Mio padre per sempre -1° capitolo
di
Anna quarant'anni
genere
incesti
Non c'è che dire.
Quando mi lecca o mi monta mio padre,tutto il mondo intorno a me sparisce e rimaniamo soli io e lui.
Per quanto mi sforzi,non riesco proprio a farmi venire in mente un maschio che sia mai riuscito a farmi raggiungere le vette di piacere che provo con lui.
Anche adesso che ha 60 anni,non c'è proprio gara con mio marito o qualche altro amante che ho rabberciato da fidanzata e anche da sposata.
Sicuramente vi è una componente affettiva.
Amo molto mio padre per ciò che mi ha dato nella vita e per quello che ha fatto per mia madre prima che la malattia la consumasse definitivamente.
Vi è sicuramente anche una componente psicologica legata al fatto che insieme abbiamo infranto il tabù dell'incesto.
E poi c'è il fatto che mio padre a letto è un vero Dio.
Non posso certo dire che sia un superdotato ma il suo attrezzo lo manovra con una perizia decisamente insuperabile.
Riesce a penetrarmi come uno stiletto nella carne viva o un coltello nel burro o un'accetta ne tronco di un albero.
Mille e mille sono le sensazioni che riesce a farmi provare.
Quasi tutti i maschi che ho avuto e sono stati tanti,sotto un aspetto disinvolto e virile,celavano in realtà personalità insicure ed atteggiamenti più dettati da una educazione castrante che non da vere scelte di libertà.
Attenzione,io considero castrati anche quelli che assumono atteggiamenti machisti o violenti.
Direi che proprio questi ultimi non avendo in serbo cartucce che valorizzino la loro personalità,sono assolutamente incapaci di gestire rapporti umani positivi e dunque,anche a letto sono delle frane.
Il più delle volte,si limitano a scopare per dare prova di una inesistente virilità che alla verifica dei fatti si riduce ad un accoppiamento in cui dopo essersi svuotati i testicoli,si girano dall'altra parte e si addormentano.
I più deficenti poi,dopo aver goduto solo loro,ti chiedono anche se ti è piaciuto.
Mio padre al contrario mi lavora per un'ora prima di penetrarmi.
Mi accarezza nei punti del mio corpo che solo lui è riuscito a scoprire.
Mi bacia,mi lecca,mi apre e mi richiude nel corpo e nell'anima.
Già prima dell'incontro con lui,sento il cuore battermi nel petto come impazzito.
Le gambe mi tremano e sento tutto il corpo in preda ad una frenesia che non riesco a controllare.
Poi basta un suo bacio sulla bocca,una sua carezza e tutto si ferma intorno a me ad anche il mio respiro si placa lasciandomi abbandonata in una specie di limbo e totalmente in balia delle sue meravigliose e perverse fantasie.
Con la lingua percorre ogni lembo della mia pelle e col tocco delle sue dita suona il mio corpo come fosse uno strumento musicale.
Alterna con sapienza contatti lievi con improvvise lingue di fuoco che mi scuotono,mi fanno sussultare procurandomi devastanti orgasmi prima ancora di incuneare la lingua nelle mie carni intime già grondanti di umori.
Con la lingua poi mi lecca e con la bocca sugge le mie umidità con l'avidità di chi è in preda ad una devastante arsura.
Me lo dice.
Mi fa godere e mi fa sentire come se fossi io a salvarlo da un bisogno estremo.
Prima di aprirmi e prendere possesso della mia anima insieme al corpo,si fa leccare per donarmi il piacere di sentirlo vibrare e godere delle mie attenzioni di figlia e di amante.
E di madre dei suoi amati nipoti l'ultimo dei quali è anche suo figlio.
Quando è dentro di me mi fa sentire piena in ogni piega del mio sesso.
Lo sento vivo,si scuote e mi percuote le pareti della vagina e la cervice dell'utero come se dovesse accompagnare la sua verga dentro,sempre più dentro sino allo stomaco e poi al cuore.
Avevo trenta anni la prima volta che mi aveva presa e lui ne aveva già cinquanta quando oltre all'amore di figlia mi aveva rapita come amante.
