I giochi di Monica- il maggiordomo

di
genere
corna

I giochi i Monica 4
Il maggiordomo
Da quando Monica ha iniziato a organizzare giochi per me è davvero uno spasso.
Il gioco che racconterò è uno dei miei preferiti. Monica si accordò con un amico di chat per una festa nella sua villa sul lago di Garda. Una serata all’insegna della musica e del bere. Lui avrebbe invitato alcuni suoi amici e io sarei stato il maggiordomo. Arrivammo alla villa un sabato sera verso le 22. Ad accoglierci un uomo sulla sessantina. Ci avvisò che sarebbero arrivati alcuni suoi coetanei verso le 22.30. Poi mi disse di seguirlo. Mi portò in cucina dove vi erano vino liquori e un piccolo buffet. Poi mi mostrò una borsa e mi disse che dentro c’era la mia divisa e se ne andò. Notai che nel salone dove si sarebbe tenuta la festa le luci erano state abbassate. La stanza illuminata solo da lampade poste in vari punti. Molto soffuse. Aprii la borsa. Dentro un biglietto- indossa solo ciò che trovi.
Dentro una minigonna elastica cortissima e una camicetta rosa.
Mi spogliai nudo e indossai camicetta e gonna. Era cortissima e si vedeva tutto. Uscii e il padrone di casa mi venne incontro e mi prese tra le mani i testicoli stringendoli con forza.
- Esci solo quando te lo dirò io
Tornai in cucina.
Il dolore era intenso.
Arrivarono gli amici del padrone di casa, tutti a lui coetanei.
Il padrone di casa venne a chiamarmi dicendomi di portare cibo e bevande. Nessuno fece caso al mio abbigliamento solo ogni tanto qualcuno mi toccava il culo o il cazzo… con noncuranza. Tutti ballavano intorno a Monica. Io feci per tornare in cucina. Il padrone di casa mi raggiunse e mi disse che dovevo rimanere nell’altra stanza pronto ad ogni richiesta. Mi disse dove dovevo mettermi, in piedi e senza muovermi.
Mi misi al mio posto. Intanto la festa decollò e Monica cominciò a darsi da fare con la sua splendida bocca. Passava da un cazzo all’altro. Il mio si rizzò e il padrone di casa venne e me lo prese a schiaffi poi mi prese ancora i coglioni tra le mani.
- Non azzardarti a eccitarti!
Il gioco si fece pesante e a turno cominciarono a scoparsela. Ogni tanto qualcuno chiedeva da bere. Un uomo sulla settantina con un grosso uccello mi chiamò e mi disse di lubrificarglielo che la voleva inculare. Presi a succhiarglielo. Poi mi disse di prenderlo in mano e di appoggiarlo al culo di Monica. Appoggiai la cappella al buchetto di Monica . Tenevo il cazzo dritto sull’obiettivo. Lui spinse e lei emise un gemito lunghissimo di piacere. Il cazzo del vecchio lentamente spariva nel culo di Monica. Centimetro dopo centimetro. Il vecchio mi disse di palpargli i coglioni mentre si inculava mia moglie.
Cominciai a massaggiarli.
La cosa lo eccitava e scopava in culo Monica con foga rantolando. Mi eccitai e sentii una mano colpirmi da dietro il cazzo. Diverse volte. Poi sempre la stessa mano prese a tirarmi i testicoli. il dolore mi ammosciò.
Mi fu ordinato di tornare al mio posto in piedi. mentre tutti si divertivano scopandosi e inculandosi Monica il padrone fi casa venne da me. Si mise dietro di me. Sollevò la minigonna e senza troppi complimenti mi infilò un grosso dildo a forma di cazzo in culo. Poi accese la vibrazione.
- Tua moglie mi ha detto che gai il culo rotto… non azzardarti a muovere un muscolo. Se ti viene duro pazienza. Ma non ti muovere e goditi lo spettacolo.
Poi tornò a occuparsi con i suoi amici di Monica.
L’enorme cazzo, fissato con una cinghia, mi vibrava dentro e il mio cazzo spuntò dalla minigonna. Le gambe mi tremavano. L’eccitazione mi annebbiava la vista e per la mezz’ora successiva a volte non riuscivo a distinguere le figure di Monica e di chi se la sbatteva. Poi cominciai a sborrare copiosamente. Vedevo il mio sperma schizzare ovunque. Nessuno ci fece caso. Erano tutti intenti a venire dentro mia moglie, in culo e in figa. Rimasi in piedi finchè tutti se ne andarono e il padrone di casa mi disse di cambiarmi. Lui andò a coricarsi con mia moglie. Mi disse di aspettare sul dicano che con lei non aveva finito. La sentii urlare tre o quattro volte poi mi addormenta. Mi svegliò mia moglie il giorno dopo verso mezzogiorno. Tornando a cada mi disse che era stata legata e sodomizzata a lungo .con vibratori enormi e con il cazzo dell’uomo che non sembrava mai sazio .avevano finito solo da pochi minuti. Mi disse che sfinita era svenuta un paio di volte ma che lui aveva continuato imperterrito. Aggiunse che il fine settimana dopo sarebbe tornata da lui per essere a sua disposizione , e a diposizione dei suoi amici, per 48 ore . senza di me.
scritto il
2024-09-17
1 . 1 K
visite
2
voti
valutazione
1.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.