Una sveltina al volo
di
marynella
genere
etero
Ormai sapete bene che le mie voglie sono improvvise e incontrollate, e quando arrivano le devo soddisfare. Ieri mattina sono andata in azienda con una voglia di maschio addosso che sarei impazzita, quindi ho puntato uno stagista qualsiasi e l'ho perseguitato tutto il giorno. Gennaro è l'ultimo arrivato, 29 anni, di Cosenza, un bel ragazzo alto e moro, laureato in economia aziendale...Sono il suo supervisor quindi mi è devoto sino alla morte! Lo seguo ovunque, con la scusa della formazione, la ogni tanto gli faccio anche qualche battutina, un occhiolino ambiguo, gli faccio vedere un pò di tette dal vestito scollato che avevo messo. Gli guardo insistente il pacco e vedo che si gonfia a vista d'occhio. Il terrone si sta eccitando ben bene! Va in bagno...è la volta buona. Lo seguo, entra in una toilette e piscia, esce e si lava le mani, lo affianco e le lavo anch'io, guardandolo dallo specchio e gli sorrido maliziosa.Si dirige verso l'uscita, lo fermo, lo spingo verso la toilette...lui è quasi spaventato, non capisce,chiudo la porta dietro di me,lo bacio con la lingua in bocca e gli metto la mano sul paccone e stringo forte...è bello duro!Diventa paonazzo, non riesce a parlare,gli slaccio i pantaloni e glieli calo insieme alle mutande,mi inginocchio come l'ultima delle troie e inizio a spompinarlo subito e con grande foga. Il suo pisello è buono,durissimo,lungo e con una cappella enorme...i terroni sono una garanzia!Gennaro è senza fiato,mi guarda allibito ma superato l'imbarazzo mi tiene per i capelli e mi guida nel pompino, ansima e geme...gli lecco l'asta, le palle enormi, lo masturbo in bocca come so fare io...non resiste molto...mi sborra dritta in gola una quantità incredibile di sperma! Ingoio tutto finchè posso, il resto lo vomito in terra e sulla sua cappella. Continuo a leccarlo, lo pulisco, gli solletico il buco del culo peloso e morbido, lo masturbo velocemente guardandolo negli occhi scuri e vispi...il ragazzo si arrapa di nuovo, il pisello mi ricresce in mano, è fantastico avere tra le mani un 29enne! Lo faccio sedere sulla tazza, mi alzo la gonna del vestito, mi scanso le mutandine nere di pizzo dalla fica ormai fradicia e mi impalo in verticale sul quello splendido palo di carne...entra dritto dritto sino allo stomaco...lo sento devastarmi la fichetta mentre si ingrossa sempre di più dentro di me, dopo qualche pompata è ridiventato enorme, guardo il mio sextoy negli occhi, lo accarezzo tra i capelli corvini, gli slaccio la cravatta per farlo respirare meglio...mi afferra per i fianchi con forza bruta, sento che mi scopa con sentimento e voglia...è quello che cercavo! Faccio su e giù su quel meraviglioso cazzo con regolarità, senza fermarmi un attimo, nella penombra di quella piccola toilette aziendale, con l'aspiratore che copre i nostri mugolii. Mi apro la camicetta regalandogli la visione delle mie piccole ma perfette tette, che lui subito succhia e bacia avidamente. Lo guardo negli occhi e gli sussurro "mi vorresti inculare?" Gennaro non risponde dalla sorpresa, mi sorride imbarazzato...lo precedo, mi bagno la mano e mi lubrifico il culetto, gli dirigo la cappella sull'ano e mi lascio andare di peso, facendomi sfondare il culo dal torello calabrese. La verga mi penetra a fatica, ma entra tutta, la cappella mi devasta, lo sfintere cede...è tutto dentro!! Sono al settimo cielo, ho già avuto un orgasmo in fica, ho la pelle d'oca...vorrei urlare di piacere e di dolore, ma non posso. Mi mordo la lingua e godo! Il suo cazzo mi trapana la pancia, mi muovo a stento per quanto mi ha impalata,lo giro dentro il culo toccandomi la clitoride e ho un orgasmo travolgente. Gennaro è rapito dal mio godimento, spalanca gli occhi sussurrando qualcosa "signora...oddio...sborro...sto venendo...oddio..." si blocca un attimo poi riprende a incularmi e sento una vampata di calore nel culo, mi ha sborrato dentro! Continuo a farmi scopare, lo voglio sentire tutto sino alla fine, lo bacio, lo accarezzo...il mio toyboy! Il suo pisellone si ammoscia lentamente nel mio culo, pur rimanendo duro. Mi alzo da lui, un rivolo di sperma mi cola fuori dal culetto, sporcandomi le calze, mi sistemo il vestito, mi chino tra le cosce del mio stagista, gli succhio la cappella per l'ultima volta pulendola del gustoso e aspro liquido, poi lo bacio in bocca, gli sistemo maternamente la cravatta e gli mormoro all'orecchio "hai un cazzo splendido, tienilo sempre pronto, ma se parli di questa cosa con chiunque, ti licenzio e ti rovino..." ed esco dal gabinetto, tornando nel mio ufficio.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Un piacevole viaggioracconto sucessivo
Elogio della sega
Commenti dei lettori al racconto erotico