Prove d`incesto

di
genere
gay

Lello e` figlio della stessa madre di mia moglie ma di padre diverso. In comune hanno avuto un`infanzia infelice dovuta alla poverta` della famiglia. Suo padre mori` quando Lello non aveva neanche un anno e mia moglie fu il frutto di una relazione di sua madre col panettiere sotto casa. Gia` in tenera eta` furono chiusi in un collegio a spese del Comune e si poterono incontrare solo durante le vacanze estive, ospiti di un loro zio materno. La comune disgrazia cemento` piu` del dovuto la loro amicizia. Praticamente non vivevano altro che per incontrarsi nel periodo estivo. Quando Lello fu lasciato da sua moglie alla mia non parve vero di ospitarlo in casa nostra e quando si accorse che tra me e lui c`era, diciamo, del tenero chiuse gli occhi e fece finta di non vedere. A dire il vero gia` da tempo la relazione tra noi due era arrivata al capolinea, tanto che erano piu` le volte che lei rifiutava le mie avances che quelle in cui accettava a farmi sfogare i miei istinti di maschio e giustificare la mia presenza di marito. Capitava a volte che mi svegliassi di notte con una voglia pazzesca di fica ed appena mi avvicinavo e le strusciavo contro la minghia dura con voce irata ed assonnata mi consigliava di andare da suo fratello che sapeva come farmi passare certe fantasie. Non insistevo piu` di tanto pero` mi chiedevo comne una donna potesse fare a meno di un cazzo e cosa facesse per soddisfare la sua fame di cazzo che fino ad alcuni anni prima l`aveva contraddistinta. Ogni volta che suo fratello le chiedeva di stare li` ad ammirare la mosca colle ali spiegate tatuata sulla cappella e le chiedeva di porgere l`omaggio che ogni donna deve allo scettro del potere lei scappava via maledicendo la nostra volgarita` ed il nostro materialismo pero` quando lui le metteva la mano sotto la vestaglia e le carezzava l`intimita` si limitava a piegarsi ed a chiudere le gambe perche` non arrivasse ad esplorare le parti interne. E questo succedeva, si puo` dire, ogni volta che mia moglie serviva in tavola. Mi chiedevo perche` serviva sempre stando accanto a lui quando poteva passare da questa parte della tavola ed impedirgli di palparla. Tra l`altro non faceva nulla per impedirlo a parte il serrare le gambe ma il fuoco che le avvampava il viso era la prova che in fondo le piaceva. Io la conosco bene mia moglie, sta cheta finche` la lasci stare ma quando tocchi certi tasti sensibili s`infiamma e da li` in poi si fa fatica a contenerla. Quando vedi che incespica nel parlare quando le si imbianca la punta del naso e le labbra sono serrate e gli occhi brillano vuol dire che gli ormoni sono entrati in circolo e non riesce piu` a controllarli. Una sera in cui ero riuscito a metterla sotto dopo che piu` volte mi aveva consigliato di rivolgermi a suo fratello nell`attimo in cui le annaffiavo l`utero le sussurrai di lasciarsi andare ai sensi e trovarsi anche lei un amante. Chissa` cosa scatenai in lei perche` la vidi agitarsi scossa da un violento orgasmo come ai vecchi tempi in cui gridava di sfondarle la fica. Mia moglie e` piccolina, dfue seni da succhiare due cosce diritte ed un culetto sodo che agita quando si sente osservata e quando e` in preda ai sensi e` un ciclone ed ama godere. Di solito le ci vuole un po` prima di scaldarsi ma una volta avviata non si ferma piu`. E quella sera una volta consumato il suo orgasmo si mise in ginocchio accanto a me e mi succhio` il bastone fino a farlo inturgidire ancora e s`impalo` a lungo raggiungendo vette di piacere da lungo tempo mai raggiunte. Capito` ancora di suggerirle di farsi un amante perche` mi ero accorto che la proposta l`eccitava ed infatti eccola scaldarsi e dare il meglio di se. Non so se ero eccitato di piu` io o lei sta di fatto che per due tre volte la settimana la precedevo a letto ed appena entrava in camera sollevavo le coperte e le presentavo il cazzo che svettava verso