La mia vita da scambista 11
di
Falanghinas
genere
scambio di coppia
La settimana successiva aprimmo un conto cointestato dove versammo qualche risparmio e soprattutto l'assegno del dottore e ci concedemmo una piccola spa per festeggiare.
La nostra relazione era sempre più intensa e ci sentivamo sempre più innamorati. Il sesso era a volte intenso, altre volte feroce, ma la nostra unione era splendida.
Decidemmo anche di organizzare una settimana di vacanze insieme nel mese di agosto che stava per arrivare.
Passarono un paio di settimane e il sabato continuavamo ad andare da Massimo.
Ci furono altre serate molto trasgressive e noi eravamo sempre più sciolti.
Avevamo ormai creato un bel rapporto con le coppie "storiche" Pino, Michele, Anna ed Angela, ma anche con Massimo e Miriam e Gianni e Mara che nonostante fossero più grandi, con il loro saper fare, modi garbati ed eleganti, erano ben voluti da tutti.
Anche con Roberto e Dora il rapporto cresceva, anche se Dora era tendenzialmente molto bisex e Roberto quasi esclusivamente contemplativo.
Lina non si tirava indietro anche a giochi con le lei, che scaldavano l'ambiente, ma chiaramente la sua preferenza era per il cazzo.
Conoscemmo qualche altra coppia, ma nulla di che.
Da li a qualche giorno ci sarebbe stato l'incontro con il Dottore, il secondo.
Ovviamente decidemmo di andare insieme.
Alina ci accolse con un ampio sorriso.
Rispetto alla prima volta, era sicuramente meno castigata nell'abbigliamento. Una camicetta bianca sbottonata faceva intuire un seno sodo e la gonna sopra il ginocchio mostrava delle splendide gambe.
Ci accompagnò nel salottino dove il dottore ci attendeva.
"Bentrovati ragazzi. Ciao Lina. Inutile dire che anche stasera sei splendida."
Luna sorrise accogliendo il suo baciamano.
Per l'occasione aveva comprato un abito rosso con uno scollo a V sul petto che finiva morbido sulle caviglie.
Aveva indossato un perizoma anch'esso rosso e dei sandali argentati con un tacco 12.
Ci accomodammo a tavola per la cena e dopo gli antipasti il dottore aprì subito la conversazione spostandola sul biglietto che ci aveva lasciato la volta precedente.
"Immagino abbiate letto insieme il biglietto che ho dato a Lina e vedendovi qui insieme, posso solo pensare che abbiate deciso di ripetere la stessa esperienza della scorsa volta"
"Abbiamo deciso che tutto deve avvenire in presenza di entrambi. Tutto ciò che facciamo, anche se fosse a parti inverite" rispose Lina.
"Bella risposta. Per me non è un problema come vi ho dimostrato, mi dispiace per Alina. Ci aveva fatto un pensierino..."
"Mi dispiace per Alina" risposi io, ma Lina mi interruppe.
"Scusa tesoro, Dottore se Alina vuole scoparsi Lorenzo non mi crea nessun problema, l'importante è che lo facciano nella stessa stanza dove saremo noi"
"Mi spiace cara, non sei nella posizione di decidere. Ma vi mostrerò una cosa a fine cena".
Finimmo la cena con qualche altra conversazione di circostanza e poi tornammo in salotto.
"Faccio portare un limoncello"
Con grande sorpresa, arrivò Alina con il solo intimo addosso e il vassoio.
Indossava una guepiere nera in pizzo, un minuscolo perizomi e le autoreggenti, oltre ad un vistoso tacco 15.
Era di una bellezza incredibile, la pelle bianca che contrastava con il nero dell'intimo, gli occhi verdi, i capelli biondi tirati in una treccia lunga fino al sedere. Aveva almeno una quarta di seno e un culo rotondo e sodo.
"Grazie Alina" disse il dottore.
"Siete rimasti senza parole?" Aggiunse
"Vedi Lina, Alina è una strafiga e fa quello che gli dico. Tu sei come lei, una strafiga che tra poco farà quello che gli dirò"
Lina provò a dire qualcosa, ma il dottore la interruppe subito.
