Lettere 2: Sara a Matteo
di
Joe Cabot
genere
saffico
Caro Matteo,
non so quante volte ho già iniziato questa lettera per poi buttarla. Ti scrivo per dirti una cosa che ti riguarda e anche per tranquillizzarti. Ieri mi hai detto che sono cambiata e che ce l'ho con te perché ti sei messo con Sara che è la mia migliore amica. Se devo essere sincera ci sono rimasta un po' male all'inizio perché mi sono accorta che c'era qualcosa tra di voi e non mi dicevate niente. Così quando Fede si è decisa a parlarmi di voi un po' mi sono arrabbiata. Per dirla tutta abbiamo anche litigato e non ti dico con che clima siamo andate in gita tanto più che ci eravamo già fatte mettere in camera assieme e nessuno ha voluto fare cambio. Per tutto il viaggio non ci siamo neanche guardate: io ero arrabbiata, lei dispiaciuta e anche offesa da certe cose che le avevo detto. E poi in camera la sorpresona: non c'erano letti singoli ma solo un matrimoniale. Ero così incazzata! Sia con te che con lei.
E mentre ero già a letto sento Fede che piange. Prima non ero sicura che piangesse perché stava rannicchiata sul suo lato. Poi ho pensato che lo facesse apposta per farmi sentire in colpa e gliel'ho anche detto. Non l'avessi mai fatto: si è messa a piangere di brutto e a strillare disperata. A quel punto sul serio ho iniziato a sentirmi in colpa. Di più: mi sono sentita una merda. E il bello è che non sapevo come scusarmi. Lei ha acceso l'abat jour e se ne è andata in bagno dove si è chiusa. È stata un bel po' dentro, credevo volesse dormire là. Così mi sono alzata e sono andata a bussare, l'ho chiamata e le ho detto di tornare a letto. Dopo un po' mi ha aperto e aveva ancora gli occhi arrossati. Sai cosa ho pensato in quel momento? Che sono proprio contenta che sia la tua ragazza, perché è carina e dolce, e le voglio bene come ne voglio a te, brutto stronzo. Così le ho aperto le braccia e lei mi è venuta incontro e ci siamo abbracciate. Stavolta piangeva ma era uno sfogo e intanto mi ripeteva “scusami scusami scusami” e “non volevo”.
Siamo tornate a letto e le ho asciugato le lacrime e finalmente si è calmata e mi ha raccontato di voi: sì mi ha raccontato proprio tutto.
Ma, insomma, venendo al dunque, eravamo lì che parlavamo e ci tenevamo strette strette, e ad un tratto io non so come è iniziato, ma so che stavamo parlando di te, delle tue labbra, e di come assomiglino alle mie. E d'un tratto, ci siamo baciate!
Non so quanto è durato ma voi uomini siete così ruvidi, già alla nostra età, e soprattutto impazienti. Lei invece... la mia amica Federica. Mi hai sempre detto scherzando: “dovresti provare a baciare una donna che è molto meglio di baciare un uomo!” Io non so se baciare una donna “x” è bello ma lei è la mia amica, ed in quel momento eravamo così vicine. Non so per quanto ci siamo baciate, prima solo le labbra, poi anche con la lingua. Non credo che siamo lesbiche ma poi ci siamo spogliate, ci siamo strette continuando a baciarci, tanto tanto tanto. Mi piaceva sentire il suo seno contro il mio e abbiamo iniziato a strusciarci i capezzoli l'una contro l'altra e se fino a quel momento era stato più una cosa d'affetto, da quel momento in poi devo dirti che ero proprio eccitata. Dalla sua bocca sono passata a baciarle il collo, le ho anche morso le orecchie. Poi ho sentito che si abbassava, che mi spingeva a stendermi sulla schiena, sentii la sua bocca sulle mie tettine, sui miei capezzoli... Oddio forse mi sto perdendo e non dovrei dirti tutte queste cose. Comunque sia lei ha continuato a scendere giù giù. Ricordo che ho pensato a te. Cioè: ora che ci penso c'è stato un momento in cui ho pensato, che buffo!, che eri tu a baciarmi i capezzoli, ma poi ho pensato a te perché lei mi aveva raccontato del tuo coso, di come le piaceva baciarti là e io avrei voluto avercelo anch'io per farmelo... insomma hai capito. E mentre pensavo così, sento la linguetta di Fede nell'ombelico e le sue dita... proprio là. Ho guardato verso di lei e lei mi ha sorriso e devo