Il dottorino - 2
di
marynella
genere
etero
Il sapore del dottorino in bocca mi aveva accompagnato per diversi giorni. Anche spompinando più volte mio marito, non ero riuscita a togliermi dalla lingua, dalla gola, dalla mente, l’aroma acre ma gustoso del suo sperma. Lo volevo dentro di me.
Prenoto una nuova visita dopo qualche settimana, e la sua segretaria riconoscendomi al telefono fa una voce stridula e acida: mi odia.
Stavolta non voglio passare davanti a nessun altro paziente, quindi prenoto un appuntamento privato. Quel pomeriggio vado puntuale, in gonna nera, maglione di cachemire viola, maglietta bianca, filo di perle e Rolex di mio marito, calze autoreggenti e tacco medio, intimo nero di pizzo. Mi sento una gran figa!
L’infermiera mi accoglie in modo sgarbato, intuisce cosa sono venuta a fare, è fin troppo evidente quando una donna vuole scopare. Mi fa accomodare in sala d’attesa, dopo un minuto esce il dottore, stavolta è elegante, in camice bianco ma sotto in camicia e cravatta. Lo preferivo in divisa da chirurgo, mi eccita di più…Entro con l’infermiera, lei rimane impalata accanto alla sua scrivania, quasi a volerci impedire di fare cose strane…Lui la congeda in modo fermo, lei esce sbattendo la porta, la zoccola!
Il dottorino mi fa sdraiare sul lettino, come l’altra volta, mi fa togliere il maglione, la maglietta, il reggiseno. Le mie tette, nonostante i 45 anni, rimangono in piedi, belle, trionfanti, i capezzoli già turgidi per l’eccitazione del momento. Lui mi guarda e sorride, cerca di rimanere compassato, ma il suo pacco gonfio tradisce i pensieri che gli corrono in testa. Mi ausculta con lo stesso stetoscopio, gira intorno ai capezzoli, come l’altra volta, mi eccito… come l’altra volta, lui avvicina il pacco alla mia mano destra sul bordo del lettino, lo sento durissimo, caldo…lo tintinno con le dita, lui sorride, ma non voglio perdere tempo. Gli abbasso la lampo, frugo nelle mutande calde, impugno il bel cazzo duro, lo tiro fuori e lo scappello subito…l’afrore mi arriva alla testa…è pulito, buono, lo tiro a me e lo imbocco e inizio un fantastico pompino. Il dottorino geme subito, il suo pisello mi cresce in bocca, ancora più duro e gonfio…amo fare i pompini, amo sentirmi il cazzo in bocca ingrossarsi e indurirsi, vibrare di piacere alle prime slinguate.
Mentre lo spompino, il dottorino arriva alla figa, entra nelle mutandine e come l’altra volta inizia a masturbarmi sapientemente…godo, la figa si bagna da impazzire…sento le cosce bagnate…la sua mano calda e forte mi penetra dentro…godo. Mi mangio il suo cazzo, lo divoro letteralmente…rallento, aumento il ritmo, rallento, aspetto con ansia a occhi chiusi che mi sborri in bocca, voglio di nuovo il suo sperma, il suo sapore. Il ragazzo è eccitato come un torello, sicuramente sua moglie o la fidanzata non lo fanno sfogare abbastanza, come tutte le troie represse.
E infatti, dopo un lungo e succulento pompino, leccando le palle da sotto e ciucciando la cappella con cura, il dottore dopo un lungo gemito mi sborra in faccia, in bocca, sui capelli…come l’altra volta!
Ma stavolta lo prendo per i capelli come un bambino capriccioso e me lo porto tra le cosce, spingendolo sulla mia figa, “costringendolo” a leccarmela furiosamente…il medico si avventa sulla passera fradicia succhiandola come un gelato, leccando il clitoride come un cane affamato, poi inizia a masturbarmi con tre dita!! E’ scatenato, l’orgasmo lo ha eccitato ancora di più, con la lingua scende sull’ano e comincia a scoparmi il buco del culo entrando e uscendo, facendo saettare la lingua come un serpentello…oddio, godoooo….un orgasmo prolungato, feroce, intenso mi stravolge! Lo spingo con la faccia sulla passera, quasi a volermelo fare entrare dentro…mi morde le labbra della vagina, mi lecca, poi con due dita mi entra nel culo…mi slarga il culo, non capisco più nulla e comincio a tremare sul lettino…sono un fuoco di passione…ho la bava alla bocca…gemiamo così forte entrambi che sono sicura che l’infermiera sta sentendo tutto…magari è dietro la porta a origliare e si sta masturbando (io farei così….)!