"Ecco l'assegno di stasera, vedi, la data, ci sono 4 zeri. Può cambiare il numero davanti agli zeri. Ora Alina potrebbe uscire dalla stanza o chinarsi in ginocchio al tuo ragazzo e dedicargli il suo corpo totalmente. Magari esattamente mentre fai lo stesso con me" dicendo queste ultime parole si avvicinò a Lina e con le mani sulle spalle la invitò praticamente ad inginocchiarsi.
Lina porse una piccola resistenza, poi si inginocchiò aspettando il dottore. Alina era ferma in mezzo al salotto come me.
"Ora tirerò fuori il cazzo, che stai aspettando da un mese. Vero?"
Nel silenzio della stanza Lina disse solo "Si"
Il dottore sbottonò il pantalone e tirò giù i boxer facendo svettare il suo cazzo.
"Dimmi ora Lina, lo desideri il mio cazzo?"
Di nuovo "Si"
"Apri la bocca"
Lina aprì la bocca ed il dottore spinse dentro la sua cappella. Le tenne ferma la testa ed iniziò a scoparle la bocca.
Sentivo Lina mugolare e soffocare, mentre il dottore grugnendo la apostrofava come zoccola e troia.
Dopo qualche minuto un rantolo feroce e il dottore sborrò direttamente in bocca a Lina.
"Manda giù troietta"
Mugolando e tossendo Lina mandò giù tutto, poi il dottore la fece sollevare.
Poggiata al muro le alzò il vestito ed iniziò un lavoro con le dita.
"Ooo siii, mmmm cazzooo, oooo siiii"
Perfidamente il dottore la masturbava portandola quasi al limite per poi fermarsi. Ripetendo il gioco almeno 4 volte.
Poi le chiese "vuoi godere?" "O siii la pregooo"
"Vuoi il mio cazzo?"
"Si siiii la pregooo"
"Vieni di la con me ora e da sola?"
La prese per la mano, Lina si girò stravolta desiderosa di godere aspettava solo un mio cenno. Le feci di si con la testa. Il dottore la strattonò un'ultima volta e lei lo seguì nella sua camera.
Come fosse un segnale Alina mi si avvicinò e mi diede un bacio poi un altro fino a travolgermi con il calore del suo corpo seminudo sul mio.
Continua
La nostra relazione era sempre più intensa e ci sentivamo sempre più innamorati. Il sesso era a volte intenso, altre volte feroce, ma la nostra unione era splendida.
Decidemmo anche di organizzare una settimana di vacanze insieme nel mese di agosto che stava per arrivare.
Passarono un paio di settimane e il sabato continuavamo ad andare da Massimo.
Ci furono altre serate molto trasgressive e noi eravamo sempre più sciolti.
Avevamo ormai creato un bel rapporto con le coppie "storiche" Pino, Michele, Anna ed Angela, ma anche con Massimo e Miriam e Gianni e Mara che nonostante fossero più grandi, con il loro saper fare, modi garbati ed eleganti, erano ben voluti da tutti.
Anche con Roberto e Dora il rapporto cresceva, anche se Dora era tendenzialmente molto bisex e Roberto quasi esclusivamente contemplativo.
Lina non si tirava indietro anche a giochi con le lei, che scaldavano l'ambiente, ma chiaramente la sua preferenza era per il cazzo.
Conoscemmo qualche altra coppia, ma nulla di che.
Da li a qualche giorno ci sarebbe stato l'incontro con il Dottore, il secondo.
Ovviamente decidemmo di andare insieme.
Alina ci accolse con un ampio sorriso.
Rispetto alla prima volta, era sicuramente meno castigata nell'abbigliamento. Una camicetta bianca sbottonata faceva intuire un seno sodo e la gonna sopra il ginocchio mostrava delle splendide gambe.
Ci accompagnò nel salottino dove il dottore ci attendeva.
"Bentrovati ragazzi. Ciao Lina. Inutile dire che anche stasera sei splendida."
Luna sorrise accogliendo il suo baciamano.
Per l'occasione aveva comprato un abito rosso con uno scollo a V sul petto che finiva morbido sulle caviglie.
Aveva indossato un perizoma anch'esso rosso e dei sandali argentati con un tacco 12.
