Sogno o son desta?

di
genere
dominazione

Era l'agosto dei miei 21 anni...ero rientrata a Potenza per le vacanze estive dall'università che frequentavo a Roma, con i rituali tipici degli studenti fuori sede ovvero le serate con le amiche, la famiglia, i piccoli flirt estivi con incluse le scopatine, molto piacevoli, al mare, in macchina, nei campi di grano. Insomma, tutto nella solita routine...

Quel pomeriggio stavo andando a trovare la mia amica del cuore Sonia al suo paesino vicino Potenza, sulla strada provinciale trovai dei lavori in corso, con un semaforo per la percorrenza alternata del traffico. Erano circa le 14, il caldo era afoso oltre misura, c'era un gruppo di operai seduti a riposare all'ombra di un albero, sul ciglio della strada, accanto al semaforo...io ero l'unica macchina ferma in attesa di passare...il finestrino aperto...il mio vestitino quasi trasparente a fiorellini con spalline era appiccicato al corpo dal sudore...senza reggiseno.

Gli operai mi fissavano...il classico sguardo eccitato e lascivo degli uomini...il semaforo non scattava mai...poi notai che armeggiavano sul comando del semaforo, continuando a farlo rimanere rosso, sorridendo beffardi...stronzi!

Cercavo di guardare altrove, ma i loro sguardi bramosi erano fissi su di me...mi penetravano la pelle...il vestito...mi sentivo spogliata, come tutte le donne in quelle situazioni!

Uno di loro era più anziano, sui 45 anni, il classico operaio panzone, lurido, con un ghigno bastardo e perfido. Gli altri tre erano molto giovani, sui 20-25 anni, dal fisico scolpito, tutti abbronzati tipicamente da operai da strada...sudati...ma la loro prestanza fisica, la loro primitiva rudezza cominciava ad eccitarmi...forse complice il caldo, la noia, il loro sguardo arrapato...cominciai a sentirmi un calore "tipico" tra le cosce!

Continuo a ignorare i loro sguardi insistenti, in modo tipicamente femminile, guardando i campi di grano oltre la strada...i grilli riempiono l'aria afosa, il sole è cocente...il semaforo continua a essere rosso. All'improvviso il più anziano si alza, viene verso l'auto e si avvicina al finestrino "bella signorina, mi scusi ma il semaforo è rotto...vuole un pò d'acqua, se scende le facciamo una bella compagnia!" la sua voce è sprezzante, virile e da autentico cavernicolo...mi schernisco, mi giro dall'altra parte e lui "bella signorina, che fa la maleducata, non parla con un povero operaio? non vuole divertirsi con noi in attesa del verde...? guardi che abbiamo tutti argomenti interessanti per una ragazza magari inesperta come lei...?" sono atterrita...non lo guardo, ho paura...è un uomo rozzo e volgare, sicuramente abituato a trattare con le prostitute...le troie di paese...poi mi afferra per un braccio, apre la portiera e di peso mi trascina fuori...mi dimeno e ribello ma l'operaio mi picchia con violenza, mi mostra ai suoi tre operai come una preda appena cacciata "eh ragazzi, guardate quanto è bella questa troietta...giovane e fresca...che dite, ce la sbattiamo in gruppo?" io scoppio a piangere...tremo come una foglia...i tre giovani mi guardano eccitati, vedo sul marciapiede una decina di bottiglie di birra, sono palesemente ubriachi fradici!

Parlano e ridono tra di loro, capisco che sono tutti e tre giovani dell'est Europa...allora il capo operaio italiano mi porta nel capanno sul ciglio della strada...dentro c'è un fetore incredibile, vari attrezzi, lo spogliatoio per gli operai, un vecchio materasso per il riposo tra i turni di lavoro, con un lenzuolo sudicio sgualcito...ho un groppo alla gola...mi butta sul materasso ghignando, seguito dai tre giovani. Mi circondano, i loro occhi sono affamati di me, della mia carne, ubriachi e senza freni. Si toccano tutti il pacco, come orchi maniaci...