il soffitto ed appena lei mi consigliava di andare altrove a trovare piacere le suggerivo di pensare che appartenesse a Riccardo il nostro vicino e di approfittare del fatto che io le permettevo di usarlo. Allora le si accendeva quella certa luce negli occhi e lasciata scivolare la vestaglia mi raggiuungeva e mi aiutava a sfilarle l`intimo e quando la infilavo la trovavo gia` bagnata. A dire il vero io mi eccitavo fortemente immaginarla fottuta dal nostro vicino, che non aveva niente di eccezionale se non la vicnanza dei giardini. Lello continuava a ravanarle sotto la vestaglia e piu` di una volta le si avvcicino` alle spalle e si vedeva chiaramente che le appoggiava contro le chiappe il cazzo duro. Lello si volgeva verso di me e schiacciando l`occhio tesseva le lodi del culetto di sua sorella e diceva che mi invidiava per il fatto di godere di tanta bellezza. Mia moglie era visibilmente compiaciuta e quando suggerivo a Lello di darle un paio di colpi lei mi ingiuriava e ci dava del porco a tutti e due. Cazzo, era eccitante vedere Lello inculare sua sorella e mi immaginai che lo facesse per davvero. Ma un incesto non e` uno scherzo, per consumarlo bisogna avere un alto grado di anticonformismo e mi pareva che, almeno mia moglie, non lo avesse. Per cui quando a letto ero sisemato dentro di lei tornai a ripeterle che mi sarebbe piaciuto vederla fottuta dal nostro vicino. A furia di ripeterle di consumare un tradimento una sera al colmo della libidine mi promise che mi avrebbe ascoltato. Noi abitavamo una villetta con giardino e dietro la casa c`era uno sgabuzzino dove venivano riposti i sacchi coll`erba tagliata e le foglie raccolte che ogni primo sabato del mese i netturbini venivano a ritirare. Era un locale polveroso ed angusto illuminato da una finestrella con un vetro rotto. Quel pomeriggio avevo lasciato mia moglie e suo fratello curare il giardino ed ero andato ad incontrare gli amici al bar. Avevo litigato facendo una partita a carte per cui tornai prima del solito. In casa non c`era nessuno e la porta era aperta feci il giro della casa convinto che stessero ancora sistemando il giardino quando passando vicino allo sgabuzzino sentii un parlottio sommesso. La porta di ferro era chiusa quindi sbirciai dalla finestrella e vidi due ombre che si stavano bellasmente congiungendo. Mi ci voille un po` per riconoscere mia moglie piegata in piedi col busto appoggiato ai sacchi mentre suo fratello le stantuffava da dietro. Sentivo che parlavano ma non distinguevo le parole, e dai gridolini di mia moglie evinsi che provava un immenso piacere. Lello era inesauribile e continuava colo stesso ritmo a martellare i lombi amati. Fino a che si alzo` sui piedi ed affondo` fin nell`anima il grosso cazzo che ben conoscevo. Sentii chiara la voce di mia moglie che gli imponeva di trattenersi ancora dentro di lei e di non uscire subito. Io scappai fuori dal cancello e rientrai quando loro due erano ormai ricomposti e mi aspettavano tranquilli. Due attori, le facce impassibili ed a parte un astrana luce negli occhi della mia donna nulla denunciava il piacere appena provato. Quella sera feci una chiavata da ricordare ed anche mia moglie fu prodiga di attenzioni verso la mia nerchia. Ne fu talmente presa che mi invoco` col nome di suo fratello nel momento culminante. Mentre la chiavavo alla pecorina le dissi che mi sarebbe piaciuto vederla fottuta da suo fratello in quel modo e lei volgendo verso di me uno sguardo rabbioso mi ingiunse di neanche pensare una cosa del genere se non volevo che non entrasse piu` nel mio letto. L`avevo punta sul vivo e mi rassicurai che avevo ben visto consumare l`incesto che lei cercava di negare. Un`ulteriore prova che fosse amante di suo fratello era il fatto che non chiudeva piu` le gambe quando Lello le ravanava tra le cosce mentre serviva in tavola.
di
scritto il
2010-12-23
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