Un pò di me 1°
di
simone27
genere
tradimenti
Sono una persona, diciamo matura che nella vita ha fatto tante esperienze, devo però iniziare dalla mia tenera età, poi nell'andare avanti con gli anni avrò tante altre cose da raccontare.
Comincio da qui:
Da bambino, avrò avuto circa 12 anni quando ho scoperto che mi piacevano gli indumenti femminili, non capivo il perchè ma mi attiravano. All'epoca non esistevano i telefonini, avevo tre amici e non sempre potevamo stare insieme a giocare, I giorni che non c'erano io rimanevo a casa con mamma, spesso indossavo un suo vestito o un paio di scarpe o entrambi e spesso lei mi diceva " Che bella la mia bimba".
Andai avanti così per alcuni anni, a sedici anni non sapevo ancora nulla sul sesso, mi piaceva sentire l'elastico del reggiseno sul torace.
Un giorno ero in bagno, avevo appena allacciato un reggiseno di mamma quando lei è entrata, mi ha guardato in modo diverso, stavolta mi disse :" Per te questo non va bene, le coppe restano vuote" poi " Perchè continui ad indossare i miei abiti, le mie scarpe e la mia biancheria, cosa provi quando lo fai?" Io non sapevo cosa rispondere e lei mi disse che potevo continuare ma di farlo solo in casa.
Ho continuato ancora e verso i 18 anni mamma mi fece una domanda " Ti senti femmina o maschio? Sono anni che indossi i miei vestiti, ti metti i miei reggiseni, ti manca solo il trucco e che lasci crescere i capelli, non è ora che mi dici di più? " Le ho risposto che ancora non avevo un'idea precisa, solo che mi trovavo meglio con le femmine.
Il giorno del mio 18° compleanno, mamma aveva fatto una torta e a cena papà volle fare un brindisi :" A te che ancora non sai se sarai figlio o figlia, auguro di avere solo soddisfazioni e realizzare i tuoi desideri"
Appena superata la maturità ho cercato un lavoro e la fortuna che ho avuto è stata che sono stato assunto in un magazzino e la paga era buona.
Era più di un anno che lasciavo crescere i capelli ed erano in disordine, mamma mi chiese se volevo dargli un'aggiustata, accettai e mi portò dalla sua parrucchiera che lasciandoli lunghi mi fece un taglio androgino.
Ancora non mi sono presentato, il mio nome è Sandro, sono alto 175 cm, magro, capelli castano chiaro con riflessi biondi, mamma mi ha sempre detto che ho un bel fisico ma non mi ha mai detto se da maschio o da femmina. Col nuovo taglio di capelli potevo essere scambiato per una ragazza.
Avevo compiuto 19 anni e con gli amici eravamo in un Pub a festeggiare, lì faccio un incontro con una ragazza molto bella, 18 anni, mora, occhi azzurri, bel seno, gambe lunghe, sono impacciato ed è lei che fa il primo passo, iniziamo a vederci e frequentarci.
Ai miei ho raccontato dell'incontro, ho detto loro che si chiama Elisa.
Da quel momento ho abbandonato gli abiti femminili, mamma ha pensato che mi fossi schierato dalla parte dei maschi, l'ho creduto pure io, arriviamo al matrimonio e andiamo in un appartamento da soli.
Nel primo anno da sposati abbiamo fatto l'amore come ricci, a Gennaio dell'anno dopo, Elisa mi dice che per carnevale vuole andare ad una festa in maschera, l'idea mi piace ma ho il dilemma di cosa indossare. Elisa mi dice che per gli abiti ci penserà lei e che sarà una sorpresa.
Due giorni prima della festa mi porta in bagno e mi depila completamente alla perfezione dicendomi che devo essere perfetta. " Perchè mi hai detto perfetta?" Lei mi risponde " Perchè saremo due bellissime troie"
La sera della festa mi fa indossare la sua lingerie, sopra un reggiseno imbottito, sotto una culotte color carne che contiene il mio cazzo ripiegato all'indietro, sopra un perizoma coordinato al reggiseno, calze autoreggenti di rete, e tacco 10 rosse, un tubino a mezza coscia nero, mi fa la piega ai capelli e mi trucca alla perfezione. Mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco, sono una strafiga.
