Storia d'amore e di passione 7 - La prima volta in macchina con mio figlio
di
Una madre
genere
incesti
Ci siamo svegliati dal torpore di quell'incestuoso 69 dopo due anni durante i quali avevamo sperimentato insieme ogni tipo di combinazione erotica che coinvolgesse le mani,la bocca,i sessi senza mai però compiere l'estremo ed irrevocabile atto della penetrazione.
Mi rendo conto di aver trascorso tutto quel tempo con l'ansia di non cedere a quella tentazione.
Francamente,non saprei dare neanch'io una spiegazione a tanta "ipocrita" ostinazione ma tant'è!
Era più forte di me e se escludo i momenti di frustrazione che vivevo quando dovevo resistere alle insistenti pressioni di mio figlio ed alle rivendicazioni della mia stessa inquieta carne,erano stati due anni meravigliosi.
Ad ogni occasione propizia,mi appartavo con mio figlio per vivere insieme a lui momenti meravigliosi.
Non passava giorno in cui non combinavamo qualcosa a casa o nei posti più strani e improbabili come mi succedeva al liceo.
Mi piacevano da impazzire le volte che nei locali pubblici o in presenza di parenti in casa nostra,riuscivo a farlo venire segandolo sotto il tavolo con una mano o con un piede.
Per due anni di fila a Natale ero riuscita a fargli un pompino,con ingoio,ovviamente mentre tutti i parenti compreso mio marito erano a tavola.
A proposito di mio marito,in quel periodo non gli ho mai fatto mancare le mie attenzioni e spesso,dopo aver goduto con mio figlio durante il giorno,la notte mi concedevo a lui con sfrenata passione.
La svolta ed il definivo consolidamento del nostro rapporto incestuoso c'era stato il giorno successivo al compimento del suo ventesimo compleanno.
Il giorno prima avevamo festeggiato in casa la ricorrnza e non eravamo riusciti a trovare neanche un momento per noi.
Mio figlio era deluso al punto che il mattino successivo non mi aveva neanche salutata.
Anch'io ero molto contrariata per quello che era successo però avevo già in mente una carta di riserva e mentre mio figlio faceva colazione col broncio ed in assoluto silenzio,gli ero andata vicino e abbracciandolo da dietro,gli avevo bisbigliato:
-Amore,oggi voglio festeggiare alla grande con te.
Non prendere impegni per il pomeriggio che ho già detto a tuo padre che devi accompagnarmi per una commissione e mi sono fatta lasciare le chiavi della sua macchina grande.-
Aggiungendo poi:
Grande.....comoda e coi sedili ribaltabili!-
A quelle parole,aveva girato la testa verso di me e prima ancora che mi dicesse qualcosa,gli avevo stampato le labbra sulle sue perdendomi in un lungo,appassionato bacio alla francese pieno di lussuria e desiderio.
-Sai amore,domani tuo padre parte e starà fuori per due giorni e dunque questo pomeriggio sarà solo l'inizio di tre giorni indimenticabili per noi.-
-Davvero mamma?Indimenticabili?!-
Non c'è stato bisogno di aggiungere altro.
Mio figlio sapeva che la seconda volta che avevo fatto l'amore con suo padre era stato in macchina e sapeva anche che mi piaceva rivivere con lui le stesse cose che avevo fatto con suo padre.
Mentre ci preparavamo per uscire quel pomeriggio,aveva notato che oltre che non indossare il reggiseno come sempre facevo,avevo messo una minigonna corta e ampia,senza collant ma con calze autoreggenti.
Mentre lui mi osservava con curiosità ed anche una evidente eccitazione mi sono avvicinata e gli ho messo una mano dentro la cintola per saggiarne la mercanzia.
Poi ho preso una sua mano e l'ho accompagnato sotto la mia gonna per fargli sentire quanto fossi già bagnata e senza mutande.
-Amore,vai a cambiarti anche tu.
Togliti le mutande e metti dei jeans più comodi.-
Quel giorno ero decisa a far salire a mille l'eccitazione di mio figlio e dunque,prima di appartarci in macchina,l'avevo portato a prendere un aperitivo in un luogo affollato per poterlo toccare e farmi toccare in mezzo alla gente.
Il suo cazzo ad ogni tocco della mia mano mi appariva,se mai fosse stato possibile,sempre più duro mentre dalla mia fica colavano sulle cosce e sulle calze rivoli di umori.