proprio dirtelo: ero fuorissima! Non potevo crederci che la mia amica Fede stesse baciandomi a quel modo l'ombelico e poi giù altri bacetti finchè ho visto, credimi, la sua linguetta uscire dalle sue labbra e postarsi sul mio grillettino, con colpi timidi ma da non credere! “Ti piace?”, mi fa. Io non credo di averle neanche risposto. Io non so come abbia imparato a fare certe cose ma ho creduto di morire e andare prima all'inferno e poi in paradiso e poi tornare lì, con le gambe aperte e Fede che mi leccava la fica da dio! Cazzo, non volevo raccontarti tutti i particolari ma a ripensarci mi sto eccitando di nuovo: sono venuta di brutto! Poi lei ridacchiando si è avvicinata e mi ha chiesto “sono stata brava?”. Io ero beata e per ringraziarla ho di nuovo cercato di baciarla. Lei si è ritirata e mi ha detto: “guarda che ho la bocca tutta sporca di fica”. Io l'ho tirata a me e l'ho baciata lo stesso ed anzi, quell'odore mi piaceva. Prima le ho pulito le guance e il mento con i miei baci, poi mi sono decisa di andare alla fonte. Lei non aspettava altro e non so se sono stata brava come lei, ma, diciamo, credo di sì, perché dopo era tutta contenta e mentre lo facevo, beh forse tu lo sai, faceva certi versi!
Ti scrivo tutte queste cose per spiegarti che è successo tutto per caso e che non c'era malizia. Abbiamo anche parlato dopo, io e Fede, e lei ti ama come sempre e noi siamo solo amiche, non siamo lesbiche. Ti scrivo perché un po' mi sento come se ti avesse messo le corna ma non è così. Dopo quella sera, per dirtela tutta, l'abbiamo fatto ancora ma l'ultimo giorno di gita ci siamo dette che era stato uno sbaglio, che lei non voleva tradirti con me, che non l'avremmo fatto più. E che, anzi, ce lo saremmo dimenticate.
Però mi sa che non è vero. Non ne abbiamo parlato ma ogni tanto, ci guardiamo, ed è come se sapessi quello che le passa per la testa.
Ti prego Matteo, non prendertela. Tu e Federica siete le persone a cui voglio più bene al mondo e non voglio perdervi.
T.V.U.K.D.B.
La tua sorellina Sara
non so quante volte ho già iniziato questa lettera per poi buttarla. Ti scrivo per dirti una cosa che ti riguarda e anche per tranquillizzarti. Ieri mi hai detto che sono cambiata e che ce l'ho con te perché ti sei messo con Sara che è la mia migliore amica. Se devo essere sincera ci sono rimasta un po' male all'inizio perché mi sono accorta che c'era qualcosa tra di voi e non mi dicevate niente. Così quando Fede si è decisa a parlarmi di voi un po' mi sono arrabbiata. Per dirla tutta abbiamo anche litigato e non ti dico con che clima siamo andate in gita tanto più che ci eravamo già fatte mettere in camera assieme e nessuno ha voluto fare cambio. Per tutto il viaggio non ci siamo neanche guardate: io ero arrabbiata, lei dispiaciuta e anche offesa da certe cose che le avevo detto. E poi in camera la sorpresona: non c'erano letti singoli ma solo un matrimoniale. Ero così incazzata! Sia con te che con lei.
E mentre ero già a letto sento Fede che piange. Prima non ero sicura che piangesse perché stava rannicchiata sul suo lato. Poi ho pensato che lo facesse apposta per farmi sentire in colpa e gliel'ho anche detto. Non l'avessi mai fatto: si è messa a piangere di brutto e a strillare disperata. A quel punto sul serio ho iniziato a sentirmi in colpa. Di più: mi sono sentita una merda. E il bello è che non sapevo come scusarmi. Lei ha acceso l'abat jour e se ne è andata in bagno dove si è chiusa. È stata un bel po' dentro, credevo volesse dormire là. Così mi sono alzata e sono andata a bussare, l'ho chiamata e le ho detto di tornare a letto. Dopo un po' mi ha aperto e aveva ancora gli occhi arrossati. Sai cosa ho pensato in quel momento? Che sono proprio contenta che sia la tua ragazza, perché è carina e dolce, e le voglio bene come ne voglio a te, brutto stronzo. Così le ho aperto le braccia e lei mi è venuta incontro e ci siamo abbracciate. Stavolta piangeva ma era uno sfogo e intanto mi ripeteva “scusami scusami scusami” e “non volevo”.