Elisa si veste come me, non mette la culotte, stesse calze e scarpe, il suo tubino è color amaranto, il trucco è un pò più pesante, è uno schianto e glielo dico, poi mi dà una sua borsetta con dentro i documenti, un pò di trucchi, fazzolettini di carta, un pò di soldi e dei preservativi.
Le chiedo:" Perchè i preservativi? Mi ha risposto :" Le puttane non si muovono mai senza".
All'ingresso del locale ci rendiamo conto che siamo i meglio vestiti, sembriamo davvero due di vita, andiamo in pista e subito siamo circondate da tanti ragazzi che subito ci girano intorno ma presto allungano le mani, me le trovo sul culo, sui fianchi, sono in difficoltà, cerco con lo sguardo Elisa e vedo che anche lei è nelle mie stesse condizioni, mi si avvicina e mi sorride poi in un orecchio mi dice:" Lasciamoli sfogare, vediamo come va a finire" Le rispondo con lo sguardo sbarrato:" Hai visto quanti sono? Lei sempre ridendo:" Cosa vuoi che sia, uno a me e uno a te, fin che ce nè"
Ho perso la parola, rimaniamo in disco altre due ore, sempre circondato da tanti ragazzi, sono certo che si stanno accordando per scoparci, su come iniziare.
Credo che Elisa si sia accordata con uno che subito dopo ha detto qualcosa ad altri cinque.
Dopo un pò ci avviciniamo all'uscita, nel parcheggio ci sono i ragazzi che ci aspettano, andiamo verso la nostra auto seguiti da tutti loro, c'è poca luce per cui non riesco a guardare Elisa. Arriviamo all'auto, un gran numero di mani ci afferrano, mi palpano, mi alzano la gonna e abbassano perizoma e culotte fino a metà coscia, uno mi spinge sul cofano e sento qualcosa di duro contro il culo, Elisa di fianco nella mia stessa posizione, a me fa molto male, lei invece lo prende senza battere ciglio, la sola condizione che aveva posto è stata l'uso del preservativo, i ragazzi si sono adeguati e ci hanno scopato per circa un'ora.
Dopo essere venuti tiravano su i calzoni e se ne andavano, così alla fine ci siamo trovate appoggiate al cofano a guardarci.
Io non sapevo cosa dire, ero stato inculato da almeno sei ragazzi, a parte il primo che mi ha fatto male, dopo gli altri hanno trovato la via aperta e mi è pure piaciuto.
Quando siamo saliti in macchina e ci siamo guardate, ho visto Elisa quasi felice, mi ha confermato di aver goduto con tutti i cazzi presi, poi mi ha detto:" Credo che tu ne abbia preso almeno cinque, ti è piaciuto? Ho risposto:" Se sapevo che finiva così rimanevo a casa, il primo mi ha fatto male, gli altri no, sei contenta ora? Elisa comincia a ridere di gusto poi :" Te lo credo che ti si volevano fare, sembravi una donna vera, non ti sei guardata allo specchio?
Lascio cadere il discorso, arriviamo a casa, facciamo la doccia, andiamo a letto per dormire, domani si lavora.
Il giorno dopo ci troviamo la sera a casa, quando mi vede:" E' passato il bruciore? Era la tua prima volta? Mi sono arrabbiato, non ho risposto, abbiamo cenato poi senza dire nulla sono andato a letto, lei è arrivata dopo e mi ha trovato addormentato.
Per il resto della settimana sono stato scontroso, il sabato mattina Elisa si avvicina e in un orecchio mi chiede:" Ancora incazzato? E mi bacia sulla guancia.
Ormai mi è passata e le rispondo:" No non sono incazzato ma mi hai fatto inculare a secco, non sai il male che mi ha fatto". Allora lei rilancia :" Se eri lubrificato sarebbe stato diverso?. Rispondo:"Non lo so".
