Marisa 1
di
Bastino9
genere
etero
Mi chiamo Marisa ho 36 anni, sono una mora con occhi grigi alta 1,72, una terza di seno sodo e per niente sceso anche dopo due figli; dicono che abbia il culo alla brasiliana. Lavoro come capo commessa in una profumeria di un centro commerciale, sono sposata con Piero 41 anni un uomo normalissimo al quale sono legata. Siamo la classica famiglia tranquilla, di piccola borghesia senza grossi problemi economici, le scopate regolarI e senza tanta fantasia e per questo nel mio intimo vorrei un pizzico di pepe. L’anno scorso fui chiamata dal mio direttore di sede per comunicazioni. Venga, venga Marisa le volevo parlare perché devo affidarle un incarico. Domani avremo operativo nel nostro punto vendita un dipendente nuovo di nome Andrea con contratto a termine e lei per una settimana circa dovrà essere la sua tutor. La persona dovrebbe essere valida e collaborativa quindi gli stia addosso per preparalo bene e stia tranquilla pare che il tipo non infastidisca le donne. Ci sono problemi signora Marisa? Rimasi interdetta ma il direttore era stato così deciso che non ritenni di contrastarlo. Il giovanotto aveva 27 anni, fisicamente ben messo e molto educato e anche molto maschile; l’addestramento in verità non fu laborioso e la settimana scivolò rapidamente e a fine giornata di sabato ci salutammo molto cordialmente. Quando uscii dal centro commerciale per andare a casa mi resi conto che diluviava e non avendo né ombrello né macchina ero in difficoltà; Andrea passando intuì il mio problema e si prestò a darmi un passaggio fino a casa che io accettai volentieri. Quando giungemmo al portone di casa, come atto di cortesia, lo invitai a bere qualcosa sapendo bene che la casa era vuota:i bambini dalla nonna e mio marito in trasferta di lavoro. Dopo qualche chiacchiera di cortesia mi alzai per accompagnarlo alla porta ma Andrea, con mossa spiazzante, mi attirò a se e mi baciò con molta passione ravanando nella mia bocca, attorcigliando la sua lingua alla mia. Mi sei piaciuta fin dal primo momento che ti ho visto, da come ti muovi, da come parli, dalla fragranza del tuo corpo, stare vicino a te ed averlo mezzo in tiro e sempre stato tutt’uno; mi prende e mi toglie la giacca del taulleur, continua spogliarmi facendomi restare in piedi ed in intimo ma per pochi attimi perché poi mi lasciò tutta nuda. Io era là nuda, imbarazzata e tesa mentre lui si spogliava velocemente; un bell'uomo,atletico,il petto con una leggera peluria, i suoi occhi scuri mi scrutavano avidamente, si accostò, con garbo mi baciò ancora, cominciò a leccarmi il collo, l’orecchio, sentii il suo respiro caldo sul viso, anch’io mi ero ormai eccitata allargai le gambe mostrando la mia figa umida dove lui infilò due dita per stringermi il clitoride: Ahhh!! fu il mio gemito. Mi sollevò e mi adagiò sulla vicina poltrona, mi aprì le gambe e affondò il suo volto, la sua lingua, il suo naso pronunciato , mi succhiò e mi moridcchiò, mi sbatacchiò e strofinò il cazzo sulla figa e poi cominciò a scoparmi e presto mi sborrò sulla pancia. Restammo fermi e muti per qualche tempo poi lui si alzò e cominciò a rivestirsi; vuoi andare in bagno gli chiesi no grazie rispose lui cortesemente. Un bacio e andò via. Ancora seduta sulla poltrona nuda e sporca riflettevo all’accaduto. Avevo fatto sesso praticamente con uno sconosciuto, non posso dire che ero rimasta sconvolta anche se lui non era assolutamente un brutto uomo, un cazzo normale ed una scopata più o meno come quelle che faccio con mio marito; non era quello che volevo ? NO!! io volevo fare qualche cosa di diverso da quello faccio nel matrimonio, volevo sentirmi scopare, volevo un mandingo bianco o nero ma un mandingo e l'avrei trovato.
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