Alice - Faccio pompini a mio padre - 4
di
Incest 2.014
genere
incesti
Mio padre,prima che io lo avviassi insieme a tutta la famiglia sulla trasgressiva china dell'incesto,pareva un'uomo preda di un invecchiamento precoce.
Mia madre pareva avere la stessa deriva vitale.
Il tutto però,non era denunciato da un crollo fisico o da un carente amore per la famiglia o in una mancanza di attaccamento a noi tre figli che certamente,davamo loro molte soddisfazioni nel comportamento educato ed irreprensibile e negli studi.
Principalmente ero io a notare una mancanza di vitalità nei rapporti tra i miei.
Sembrava che tra loro fosse tutto finito dal punto di vista dell'attrazione fisica e che non vi fosse più alcun interesse nei confronti del sesso e dell'erotismo tout-court.
Naturalmente è bastato l'irrompere della mia figura nella loro stanca vita di coppia che ogni cosa sarebbe cambiata.
Mio padre nei confronti di sua moglie era diventato l'uomo più accondiscendente e "collaborativo" del mondo.
Mia madre per contro,aveva disvelato senza ritegno la troia che custodiva in se.
Mio padre era diventato talmente disinibito e libertino che aveva continuato a farsi fare i pompini da me in modo trasgressivo e sempre più audace anche dopo che mi ero sposata ed aspettavo un bambino proprio da lui.
Si!
Avete capito bene!
Mio padre(come forse,aveva già fatto con mia sorella)si era preoccupato di mettermi incinta proprio nei giorni precedenti al mio matrimonio con Marco.
Di questa dinamica però,preferisco parlare nell'altro racconto che non ho ancora concluso(Ninphomane).
Sta' di fatto che mio padre,nonostante fossi gravida,non aveva smesso di coltivare la sua ossessione.
Aveva continuato a farsi fare pompini da me in ogni situazione in cui fosse stato possibile.
Il "possibile" naturalmente lo decideva lui avendo sempre il mio consenso.
Come quella volta in cui eravamo in un ristorante ancora vuoto ed io ero già incinta.
In quella circostanza,mi aveva fatto andare sotto il tavolo a spompinarlo.
Il fatto è,che subito dopo il locale aveva cominciato a riempirsi ed io sono stata costretta a rimanere in quella scomoda posizione per quasi due ore sino a che il locale non si era completamente svuotato.
Per mia fortuna il cazzo gli era tornato duro per ben altre due volte e così,in mancanza di altro,ho potuto calmare i morsi della fame con le sue abbondanti razioni di sperma.
Quando sono riemersa da sotto il tavolo ero stata sorpresa dal titolare del ristorante il quale,senza parlare,mi aveva presa per mano e mi aveva portata in dispensa dove si era fatto succhiare il cazzo e mi aveva inculata "Per non fare male al bambino che hai nella pancia,mi aveva,detto mentre mi montava come una cagna prima di riempirmi di sperma il retto.
Mio padre,evidentemente in uno dei suoi rari momenti di vergogna mi aspettava già fuori ed aveva appreso con un ironico sorriso il fatto che il proprietario non mi avesse fatto pagare il conto.
Mentre eravamo in macchina gli aveva strusciato sul viso il perizoma col quale mi ero ripulita il culo dalla sborra che ne fuorusciva.
Quanto ai pompini "Fatti in casa come i tortelli" come piaceva dire a lui,non vi erano problemi giacché mio marito,pur non essendo un cornuto come il marito di mia sorella,non avava nulla contro il ménage incestuoso della nostra famiglia al quale lui partecipava volentieri per di più,essendo bisex e ben dotato si divertiva oltre che con le femmine,anche coi maschi di casa.
Lui sapeva già tutto prima che ci sposassimo e l'unica cosa che gli avevo nascosto era il fatto che nostro figlio era in realtà il frutto dell'incesto con mio padre.
Queste sono storie però,di cui preferisco parlare in altro luogo.
Tornando ai miei rapporti orali con mio padre,vale la pena ricordare le numerose volte che aveva bloccato l'ascensore del nostro condominio(e non solo) per farsi succhiare in preda ad una urgenza alla quale non sapeva resistere.