Finito questo siparietto andiamo al centro commerciale, facciamo la spesa, poi lei entra in vari negozi e compra 2 reggiseni, 2 culotte, perizomi, collant e autoreggenti, questi ultimi velatissimi. Non ho fatto caso alle taglie, poi a casa a fare le pulizie, lei il bagno, io la cucina, verso sera ci siamo preparati e siamo andati in pizzeria.
Quando rientriamo e stiamo andando a letto mi dice:" Ti piacerebbe rifare il gioco dell'altra sera?. La guardo di traverso ma non dico nulla per cui lei capisce che se osa mi farà dire di sì.
A letto facciamo l'amore, ci divertiamo, lei gode di continuo, quando finiamo mi prende il cazzo in bocca e col dito cerca di entrarmi dietro, con un pò di saliva entra, mi chiede se sento dolore e dico di no, aggiunge saliva e un altro dito, non sento dolore ma il mio cazzo si ammoscia, continua a succhiare ma non si rialza, non cercavo di sottrarmi al trattamento, mi piaceva. Poi abbiamo smesso e ci siamo addormentati.
Al risveglio ha voluto sapere se mi era piaciuto e se avevo provato dolore, ho risposto che nessun dolore ma che non sapevo spiegare quello che avevo provato " Un certo languore allo stomaco che era durato un pò anche dopo aver finito"
Lei con aria furbetta:" L'altra sera hai provato lo stesso languore quando lo prendevi, a parte il primo?. Le ho risposto:" Dopo che il primo era venuto, dal secondo in poi ho provato una cosa simile allo stomaco".
Elisa si complimenta dicendomi:" Lo sapevo che se avessi provato a prendere cazzi saresti venuto, se vuoi riprovare, il prossimo sabato c'è una festa privata a casa di un mio amico, là puoi fare la prova e vedere se davvero vieni col culo, ti va?. Me lo devi dire ora perchè a lui serve tempo per organizzare."
Mi sono riservato di dare risposta il lunedì sera, lei è stata d'accordo. Il luned' sera le dico :" Va bene".
Per tutta la settimana c'è stata calma, abbiamo fatto l'amore tutte le sere, siamo andati al venerdì a fare la spesa. Nel centro commerciale poi in due negozi ha preso due tubini, uno a fiori su fondo blu e uno verde tinta unita.
Comincio da qui:
Da bambino, avrò avuto circa 12 anni quando ho scoperto che mi piacevano gli indumenti femminili, non capivo il perchè ma mi attiravano. All'epoca non esistevano i telefonini, avevo tre amici e non sempre potevamo stare insieme a giocare, I giorni che non c'erano io rimanevo a casa con mamma, spesso indossavo un suo vestito o un paio di scarpe o entrambi e spesso lei mi diceva " Che bella la mia bimba".
Andai avanti così per alcuni anni, a sedici anni non sapevo ancora nulla sul sesso, mi piaceva sentire l'elastico del reggiseno sul torace.
Un giorno ero in bagno, avevo appena allacciato un reggiseno di mamma quando lei è entrata, mi ha guardato in modo diverso, stavolta mi disse :" Per te questo non va bene, le coppe restano vuote" poi " Perchè continui ad indossare i miei abiti, le mie scarpe e la mia biancheria, cosa provi quando lo fai?" Io non sapevo cosa rispondere e lei mi disse che potevo continuare ma di farlo solo in casa.
Ho continuato ancora e verso i 18 anni mamma mi fece una domanda " Ti senti femmina o maschio? Sono anni che indossi i miei vestiti, ti metti i miei reggiseni, ti manca solo il trucco e che lasci crescere i capelli, non è ora che mi dici di più? " Le ho risposto che ancora non avevo un'idea precisa, solo che mi trovavo meglio con le femmine.
Il giorno del mio 18° compleanno, mamma aveva fatto una torta e a cena papà volle fare un brindisi :" A te che ancora non sai se sarai figlio o figlia, auguro di avere solo soddisfazioni e realizzare i tuoi desideri"
Appena superata la maturità ho cercato un lavoro e la fortuna che ho avuto è stata che sono stato assunto in un magazzino e la paga era buona.
