Non Ancora
di
scopertaeros69
genere
poesie
Ed arriva sempre quel momento,
quello di una fame predatoria, bestiale,
quello in cui vorrei prenderti sino a farti male,
quella in cui resisti,
per non darmi l'illusione di una facile vittoria,
o quella dell'ingordigia dove vuoi ancora di più.
Quasi pensassi nella tua testa:
“Bastardo dacci dentro, devi guadagnartelo il tuo piacere”,
Sfidi sapendo di sfidare,
provochi sapendo di provocare.
Ogni tuo gemito, guizzo di muscoli,
urla trattenuta dietro i denti,
è una richiesta a continuare.
Gli occhi che si aprono a fissare,
perché non vacillli
e non pensi che sia già abbastanza.
Il desiderio egoista di strapparti scampoli di voce,
parole che tu non possa filtrare o controllare.
Ogni tuo centimetro di pelle scoperta,
ogni mio muscolo contratto,
ogni tua unghia conficcata,
ogni schiocco di mano contro la pelle,
ogni presa che serra la carne sbiancandola,
ogni mio morso...ogni tuo morso...
tutto diviene sprono, pungolo.
Il nostro tenzone continua in un attendere,
un cedimento, un segno nell'altro,
per godere della gioia selvaggia,
della vittoria per uno e nell'abbandono per l'altro.
Ma ancora ansanti e sudati,
mani che tornano a cercarsi,
non fermarmi, non fermarti,
non ancora....
quello di una fame predatoria, bestiale,
quello in cui vorrei prenderti sino a farti male,
quella in cui resisti,
per non darmi l'illusione di una facile vittoria,
o quella dell'ingordigia dove vuoi ancora di più.
Quasi pensassi nella tua testa:
“Bastardo dacci dentro, devi guadagnartelo il tuo piacere”,
Sfidi sapendo di sfidare,
provochi sapendo di provocare.
Ogni tuo gemito, guizzo di muscoli,
urla trattenuta dietro i denti,
è una richiesta a continuare.
Gli occhi che si aprono a fissare,
perché non vacillli
e non pensi che sia già abbastanza.
Il desiderio egoista di strapparti scampoli di voce,
parole che tu non possa filtrare o controllare.
Ogni tuo centimetro di pelle scoperta,
ogni mio muscolo contratto,
ogni tua unghia conficcata,
ogni schiocco di mano contro la pelle,
ogni presa che serra la carne sbiancandola,
ogni mio morso...ogni tuo morso...
tutto diviene sprono, pungolo.
Il nostro tenzone continua in un attendere,
un cedimento, un segno nell'altro,
per godere della gioia selvaggia,
della vittoria per uno e nell'abbandono per l'altro.
Ma ancora ansanti e sudati,
mani che tornano a cercarsi,
non fermarmi, non fermarti,
non ancora....
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