Un mondo lontano 2

Cap. 4
Rassegnata

La mia nuova vita è denigrante.
Sono il suo animale domestico, mi fa vivere in una cella.
Mangio a orari e mi porta a fare i miei bisogni fuori con il guinzaglio come se fossi un cane, sono sempre nuda.
Di tanto in tanto quando sono fuori per la passeggiata incontro altri umani nella mia stessa identica condizione, non posso parlare con loro altrimenti vengo punita.
Il peggio è quando vuole divertirsi, è sadica.. si diverte a torturarmi.
La torture passano dalle frustate a gli elettrodi e non si risparmia..

Non so dirvi quanto tempo è passato, mi sono quasi abituata a vivere così, certi giochi iniziano a procurarmi un certo piacere.
Mi piace quando mi lega e mi frusta le natiche, adoro anche le scosse elettriche, non nego di essere eccitata quando finiamo i giochi.
Ho molto tempo libero quando sono in cella e penso a quando ero libera, mi chiedo spesso se la nostra razza non si sia sopravvalutata nel tempo, forse non eravamo così illuminati come credevamo.
Forse anche gli altri umani si sono abituati e vivono felici come me, causa la solitudine ho perso l’abitudine a parlare, delle volte ci provo ma non ci riesco molto bene..
La notte quando sono sicura che lei non c’è mi masturbo pensando alla nuova vita, sulla terra non riuscivo nemmeno a sfiorarmi, forse sono tornata a vivere.
Ogni mese mi tosa sai piedi alla testa, le piace quando non ho nessun pelo.
La sera si prende cura della mia pulizia, m’immerge in un liquido gelatinoso e mi strofina per bene con un panno, che mi procura un grande prurito, le mie lamentele ovviamente sono un pretesto per punirmi fisicamente.

Sono rassegnata e felice di vivere così, non l’ho mai desiderato sulla terra ma qui sto riscoprendo chi siamo veramente…
Animali da compagnia.