Fortunatamente avevamo un plaid in macchina altrimenti l'avrei subito sporcata.
Per quella circostanza avrei voluto andare all'interno della sua università ma non essendo stato possibile,avevo pensato di fondere l'esperienza con suo padre e dunque,avevo fatto posteggiare la macchina davanti all'ingresso del suo ateneo e li abbiamo fatto l'amore la prima volta.
Mio figlio pareva impazzito dalla voglia di poter finalmente realizzare il sogno covato per due anni ed anch'io non ero da meno eccitata com'ero dal fatto che finalmente potevo porre fine a due anni di frustrazione
In quel periodo,dopo il suo svezzamento tra le mie braccia,Sandro era finalmente riuscito a frequentare ed avere rapporti con altre ragazze ma quello che stava per vivere in quel momento era tutt'altra cosa,stava per fare l'amore con sua madre.
La macchina per quella circostanza pareva ai miei occhi e quelli di mio figlio come la nostra alcova e come se davvero fossimo nel nostro nido,ci siamo presi con amore e con violenza,con passione e con peccato.
Mio figlio è stato davvero magnifico e perfettamente all'altezza di ciò che mi aspettavo da lui.
Mi ha leccata,mi ha amata,mi ha chiavata,mi ha accarezzata,mi ha succhiata e mi ha violentata,mi ha riempito col suo superbo attrezzo la bocca e la fica ed infine mi ha scaldato l'utero coi suoi bollenti fiotti di sborra lasciandomi spossata ma felice di essere finalmente completamente sua.
L'assalto di mio figlio mi aveva stravolta nell'aspetto e nell'abbigliamento.
Fortunatamente,avevo portato un ricambio ma in macchina sicuramente non avrei potuto togliermi di dosso quell'aspetto discinto e stazzonato che avevo.
Sulla via del ritorno,ci siamo fermati in un bar e nel bagno mi ero data una sistemata per rendermi presentabile nel caso in cui mio marito fosse rientrato prima di noi.
Prima di arrivare a casa mi ero chinata su mio figlio e mentre lui guidava,gli avevo fatto un pompino trovandolo ancora incredibilmente duro e pieno di quella cremina di cui andavo pazza.
Eravamo entrambi ancora arrapati ma non potevamo indugiare oltre e siamo andati dritti a casa dove mio marito ci stava già aspettando con la cena pronta in tavola.
Quello era stato solo l'assaggio di ciò che sarebbero stati i due giorni successivi.
segue
Mi rendo conto di aver trascorso tutto quel tempo con l'ansia di non cedere a quella tentazione.
Francamente,non saprei dare neanch'io una spiegazione a tanta "ipocrita" ostinazione ma tant'è!
Era più forte di me e se escludo i momenti di frustrazione che vivevo quando dovevo resistere alle insistenti pressioni di mio figlio ed alle rivendicazioni della mia stessa inquieta carne,erano stati due anni meravigliosi.
Ad ogni occasione propizia,mi appartavo con mio figlio per vivere insieme a lui momenti meravigliosi.
Non passava giorno in cui non combinavamo qualcosa a casa o nei posti più strani e improbabili come mi succedeva al liceo.
Mi piacevano da impazzire le volte che nei locali pubblici o in presenza di parenti in casa nostra,riuscivo a farlo venire segandolo sotto il tavolo con una mano o con un piede.
Per due anni di fila a Natale ero riuscita a fargli un pompino,con ingoio,ovviamente mentre tutti i parenti compreso mio marito erano a tavola.
A proposito di mio marito,in quel periodo non gli ho mai fatto mancare le mie attenzioni e spesso,dopo aver goduto con mio figlio durante il giorno,la notte mi concedevo a lui con sfrenata passione.
La svolta ed il definivo consolidamento del nostro rapporto incestuoso c'era stato il giorno successivo al compimento del suo ventesimo compleanno.
Il giorno prima avevamo festeggiato in casa la ricorrnza e non eravamo riusciti a trovare neanche un momento per noi.
Mio figlio era deluso al punto che il mattino successivo non mi aveva neanche salutata.
Anch'io ero molto contrariata per quello che era successo però avevo già in mente una carta di riserva e mentre mio figlio faceva colazione col broncio ed in assoluto silenzio,gli ero andata vicino e abbracciandolo da dietro,gli avevo bisbigliato:
-Amore,oggi voglio festeggiare alla grande con te.
