Una maratona vinta - 2
di
grillino
genere
bisex
Anche questa domenica ci si allena. Saluto la mogliettina ancora addormentata a letto, tenuta do jogging e via nel parco pubblico, a Nervi. Dopo qualche giro, incrocio Claudio, di nuovo...L'incontro dell'altra volta, nella cabina spogliatoio, si ripresenta alla mente e l'eccitazione sale prepotente. Ci salutiamo cordialmente, con un sorriso tirato dalla fatica, prendiamo a correre insieme scambiando due chiacchiere. Ma noto che anche il giovanotto è eccitato, tra le cosce penzola il suo poderoso uccello, libero da mutande nei pantaloncini. Mentre scorre sbatacchia a destra e sinistra,ma poco dopo che lo affianco diventa sempre più rigido e evidente. Incrociamo qualche donna che corre e vedo che il loro sguardo viene attirato da quella protuberanza evidente! Lui mi guarda imbarazzato ma anche con un'aria di sfida...sono in soggezione ma eccitato...che vorrà stavolta questo giovane rampante della Genova borghese bene? Corriamo ancora affiancati,ma arrivati in un punto isolato del parco, Claudio mi afferra forte per il gomito e mi tira in una piccola radura sotto un albero,circondata da cespugli e rovi incolti, lungo il muro di cinta.Lo seguo passivamente, come una pecorella dietro al pastore.Mi ferma davanti a lui e mi guarda perentorio,toccandosi il pacco "così non posso più correre bene...cerca di risolvere il problema, frocetto..." non replico, rosso in viso per il rimprovero infilo da solo la mano nei pantaloncini e gli afferro il cazzo, enorme e durissimo, masturbandolo leggermente dentro...cresce a dismisura, sono costretto ad abbassarli e tirare fuori il membro. Continuo a masturbarlo all'aria aperta, guardandomi in giro, timoroso di qualche occhio indiscreto, ma la domenica mattina presto il parco è semi-deserto.Lo guardo in viso, il giovane mi ignora, guarda altrove anche lui in cerca di estranei...lo scappello e lo sego con più foga, lui si agita un pò, geme, fiducioso di questa reazione mi inginocchio devoto di fronte a lui,spalanco la bocca e ingoio il suo enorme uccello.Lo ficco lentamente in gola e inizio un bel pompino, insalivandolo bene e succhiandolo a dovere, il membro mi cresce in bocca, è una sensazione sempre stupenda!Lo pompo e gli lecco la cappella come una troietta, lui fa finta di nulla, ma sento il bacino fremere,e a forza di succhiarlo e masturbarmelo in bocca voracemente lo faccio godere quasi subito!La vegetazione ci protegge,io sono invisibile in ginocchio sotto il cespuglio...Claudio mi mette una mano sulla testa e mi ritma il pompino,l'espressione è quasi indifferente, ma sento che sta per venire, aumento la velocità della sega,i tocchi della lingua sulla cappella...Claudio mi interrompe sul più bello, si abbassa in ginocchio di fronte a me e mi ordina "dai, girati che t'inculo, ho una voglia incredibile belin..." remissivo come uno schiavo, mi metto a carponi sull'erba, mi calo i pantaloncini e le mutande, offrendogli il mio piccolo e sodo culetto, e Claudio inizia a sputarsi sulla mano e a bagnarmi il buco di saliva!Con il dito medio me la spinge dentro, mi bagna i bordi...è molto pratico,farà lo stesso con i trans che paga per strada o con la stessa fidanzata.Poi si sputa sulla cappella, l'appoggia sull'ano e spinge a forza, senza pietà o remore. La cappella mi sfonda, penetra come un ariete, mi slarga lo sfintere e si assesta dentro di me...soffoco un gemito, siamo protetti dalla vegetazione alta in questa piccolissima radura, ma qualcuno potrebbe sentire in lontananza...mi mordo la lingua, il bruciore è fortissimo! Claudio inizia a scoparmi a pecorina, per terra sull'erba, come un satiro affamato, sento il suo bastone nodoso entrare e uscire dal mio culo, spinge e ritrae il cazzo con vera maestria, mi sfonda ma io godo come poche volte! La scopata dura poco, lui è veramente eccitato, dopo altre botte più a fondo grugnisce qualcosa "ooohhh, cazzo che bel culetto...sei come un femmina...cazzo sto venendo...ti sborro dentro Andrè....!!" e una vampata calda mi invade lo sfintere...continua a infliggermi colpi di cazzo, continua a sborrarmi nel culo finchè non esaurisce la spinta e lo sperma...lentamente ,lo sfila dal mio sedere, lasciandomi il vuoto dentro...con vera prepotenza prende da terra le mie mutande e si pulisce il cazzo della sborra residua e dei miei umori anali e me le passa per rivestirmi! Non dico nulla, succube della sua personalità, giovane e forte. Ci rivestiamo e riprendiamo a correre come se nulla fosse. Terminata la corsa, andiamo alle cabine pubbliche spogliatoio. Anche stavolta, entro nella sua per cambiarmi insieme. Lui va subito nella doccia e si lava, ma vedo che il pisello rimane ancora un pò duro...mi guarda e sorride, lavandosi l'uccello con abbondante bagnoschiuma, ma lentamente il gesto si trasforma in una sega, la sua mano scorre lascivamente lungo il cazzone, facendolo aumentare sempre più di volume...io lo guardo affascinato...è un dio greco! La mia mano entra nei pantaloncini, ho il cazzo ancora duro della scopata, e prendo a masturbarmi osservando Claudio che fa lo stesso nella doccia, guardando me...vorrei andare dentro e farmi inculare ancora, ma ho il culo dolorante e non voglio esagerare...allora mentre mi sego l'altra mano va sotto le chiappe e mi infilo il dito medio nel culo, massaggiandomi bene dentro...lui mi sorride sarcastico, intuisce i miei pensieri...si masturba ancora più forte, io anche, i nostri gemiti soffocati si incrociano nel piccolo spazio della cabina, lui viene per primo...rivolge il cazzo verso di me e sborra con dei fiotti violenti, che quasi arrivano ai miei piedi come un idrante...io vengo subito dopo, mi sborro sul petto e sul pube, con getti di sperma senza controllo. Che sega! Spossati, ci rilassiamo, e ci facciamo la doccia e dopo rivestiti ci salutiamo, come se nulla fosse, e torniamo dalle nostre fidanzate! Che allenamento ragazzi...ci aspetta Atene!
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Rimorchio americanoracconto sucessivo
Un bravo femminiello
Commenti dei lettori al racconto erotico