La camionista
di
Marisa Quarantenne
genere
esibizionismo
Ero andata da Roberto per farmi dare una bella ripassata e lo avevo trovato febbricitante, e avevo passato la domenica pomeriggio a fare la crocerossina, anche massaggiandolo il suo uccellone era rimasto
Tristemente moscio, giravo nuda per casa , ma niente un uomo con due lineette di febbre è moribondo
Così dopo avergli messo nel culo una supposta di tachipirina , mi ero rivestita , indossavo solo un vestitino nero leggero senza nulla sotto e delle scarpe da tennis .
Inforcai la bicicletta e pedalai verso casa.
Mi scappava la pipì, dovevo farla, in uno slargo della strada vidi 2 TIR fermi lì aggirai , appoggio la bici ad una ruota mi alzo la gonna e ahh è fatta.
Mentre mi ricomponevo dal finestrino una voce roca mi dice “ti va”?
Dallo sportello aperto vedo un braccio muscoloso e una canottiera , che mi fa segno di salire
È una donna, mascolina , cicciottella ma donna .
Appena mi siedo allunga la mano sulla coscia e sale diretta alla fica
“Ho visto che viaggi leggera” e mi sfila il vestito dalla testa emettendo un fischio di approvazione
Sali in cuccetta si sta meglio, appena mi sdraio infila la faccia tra le mie cosce e inizia a leccarmi la fica , ciao sono Marisa dico mentre anche lei si spoglia , Anna .
Si gira e da una borsa estrae uno strapon , lo indossa io mi metto alla pecorina lei mi lecca ancora un po’ fica e culo poi appoggia il cazzo di gomma che vibra anche e mi monta con foga, mi stringe le tette chiudo gli occhi e penso a Roberto , quel giorno doveva finire così e così è finito, mi giro me lo mette in fica e la lingua in bocca
È un uomo in tutto per tutto purtroppo nato in un corpo sbagliato.
Finito mi offre una birra che estrae da un piccolo frigo , più che un camion sembrava un piccolo monolocale, facciamo due chiacchiere, poi mi accorgo che sono già le 23 , salgo in bici e dopo 10 minuti sono a casa.
Alla fine ho fatto la crocerossina ma mi sono anche divertita, una domenica diversa
CIAO vado al lavoro UFFA
Tristemente moscio, giravo nuda per casa , ma niente un uomo con due lineette di febbre è moribondo
Così dopo avergli messo nel culo una supposta di tachipirina , mi ero rivestita , indossavo solo un vestitino nero leggero senza nulla sotto e delle scarpe da tennis .
Inforcai la bicicletta e pedalai verso casa.
Mi scappava la pipì, dovevo farla, in uno slargo della strada vidi 2 TIR fermi lì aggirai , appoggio la bici ad una ruota mi alzo la gonna e ahh è fatta.
Mentre mi ricomponevo dal finestrino una voce roca mi dice “ti va”?
Dallo sportello aperto vedo un braccio muscoloso e una canottiera , che mi fa segno di salire
È una donna, mascolina , cicciottella ma donna .
Appena mi siedo allunga la mano sulla coscia e sale diretta alla fica
“Ho visto che viaggi leggera” e mi sfila il vestito dalla testa emettendo un fischio di approvazione
Sali in cuccetta si sta meglio, appena mi sdraio infila la faccia tra le mie cosce e inizia a leccarmi la fica , ciao sono Marisa dico mentre anche lei si spoglia , Anna .
Si gira e da una borsa estrae uno strapon , lo indossa io mi metto alla pecorina lei mi lecca ancora un po’ fica e culo poi appoggia il cazzo di gomma che vibra anche e mi monta con foga, mi stringe le tette chiudo gli occhi e penso a Roberto , quel giorno doveva finire così e così è finito, mi giro me lo mette in fica e la lingua in bocca
È un uomo in tutto per tutto purtroppo nato in un corpo sbagliato.
Finito mi offre una birra che estrae da un piccolo frigo , più che un camion sembrava un piccolo monolocale, facciamo due chiacchiere, poi mi accorgo che sono già le 23 , salgo in bici e dopo 10 minuti sono a casa.
Alla fine ho fatto la crocerossina ma mi sono anche divertita, una domenica diversa
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