Ci accomodammo a tavola per la cena e dopo gli antipasti il dottore aprì subito la conversazione spostandola sul biglietto che ci aveva lasciato la volta precedente.
"Immagino abbiate letto insieme il biglietto che ho dato a Lina e vedendovi qui insieme, posso solo pensare che abbiate deciso di ripetere la stessa esperienza della scorsa volta"
"Abbiamo deciso che tutto deve avvenire in presenza di entrambi. Tutto ciò che facciamo, anche se fosse a parti inverite" rispose Lina.
"Bella risposta. Per me non è un problema come vi ho dimostrato, mi dispiace per Alina. Ci aveva fatto un pensierino..."
"Mi dispiace per Alina" risposi io, ma Lina mi interruppe.
"Scusa tesoro, Dottore se Alina vuole scoparsi Lorenzo non mi crea nessun problema, l'importante è che lo facciano nella stessa stanza dove saremo noi"
"Mi spiace cara, non sei nella posizione di decidere. Ma vi mostrerò una cosa a fine cena".
Finimmo la cena con qualche altra conversazione di circostanza e poi tornammo in salotto.
"Faccio portare un limoncello"
Con grande sorpresa, arrivò Alina con il solo intimo addosso e il vassoio.
Indossava una guepiere nera in pizzo, un minuscolo perizomi e le autoreggenti, oltre ad un vistoso tacco 15.
Era di una bellezza incredibile, la pelle bianca che contrastava con il nero dell'intimo, gli occhi verdi, i capelli biondi tirati in una treccia lunga fino al sedere. Aveva almeno una quarta di seno e un culo rotondo e sodo.
"Grazie Alina" disse il dottore.
"Siete rimasti senza parole?" Aggiunse
"Vedi Lina, Alina è una strafiga e fa quello che gli dico. Tu sei come lei, una strafiga che tra poco farà quello che gli dirò"
Lina provò a dire qualcosa, ma il dottore la interruppe subito.
"Ecco l'assegno di stasera, vedi, la data, ci sono 4 zeri. Può cambiare il numero davanti agli zeri. Ora Alina potrebbe uscire dalla stanza o chinarsi in ginocchio al tuo ragazzo e dedicargli il suo corpo totalmente. Magari esattamente mentre fai lo stesso con me" dicendo queste ultime parole si avvicinò a Lina e con le mani sulle spalle la invitò praticamente ad inginocchiarsi.
Lina porse una piccola resistenza, poi si inginocchiò aspettando il dottore. Alina era ferma in mezzo al salotto come me.
"Ora tirerò fuori il cazzo, che stai aspettando da un mese. Vero?"
Nel silenzio della stanza Lina disse solo "Si"
Il dottore sbottonò il pantalone e tirò giù i boxer facendo svettare il suo cazzo.
"Dimmi ora Lina, lo desideri il mio cazzo?"
Di nuovo "Si"
"Apri la bocca"
Lina aprì la bocca ed il dottore spinse dentro la sua cappella. Le tenne ferma la testa ed iniziò a scoparle la bocca.
Sentivo Lina mugolare e soffocare, mentre il dottore grugnendo la apostrofava come zoccola e troia.
Dopo qualche minuto un rantolo feroce e il dottore sborrò direttamente in bocca a Lina.
"Manda giù troietta"
Mugolando e tossendo Lina mandò giù tutto, poi il dottore la fece sollevare.
Poggiata al muro le alzò il vestito ed iniziò un lavoro con le dita.
"Ooo siii, mmmm cazzooo, oooo siiii"
Perfidamente il dottore la masturbava portandola quasi al limite per poi fermarsi. Ripetendo il gioco almeno 4 volte.
Poi le chiese "vuoi godere?" "O siii la pregooo"
"Vuoi il mio cazzo?"
"Si siiii la pregooo"
"Vieni di la con me ora e da sola?"
La prese per la mano, Lina si girò stravolta desiderosa di godere aspettava solo un mio cenno. Le feci di si con la testa. Il dottore la strattonò un'ultima volta e lei lo seguì nella sua camera.
Come fosse un segnale Alina mi si avvicinò e mi diede un bacio poi un altro fino a travolgermi con il calore del suo corpo seminudo sul mio.
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