Siamo tornate a letto e le ho asciugato le lacrime e finalmente si è calmata e mi ha raccontato di voi: sì mi ha raccontato proprio tutto.
Ma, insomma, venendo al dunque, eravamo lì che parlavamo e ci tenevamo strette strette, e ad un tratto io non so come è iniziato, ma so che stavamo parlando di te, delle tue labbra, e di come assomiglino alle mie. E d'un tratto, ci siamo baciate!
Non so quanto è durato ma voi uomini siete così ruvidi, già alla nostra età, e soprattutto impazienti. Lei invece... la mia amica Federica. Mi hai sempre detto scherzando: “dovresti provare a baciare una donna che è molto meglio di baciare un uomo!” Io non so se baciare una donna “x” è bello ma lei è la mia amica, ed in quel momento eravamo così vicine. Non so per quanto ci siamo baciate, prima solo le labbra, poi anche con la lingua. Non credo che siamo lesbiche ma poi ci siamo spogliate, ci siamo strette continuando a baciarci, tanto tanto tanto. Mi piaceva sentire il suo seno contro il mio e abbiamo iniziato a strusciarci i capezzoli l'una contro l'altra e se fino a quel momento era stato più una cosa d'affetto, da quel momento in poi devo dirti che ero proprio eccitata. Dalla sua bocca sono passata a baciarle il collo, le ho anche morso le orecchie. Poi ho sentito che si abbassava, che mi spingeva a stendermi sulla schiena, sentii la sua bocca sulle mie tettine, sui miei capezzoli... Oddio forse mi sto perdendo e non dovrei dirti tutte queste cose. Comunque sia lei ha continuato a scendere giù giù. Ricordo che ho pensato a te. Cioè: ora che ci penso c'è stato un momento in cui ho pensato, che buffo!, che eri tu a baciarmi i capezzoli, ma poi ho pensato a te perché lei mi aveva raccontato del tuo coso, di come le piaceva baciarti là e io avrei voluto avercelo anch'io per farmelo... insomma hai capito. E mentre pensavo così, sento la linguetta di Fede nell'ombelico e le sue dita... proprio là. Ho guardato verso di lei e lei mi ha sorriso e devo proprio dirtelo: ero fuorissima! Non potevo crederci che la mia amica Fede stesse baciandomi a quel modo l'ombelico e poi giù altri bacetti finchè ho visto, credimi, la sua linguetta uscire dalle sue labbra e postarsi sul mio grillettino, con colpi timidi ma da non credere! “Ti piace?”, mi fa. Io non credo di averle neanche risposto. Io non so come abbia imparato a fare certe cose ma ho creduto di morire e andare prima all'inferno e poi in paradiso e poi tornare lì, con le gambe aperte e Fede che mi leccava la fica da dio! Cazzo, non volevo raccontarti tutti i particolari ma a ripensarci mi sto eccitando di nuovo: sono venuta di brutto! Poi lei ridacchiando si è avvicinata e mi ha chiesto “sono stata brava?”. Io ero beata e per ringraziarla ho di nuovo cercato di baciarla. Lei si è ritirata e mi ha detto: “guarda che ho la bocca tutta sporca di fica”. Io l'ho tirata a me e l'ho baciata lo stesso ed anzi, quell'odore mi piaceva. Prima le ho pulito le guance e il mento con i miei baci, poi mi sono decisa di andare alla fonte. Lei non aspettava altro e non so se sono stata brava come lei, ma, diciamo, credo di sì, perché dopo era tutta contenta e mentre lo facevo, beh forse tu lo sai, faceva certi versi!
Ti scrivo tutte queste cose per spiegarti che è successo tutto per caso e che non c'era malizia. Abbiamo anche parlato dopo, io e Fede, e lei ti ama come sempre e noi siamo solo amiche, non siamo lesbiche. Ti scrivo perché un po' mi sento come se ti avesse messo le corna ma non è così. Dopo quella sera, per dirtela tutta, l'abbiamo fatto ancora ma l'ultimo giorno di gita ci siamo dette che era stato uno sbaglio, che lei non voleva tradirti con me, che non l'avremmo fatto più. E che, anzi, ce lo saremmo dimenticate.
Però mi sa che non è vero. Non ne abbiamo parlato ma ogni tanto, ci guardiamo, ed è come se sapessi quello che le passa per la testa.
Ti prego Matteo, non prendertela. Tu e Federica siete le persone a cui voglio più bene al mondo e non voglio perdervi.
T.V.U.K.D.B.
La tua sorellina Sara
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