Storia d'amore e di passione 6 - Leccate,spagnole e sborrate.

di
genere
incesti

Alla vista del mio corpo nudo mio figlio aveva avuto una specie di sussulto che gli aveva scosso il corpo e gli aveva fatto contrarre il viso in una specie di smorfia subito tramutato in lampi di meraviglia.

Mentre mi guardava estasiato tra le cosce cercava di balbettare qualcosa ma,le parole gli rimanevano incollate in gola.

Credo che quella fosse la prima volta che vedeva una donna nuda.

Una donna che si apriva a lui offrendogli il seno al quale si attaccava da bambino ed il suo scrigno segreto che mai avrebbe dovuto vedere.

Certo,avevamo fatto la doccia insieme ma avendo scaricato la sua tensione erotica col pompino che gli avevo fatto,la sua attenzione era più concentrata sul fatto che stesse nudo sotto l'acqua con sua madre che lo insaponava e lo accarezzava provocandogli piacevoli,languide e caste sensazioni.

Credo che per lui fosse davvero la rilassante continuazione di quello che gli avevo fatto provare e in quel momento,si godeva solo la sua dolce mammina senza prestare attenzione alla femmina che si celava in essa.

Solo io ero preda della tentazione di condurre sino in fondo l'atto incestuoso che fortunatamente(?!) ero riuscita a respingere.

In questo ero stata aiutata anche dal fatto che la sua inesperienza gli impediva di capire sino in fondo la situazione e questa sua ingenuità mi aveva commossa facendomi rinunciare alle balsane idee che mi frullavano nella testa.

Mio figlio mi guardava immobile come in tranche e solo il mio invito con le braccia tese:

-Vieni amore......avvicinati...-

Lo aveva destato facendolo inginocchiare tra le mie cosce.

-Amore...adesso devi baciarmi e leccarmi come ho fatto io con te.

Comincia.........-

Mentre tenevo tra le mani la sua testa e lo avvicinavo al mio sesso aperto e già irrorato di umori,avevo continuato a dirgli cosa avrebbe dovuto fare con le dita e con la bocca.

Aveva imparato presto il mio bambino e in men che non si dica,mi aveva portata ad un primo violento orgasmo.

Mentre godevo,tremavo tutta e mi agitavo e dalla mia bocca si alternavano ansimi e parole di incitamento a fare di più e "Ancora...ancora....godo...godo..."

Spossata e felice per quel primo momento di piacere che mi aveva regalato mio figlio con la sua bocca,lo avevo tirato su di me tenendogli la testa appoggiata sulle mie mammelle.

-Sei stato bravo sai Sandro....mi hai fatto godere tanto....tanto....tanto....-

Gli ripetevo ansimando mentre gli accarezzavo i capelli e gli baciavo la testa.

-Lo so mamma.....lo sento anche dal tuo cuore che batte forte forte....-

-Grazie a te-

Avevo aggiunto.

-Grazie a me!-

Aveva ribadito aggiungendo:

-Ne voglio ancora mamma....posso?-

-Amore sei un vero porcellino e come potrei dirti di no dopo quello che mi hai fatto provare.-

Ancora tra le mie cosce,ancora le sue dita che aprivano un varco per la sua lingua tra le grandi valve della mia fica.

Ancora le pennellate di lingua che si insinuava tra le piccole labbra sino a lambire le pareti dalle quali sgorgavano stille di umori che lui risucchiava rumorosamente accarezzando col suo suono i miei orecchi e facendo montare la mia libidine.

Aveva imparato presto il mio bambino e con le labbra ed i denti mi stimolava la clitoride eretta come un piccolo membro procurandomi brividi di piacere.

Aveva imparato presto mio figlio e d'un tratto,mi aveva messo le mani sotto i glutei e mi aveva sollevato sino al punto di portarsi davanti al viso il mio buco del culo ed aveva cominciato a leccarmelo ed a spingere riuscendo persino a penetrarlo con la punta della lingua acconciata a stiletto.

Era mio figlio!

Era sua la lingua che mi stava inculando trascinandomi in un vortice di libidine senza più limiti ne freni.

Godevo...godevo e tremavo,tremavo e godevo e gridavo e lo spingevo...spingevo....lo volevo sentire...lo volevo dentro e il porco,imitando me quando contemporaneamente gli leccavo il culo e gli menavo il cazzo,mentre spingeva e mi leccava,con la mano mi masturbava e mi tormentava il grilletto.

Stavo per godere ancora ma non volevo essere lasciata sola.

Volevo condividere con lui quel sublime momento:

-Amore....amore...basta...basta....vieni su vieni su mettimelo in bocca.-

Glielo gridavo e con le mani lo tiravo verso di me ritrovandomi subito la sua verga tra le labbra.

Mentre io continuavo a masturbarmi l'ho spompinato e mi sono fatta chiavare in bocca sino a che non gli ho detto:

-Amore...scendi un po' in basso e mettilo tra le tette che ti hanno cresciuto che voglio farti godere con una spagnola.-

Il suo cazzo dalla pelle liscia come seta,umettato dalla mia saliva,scivolava duro e pulsante tra i miei morbidi e accoglienti seni.

Eravamo entrambi arrapati come animali.

-Che bello mamma....sto per venire....-

-Vieni vieni....godi...godi per la mamma che sto venendo anch'io.....-

Magnifico...magnifico.....!

Avevamo goduto insieme e mentre i suoi spruzzi raggiungevano il mio viso,la bocca ed i capelli,io mi scioglievo tra le dita in una vera colata di umori.

Poi ci siamo uniti in un osceno 69 e così ci siamo addormentati.

segue



scritto il
2018-08-12
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