cazzo mostruoso dritto come un palo.
Adesso ti facciamo vedere noi … adesso ti diamo una lezione!
Mi fecero chinare in avanti e poi sentii che uno si appoggiava a me ni disse all’orecchio che potevo anche gridare che nessuno mi avrebbe sentito e un attimo dopo un palo mi entrò nel culo.il dolore fu lancinante, quel cazzo era lungo e duro da farmi male. Incurante lui cominciò a scoparmi con violenza tenendomi una mano sulla bocca. Mi inculò con violenza per cinque o sei minuti poi toccò all’altro, quello con il cazzo di un asino. Mentre letteralmente mi rompeva il culo mi accorsi che mi scendevano le lacrime. Anche lui mi scopò cinque o sei minuti. Poi mi fecero drizzare in piedi, mi accorsi che dietro fi loro c’era un vecchio.
Adesso lui ti darà il resto, noi ce ne ansiamo, non farti più vedere da queste parti!
Se ne andarono. Il vecchio mi disse di girarmi. Mi fece chinare. All’orecchio mi disse che lo mandava Marco.
Adesso cornuto ti scopo a dovere, fai il bravo e muovi il culo che mi piace.
Un attimo e sentii il suo cazzo, largo e durissimo. Mentre mi montava mi urlava di muovere il culo. Quel cazzo enorme mi apriva a dismisura. Il culo mi bruciava per i due cazzi presi prima. Sotto quei colpi mi sentivo usato e abusato. Il mio cazzo scoppiava. Dopo una decina di minuti lo sentii che esplodeva dentro di me e senza nemmeno toccarmi cominciai a sborrare anche io. Lui continuava a riempirmi di sborra e io continuavo a venire. Quasi persi i sensi. L’uomo de ne andò. Vidi che erano arrivati messaggi da Marco. Foto e un messaggio. Torna che abbiamo finito. Guardai l’ora. Erano le 3 del mattino. Arrivato a casa trovai Monica sul divano che dormiva, coperta di sborra ovunque. In mano una lettera. La aprimmo,
mi sono goduto la troia di tua moglie e ho scattato molte foto e registrato molti video, se non volete che li metta in rete Monica deve battere per me. Troverò io i clienti, tu potrai guardare. Mi farò vivo io
continua…
3
voti
voti
valutazione
4
4
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Marco ( prima parte)
Commenti dei lettori al racconto erotico