Per un paio di volte abbiamo dovuto persino manomettere l'impianto elettrico dell'ascensore e far intervenire i tecnici in nostro soccorso e giustificare il fatto che fossimo "bloccati" da più di mezz'ora.
Naturalmente in famiglia tutti sapevano come stessero realmente le cose e dopo il matrimonio anche mio marito sapeva ed alcune volte era intervenuto proprio lui a salvarci giacché aveva una certa esperienza di cose elettriche.
Un'altra volta lo avevo spompinato in aereo mentre volavamo per la Sicilia.
Sfortunatamente eravamo seduti nella fila a tre posti e lui prudentemente mi aveva fatta sedere accanto al finestrino mentre lui aveva preso posto in centro.
Dopo la partenza con la scusa dell'aria condizionata troppo forte ci eravamo fatti dare una coperta ed io fingendomi stanca gli aveva detto affinché il nostro vicino sentisse:
-Papà...ho freddo ed ho sonno....ti dispiace se dormo un po'?-
Anche l'uomo accanto a noi si era addormentato mentre io da sotto la coperta succhiavo il cazzo di mio padre facendolo godere proprio nel momento in cui stavamo sorvolando l'isola di Vulcano.
Sarà stato un caso o un segno del destino ma,mentre dal cratere del vulcano eruttava la sciara di fuoco,dall'arma di mio padre,schizzavano fiotti e lapilli di sperma che riempivano la mia bocca.
La fervida e perversa fantasia di mio padre(stimolata anche dal mio consenso)pareva non avere limiti.
Si faceva spompinare nei camerini dei negozi,in macchina mentre guidava,sui treni ed in altre impensabili luoghi.
In treno mentre aravamo in viaggio verso Roma in una di quelle vecchie carrozze con gli scompartimenti chiusi,mi aveva presa in grembo e mi aveva chiavata.
Poi,nel momento cruciale,si era alzato appoggiandosi al finestrino ed io che ero rimasta seduta,glielo avevo preso in bocca appena in tempo per evitare che sporcasse il velluto dei sedili e la moquettes.
Nel corso del tempo avevo partorito un bambino di mio padre,una bambina di mio marito ed un'altra bambina dal padre incerto(forse mio fratello)ma tutto questo lo rimando a chi avrà la voglia e la pazienza di continuare a leggere "Ninphomane".
Fine
Mia madre pareva avere la stessa deriva vitale.
Il tutto però,non era denunciato da un crollo fisico o da un carente amore per la famiglia o in una mancanza di attaccamento a noi tre figli che certamente,davamo loro molte soddisfazioni nel comportamento educato ed irreprensibile e negli studi.
Principalmente ero io a notare una mancanza di vitalità nei rapporti tra i miei.
Sembrava che tra loro fosse tutto finito dal punto di vista dell'attrazione fisica e che non vi fosse più alcun interesse nei confronti del sesso e dell'erotismo tout-court.
Naturalmente è bastato l'irrompere della mia figura nella loro stanca vita di coppia che ogni cosa sarebbe cambiata.
Mio padre nei confronti di sua moglie era diventato l'uomo più accondiscendente e "collaborativo" del mondo.
Mia madre per contro,aveva disvelato senza ritegno la troia che custodiva in se.
Mio padre era diventato talmente disinibito e libertino che aveva continuato a farsi fare i pompini da me in modo trasgressivo e sempre più audace anche dopo che mi ero sposata ed aspettavo un bambino proprio da lui.
Si!
Avete capito bene!
Mio padre(come forse,aveva già fatto con mia sorella)si era preoccupato di mettermi incinta proprio nei giorni precedenti al mio matrimonio con Marco.
Di questa dinamica però,preferisco parlare nell'altro racconto che non ho ancora concluso(Ninphomane).
Sta' di fatto che mio padre,nonostante fossi gravida,non aveva smesso di coltivare la sua ossessione.
Aveva continuato a farsi fare pompini da me in ogni situazione in cui fosse stato possibile.
Il "possibile" naturalmente lo decideva lui avendo sempre il mio consenso.
Come quella volta in cui eravamo in un ristorante ancora vuoto ed io ero già incinta.
In quella circostanza,mi aveva fatto andare sotto il tavolo a spompinarlo.
