I giochi di Monica ...la coppia amica

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corna

I giochi di Monica 5
Il dubbio

Una sera a letto Monica mi disse che un dubbio la assillava da giorni. Si chiedeva se per caso non fossimo ammalati di sesso e se qualcosa in noi non andava. Non risposi. Avevo un amico di chat con il quale ci scambiavamo le nostre avventure. Anche lui aveva una moglie sempre desiderosa di sesso. eravamo coetanei. La moglie una donna di un metro e ottanta. Un seno da quarta e un culo grande . .
Organizzammo una serata. Saremmo andati a cena io e lui in un ristorante e le nostre mogli in un altro, ci saremmo incontrati poi verso le 23 in posto prestabilito. Monica così avrebbe parlato un poco con una donna che, come lei, era sempre alla ricerca di sesso.
Ci incontrammo in un parcheggio e ci separammo.
Io e lui parlammo delle nostre avventure e convenemmo che eravamo duo uomini fortunati e che se avessimo raccontato delle nostre mogli nessuno avrebbe creduto o peggio saremmo passati per pervertiti. Verso le 23 tornammo al parcheggio. Le nostre mogli non c’erano. Dopo una decina di minuti un messaggio sul cellulare avvisava entrambi di raggiungerle in autostrada in una conosciuta area di sosta dove entrambi avevamo già portato molte volte le nostre signore a prendere cazzi. Arrivammo dopo una trentina di minuti, con molta calma. Vedemmo l’auto di mia moglie parcheggiata in una zona buia e intorno molti uomini. Ci avvicinammo e ci mischiammo al gruppo senza mai partecipare. Qualcuno aveva messo a terra qualche coperta. Monica e Francesca, la moglie del mio amico, sembravano fare a gara per chi fosse la più troia. I maschi presenti una volta finito se ne andavano e ne arrivavano altri. Intorno anche chi guardava soltanto. Un ragazzo vedendo che io non mi avvicinavo mi chiese perchè rimanessi solo a guardare. Sorridendo gli risposi che una delle due vacche era mia moglie. Mi guardò sbigottito poi mi chiese se poteva scoparla anche lui. Gli indicai Monica e gli risposi di accomodarsi. Guardai l’orologio, erano le 3 del mattino. Le due donne non sembrava volessero fermarsi. Tra loro non giocarono mai, si dedicarono completamente a chiunque decidesse di approfittarne. verso le 4 rimasero solo due uomini. Poi rimanemmo solo noi 4. Il parcheggio si era fatto deserto. Ci salutammo e tornammo ognuno a casa propria. Durante il ritorno Monica mi disse che a tavola con Francesca avevano parlato del loro modo di essere e Francesca le aveva detto che non doveva vergognarsi per come era fatta e della sua passione per il sesso. Le disse che la vita è una sola e che ognuno deve viversela come meglio crede.
scritto il
2024-09-24
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