Lo stupro è iniziato...

Proferendo frasi sconnesse, tutti e quattro si tirano fuori i loro piselli..si masturbano volgarmente, senza ritegno, vedo i loro cazzi aumentare di volume, le cappelle spuntare umide e gonfie...ho un bruciore di stomaco incredibile dalla paura, urlo ma il vecchio operaio mi schiaffeggia..."sei in campagna, troietta, non ti sente nessuno...non ti ribellare e ti divertirai anche te...guarda che bei cazzi che abbiamo...stai tranquilla e ti facciamo nulla di male!!" io comincio a piangere, ma questo eccita ancora di più gli uomini stupratori...il vecchio si avvicina, mi afferra per i capelli, urlo di dolore, mi fa inginocchiare come una serva, una puttana, e mi infila il suo grosso cazzo in bocca...è sudicio, ma durissimo e grosso, cerco di sfilarmelo ma lui mi picchia in testa, lo spompino controvoglia capendo che ogni resistenza è inutile...si avvicina un giovane, mi prende la mano e la mette sul suo cazzo, quasi d'istinto lo masturbo...e così fa il terzo...poi il vecchio cede la mia bocca agli altri...e al quarto...sono in mezzo a 4 orchi che mi violentano...in ginocchio tra di loro, su uno sporco materasso, in una capanno buio in mezzo alla campagna! Mi entra un cazzo in bocca dopo l'altro, mentre masturbo i rimanenti, è una girandola di pompini e seghe, piango a dirotto, succhio la mia saliva e le mie lacrime sui piselli, loro gemono come cinghiali in calore, gustando la giovane bocca da ventenne universitaria...poi iniziano a infilare le mani nel vestitino, nelle tettine scoperte, sui capezzoli eccitati...sento le loro mani forti, callose, sudate ravanarmi il seno, le spalle, la schiena...e i loro cazzi spingersi nella mia gola, scorrere dentro le mie manine...oddio, mi gira la testa, sto per svenire...non respiro...l'aria nel capanno è densa di sesso, puzza di sudore, di olio motore...il caldo è torrido...loro guidano la mia testa sui loro cazzi a turno...sono una bambola di pezza nelle loro mani...Poi, all'improvviso, il più giovane e inesperto di loro tenendomi la testa ferma, mi sborra in bocca...si piscia letteralmente sotto dall'eccitazione...una raffica di fiotti di sperma viscido, caldo, acido, mi annaffia la bocca, la lingua, la gola...è uno schifo...mi scopa la bocca violentemente, si scarica tutto...continuo a succhiargli il cazzo freneticamente, quasi per farlo smettere subito! Gli altri operai ridono di gusto, uno mi apre la bocca e mi sputa dentro, sullo sperma dell'amico...sono bestie!

Mi hanno detto che nello sturo di gruppo è consigliabile non resistere e far godere il prima possibile i violentatori...cerco di farlo!