Dopo aver avuto un paio di orgasmi col dottorino attaccato alla fica, mi alzo, mi inginochcio davanti a lui, gli abbasso i pantaloni alle caviglie, come una puttana col cliente, e gli succhio e masturbo il cazzo come una pazza, facendolo tornare durissimo, mi rialzo, mi metto a pecorina sul lettino mi giro e gli sussurro “dottore, mi scopi la prego, ho bisogno…mi sfondi…” lui mi guardo un po' in imbarazzo, si avvicina e mi penetra lentamente nella figa, come una intramuscolo, dolce ma determinato, sento il cazzo farsi strada nella vagina, duro, caldo, vibrante…oddio…che bello! Mi prende per i fianchi e comincia a chiavarmi lentamente, con cura, poi sempre più veloce, con colpi più forti, rapidi, a fondo…dio che meraviglia questo dottorino, come scopa bene!! Mi aggrappo al lettino, sono una brava paziente, mi faccio fare tutto senza fiatare…mi godo il cazzo dentro…mi vene da svenire…mi tremano le gambe…lui è così accurato nello scoparmi, mi gira il pisello dentro toccandomi tutto l’utero…sento la cappella scavarmi nella pancia…alterna colpi violenti a dolci…godo…godoooo…un orgasmo violento e intenso mi travolge le viscere. Lui continua a scoparmi, si sta godendo alla grande la mia passera…mi giro stravolta, devo essere un mostro, mi sento il trucco colato dalle lacrime e dal sudore…gli sussurro “ti scongiuro, inculami….”. Il dottore è allibito, poche donne sono così esplicite come me, certamente non il tipo di donne che frequenta lui…
Il dottorino esita, è ancora dentro la fica, mi sputo sulla mano e mi bagno il buchino del culetto, lo guardo e sorrido ironica “su, dottore, mi visiti dentro l’ano…la prego…mica si vergognerà?? L’autorizzo a sfondarmi il culo…la prego…” e lui sorride, esce dalla passerina, appoggia la cappella sulla rosellina nervosa e comincia a spingerla dentro, lentamente, dolcemente…è proprio un dottorino delicato…sento il cazzo dilatarmi l’ano, scivolare dentro, stringo i denti dal dolore per lunghi secondi…una volta dentro, al caldo nel mio culetto, comincio a godere…lui anche…inizia a stantuffarmi senza mai uscire completamente…il cazzo mi dilata lo sfintere, lo sento pulsante, durissimo, la cappella si ferma sull’orlo della rosellina, rientra con forza…raggiunge il fondo del culo, riesce…ricomincia…sto impazzendo di piacere….il medico sa il fatto suo in materia di inculate!! E’ bravo, lo ammetto, non pensavo…i bravi ragazzi non sanno inculare le cattive milfone come me!! Mi controlla per i fianchi, poi mi strizza le tette, i capezzoli…riprende a incularmi con foga…sento i coglioni sbattermi sotto, mi giro ogni tanto, è bello, elegante, con lo stetoscopio ancora al collo, la cravatta, la camicia perfettamente stirata dalla mogliettina, i pantaloni e le mutande calate alle caviglie…il suo cazzo dentro di me che mi sfonda…oddio, godo ancora….l’orgasmo anale è più violento di quello vaginale…godo!
Gli sorrido…lo incoraggio…”dai dottore, inculami, dai sfondami, ti prego più forte…dai, dai, dai….più forte..che bel cazzo che hai…dai, sborrami dentro, dai sborraaaaa”. Voi uomini non resistete a queste esortazioni d noi donne…e infatti, il medico aumenta le botte in culo, è sudato fradicio, ansima…mugugna come un cinghiale…trema…una vampata di calore nel culo mi avverte che mi ha sborrato dentro!!!! Continua a chiavarmi come se nulla fosse…ancora e ancora…è ancora eccitato, lo sento, è stupendo! Lentamente si sfila, esce dal mio corpo…ha l’uccello gocciolante, mi giro, lo afferro e lo masturbo come una madre affettuosa…mi chino e glielo succhio per pulirlo bene, i miei umori anali si mescolano al suo sperma nella mia bocca! Come una servetta umile e devota, gli alzo i pantaloni e le mutande, col cazzo moscio dentro, lo rivesto…non parliamo, c’è un imbarazzante silenzio, mi rivesto anch’io lentamente guardandolo negli occhi, con dolcezza. Mi prescrive alcuni farmaci, nulla di particolare, sto meglio…
Esco dal suo ambulatorio, l’infermiera è rossa in viso, agitata, mi guarda con evidente odio…la troia!