Il fatto è,che subito dopo il locale aveva cominciato a riempirsi ed io sono stata costretta a rimanere in quella scomoda posizione per quasi due ore sino a che il locale non si era completamente svuotato.
Per mia fortuna il cazzo gli era tornato duro per ben altre due volte e così,in mancanza di altro,ho potuto calmare i morsi della fame con le sue abbondanti razioni di sperma.
Quando sono riemersa da sotto il tavolo ero stata sorpresa dal titolare del ristorante il quale,senza parlare,mi aveva presa per mano e mi aveva portata in dispensa dove si era fatto succhiare il cazzo e mi aveva inculata "Per non fare male al bambino che hai nella pancia,mi aveva,detto mentre mi montava come una cagna prima di riempirmi di sperma il retto.
Mio padre,evidentemente in uno dei suoi rari momenti di vergogna mi aspettava già fuori ed aveva appreso con un ironico sorriso il fatto che il proprietario non mi avesse fatto pagare il conto.
Mentre eravamo in macchina gli aveva strusciato sul viso il perizoma col quale mi ero ripulita il culo dalla sborra che ne fuorusciva.
Quanto ai pompini "Fatti in casa come i tortelli" come piaceva dire a lui,non vi erano problemi giacché mio marito,pur non essendo un cornuto come il marito di mia sorella,non avava nulla contro il ménage incestuoso della nostra famiglia al quale lui partecipava volentieri per di più,essendo bisex e ben dotato si divertiva oltre che con le femmine,anche coi maschi di casa.
Lui sapeva già tutto prima che ci sposassimo e l'unica cosa che gli avevo nascosto era il fatto che nostro figlio era in realtà il frutto dell'incesto con mio padre.
Queste sono storie però,di cui preferisco parlare in altro luogo.
Tornando ai miei rapporti orali con mio padre,vale la pena ricordare le numerose volte che aveva bloccato l'ascensore del nostro condominio(e non solo) per farsi succhiare in preda ad una urgenza alla quale non sapeva resistere.
Per un paio di volte abbiamo dovuto persino manomettere l'impianto elettrico dell'ascensore e far intervenire i tecnici in nostro soccorso e giustificare il fatto che fossimo "bloccati" da più di mezz'ora.
Naturalmente in famiglia tutti sapevano come stessero realmente le cose e dopo il matrimonio anche mio marito sapeva ed alcune volte era intervenuto proprio lui a salvarci giacché aveva una certa esperienza di cose elettriche.
Un'altra volta lo avevo spompinato in aereo mentre volavamo per la Sicilia.
Sfortunatamente eravamo seduti nella fila a tre posti e lui prudentemente mi aveva fatta sedere accanto al finestrino mentre lui aveva preso posto in centro.
Dopo la partenza con la scusa dell'aria condizionata troppo forte ci eravamo fatti dare una coperta ed io fingendomi stanca gli aveva detto affinché il nostro vicino sentisse:
-Papà...ho freddo ed ho sonno....ti dispiace se dormo un po'?-
Anche l'uomo accanto a noi si era addormentato mentre io da sotto la coperta succhiavo il cazzo di mio padre facendolo godere proprio nel momento in cui stavamo sorvolando l'isola di Vulcano.
Sarà stato un caso o un segno del destino ma,mentre dal cratere del vulcano eruttava la sciara di fuoco,dall'arma di mio padre,schizzavano fiotti e lapilli di sperma che riempivano la mia bocca.
La fervida e perversa fantasia di mio padre(stimolata anche dal mio consenso)pareva non avere limiti.
Si faceva spompinare nei camerini dei negozi,in macchina mentre guidava,sui treni ed in altre impensabili luoghi.
In treno mentre aravamo in viaggio verso Roma in una di quelle vecchie carrozze con gli scompartimenti chiusi,mi aveva presa in grembo e mi aveva chiavata.
Poi,nel momento cruciale,si era alzato appoggiandosi al finestrino ed io che ero rimasta seduta,glielo avevo preso in bocca appena in tempo per evitare che sporcasse il velluto dei sedili e la moquettes.
Nel corso del tempo avevo partorito un bambino di mio padre,una bambina di mio marito ed un'altra bambina dal padre incerto(forse mio fratello)ma tutto questo lo rimando a chi avrà la voglia e la pazienza di continuare a leggere "Ninphomane".
Fine
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