Non prendere impegni per il pomeriggio che ho già detto a tuo padre che devi accompagnarmi per una commissione e mi sono fatta lasciare le chiavi della sua macchina grande.-
Aggiungendo poi:
Grande.....comoda e coi sedili ribaltabili!-
A quelle parole,aveva girato la testa verso di me e prima ancora che mi dicesse qualcosa,gli avevo stampato le labbra sulle sue perdendomi in un lungo,appassionato bacio alla francese pieno di lussuria e desiderio.
-Sai amore,domani tuo padre parte e starà fuori per due giorni e dunque questo pomeriggio sarà solo l'inizio di tre giorni indimenticabili per noi.-
-Davvero mamma?Indimenticabili?!-
Non c'è stato bisogno di aggiungere altro.
Mio figlio sapeva che la seconda volta che avevo fatto l'amore con suo padre era stato in macchina e sapeva anche che mi piaceva rivivere con lui le stesse cose che avevo fatto con suo padre.
Mentre ci preparavamo per uscire quel pomeriggio,aveva notato che oltre che non indossare il reggiseno come sempre facevo,avevo messo una minigonna corta e ampia,senza collant ma con calze autoreggenti.
Mentre lui mi osservava con curiosità ed anche una evidente eccitazione mi sono avvicinata e gli ho messo una mano dentro la cintola per saggiarne la mercanzia.
Poi ho preso una sua mano e l'ho accompagnato sotto la mia gonna per fargli sentire quanto fossi già bagnata e senza mutande.
-Amore,vai a cambiarti anche tu.
Togliti le mutande e metti dei jeans più comodi.-
Quel giorno ero decisa a far salire a mille l'eccitazione di mio figlio e dunque,prima di appartarci in macchina,l'avevo portato a prendere un aperitivo in un luogo affollato per poterlo toccare e farmi toccare in mezzo alla gente.
Il suo cazzo ad ogni tocco della mia mano mi appariva,se mai fosse stato possibile,sempre più duro mentre dalla mia fica colavano sulle cosce e sulle calze rivoli di umori.
Fortunatamente avevamo un plaid in macchina altrimenti l'avrei subito sporcata.
Per quella circostanza avrei voluto andare all'interno della sua università ma non essendo stato possibile,avevo pensato di fondere l'esperienza con suo padre e dunque,avevo fatto posteggiare la macchina davanti all'ingresso del suo ateneo e li abbiamo fatto l'amore la prima volta.
Mio figlio pareva impazzito dalla voglia di poter finalmente realizzare il sogno covato per due anni ed anch'io non ero da meno eccitata com'ero dal fatto che finalmente potevo porre fine a due anni di frustrazione
In quel periodo,dopo il suo svezzamento tra le mie braccia,Sandro era finalmente riuscito a frequentare ed avere rapporti con altre ragazze ma quello che stava per vivere in quel momento era tutt'altra cosa,stava per fare l'amore con sua madre.
La macchina per quella circostanza pareva ai miei occhi e quelli di mio figlio come la nostra alcova e come se davvero fossimo nel nostro nido,ci siamo presi con amore e con violenza,con passione e con peccato.
Mio figlio è stato davvero magnifico e perfettamente all'altezza di ciò che mi aspettavo da lui.
Mi ha leccata,mi ha amata,mi ha chiavata,mi ha accarezzata,mi ha succhiata e mi ha violentata,mi ha riempito col suo superbo attrezzo la bocca e la fica ed infine mi ha scaldato l'utero coi suoi bollenti fiotti di sborra lasciandomi spossata ma felice di essere finalmente completamente sua.
L'assalto di mio figlio mi aveva stravolta nell'aspetto e nell'abbigliamento.
Fortunatamente,avevo portato un ricambio ma in macchina sicuramente non avrei potuto togliermi di dosso quell'aspetto discinto e stazzonato che avevo.
Sulla via del ritorno,ci siamo fermati in un bar e nel bagno mi ero data una sistemata per rendermi presentabile nel caso in cui mio marito fosse rientrato prima di noi.
Prima di arrivare a casa mi ero chinata su mio figlio e mentre lui guidava,gli avevo fatto un pompino trovandolo ancora incredibilmente duro e pieno di quella cremina di cui andavo pazza.
Eravamo entrambi ancora arrapati ma non potevamo indugiare oltre e siamo andati dritti a casa dove mio marito ci stava già aspettando con la cena pronta in tavola.
Quello era stato solo l'assaggio di ciò che sarebbero stati i due giorni successivi.
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