Il vecchio operaio allora mi butta sul materasso a cosce all'aria, me le apre divaricandole al massimo, mi strappa via con violenza le mutandine a fiorellini di H&M, mi apre la fichetta con le sue dita rozze e sudicie, ci sputa dentro...si sistema bene tra le cosce e ci pianta dentro il suo enorme cazzo...un colpo secco di reni ed è dentro di me...urlo di dolore...una fitta alla pancia mi dice che il cazzo è tutto dentro, senza pietà, senza remore...lo sento tutto, è enorme...comincia a violentarmi come un toro impazzito, guardandomi negli occhi, allucinato dall'eccitazione, sento il cazzo sfondarmi letteralmente l'utero...lo assorbo a malapena, è violento...pesante col suo corpo tozzo e grasso, gli altri ragazzi mi sono intorno in cerchio, in ginocchio, che si masturbano come scimmie impazzite...uno mi infila il pisello in bocca, scopandomi con foga, tenendomi stretta per i capelli...poi si alterna con gli altri due...il vecchio mi chiava ancora e ancora, impazzito di eccitazione, mi alita addosso un odore di birra puzzolente...allora gli stringo le cosce intorno alla schiena...lui sorride maligno "allora ti piace il cazzo eh bella troietta...lo vedi che alla fine godete tutte??!!...tieni, puttanella, prendi questo bel cazzo maturo, che ora ti piscio dentro tutta la sborra che ho nei coglioni!!" e comincia a aumentare le spinte di cazzo, io lo stringo ancora più forte, piangendo di rabbia...il vecchio mugugna...urla...e mi sbotta dentro la micetta un fiume di vecchia sborra calda...lo sento fremermi dentro la pancia...le schizzate mi allagano...oddiooooo, il primo pensiero è di rimanere incinta di questo vecchio porco che mi stupra...!

I tre ragazzi sorridono, si masturbano allegramente, come tutti i maschi alla vista di una scena porno...io sono quasi svenuta, incosciente...non faccio in tempo a chiudere le cosce quando il vecchio si alza tutto gongolante col suo pisello bagnato in mano che uno dei giovani si pianta subito in mezzo...mi allarga ancora le gambe...lo guardo supplichevole..."vi prego basta, per amor di dio...abbiate pietà...basta!" in lacrime, cerco di respingerlo ma lui ride ubriaco e mi schiaffeggia...sento il suo grosso cazzo sfondarmi la fighetta...è durissimo...lungo...mi devasta l'utero per la violenza con la quale entra, comincia a chiavarmi subito con impeto, senza nessun riguardo...magari in Albania sono tutte puttane come dicono le donne, abituate a questi maschi di merda...comunque, dopo un pò comincio a godere di questo martellante cazzo che mi arriva in pancia...il giovane ha begli occhi celesti, un pò da pesce lesso come tutti gli uomini mentre scopano...cerco di respingerlo con le mani sul petto...ha dei bei pettorali, è muscoloso...ma il suo cazzo mi devasta...ho la micetta in fiamme...piango, singhiozzo ma il porco non cede, continua a scoparmi brutalmente, il suo corpo giovane e vigoroso mi pompa come un'asina...soffro, piango...ma a guardarlo e sentirlo dentro che mi scopa è bello..è un dio greco, anche se puzza come una capra...cerco di non fargli capire che mi piace, ma il mio corpo freme, le mie cosce lo stringono a me...parla in albanese o rumeno coi suoi amici, ridono, uno di loro si accoscia accanto al mio viso, mi tira per i capelli sul suo cazzo enorme e lo ingoio...lo spompino...brutalmente ma con gusto, lo ammetto...l'altro fa lo stesso alla mia sinistra ma riesco solo a impugnarlo e masturbarlo, e poi mi alterno a spompinarlo...sono come bestie impazzite...o li assecondo o mi uccidono a picconate qua dentro nella baracca, penso!

Il vecchio ci guarda e ride in modo satanico, fa commenti da maiale "sfondatela la troietta...guardate come gode...gli piace alla puttanella...le donne sono tutte uguali, basta un pò di violenza, un bel cazzo e si scatenano...scopate, sfondatela sta troietta di vent'anni, così impara subito dalla vita!!" e beve birra come una fogna...il suo pisello è di nuovo duro, si masturba seduto su una panca di legno...e tracanna birra, il porco!