Per suggerimenti e opinioni scrivetemi a: marynellabene@libero.it
Prenoto una nuova visita dopo qualche settimana, e la sua segretaria riconoscendomi al telefono fa una voce stridula e acida: mi odia.
Stavolta non voglio passare davanti a nessun altro paziente, quindi prenoto un appuntamento privato. Quel pomeriggio vado puntuale, in gonna nera, maglione di cachemire viola, maglietta bianca, filo di perle e Rolex di mio marito, calze autoreggenti e tacco medio, intimo nero di pizzo. Mi sento una gran figa!
L’infermiera mi accoglie in modo sgarbato, intuisce cosa sono venuta a fare, è fin troppo evidente quando una donna vuole scopare. Mi fa accomodare in sala d’attesa, dopo un minuto esce il dottore, stavolta è elegante, in camice bianco ma sotto in camicia e cravatta. Lo preferivo in divisa da chirurgo, mi eccita di più…Entro con l’infermiera, lei rimane impalata accanto alla sua scrivania, quasi a volerci impedire di fare cose strane…Lui la congeda in modo fermo, lei esce sbattendo la porta, la zoccola!
Il dottorino mi fa sdraiare sul lettino, come l’altra volta, mi fa togliere il maglione, la maglietta, il reggiseno. Le mie tette, nonostante i 45 anni, rimangono in piedi, belle, trionfanti, i capezzoli già turgidi per l’eccitazione del momento. Lui mi guarda e sorride, cerca di rimanere compassato, ma il suo pacco gonfio tradisce i pensieri che gli corrono in testa. Mi ausculta con lo stesso stetoscopio, gira intorno ai capezzoli, come l’altra volta, mi eccito… come l’altra volta, lui avvicina il pacco alla mia mano destra sul bordo del lettino, lo sento durissimo, caldo…lo tintinno con le dita, lui sorride, ma non voglio perdere tempo. Gli abbasso la lampo, frugo nelle mutande calde, impugno il bel cazzo duro, lo tiro fuori e lo scappello subito…l’afrore mi arriva alla testa…è pulito, buono, lo tiro a me e lo imbocco e inizio un fantastico pompino. Il dottorino geme subito, il suo pisello mi cresce in bocca, ancora più duro e gonfio…amo fare i pompini, amo sentirmi il cazzo in bocca ingrossarsi e indurirsi, vibrare di piacere alle prime slinguate.
Mentre lo spompino, il dottorino arriva alla figa, entra nelle mutandine e come l’altra volta inizia a masturbarmi sapientemente…godo, la figa si bagna da impazzire…sento le cosce bagnate…la sua mano calda e forte mi penetra dentro…godo. Mi mangio il suo cazzo, lo divoro letteralmente…rallento, aumento il ritmo, rallento, aspetto con ansia a occhi chiusi che mi sborri in bocca, voglio di nuovo il suo sperma, il suo sapore. Il ragazzo è eccitato come un torello, sicuramente sua moglie o la fidanzata non lo fanno sfogare abbastanza, come tutte le troie represse.
E infatti, dopo un lungo e succulento pompino, leccando le palle da sotto e ciucciando la cappella con cura, il dottore dopo un lungo gemito mi sborra in faccia, in bocca, sui capelli…come l’altra volta!
Ma stavolta lo prendo per i capelli come un bambino capriccioso e me lo porto tra le cosce, spingendolo sulla mia figa, “costringendolo” a leccarmela furiosamente…il medico si avventa sulla passera fradicia succhiandola come un gelato, leccando il clitoride come un cane affamato, poi inizia a masturbarmi con tre dita!! E’ scatenato, l’orgasmo lo ha eccitato ancora di più, con la lingua scende sull’ano e comincia a scoparmi il buco del culo entrando e uscendo, facendo saettare la lingua come un serpentello…oddio, godoooo….un orgasmo prolungato, feroce, intenso mi stravolge! Lo spingo con la faccia sulla passera, quasi a volermelo fare entrare dentro…mi morde le labbra della vagina, mi lecca, poi con due dita mi entra nel culo…mi slarga il culo, non capisco più nulla e comincio a tremare sul lettino…sono un fuoco di passione…ho la bava alla bocca…gemiamo così forte entrambi che sono sicura che l’infermiera sta sentendo tutto…magari è dietro la porta a origliare e si sta masturbando (io farei così….)!
