Zio Antonio

Racconto di fantasia dedicato al dolcissimo Antonio
Erano un po’ di mesi che zio Antonio non veniva a trovarci. Lui abita a Torino e da quando si è separato dalla moglie si è un po’ chiuso in se stesso. Ricordo che mi divertiva fin da quando ero piccola perché era dolce e mi faceva sempre dei bei regali.
Passerà da noi il week end per cui gli abbiamo preparato la camera degli ospiti.
Arriva di sabato mattina. Pranziamo insieme e pur essendo brillante come sempre io intravedo nei sui occhi quel velo di malinconia. Mi fa tenerezza quel suo modo di parlare del passato… E’ proprio un brav’uomo ed io gli vogli0 tantissimo bene. Nel pomeriggio andiamo a fare tutti insieme un giro in centro per Varese. Io e mia madre entriamo in un negozio di abbigliamento mentre lui, con mio padre, decidono di andar a bere un caffè. Ci ritroviamo dopo circa un’ora… un aperitivo insieme e poi torniamo a casa.
Ceniamo in armonia. Zio Antonio ci racconta la sua vita da single, le difficoltà che incontra, la risolutezza di aver fatto la scelta giusta nel lasciare sua moglie…
Mi stringe il cuore la sua bontà, la sua trasparenza.
Chiacchierando si fa sera ed arriva l’ora di andare a letto. Io mi ritiro nella mia stanza. Mi spoglio ed indosso solo una maglietta che uso a modi pigiama e mi metto a letto a leggere. Dopo qualche minuto sento bussare timidamente alla porta. Apro e trovo zio Antonio con in mano un pacchettino.
“Per te mia piccola” dice porgendomelo.
“Ma zio… che fai?” dico stupita. Lo faccio entrare. Lui insiste e predo il suo pacchettino.
Lo apro curiosa e dentro trovo un braccialettino in argento. Non è certo un regalo prezioso ma so che è stato fatto con il cuore e per me vale più di un bracciale di diamanti. Lo guardo e i suoi occhi luccicano di commozione e felicità. Lo abbraccio e gli bacio le guance. Lui restituisce il mio abbraccio accarezzandomi la schiena. Resto li, avvolta nelle sue forti e sicure braccia, come facevo da bambina.
Mi piace come mi accarezza dolcemente… Una delle mani si posa sulle mie gambe e mi accarezza la coscia, dal ginocchio fino a su, dove riesce ad arrivare. Sento il suo respiro… il suo cuore che batte forte… fortissimo.
Mi alzo dalle sue ginocchia e piano, senza mai smette di guardarlo negli occhi, mi spoglio. Sono nuda davanti a lui e lui mi guarda come un bimbo guarderebbe il dono più desiderato sotto l’albero di Natale.
Pendo la sua mano e lo poso sul mio seno… E’ calda… tremenate… mi accarezza timidamente. La fa scendere piano lungo il mio corpo, toccandomi appena. Passa sulla mia pancia e poi sul mio inguine liscio… scende per la coscia fino al ginocchio e poi la lascia cadere
“Giulia…” mi dice con la voce rotta dal pianto “io non posso… non posso approfittare di te”
“Shhhhhh” dico con l’indice davanti alle labbra “non parlare ora… Voglio che mi accarezzi… che mi coccoli. Questo è il mio regalo per te.”
Mi sdraio sul letto vicino a lui. “Accarezzami zio… ti prego…”
Lui, sempre timidamente, ricomincia ad accarezzarmi dolcemente. Gioca con i miei capezzoli e quando la sua mano arriva in prossimità della mia figa, la salta via passando alle cosce.
Io piego le gambe e le allargo. La sua mano torna su e io la prendo tra le mie
“Toccami zio… “ Gli dico chiudendo gi occhi e portando la sua mano tra le mie cosce.
Lui finalmente poggia la mano sulla mia figa ed io, con la mia, lo obbligo a penetrarmi con le dita.
Finalmente prende un po’ di coraggio e continua da solo. Mi masturba dolcemente, senza fretta e portandomi piano piano fino all’orgasmo.
Dopo che sono venuta resta fermo a guardarmi e mi dice:
“Giulia, piccola mia, sei bellissima ed io non dimenticherò mai il tuo corpo nudo. E' il più bel regalo che potessi farmi”
Si alza e, dopo avermi dato un bacio sulla fronte, esce.
Prendo il suo braccialetto e lo indosso…
Stanotte dormo solo con quello.