Era più di un anno che lasciavo crescere i capelli ed erano in disordine, mamma mi chiese se volevo dargli un'aggiustata, accettai e mi portò dalla sua parrucchiera che lasciandoli lunghi mi fece un taglio androgino.
Ancora non mi sono presentato, il mio nome è Sandro, sono alto 175 cm, magro, capelli castano chiaro con riflessi biondi, mamma mi ha sempre detto che ho un bel fisico ma non mi ha mai detto se da maschio o da femmina. Col nuovo taglio di capelli potevo essere scambiato per una ragazza.
Avevo compiuto 19 anni e con gli amici eravamo in un Pub a festeggiare, lì faccio un incontro con una ragazza molto bella, 18 anni, mora, occhi azzurri, bel seno, gambe lunghe, sono impacciato ed è lei che fa il primo passo, iniziamo a vederci e frequentarci.
Ai miei ho raccontato dell'incontro, ho detto loro che si chiama Elisa.
Da quel momento ho abbandonato gli abiti femminili, mamma ha pensato che mi fossi schierato dalla parte dei maschi, l'ho creduto pure io, arriviamo al matrimonio e andiamo in un appartamento da soli.
Nel primo anno da sposati abbiamo fatto l'amore come ricci, a Gennaio dell'anno dopo, Elisa mi dice che per carnevale vuole andare ad una festa in maschera, l'idea mi piace ma ho il dilemma di cosa indossare. Elisa mi dice che per gli abiti ci penserà lei e che sarà una sorpresa.
Due giorni prima della festa mi porta in bagno e mi depila completamente alla perfezione dicendomi che devo essere perfetta. " Perchè mi hai detto perfetta?" Lei mi risponde " Perchè saremo due bellissime troie"
La sera della festa mi fa indossare la sua lingerie, sopra un reggiseno imbottito, sotto una culotte color carne che contiene il mio cazzo ripiegato all'indietro, sopra un perizoma coordinato al reggiseno, calze autoreggenti di rete, e tacco 10 rosse, un tubino a mezza coscia nero, mi fa la piega ai capelli e mi trucca alla perfezione. Mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco, sono una strafiga.
Elisa si veste come me, non mette la culotte, stesse calze e scarpe, il suo tubino è color amaranto, il trucco è un pò più pesante, è uno schianto e glielo dico, poi mi dà una sua borsetta con dentro i documenti, un pò di trucchi, fazzolettini di carta, un pò di soldi e dei preservativi.
Le chiedo:" Perchè i preservativi? Mi ha risposto :" Le puttane non si muovono mai senza".
All'ingresso del locale ci rendiamo conto che siamo i meglio vestiti, sembriamo davvero due di vita, andiamo in pista e subito siamo circondate da tanti ragazzi che subito ci girano intorno ma presto allungano le mani, me le trovo sul culo, sui fianchi, sono in difficoltà, cerco con lo sguardo Elisa e vedo che anche lei è nelle mie stesse condizioni, mi si avvicina e mi sorride poi in un orecchio mi dice:" Lasciamoli sfogare, vediamo come va a finire" Le rispondo con lo sguardo sbarrato:" Hai visto quanti sono? Lei sempre ridendo:" Cosa vuoi che sia, uno a me e uno a te, fin che ce nè"
Ho perso la parola, rimaniamo in disco altre due ore, sempre circondato da tanti ragazzi, sono certo che si stanno accordando per scoparci, su come iniziare.
Credo che Elisa si sia accordata con uno che subito dopo ha detto qualcosa ad altri cinque.
Dopo un pò ci avviciniamo all'uscita, nel parcheggio ci sono i ragazzi che ci aspettano, andiamo verso la nostra auto seguiti da tutti loro, c'è poca luce per cui non riesco a guardare Elisa. Arriviamo all'auto, un gran numero di mani ci afferrano, mi palpano, mi alzano la gonna e abbassano perizoma e culotte fino a metà coscia, uno mi spinge sul cofano e sento qualcosa di duro contro il culo, Elisa di fianco nella mia stessa posizione, a me fa molto male, lei invece lo prende senza battere ciglio, la sola condizione che aveva posto è stata l'uso del preservativo, i ragazzi si sono adeguati e ci hanno scopato per circa un'ora.