I tre giovani si alternano nei miei buchi, fanno il giro del mio corpo, come su una giostra...in bocca...in figa...in mano...per un tempo interminabile...ormai non sento più nulla...violentata come uno straccio, la mia figa è insensibile...accolgo i loro cazzi come una spugna inerme..bagnata...li sento entrarmi in bocca, in figa, nella mano...è una giostra infernale, si scambiano posizioni sempre più spesso...sono sempre più violenti...ma sono anche bellissimi con i loro fisici scolpiti dal lavoro...i petti sudati, l'alito di birra...l'odore forte dei loro cazzi...mi sfondano, non riesco più nemmeno a gridare aiuto...non sento macchine passare...sono sola in preda a 4 mostri...violentata a sangue su un materasso lurido, una capanna per attrezzi sperduta nelle campagne potentine...i ragazzi ansimano...godono...come porci...il primo mi viene in bocca, mi piscia tutto lo sperma che ha nei coglioni dentro la gola, tenendomi per i capelli, il dolore mi fa spalancare la bocca, la lingua di fuori...non perdo una goccia...lo sperma è acido, caldo, un retrogusto di birra...lo inghiotto da brava bambina! Il secondo mi viene in mano e in faccia...lo voglio vedere bene in viso il mostro...lo guardo sborrare...è un tonto...mi viene in viso come una fontanella, lo masturbo fino all'ultima goccia...il maiale deve godere e essere soddisfatto di me!

Il terzo continua a chiavarmi come un asino infuriato, cerco di farlo venire il prima possibile, contraendo i muscoli pelvici...un grugnito...un urlo che risuona sordo nella capanna...trema...sento il suo sperma invadermi la vagina, mi allaga...gode...gode finalmente...mi guarda "eccomi troia...eccomi...sborro...sborro puttanella...ti faccio incinta, stronzetta...sborrooooo!" in un italiano stentato e mi eiacula dentro il mio corpo ormai martoriato!

I tre rumeni si puliscono i cazzi con degli stracci unti d'olio, ruttano come porci e bevono birra per rinfrancarsi...schifosi! Io sono distrutta, mi mancano le forze, e mi assopisco...sperando di risvegliarmi dall'incubo, nel mio lettino, a casa mia.

All'improvviso mi sento girare sulla pancia, due mani rudi e forti mi alzano il bacino, mi sveglio a fatica, sono ancora all'interno della baracca, sul lurido materasso...fuori è già il tramonto...dio mio, i mostri...ricominciano!!

Sento delle macchine passare, il vecchio è fuori che smaltisce il traffico scarso manovrando il semaforo...non urlo...non ho le forze...voglio vedere che succede...sbaglio...!

Uno dei tre ragazzi mi sputa nel buco del culo..orrore!!...urlo e piango...mi picchiano...sto zitta e subisco, il primo mi entra in culo con violenza cieca, la sua cappella mi dilania l'ano...brucia, per dio!! Urlo, lui continua satanico, sento la cappella e il cazzo sgusciare dentro l'ano, è dentro il mio culo...soffro...brucia...mi accascio tra le mie braccia...entra tutto in culo...per fortuna non sono più vergine da tempo!

Comincia a incularmi con foga, come un toro con la vacca...una monta...mi giro ogni tanto per guardarlo in lacrime, supplicarlo di fare piano, ma il bastardo albanese o rumeno continua con lo stupro anale senza sentire ragioni...mi sfonda l'anima!! Lui ride, mentre mi incula prende una birra e la scola...un animale...gli altri ridono e si masturbano come scimmie...aspettano il loro turno!

Ogni tanto fa capolino il vecchio operaio, sorride soddisfatto "sfondatela in culo la troietta...vedi come gode?...la puttanella è bella slargata vedo...chissà quanti maschietti si è presa in culo qui a casa o all'università chissà dove...sono tutte troiette!!! Dai allargatela bene, che poi arrivo io..." e il rumeno continua a incularmi di santa ragione, per poi con un grugnito da cinghiale e affondando in culo mi sborra dentro l'ano!! Lo sento contrarsi varie volte...le vampate di calore della sborrata mi danno un pò di sollievo...esce, gocciolante di sperma e umori anali...ride. Stronzo!