Continua
Quando mi lecca o mi monta mio padre,tutto il mondo intorno a me sparisce e rimaniamo soli io e lui.
Per quanto mi sforzi,non riesco proprio a farmi venire in mente un maschio che sia mai riuscito a farmi raggiungere le vette di piacere che provo con lui.
Anche adesso che ha 60 anni,non c'è proprio gara con mio marito o qualche altro amante che ho rabberciato da fidanzata e anche da sposata.
Sicuramente vi è una componente affettiva.
Amo molto mio padre per ciò che mi ha dato nella vita e per quello che ha fatto per mia madre prima che la malattia la consumasse definitivamente.
Vi è sicuramente anche una componente psicologica legata al fatto che insieme abbiamo infranto il tabù dell'incesto.
E poi c'è il fatto che mio padre a letto è un vero Dio.
Non posso certo dire che sia un superdotato ma il suo attrezzo lo manovra con una perizia decisamente insuperabile.
Riesce a penetrarmi come uno stiletto nella carne viva o un coltello nel burro o un'accetta ne tronco di un albero.
Mille e mille sono le sensazioni che riesce a farmi provare.
Quasi tutti i maschi che ho avuto e sono stati tanti,sotto un aspetto disinvolto e virile,celavano in realtà personalità insicure ed atteggiamenti più dettati da una educazione castrante che non da vere scelte di libertà.
Attenzione,io considero castrati anche quelli che assumono atteggiamenti machisti o violenti.
Direi che proprio questi ultimi non avendo in serbo cartucce che valorizzino la loro personalità,sono assolutamente incapaci di gestire rapporti umani positivi e dunque,anche a letto sono delle frane.
Il più delle volte,si limitano a scopare per dare prova di una inesistente virilità che alla verifica dei fatti si riduce ad un accoppiamento in cui dopo essersi svuotati i testicoli,si girano dall'altra parte e si addormentano.
I più deficenti poi,dopo aver goduto solo loro,ti chiedono anche se ti è piaciuto.
Mio padre al contrario mi lavora per un'ora prima di penetrarmi.
Mi accarezza nei punti del mio corpo che solo lui è riuscito a scoprire.
Mi bacia,mi lecca,mi apre e mi richiude nel corpo e nell'anima.
Già prima dell'incontro con lui,sento il cuore battermi nel petto come impazzito.
Le gambe mi tremano e sento tutto il corpo in preda ad una frenesia che non riesco a controllare.
Poi basta un suo bacio sulla bocca,una sua carezza e tutto si ferma intorno a me ad anche il mio respiro si placa lasciandomi abbandonata in una specie di limbo e totalmente in balia delle sue meravigliose e perverse fantasie.
Con la lingua percorre ogni lembo della mia pelle e col tocco delle sue dita suona il mio corpo come fosse uno strumento musicale.
Alterna con sapienza contatti lievi con improvvise lingue di fuoco che mi scuotono,mi fanno sussultare procurandomi devastanti orgasmi prima ancora di incuneare la lingua nelle mie carni intime già grondanti di umori.
Con la lingua poi mi lecca e con la bocca sugge le mie umidità con l'avidità di chi è in preda ad una devastante arsura.
Me lo dice.
Mi fa godere e mi fa sentire come se fossi io a salvarlo da un bisogno estremo.
Prima di aprirmi e prendere possesso della mia anima insieme al corpo,si fa leccare per donarmi il piacere di sentirlo vibrare e godere delle mie attenzioni di figlia e di amante.
E di madre dei suoi amati nipoti l'ultimo dei quali è anche suo figlio.
Quando è dentro di me mi fa sentire piena in ogni piega del mio sesso.
Lo sento vivo,si scuote e mi percuote le pareti della vagina e la cervice dell'utero come se dovesse accompagnare la sua verga dentro,sempre più dentro sino allo stomaco e poi al cuore.
Avevo trenta anni la prima volta che mi aveva presa e lui ne aveva già cinquanta quando oltre all'amore di figlia mi aveva rapita come amante.
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