Labbra

di
genere
saffico

Sono chiuse, strette, come se potesse entrarci che so il vento o qualcosa di più consistente.

O morbido e umido e caldo, di quel calore che fa a gara col tuo, su chi è più piacevole.

Lingua saettante la mia le fa schiudere lentamente.

Non c'è fretta, ho tutto il tempo del mondo, qui nessuno ci disturberà.

Ti lecco le labbra piano, lentamente, inesorabile nel mio lavoro; lecco e nel farlo irroro con la mia saliva.

Tu ti muovi, questo mio lavorare ti piace, senti che sta arrivando il momento in cui ti donerai completamente.

Ed ecco quel momento è arrivato, le labbra tue si schiudono, le mie aderiscono alle tue, la lingua, quell'oggetto impertinente che sa essere osceno quando vuole, entra in te ed esplora le tue mucose regalandoti sensazioni che conosci di già ma di cui non puoi fare a meno.

Ansimi, muovi il tuo corpo, cerchi una posizione rilassata ma sei tesa come le corde di un violino e poi esplodi.
scritto il
2024-12-30
2 K
visite
4 2
voti
valutazione
4.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.