Dopo aver avuto un paio di orgasmi col dottorino attaccato alla fica, mi alzo, mi inginochcio davanti a lui, gli abbasso i pantaloni alle caviglie, come una puttana col cliente, e gli succhio e masturbo il cazzo come una pazza, facendolo tornare durissimo, mi rialzo, mi metto a pecorina sul lettino mi giro e gli sussurro “dottore, mi scopi la prego, ho bisogno…mi sfondi…” lui mi guardo un po' in imbarazzo, si avvicina e mi penetra lentamente nella figa, come una intramuscolo, dolce ma determinato, sento il cazzo farsi strada nella vagina, duro, caldo, vibrante…oddio…che bello! Mi prende per i fianchi e comincia a chiavarmi lentamente, con cura, poi sempre più veloce, con colpi più forti, rapidi, a fondo…dio che meraviglia questo dottorino, come scopa bene!! Mi aggrappo al lettino, sono una brava paziente, mi faccio fare tutto senza fiatare…mi godo il cazzo dentro…mi vene da svenire…mi tremano le gambe…lui è così accurato nello scoparmi, mi gira il pisello dentro toccandomi tutto l’utero…sento la cappella scavarmi nella pancia…alterna colpi violenti a dolci…godo…godoooo…un orgasmo violento e intenso mi travolge le viscere. Lui continua a scoparmi, si sta godendo alla grande la mia passera…mi giro stravolta, devo essere un mostro, mi sento il trucco colato dalle lacrime e dal sudore…gli sussurro “ti scongiuro, inculami….”. Il dottore è allibito, poche donne sono così esplicite come me, certamente non il tipo di donne che frequenta lui…
Il dottorino esita, è ancora dentro la fica, mi sputo sulla mano e mi bagno il buchino del culetto, lo guardo e sorrido ironica “su, dottore, mi visiti dentro l’ano…la prego…mica si vergognerà?? L’autorizzo a sfondarmi il culo…la prego…” e lui sorride, esce dalla passerina, appoggia la cappella sulla rosellina nervosa e comincia a spingerla dentro, lentamente, dolcemente…è proprio un dottorino delicato…sento il cazzo dilatarmi l’ano, scivolare dentro, stringo i denti dal dolore per lunghi secondi…una volta dentro, al caldo nel mio culetto, comincio a godere…lui anche…inizia a stantuffarmi senza mai uscire completamente…il cazzo mi dilata lo sfintere, lo sento pulsante, durissimo, la cappella si ferma sull’orlo della rosellina, rientra con forza…raggiunge il fondo del culo, riesce…ricomincia…sto impazzendo di piacere….il medico sa il fatto suo in materia di inculate!! E’ bravo, lo ammetto, non pensavo…i bravi ragazzi non sanno inculare le cattive milfone come me!! Mi controlla per i fianchi, poi mi strizza le tette, i capezzoli…riprende a incularmi con foga…sento i coglioni sbattermi sotto, mi giro ogni tanto, è bello, elegante, con lo stetoscopio ancora al collo, la cravatta, la camicia perfettamente stirata dalla mogliettina, i pantaloni e le mutande calate alle caviglie…il suo cazzo dentro di me che mi sfonda…oddio, godo ancora….l’orgasmo anale è più violento di quello vaginale…godo!
Gli sorrido…lo incoraggio…”dai dottore, inculami, dai sfondami, ti prego più forte…dai, dai, dai….più forte..che bel cazzo che hai…dai, sborrami dentro, dai sborraaaaa”. Voi uomini non resistete a queste esortazioni d noi donne…e infatti, il medico aumenta le botte in culo, è sudato fradicio, ansima…mugugna come un cinghiale…trema…una vampata di calore nel culo mi avverte che mi ha sborrato dentro!!!! Continua a chiavarmi come se nulla fosse…ancora e ancora…è ancora eccitato, lo sento, è stupendo! Lentamente si sfila, esce dal mio corpo…ha l’uccello gocciolante, mi giro, lo afferro e lo masturbo come una madre affettuosa…mi chino e glielo succhio per pulirlo bene, i miei umori anali si mescolano al suo sperma nella mia bocca! Come una servetta umile e devota, gli alzo i pantaloni e le mutande, col cazzo moscio dentro, lo rivesto…non parliamo, c’è un imbarazzante silenzio, mi rivesto anch’io lentamente guardandolo negli occhi, con dolcezza. Mi prescrive alcuni farmaci, nulla di particolare, sto meglio…
Esco dal suo ambulatorio, l’infermiera è rossa in viso, agitata, mi guarda con evidente odio…la troia!
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