Dopo essere venuti tiravano su i calzoni e se ne andavano, così alla fine ci siamo trovate appoggiate al cofano a guardarci.
Io non sapevo cosa dire, ero stato inculato da almeno sei ragazzi, a parte il primo che mi ha fatto male, dopo gli altri hanno trovato la via aperta e mi è pure piaciuto.
Quando siamo saliti in macchina e ci siamo guardate, ho visto Elisa quasi felice, mi ha confermato di aver goduto con tutti i cazzi presi, poi mi ha detto:" Credo che tu ne abbia preso almeno cinque, ti è piaciuto? Ho risposto:" Se sapevo che finiva così rimanevo a casa, il primo mi ha fatto male, gli altri no, sei contenta ora? Elisa comincia a ridere di gusto poi :" Te lo credo che ti si volevano fare, sembravi una donna vera, non ti sei guardata allo specchio?
Lascio cadere il discorso, arriviamo a casa, facciamo la doccia, andiamo a letto per dormire, domani si lavora.
Il giorno dopo ci troviamo la sera a casa, quando mi vede:" E' passato il bruciore? Era la tua prima volta? Mi sono arrabbiato, non ho risposto, abbiamo cenato poi senza dire nulla sono andato a letto, lei è arrivata dopo e mi ha trovato addormentato.
Per il resto della settimana sono stato scontroso, il sabato mattina Elisa si avvicina e in un orecchio mi chiede:" Ancora incazzato? E mi bacia sulla guancia.
Ormai mi è passata e le rispondo:" No non sono incazzato ma mi hai fatto inculare a secco, non sai il male che mi ha fatto". Allora lei rilancia :" Se eri lubrificato sarebbe stato diverso?. Rispondo:"Non lo so".
Finito questo siparietto andiamo al centro commerciale, facciamo la spesa, poi lei entra in vari negozi e compra 2 reggiseni, 2 culotte, perizomi, collant e autoreggenti, questi ultimi velatissimi. Non ho fatto caso alle taglie, poi a casa a fare le pulizie, lei il bagno, io la cucina, verso sera ci siamo preparati e siamo andati in pizzeria.
Quando rientriamo e stiamo andando a letto mi dice:" Ti piacerebbe rifare il gioco dell'altra sera?. La guardo di traverso ma non dico nulla per cui lei capisce che se osa mi farà dire di sì.
A letto facciamo l'amore, ci divertiamo, lei gode di continuo, quando finiamo mi prende il cazzo in bocca e col dito cerca di entrarmi dietro, con un pò di saliva entra, mi chiede se sento dolore e dico di no, aggiunge saliva e un altro dito, non sento dolore ma il mio cazzo si ammoscia, continua a succhiare ma non si rialza, non cercavo di sottrarmi al trattamento, mi piaceva. Poi abbiamo smesso e ci siamo addormentati.
Al risveglio ha voluto sapere se mi era piaciuto e se avevo provato dolore, ho risposto che nessun dolore ma che non sapevo spiegare quello che avevo provato " Un certo languore allo stomaco che era durato un pò anche dopo aver finito"
Lei con aria furbetta:" L'altra sera hai provato lo stesso languore quando lo prendevi, a parte il primo?. Le ho risposto:" Dopo che il primo era venuto, dal secondo in poi ho provato una cosa simile allo stomaco".
Elisa si complimenta dicendomi:" Lo sapevo che se avessi provato a prendere cazzi saresti venuto, se vuoi riprovare, il prossimo sabato c'è una festa privata a casa di un mio amico, là puoi fare la prova e vedere se davvero vieni col culo, ti va?. Me lo devi dire ora perchè a lui serve tempo per organizzare."
Mi sono riservato di dare risposta il lunedì sera, lei è stata d'accordo. Il luned' sera le dico :" Va bene".
Per tutta la settimana c'è stata calma, abbiamo fatto l'amore tutte le sere, siamo andati al venerdì a fare la spesa. Nel centro commerciale poi in due negozi ha preso due tubini, uno a fiori su fondo blu e uno verde tinta unita.
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