Entra il secondo, sempre il più giovane...mi incula per pochi minuti, è molto eccitato dalla chiavata...sborra subito...trema, mugugna di dispiacere, ma si consola con una birra che mi fa bere a forza anche a me...quasi come una a vacca. La birra mi da piacere, mi fa sballare per non sentire il dolore al culo...il terzo entra di botto, neanche lo sento quasi da quanto sono slargata nella rosellina...il suo cazzo mi pompa con fervore, gode parecchio, mi bacia in bocca schifosamente...mi strizza le tettine e gode...dopo interminabili minuti e colpi violenti sino all'intestino, mi sborra in culo tutto e per bene...esce, rientra, mi scopa ancora...esce e rientra, poi mi spalma lo sperma che mi cola fuori dall'ano sulla schiena...schifoso!

Sono affranta, sfinita...mi accascio sul materasso lurido, quando mi sento afferrare per i capelli, e tirare su a pecorina...è il vecchio operaio! Ho un brivido di paura nella schiena...è minaccioso, eccitato...si masturba sul mio viso il suo cazzone...non lungo ma tozzo e con una cappella enorme..."ehi ragazzina, ci sono rimasto io, il tuo connazionale...sentirai che bello il cazzo italiano...sei proprio una troietta in calore...ora ti sfondo il culo per bene!

E sento la sua cappella sfondarmi veramente la rosellina, l'ano e arrivarmi in pancia...comincia una lunga inculata...a fondo...senza pietà...mi violenta ma in modo accurato...godo...urlo di dolore e di schifo ma godo dentro di me...il vecchio ci sa fare...mi scopa veramente con mano e cazzo esperti...mentre mi incula mi masturba sotto la pancia...gli godo in mano ma faccio finta di nulla...godo...godo!

Lui mugugna, mi violenta con una cura particolare, il suo cazzo entra e esce come un martello pneumatico che poi saprà usare benissimo...il mio culo è una strada aperta ormai...mi bacia da porco schifoso sul collo, sulla schiena, strizza e si diverte con le mie tettine, i capezzoli turgidi...le ragazze come me le deve pagare, il vecchio porco, per scoparle. Invece a me mi violenta...

Alla fine, dopo una lunga convulsione del suo lurido e grasso corpo, mi sborra dentro il mio culetto ventenne...una lunga raffica di sperma, colloso, sapido, caldo...mi allaga l'intestino. Chiudo gli occhi e immagino altro...piango...mi accascio, col suo pisellone ancora dentro, sul materasso.

Il vecchio si sfila dal mio culo sazio e contento, sento l'aria entrare...anche lui si pulisce il pene con uno straccio da lavoro, si scola una birra e mi rutta addosso. Porco...

Il vecchio esordisce "ragazzi è finito il turno, lasciamo sta stronzetta tornare a casa...ne avrà da raccontare alle sue amichette universitarie...magari nei prossimi giorni ne passa un'altra, per caso...curiosa e vogliosa...!"

Piangendo sommessamente, mi rimetto alla meglio il vestitino stracciato, raccolgo gli slip a brandelli, la mia borsetta e vado nella macchina, ancora col motore acceso, sul ciglio della strada...loro mi salutano distrattamente...quasi mi ignorano...ho il loro seme dentro il mio corpo...mi siedo e vado a casa di Sonia, che mi vede arrivare in quelle condizioni e capisce tutto. Mi offre una doccia, vestiti puliti e il suo letto. Mi sveglio l'indomani in tarda mattinata, sfiancata, Sonia è nuda accanto a me...siamo sole...mi guarda dolcemente, dice che abbiamo fatto l'amore tutta la notte, dopo una bella cena e completamente ubriache...ma che ero strana...delirante dal vino...desideroso di maschi, nonostante adorassi il sesso saffico con la mia amica d'infanzia, desideravo uno stupro...la guardai perplessa. Chissà...

Non capisco, ho sognato o ero desta? Ditemelo voi: marynellabene@libero.it
scritto il
2023-08-21
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